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G.C. Arb bia www.gcarbia. it info@gcarbia.it R e s a d ei con ti 2 0 1 3 6 o meglio C ri 6 insom ma, s è riv into anche q uess t annn o! CAMPIONI PROVINCIALI 2013 1

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CAMPIONI PROVINCIALI 2013 3

Ci risiamo RICAMBIO GENERAZIONALE (o rottamazione ) Spesso si tende a ricordare, citando fatti o persone, senza s un particolare bisogno di andare al fondo degli avvenimenti. Cosi non riusciamo a capire, nel bene o nel male,, il perché di tali azioni. Le potremo chiamare memorie disimpegnate, cioè che non prendono posizione nei confronti della verità, ma fotografano solo il presente. Le parole sono importanti, ma nel tempo si perdono e possono essere interpretate in modo diverso da come vengono dette. Ricordo una frase di una poesiaa pensiero espresso è già menzogna. Quindi sono i fatti, le azioni compiute, gli esempi dati, valutati nel loroo insiemee a far capire veramente il nostro pensiero. Basta pensare ai grandi artisti, per esempio Mozart, Baach, ecc. con le loro note danno grandi emozioni e ci fanno penetrare nella profondità dei loro pensieri senza l ausilio della parola. Parlando del nostro gruppo ciclistico diciamo siamo Campioni C provinciali per il 5 anno consecutivo, fra noi esistee buona armonia, quindi siamo un gruppo con eccellenti risultati sportivi, ma ancor di più sociali e di aggregazione, riuscendo a dare, senza falsaa modestia, un insegnamento di vita. Questa analisi a è veritiera, ma non completa, quindi dobbiamo, rivolgendosi ai nuovi arrivati, capire come è stato possibile farlo con continuità per 38 anni, considerando che nel mondo attuale tutto viene consumato in fretta. Ho cercato di spiegarlo in modo scherzoso in quelle poche righe di tra il serio e il faceto raccontando alcuni episodi dellaa vita del nostro gruppo, il tutto con un filo conduttore sempre presente, p dallaa nascita fino ad oggi. Per spiegare meglio la nostra forza, cito una frase di un fondatore forti soprattutto dell entusiasmo e della fede in certi valori, grazie Fabio, perr aver dato questaa linea e perché continui a ricordarci che ci sonoo valori più importanti dei successi sportivi. L anno scorso, grazie a Lorenzo, abbiamo coronato il sogno di fare in bici il pellegrinaggio di Santiago de Compostela e come avevo scritto, quello è stata l ultima impresa per alcuni di noi, visto laa nostra carta d identità. Quindi siamo ad un cambio generazionale (vienee chiamato anche rottamazione). E la natura stessa a imporre che ciòò che abbiamo cominciato passi in mani più giovani e la loro iniziativaa deve avere la possibilità di esprimersi in modo libero e senza limitazioni, ma per farlo bene devono conoscere il perché delle scelte compiute anche in tempi lontani, per far si che gli facciano da ponte verso v gli sviluppi futuri. Tutto questo non vuol dire che vi siete liberati di noi, ma anche con attività ridotta, continueremo add essere presenti, e forse in qualche occasione e riusciremo ancora a far inc.. il nostro Presidente. Foscoo 4

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Pos. SOCIETA' Totale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 G.C. Arbia 241 Bulletta Bike 140 Amatori Chiusi 113 DLF Chiusii 58 U.C.S.Maria degli Angeli 49 G.C. Asciano 38 Pol. Moianoo 26 Lacus Piana 23 La Scala 20 Ciclistica Valdarbia 16 Whirpool 15 Val di merse 12 Amatori San Gimignano 111 Tondi Sport 9 Pentasportt 9 La Sorba 7 Ciclosport Poggibonsi 5 Grandama 3 Etruria Arredamenti 3 La Rocca 3 Villastrada 2 Poggio al Vento 2 U.C-Trasimeno 2 Romolo e Remo 2 Poggio al Vento 1 Crocette Bike 1 Mensana 1 Asso Bike 1 Sport Siena 1 UPP Poggibonsi 1 TOTALE 815 8

