PERSECUZIONE CON SPADE E BASTONI = = =

Scritti di Nichiren Daishonin volume 5 PERSECUZIONE CON SPADE E BASTONI Fra le varie persecuzioni subite da Nichiren, le più gravi sono state quella di Tojo 1 e quella di Tatsunokuchi 2, il luogo della decapitazione, perché in nessun'altra persecuzione si è attentato alla sua vita. Che sia stato insultato, denunciato, accusato ingiustamente e colpito in viso, sono fatti irrilevanti. Io, Nichiren, sono la sola persona in Giappone che sia stata ingiuriata nel corpo e nello spirito unicamente a causa del sutra del Loto. Chiunque altro sia stato ingiuriato, non lo è stato a causa del sutra del Loto. Non potrò mai dimenticare un episodio in particolare, quando Shofu-bo 3 afferrò il rotolo del quinto 1. Tojo: distretto nella provincia di Awa. L'11 novembre 1264 il signore del luogo, Tojo Kagenobu, tese un agguato al Daishonin mentre con una scorta attraversava la località di Komatsubara. Nella mischia, due discepoli del Daishonin persero la vita e il Daishonin ricevette un colpo di spada alla fronte e si fratturò una mano. 2. Tatsunokuchi: località in cui il Daishonin fu condotto da Hei-no Saemon per essere decapitato, il 12 settembre 1271. L'improvviso passaggio di un corpo celeste luminoso spaventò i soldati e l'esecuzione fu sospesa. Meno di un mese dopo, il 10 ottobre, il Daishonin fu esiliato sull'isola di Sado. 3. Shofu-bo: dopo essere stato seguace del Daishonin, pare che abbia cominciato a dubitare durante il periodo dell'esilio a Izu. Infine abbandonò la fede, divenne nemico del Daishonin e, quando questi fu arrestato il primo settembre 1271, accompagnò Hei-no Saemon come capo dei gregari. 221 volume del sutra del Loto 4 e me lo sbatté sul viso. Il suo attacco è stato causato dai tre veleni 5. Viveva una volta in India una donna gelosa 6 che, per odio verso il marito, distrusse tutto ciò che c'era in casa. La rabbia furibonda le alterò i tratti del volto: i suoi occhi ardevano come il sole e la luna e la sua bocca pareva vomitare fiamme. Somigliava a un demone rosso o a un demone blu 7. Essa afferrò il quinto volume del sutra del Loto che il marito recitava da alcuni anni, e lo calpestò furiosamente con entrambi i piedi. Quando poi morì, cadde nell'inferno, ma i suoi piedi non vi entrarono. Per quanto i guardiani dell'inferno 8 li colpissero con mazze di ferro, i piedi rimasero fuori, come beneficio della relazione contraria 9 formata calpestando il sutra

del Loto. Shofu-bo, colpendomi al viso con il quinto volume del sutra del Loto perché mi odiava, avrà anch'egli formato una relazione contraria. 4. Quinto volume del sutra del Loto: a quei tempi i documenti erano scritti su lunghe pergamene arrotolate intorno a un bastone di legno. I ventotto capitoli del sutra del Loto erano suddivisi in otto volumi, più due volumi per i sutra di apertura e di chiusura. Il quinto volume comprende quattro capitoli, dal 12 al 15. Un brano del capitolo Kanji (13) afferma che i devoti del sutra del Loto saranno colpiti con spade e bastoni. 5. Tre veleni: collera, stupidità e avidità. 6. Donna gelosa: storia riportata nello Hokke denki del monaco cinese Seng-hsiang, raccolta di biografie di monaci famosi, con relativi commentari. 7. Demoni rossi (sanscrito Vetala) erano i guardiani dell'inferno, raffigurati con testa di cavallo o di bue. Demoni blu (sanscrito Apasmaraka) erano i comuni demoni, raffigurati in statue e dipinti, che tormentano gli esseri viventi. 8. Guardiani dell'inferno: i demoni sudditi di Ema, il re dell'inferno, che tormentano i peccatori con spranghe di ferro. 9. Relazione contraria: il legame con il sutra del Loto che si è formato opponendosi a esso. Colui che offende il Buddismo, anche se dovrà subire una retribuzione per la sua offesa, formerà un legame eterno con il Buddismo e potrà infine ottenere la Buddità. Questo principio dimostra il grande potere del sutra del Loto che alla fine salva chiunque crei una relazione con esso, sia essa positiva o negativa. 222 Quell'episodio avvenne in India, questo in Giappone; quello fu commesso da una donna, questo da un uomo; quello con i piedi, questo con le mani, quello per gelosia, questo a causa del sutra del Loto, ma comunque in entrambi i casi fu commesso con il quinto volume del sutra. Se i piedi della donna non entrarono nell'inferno, perché dovrebbero entrarci le mani di Shofu-bo? Tuttavia, la donna odiava il marito, non odiava il sutra del Loto, mentre Shofu-bo odiava sia il sutra del Loto che Nichiren. Perciò tutto il suo corpo entrerà nell'inferno d'incessante sofferenza. Il sutra dice: «Dopo la morte, cadrà nell'inferno della sofferenza incessante» 10, non dice che le sue mani non dovranno entrarci. Che compassione mi fa! Ma un giorno egli incontrerà di nuovo Nichiren e potrà raggiungere la Buddità, come le quattro categorie di persone arroganti che perseguitarono il bodhisattva Fukyo 11. Il quinto volume contiene il cuore di tutto il sutra del Loto: esso rivela che la figlia del re dei Naga conseguì la Buddità senza cambiare forma 12. Devadatta rappresenta l'aspetto spirituale dell'illuminazione, la figlia del re dei Naga l'aspetto fisico. Il principio di sokushin jobutsu non appare in nessun altro insegnamento di Shakyamuni. Il Gran Maestro Dengyo enumerò dieci principi fondamentali per i quali il sutra del Loto

