La California vera è quella che alberga nei nostri sogni? In parte sì, se lasciamo il costruito e le grandi città tentacolari e ci abbandoniamo allo spettacolo selvaggio del Pacifico che si infrange con furore sulle scogliere. Se poi restringiamo ancora di più il nostro obiettivo, se vogliamo trovare, tra i tanti, un angolo veramente suggestivo della costa californiana, ecco le immagini della 17 Mile Drive, una striscia di terra, ancora intatta, con insenature fantastiche, battute dalle onde, colori luminosi e celebri campi da golf.
La 17 Mile Drive è una strada a pedaggio, che percorre tratti di costa a ridosso del mare, preservata dalla massa di turisti, capace di portare nel cuore profondo di un promontorio verdeggiante della bella foresta Del Monte, un luogo dove si prova la sensazione piacevole di respirare la bellezza e la tranquillità dei secoli passati.
Ma iniziamo il nostro viaggio per gradi: da San Francisco si arriva facilmente a Monterey, che una volta era la capitale della California, una cittadina vivace e allegra, legata soprattutto alle attività marine.
John Steinbeck scrisse molto della città, nei suoi romanzi, descrivendola come un complesso di stabilimenti per inscatolare le sardine e di case di malaffare, con le vie gementi sotto il peso di argentei fiumi di pesci!. Una visione certamente eccessiva dato che il Fisherman Wharf è oggi molto pittoresco e ricco di colore. Il porto poi pullula di barche che ondeggiano nel profondo blu del mare. Non si sente più il puzzo delle sardine dato che l ultima grande pesca risale al 1950 e poi all improvviso il fenomeno si è esaurito ed ora restano poche vestigia di quella ricchezza passata e di quel lavoro di Steinbeckiana memoria.
Lasciata Monterey, ci immettiamo nella 17 Mile Drive e immediatamente il paesaggio cambia: seguendo la strada lungo la costa, con la foresta alle spalle, incontriamo uccelli locali, pellicani, le rocce sono ricoperte da fiori selvatici che spuntano qua e là.. e il desiderio di fermarsi in continuazione è veramente pressante.
Ogni tanto qualche incontro ravvicinato con graziosi scoiattoli, che come artisti consumati e senza paura, si mettono in posa per l obiettivo, crea piacevoli diversivi..
..ma poi si riprende il percorso e un punto decisamente panoramico del promontorio è quello legato al famoso The Lone Cipress, il solitario cipresso che si protende verso il mare.
Qui si respira un atmosfera quasi mediterranea, pervasa di dolcezza e di poesia.
Proseguendo ancora si arriva a Carmel, una cittadina che è sempre stata un famoso ritiro per artisti in una rilassata cornice bohemienne. Le vie del centro sono allegre, con un susseguirsi di negozietti, gioiellerie e gallerie d arte.
Qui vissero Jack London e Steinbeck, che proprio in questo luogo, a Pian della Tortilla, ambientò uno dei suoi romanzi più famosi.
A pochi km, sempre sulla costa, sorge Carmel Mission, fondata del 1770, ai tempi dell occupazione spagnola della California. Ora è un importante centro religioso che culmina con la grande chiesa di Carlos Borromeos, una missione coloniale piacevole a visitarsi.
E con l incanto di Carmel, una delle cittadine più ricche d America, che ha avuto addirittura Clint Eastwood come sindaco, una cittadina famosa per il suo lungomare ed i tramonti sull oceano che sempre fanno sognare
...finisce la 17 Mile Drive, che continua immettendosi nella più conosciuta 101 che, dagli immensi boschi di Sequoie, su al nord, arriva fino agli assolati scenari di Los Angeles, passando appunto per Carmel. E allora, in questo saluto finale, mi perdo a guardare il mare e le onde orlate di bianco che paiono spingere indietro l orizzonte, assaporo tutto il piacere di questa atmosfera ricca e incantata dove regna il sole affacciato sull oceano, e.. in questo momento magico, devo proprio dire che nella bellezza che mi circonda, per alcuni istanti, il tempo non esiste più, resta solo l incanto della natura.