Ricordo che ancora non avevo nove anni che guardando il cielo mi chiedevo: ma dove si trova tutto questo? Mi girava la testa al solo pensarlo. Riuscivo a capire dove mi trovavo, dalla strada dove abitavo potevo riuscire a capire fino alle dimensioni della Terra, ma il vuoto che c'è tra i vari pianeti...boh! Un enciclopedia, Conoscere, riportava che si stava iniziando ad accettare la teoria del Big Bang. Tutto scaturisce quasi dal nulla... assumendo dimensioni inimmaginabili. Cos'è l'astronomia? Per dirla in parole facili, è lo studio di quei puntini luminosi che si vedono in cielo dall'imbrunire al sorgere del sole. Le stelle sono tante, milioni di milioni... Si, ma quante? Solo una piccolissima parte sono visibili ad occhio nudo, sei-settemila, ma per poter godere di questo spettacolo bisogna seguire alcune semplicissime regole: 1) Non andate nelle serate di luna piena (o quasi piena), il chiarore prodotto dalla luna ci disturberà la visione. 1 / 6
2) Scegliete serate invernali. Questo per due buone ragioni: la sera è buio presto e le giornate fredde non portano eccessiva turbolenza nell'aria. La giornata ideale sarebbe: mattino pioggia (perché pulisce l'aria), pomeriggio vento (per spazzare via le nuvole) e la sera... sereno. 3) Allontanarsi dalle città (meno luci=meno chiarore nel cielo=più stelle), possibilmente in collina o montagna 4) Quando arrivate sul posto di osservazione, aspettate alcuni minuti con le luci spente affinchè l'occhio si adatti all'oscurità. 5) Un programma di astronomia lo trovo utile per orientarsi tra le costellazioni ed i pianeti, in internet ce ne sono molti sia per computer che per cellulari (questo è in java). E' credenza comune che i pianeti siano visibili solo con i telescopi. Ho visto facce incredule quando ho indicato Giove o Venere nel cielo, poi divenute contente per aver visto "qualcosa" ritenuto fino a pochi minuti prima, impossibile. Basta un piccolo binocolo poggiato su una 2 / 6
superficie stabile, o meglio ancora, su un cavalletto fotografico, che già si possono osservare i 4 satelliti di Giove. Se avete fortuna che Saturno è un poco di taglio, potete osservare anche l'anello. Certamente con un piccolo binocolo non osservate le divisioni dell'anello... ma vedete che qualcosa c'è. Giove, Venere, Saturno e Marte sono i più facili da vedere. I primi due sono talmente luminosi che dopo il primo avvistamento, si riconoscono subito nelle sere seguenti. Per Saturno e Marte è un po' più difficile, si deve sapere dove cercarli. Ecco perché ci vuole un programma di astronomia (anche se Marte, con il suo colore rosso, è difficile sbagliarlo). Poi ci sono le famose stelle cadenti. Meteoriti dalle dimensioni variabili da granelli di polvere fino a piccoli sassi che quando entrano nell'atmosfera bruciano disegnando linee nel cielo. Tutte le volte che siamo andati a fare le foto alle stelle, (non vado mai da solo) non ce n'è stata una che non abbiamo osservato questo fenomeno. E' credenza comune che le stelle cadenti ci siano solo la notte di San Lorenzo, è vero che in quei giorni assistiamo al fenomeno più massiccio, ne sono state contate anche più di 600 in una nottata, ma è anche vero che se decidete di passare un paio d'ore con il naso all'insù durante l'anno, almeno quattro o cinque le vedrete. Un consiglio: per la notte di S. Lorenzo se volete vedere le stelle cadenti, non vi mettete dopo cena ad osservare il cielo, aspettate la notte inoltrata, più o meno dalle una alle quattro, quando la vostra località è rivolta verso la direzione dell'orbita terrestre e allora mettetevi con il nasino 3 / 6
all'insù e cominciate a contare. Fermatevi almeno una volta a guardare il cielo. Perché? Perchè notereste che le stelle non sono tutti puntini bianchi che luccicano, ma hanno varie sfumature colorate che vanno dall'arancio al blu. Nelle foto saranno molto evidenti. Chi vuol provare a fare delle foto senza inseguitore, consiglio di usare un tempo di esposizione massimo di 15", con un obiettivo di 50mm. Oltre si cominciano a vedere i puntini luminosi diventare delle piccole linee che si allungano all'aumentare del tempo di esposizione; usate diapositive, oppure chiedete al fotografo che sviluppi manualmente le vostre foto altrimenti la stampatrice lo farà in automatico e tenterà di schiarire un' immagine scura rendendola lattiginosa (un vero schifo!). Con le diapositive, ci sarà un risultato migliore. Se volete fotografare la Luna, ricordate che è una sorgente luminosa e che il tempo di esposizione deve essere breve. Da 1/125 F5,6 a 1/250 F11 a seconda della fase. Scattatene più di una a tempi, o diaframmi, diversi. 4 / 6
Non possiedo un telescopio, mi piace fare le foto e per realizzarle uso una comune macchina fotografica con la posa B e l'obiettivo di 50mm. La pellicola di solito è una 1000 Asa a colori. I tempi d'esposizione variano da 2 a 4 minuti, secondo la qualità del cielo. L'inseguitore è autocostruito e il risultato finale è soddisfacente. Le occasioni di fare foto in un mese, sono poche: possibilmente non ci deve essere la luna e su 28 giorni di ciclo lunare restano 7-8 giorni al massimo. Questi giorni dovrebbero essere sereni, perché se sono nuvolosi o appena coperti, te ne stai a casa. Di solito cerchi di andare il fine settimana, il venerdi o il sabato, perché tornando sempre ad ora tarda, il giorno dopo... dormi. E per ultimo ti ci vuole la compagnia: non puoi andare da solo di notte in montagna, non succederà mai niente, ma...non si sa mai. Molti sono venuti con me UNA volta sola, perchè dopo aver sofferto freddo, o aver sentito i cinghiali a pochi metri, o aver visto volare sopra la testa dei gufi... non sono più tornati. L'unico che non si tira indietro è Luciano, impegni permettendo. Anche lui ha la mia solita passione per il cielo stellato, non fa fotografie ma ha un telescopio ed era con me durante tutte le foto scattate alle comete e, tanto per precisare, erano circa le 4 di notte durante le foto alla Hale-Bopp. Questo è l'inseguitore Home-Made. 5 / 6
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