LORENZO e DORAN NDO Due grandi accomunati dallo stesso destino. Il mitico Lorenzo, Presidente del G.C. Arbia, dopoo decenni di successi ha emulato il grande atleta italiano Dorando Pietri, che nel 1908, durante le Olimpiadi di Londra, aveva dominato la maratona, ma giunto a pochi metri dal traguardo, stremato, cadde a terra, si rialzò, venne sorretto ed aiutato dai giudici per tagliare il traguardo. Cosi Lorenzo, che dopo alcuni anni e mille difficoltà, era riuscito ad organizzare, in modo magistrale, il pellegrinaggio a Santiago, ha h voluto strafare ed ha cercato, come vienee detto, di mettere la ciliegina sulla torta. Eravamo sulla salitaa che ci c portava alla CRUZ DE HIERRO, uno dei punti più significativi del pellegrin naggio, fu veramente una cosa emozionante e Lorenzo era quasi in estasi, lo spirito aveva preso il sopravvento, e fece il voto di non mandare a quel paese più nessuno, nemmeno Fosco. F Per i componenti del gruppo ciclistico, era una promessa ritenutaa impossibile. Ma con il trascorrere dei mesi, tutti abbiamo notatoo che alle grandi qualità, atletiche, organizzative ecc. si era aggiunta anche quella del comportamento, insomma, era diventato quasi una persona perfetta. Il voto avvenne il 16 Agosto 2012 ed eravamo già alla fine di Luglio 2013, e nonostante che delle volte venisse stimolato, Lorenzo non aveva mai ceduto. Ormai il traguardo era vicino, ma arrivò il 3 Agosto e senza un u motivo particolare, per telefono, sbottò dietro una frase di Maurino chee gli diceva della partecipazione di Fosco al percorso dell Amiata. La L delusione fu tanta e fu annullato anche un pellegrinaggio in bici da Follonica al Santuario di Montenero per ringraziare la Madonna dei ciclisti che certamente per la riuscita di un voto cosi difficile unaa mano a San Giacomo o l avrebbe data. Poi a mente fredda abbiamo ponderat to bene il tutto e, forse, siamo contenti di riavere il nostro Lorenzo, un pò scontroso ma certamente tornato una persona di questo mondo, quindi uno di noi. Fosco 9

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E BELLA LA SALITA (quando ci si fa) S apre la valle e il ciel contrasta i monti che fanno da cortina. La strada che cammina solerte accanto al fiume bianca di sole, a volte od oscurata, accoglie quei ciclisti che in scioltezza pedalano per giungere allaa vetta. Han fatto il loro piano la mattina, mangiandosi un panino, possono andar così per un pochino e dopo incominciar l arrampicata; la prospettiva è dura, e allor che s aprono le piante e si vedon le pendici su del monte, ecco la strada là che s avventura in rapidi tornanti che s inseguono o nella parete scura. La brezza li trastulla e nonn li fa pensare, ma quando posan gli occhi sulla vetta, ricordano le note che hanno letto: -- Dio santo e benedetto, ma lo vedi su dov è? -- -- E allora,.. è là. come l hai sognata, mica s è spostata! Forza capocciaa è per noi la strada! -- Capo in cassetta, tira su il manubrio e avanti sulla ripida cornice. Il bello della cosa è a questo punto: si vedon contornati da altri matti che come loro han preso la rincorsa per arrivare in cima a quella vetta, dimostrare in cor d essere gatti e per la bici aver ogni risorsa. Li vedi lì arrancare, chi in piedi chi accoccolato in sella girar la manovella spingendo sui pedali; attaccarsi sovente alla borraccia, ma andare. per non far la figuracciaa di metter gli scarpini sulla strada. Sono arrivati in vetta guardando giù di sotto, nella valle sorridono l un l altro.. Una pacca sulla spalla, mezz ora per riprendere un po fiato, un pezzo di panforte che han portato, e dopo a capo fitto di nuovo sulla sella per la nuova avventura! Là dove scorre il fiume bianco di spuma in mezzo agli alberi. Franco Cecchini 12