10. Sutra del Loto, cap. 3. 11. Questa storia si trova nel capitolo Fukyo(20) del sutra del Loto. Le quattro categorie di persone arroganti, sono monaci e monache, laici e laiche che offesero e perseguitarono il Bodhisattva Fukyo il quale, praticando il "sutra del Loto di ventiquattro sillabe", riveriva tutti gli esseri per la loro intrinseca natura di Budda. Esse caddero nell'inferno di incessante sofferenza, ma alla fine, a causa della relazione contraria creata con il sutra del Loto, incontrarono di nuovo il Bodhisattva Fukyo e ottennero l'illuminazione. 12. Conseguire la Buddità senza cambiare forma (sokushin jobutsu): equivale a ottenere la Buddità come comune mortale. Negli insegnamenti precedenti il sutra del Loto, le donne, per esempio, erano escluse dall'illuminazione: praticando il Buddismo meritavano di rinascere uomini ed erano cosi ammesse all'illuminazione. 223 supera tutti gli altri sutra. Uno di essi è sokushin jobutsu. Questa è la dottrina più importante della setta Tendai, e una sezione dello Hokke mongu si intitola Il principio di sokushin jobutsu. Questo è anche un punto di controversia fra le sette Shingon e Tendai. La figlia del re dei Naga ottenne l'illuminazione grazie al potere del sutra del Loto. Il bodhisattva Monjushiri disse: «Io ho proclamato sempre e soltanto il sutra del Loto» 13. Le parole «sempre» e «soltanto» sono le più importanti di questa frase. Nel Bodaishin ron si legge: «Soltanto negli insegnamenti Shingon [si trova il principio di sokushin jobutsu]-. Quale dei due "soltanto" è vero? È probabile che il Bodaishin ron sia in errore. Il sutra Muryogi afferma: -...in questi quarant anni e più, non ho ancora rivelato la verità». Nel sutra del Loto si legge: «L'Onorato dal mondo ha esposto a lungo i suoi insegnamenti e ora deve rivelare la verità». Il Budda Taho dicendo: «Tutto quello che tu hai esposto è la verità» 15, confermò che solo il sutra del Loto consente di conseguire la Buddità nella forma presente. I seguaci degli insegnamenti provvisori insistano pure, ripetendo all'infinito che si può conseguire la Buddità con i sutra precedenti, ma sono come mille vasi di terracotta che un solo martello può frantumare. Questo disse T'ien-t'ai: «Il sutra del Loto è shakubuku, è la confutazione delle dottrine provvisorie» 16. Il sutra del Loto è il più profondo e segreto insegnamento. Fin dal tempo di Jigaku i maestri della setta Tendai hanno interpretato i passi delle tre opere Hokke gengi, Hokke mongu, e Maka shikan. Le loro spiegazioni, benché lodevoli, sono 13. Sutra del Loto, cap. 12. 14. Bodaishin ron: trattato attribuito a Nagarjuna, tradotto in cinese da Puk'ung. Espone l'importanza del desiderio dell'illuminazione. Kobo, il fondatore della setta giapponese Shingon, lo citava di frequente per affermare la superiorità degli insegnamenti esoterici rispetto al sutra del Loto.