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L'Eroica (fa venir le palle bianche ) Dopo giorni, dopo tanti parte alfine da Gaiole il sentiero dei gitanti lungo bianche stradicciole. Sono bianche e sonoo strette sono belle per viaggiar proprioo adatte a biciclette VIENI QUA SE VUOI PROVAR. E partìì il bel ciclista partì in groppa al suo somar dritto verso quella pista lasciò lì la sua Comar. L abbracciò quella sua bella proprioo prima di partir e gli ravversò la sella giusto per non far..soffrir quell affare strofinato che lì sopra ha da patì Attenzione, caro eroe fa che presto torni qui Partì quindi il nostroo eroe a caval della speciale lasciò anche le canoe ché il tempo era normale. Dal momento un fè che andare, pedalare, pedalar fermo presso un casolare giusto il tempo di pisciar. Ma poii vide approssimarsi le baracche del rinfresco non tentò d interrogarsi, scese presto e corse al desco. Uva dolce e pecorino vino rosso e soppressata pane bianco e salamino era tutta un ammucchiata. Era un sogno, un illusione? odalische e cavalieri, il paioll sopra il carbone le salcicce sui braceri. Quel vinello traditore per la sete ingurgitò e un po dopo un bel trattore dalla fossa lo cavò. Ritto ancora sulla strada si rimise il bel ciclista tanto fango, un po di biada somigliava a un terrorista. La sua bella sul traguardo lo raggiunse e lo baciò lo sostenne con lo sguardo e poi il. Sotto gli tastò. Anche l ova eran tornate non soltanto il cavalier solo un poco tormentate come pure il candelier. Quest Eroica è finita, che bellezza, che bontà, è la storia di una vita e ci voglio ritornà! Franco Cecchini 14

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Il G.C. Arbia è una comunità. Anche l ultima domenica di Agosto del 2013, per il nostro gruppo è stato un giorno molto impegnativo ed emozionante. Quello che mi ha colpito maggiormente non è stato l ordine d arrivo della cronometro sociale, dove le nuove leve Giampietro e Roberto, hanno stracciato Fabio e dato filo da torcere anche a Gianfranco, ne la cena con le nostre donne ed i nostri amici, consumata in modo piacevole davanti alla millenaria chiesa di S. Ansano. E stato al mattino durante la Messa celebrata per l anniversario della morte di Giuseppe. Durante la preghiera dei fedeli sentire s laa voce di Lorenzo: Per Giuseppe che negli anni e nei km percorsi insieme è stato s determinante, con il suo esempio, per rendere il G.C. Arbia punto di incontro e di dialogo,, quindi una comunità. Fa che quando Dio vorrà, questa comunità si possa ricomporre per pedalare insieme in Paradiso noi ti preghiamo. Mi sono detto, sarà mai possibile che questo si avveri? Il nostro gruppo è aperto a tutti, t senza tener conto della nazionalità, del sesso, dell appartenenza ad un partito politico e nemmeno del credo c religioso ecc. E vero che in qualche modo facciamo tutti del volontariato e siamo una forza aggregante per la popolazione della zona, quindi mettiamo in atto l insegnamento dato da Gesù ama il prossimo tuo come te stesso ma questo non vuol dire che siamo tutti credenti. Dopoo il pellegrinaggio a Santiago, quello della fede è un argomento ricorrente e, viene detto per voi credentii è facile, fate quello che volete, poi una chiaccheratina con il prete e tutto torna al posto. Per noi la cosa è diversa, se agiamo male ce lo porteremo dietro per tutta la vita. Dicono che Dio perdona chi non crede ma cerca la fede, ma non ci spiegano come si fa a cercare una cosa che per noi non esiste. Questo sembrava un problema senza soluzione che vanificava la richiesta fatta da Lorenzo. Poi la voce di Papa Francesco ha dato la soluzione dicendo chi non crede deve obbedire alla propria coscienza, il peccato è quando si va contro coscienza, ascoltare ed obbedire ad essa significa decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male, e su questa decisione si gioca il benee o la malvagità del nostro agire. Tutti crediamo in qualche cosa, ma normalmentee in quello che ci fa più piacere, io credo che queste parole abbiano dato un senso reale alle parolee di Lorenzo e che veramente possiamo ritrovarci tutti insieme Fosco 19

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La nascita del logo D inverno nonn è semplice andare in bicicletta, il freddo e talvolta t l acqua fanno passare la voglia anche al pedalatore più incallito. Ed è in giornate come queste che, pensando alla biciclettaa e alle poche opportunità di usarla, vengono in mente le idee che saranno poi messe in pratica nella bella stagione successiva. Nell inverno del 2007, Giuseppee Orsini, per confermare questa regola vennee da me dicendo: dobbiamo fare il nuovo logo del gruppo ciclistico. Effettivamentee quello che avevamo anche se carino era un po confusionario conn quelle bici che andavano da tutte le parti e non molto leggibile. ho già l idea di come deve essere, ho fatto pure p uno schizzo, usiamo una bicicletta stilizzata,, le ruote le usiamo per le sigle G e C di gruppo ciclistico e il telaio per il nome. Se sei d accordo te che bravo con queste macchine vedi che puoi fare. A questo entusiasmo non potevo certo dire di no e mi misi subito al computer. Il progetto andò subito nella direzione giusta, e conn qualche ritocco ai colori nacque il nuovoo logo. La prima apparizione ufficiale è stata sulla fotografia ufficiale del gruppo nel 2008, e dal quel momento ci ha accompagnato e ci accompagna tutt ora in tutte le occasione ufficiale o meno. È stampato sulle tute, sui caschi, qualcuno lo haa anche sulla bicicletta. Lo abbiamo usato come sfondo delle foto dei d ciclisti per album di figurine che abbiamo fatto qualche anno fa, è sullaa carta intestata che utilizziamo perr la corrispondenza e, naturalmente, è su tutte le foto ufficiali del gruppo. Francesco 21

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Giro dei comuni del Senes se Come promesso s è rifatto Oltre 10 anni fa Fabio Fantozzi, con qualche amico al seguito, ideoo il giro dei comuni del Senese. Pedalata dietro pedalata portarono a termine l impresa con tanto di documentazione fotografica inserita anche nel numero unico del 2005 in occasione delle celebrazioni del trentennale del GC Arbiaa e con la promessa di rifarlo in futuro. Ad inizio stagione ciclistica, quando le idee superano abbondantemente le capacità pedalatorie, Fabio ripropose di nuovo il giro dei comuni documentando la nuova impresa con cartine, planimetrie e tempi di percorrenza. Ecco la nuova documentazionee fotografica dei ciclisti davanti ai municipi della provincia talvolta anche assiemee ai sindaci con tanto di fascia tricolore 23

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..Il giro dei comuni è stato concluso ma,, come potete vedere anchee dalle foto, dell ideatore nemmeno l ombra Il prossimo anno proveremo a spostarci Fabio verrà con noi nei comuni dell Aretino, ma questa volta solo se Anonimo Pedalatore 26

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Terzo incomodo. Con il passare degli anni, la bicicletta, continua ad a essere il terzo incomodo tra le nostre donne e noi. A questo punto, il Presidente, ha formato una commissione per capire il perché. Se c è una differenza tra donna e uomo, capire cosa è e sanare questa situazione che a voltee è anche fonte di discussione tra la coppia. Questo è in sintesi il lavoroo della commissione: La donna è un essere umano come l uomo, quindi dal punto di vista umano sonoo uguali. Fare una discriminazione tra uomo e donna sul piano umano è un ingiustizia clamorosa e senza giustificazione. La donna, ama, odia, ha fame e sete, pensa, capisce ed apprende, ha bisogno di alloggio di vestiario e di mezzo di trasporto, vive e muore come l uomo. Perché il creato si realizza con l esistenza di entramb bi e non della donna o dell uomo soltanto?. Deve esserci una necessità naturale a favore dell esistenza di entrambi. La commissione stavaa per rinunciare, quando è giunto in aiuto un amico, un ginecologo, che ha spiegato: La donna ha le suee regole, ovvero, una volta al mese è indisposta, mentre l uomo che è maschio nonn ha regole e quindi non è mensilmente indisposto. Quando la donna non ha le sue regole è gravida, l uomo è maschio, perciò non è colpito dai d disturbi da cui è colta la donna per il fatto che è femmina. L aspetto della donna è diverso da quello dell uomo. Questa è una realtà naturale e indiscutibile. La donna è tenera e bella (quando non è arrabbiata ). La commissione, dopo questa accurata ed approfondita ricerca, ha accertato la differenza tra uomo e donna, ma non ha capito perché se la donna se la prende con qualche cosa, questo le debba restare per tutta la vita (vedi il rapporto tra loro e la bicicletta a). La Commissione del G.C.Arbia 28