15. Sutra del Loto, cap. 11. 16. Hokke gengi, vol. 9. 224 oggi inutili come il calendario dell'anno scorso e il pasto di ieri. Chiunque sostenga che nel primo periodo di cinquecento anni dell'ultimo giorno della Legge è possibile ottenere l'illuminazione indipendentemente dal Daimoku del sutra del Loto, non dovete seguirlo neanche se si basasse sull'insegnamento del Budda, e tanto meno se si trattasse solo dell'opinione di qualche studioso. Il capitolo Devadatta del sutra del Loto rivela che Devadatta fu il maestro di Shakyamuni in un'esistenza passata. Colui che fu maestro adesso è discepolo e colui che ora è discepolo fu maestro nel passato. Esaminando questo capitolo, io, Nichiren, ho compreso che con l'inseparabilità di maestro e discepolo nel presente e nel passato, esso rivela il profondo significato del sutra del Loto. Quindi il compassionevole Budda Shakyamuni divenne il maestro del perfido Devadatta e il saggio Monju divenne maestro dell'ignorante figlia del re dei Naga. Nichiren può essere da meno di Monju o di Shakyamuni? Gli uomini giapponesi sono come Devadatta, le donne sono simili alla figlia del re dei Naga: essi otterranno la Buddità sia che vi si oppongano sia che vi aderiscano. Questo è il messaggio del capitolo Devadatta. Passiamo ora al capitolo Kanji. Solo io, Nichiren, ho "letto" 17 i venti versi 18 che ottantamila milioni di nayuta di bodhisattva pronunciarono all'unisono. Dalla morte del Budda, chi altri nei tre paesi, India, Cina e Giappone, li ha mai "letti" come Nichiren? Nessuno sostiene di averli "letti", né credo che qualcuno l'abbia mai fatto. «[Molte persone ignoranti] ci attaccheranno con spade e bastoni». Forse altri sono stati colpiti con bastoni, non ho mai sentito di qualcuno che sia stato ferito di spada. Il bodhisattva Fukyo fu colpito con bastoni, non fu perseguitato con spade, secondo le parole del sutra: 17. Leggere: come è usato dal Daishonin, significa mettere in pratica e sperimentare nella propria vita quanto espone il sutra. 18. Venti versi: la sezione in versi del tredicesimo capitolo, in cui è scritto che i devoti del sutra del Loto saranno colpiti con spade e bastoni. 225

«Lo colpirono con mazze e bastoni, sassi e mattoni». Anche T'ien-t'ai, Dengyo e altri, in accordo con le parole «Spade e bastoni non lo colpiranno» 19, sfuggirono a queste persecuzioni. Nichiren è stato attaccato con spade e bastoni. Come ho detto prima, sono stato perseguitato con spade a Komatsubara, in Tojo, e a Tatsunokuchi. Non vi è alcuno che sia stato colpito di spada, neppure per una sola volta. Nichiren lo è stato per ben due volte. Riguardo all'essere attaccato con bastoni, io sono già stato colpito in viso da Shofu-bo con il quinto volume del sutra del Loto. Il bastone che mi ha colpito, strano a dirsi, è stato proprio il rotolo del quinto volume, la parte del sutra che contiene la predizione secondo cui [il devoto del sutra del Loto] sarebbe stato colpito con bastoni. Quando fui colpito da Shofu-bo dinanzi a decine e decine di persone, pur sapendo che era in nome del sutra del Loto, essendo ancora un comune mortale, dentro di me provai vergogna e, se ne avessi avuto la forza, gli avrei strappato il bastone dalle mani, lo avrei calpestato e ridotto in pezzi, se non si fosse trattato del quinto volume del sutra del Loto. Questo mi ricorda una storia 20. Un padre, preoccupato per il futuro del figlio, percuoteva il figlio che non voleva studiare, usando un arco di legno di bosso. Al momento il figlio se ne risentì e odiò l'arco di bosso, ma alla fine fece progressi nello studio e ottenne un grande risveglio che portò benefici anche agli altri. Guardando al passato, egli capì che lo doveva alle bastonate ricevute con l'arco di legno di bosso e si racconta che eresse uno stupa fatto di legno di bosso per onorare la memoria del padre. 19. Sutra del Loto, cap. 14. Si riferisce a uno dei benefici che i bodhisattva ottengono come risultato di una pratica condotta con mezzi pacifici. 20. Questa storia è riportata nel Sangon denki, (Biografie dei tre paesi). Il figlio divenne Ensho, patriarca dell'enryaku-ji, tempio principale della setta Tendai. 226 Lo stesso vale per me, Nichiren. Quando avrò raggiunto la Buddità, come potrò dimenticare il mio debito di riconoscenza con Shofu-bo? E ancor meno il debito che ho con il bastone del sutra del Loto. Quando ci penso, non riesco a trattenere le lacrime per la gratitudine. Anche il capitolo Yujutsu fa qualche riferimento a me, perché afferma che il bodhisattva Jogyo e gli altri bodhisattva appariranno nell'ultimo giorno della Legge per propagare i cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo 21. Io, Nichiren, sono stato il primo ad apparire. Quanto mi rassicura pensare che sarò certamente lodato da tanti bodhisattva quanti sono i granelli di sabbia di sessantamila fiumi Gange! 22

Comunque sia, credi e dedicati al sutra del Loto; e non devi credervi solo tu, ma devi anche incoraggiare gli altri a farlo. Così potrai salvare i tuoi genitori e i tuoi antenati defunti. Da quando sono nato a oggi, io, Nichiren, non ho avuto un momento di tregua: ho solo pensato a propagare il Daimoku del sutra del Loto. Stai tranquillo: benché non si possa conoscere la durata della propria vita e della vita degli altri, al momento della tua morte Nichiren sarà sicuramente con te e ti accompagnerà nel passaggio fra questa vita e la prossima. Tutti i Budda del passato, presente e futuro, raggiungono l'illuminazione tra l'ora del bue e l'ora della tigre 23. Nei tre paesi, 21. Nam-myoho-renge-kyo consta in realtà di sette ideogrammi cinesi, ma i primi due vengono talvolta omessi, quando ci si riferisce al nome della Legge, per distinguerlo dall'invocazione. 22. I granelli di sabbia...: è una tipica espressione indiana che appare in molte scritture buddiste col significalo di innumerevoli. 23. Il tempo e le direzioni nell'antico Giappone erano contrassegnati da dodici animali diversi: l'ora del bue va dalle ventitré all'una del mattino e l'ora della tigre dall'una alle tre. Il Buddismo tradizionalmente le considera ore cruciali, in cui la vita si sposta dal polo negativo (yin) a quello positivo (yang), dal sonno al risveglio, dalla morte alla vita. Shakyamuni raggiunse l'illuminazione sotto l'albero di Bodhi in queste ore e anche Nichiren Daishonin, nella persecuzione di Tatsunokuchi rivelò la sua vera entità di Budda originale nella stessa ora. 227 India, Cina e Giappone, il luogo prescelto per il culto buddista è orientato verso la Porta dei demoni 24. Questi sono insegnamenti segreti trasmessi da maestro a discepolo. Te ne spiegherò più dettagliatamente il significato un'altra volta. Rispettosamente. Come chiedi cibo quando hai fame e cerchi acqua quando hai sete, come desideri vedere la persona amata, implori una medicina quando sei ammalato o come una bella donna desidera cipria e rossetto, allo stesso modo devi riporre fede nel sutra del Loto. Se non lo fai, in futuro avrai dei rimpianti. Nichiren 20 aprile del secondo anno di Koan (1279) 24. Mettendo in correlazione le ore con i punti cardinali, le ore del bue e della tigre corrispondono al nordest, che si credeva fosse la dimora del Buddismo e dei demoni.

228 Ueno Dono Gohenji (Tojo Nan no Koto) Gosho Zenshu, pag. 1555 Scritto il 20 aprile 1279, a 58 anni, da Minobu Destinato a Nanjo Tokimitsu CENNI STORICI - Questo Gosho è stato scritto a Minobu il 20 aprile del 1279, quando il Daishonin aveva 58 anni. All'epoca il Daishonin si era guadagnato il rispetto generale dopo che si era verificata la sua profezia di un'invasione straniera e, grazie agli sforzi di Nikko Shonin, il Vero Buddismo si era notevolmente propagato, in special modo nella zona di Atsuhara presso il Fuji. Il 1279 fu un anno particolarmente importante perché, dopo la persecuzione di Atsuhara, il Daishonin iscrisse il Dai-Gohonzon, realizzando lo scopo della sua vita. 229