Facciamo rete 15 gennaio 2014
8 marzo 1990
marzo 1991 (Iperbole 9 gennaio 1995)
Tutti i plessi hanno una connessione a Internet Tutte le classi di scuola primaria e secondaria hanno almeno un PC in classe connesso ad Internet Supporto con portatili ad alunni in difficoltà
Attività dell'istituto in questi 23 anni Educare gli alunni ad un uso consapevole della rete Attività di supporto e formazione per i docenti (attività svolta in collaborazione con O.T. nei primi 10 anni)
Obiettivo parallelo: Educazione ad un uso consapevole partendo dalle questione tecniche superare il:... funziona così perché boh?
Evoluzione tecnologica ha permesso di rendere facili e trasparenti le modalità di connessione Servizi on-line e Social Netwok ha portato ad un uso di massa di Internet Scuola: implementazione di una piattaforma e-learning
Ragazzini superficiali e presuntuosi aperti ad usi spregiudicati delle offerte di Internet Fare conoscere non solo i pericoli ma come viaggiano le informazioni Nozioni spesso sconosciute agli utilizzatori (genitori compresi)
Conoscerne la tecnologia per capirne funzionamento e insidie
UN PROVIDER e una password
2,2 miliardi di utenti nel 2013
00110100110011100100101001 In internet TUTTO viene tracciato
Il pc 192.168.253.27 ha tentato di accedere ad un sito vietato
2.224.80.180 Browswer Mobile Safari - da GT-B5330
mer 13 febbraio 2013, 13:01 (Prof.ssa dell'istituto ) 31.191.58.211
Polizia postale dall'ip arrivano all'intestatario del contratto telefonico/adsl
Su Internet, nessuno sa che sei un cane - Steiner 1993
Anonimato: non esiste zona franca
Le informazioni messe in rete NON SAREMO MAI CERTI DI AVERLE CANCELLATE!
Tracciabilità non solo per reprimere
cookies e beecon
Cookies dei siti che visitiamo: ogni nostra navigazione sulla rete ha una storia e cancellarla è difficile, perché ogni sito lascia una traccia, detta cookie, nel nostro computer. Un sistema di monitoraggio delle nostre abitudini on line difficile da comprendere per un profano della rete, ma chiaro e semplice da leggere per uno avvezzo ai meccanismi del sistema. Poiché gran parte di noi passa la maggior parte del suo tempo lavorativo connesso, scoprendo che siti visitiamo, per lavoro o per svago, si può sapere chi siamo, cosa vogliamo, cosa ci interessa, o anche informazioni più spicciole, del tipo dove andremo in vacanza la prossima estate.
Facebook. Il socialnetwork più popolare del mondo è stato davvero una manna per i collettori di informazioni su di noi, tanto che nei primi tempi di diffusione del sito degli amici, si era sparsa la voce che fosse uno strumento voluto dalla CIA per controllare meglio i cittadini americani. Un caso unico al mondo, nel quale non sono le aziende a doversi ingegnare per catturare le informazioni su di noi, ma noi stessi che le consegniamo ogni giorno. E non si tratta solo di cosa abbiamo comprato e quanto abbiamo speso: sul muro del social network scriviamo i nostri pensieri, passioni, mettiamo le foto, indichiamo chi sono i nostri amici più cari, i nostri amori. Insomma, raccontiamo tutto di noi.
Le app: gli smartphone e l universo delle app hanno cambiato la nostra vita, per molti aspetti in meglio. Basta uno sguardo al cellulare che abbiamo sempre in tasca per conoscere tutto quello che pensiamo possa servirci, da un buon ristorante, al benzinaio più vicino, al nostro quotidiano preferito. In cambio di tutte queste informazioni, però, le aziende si prendono, in tempo reale, il monitoraggio di ogni nostra attività: dove siamo, cosa stiamo facendo, cosa ci piace, cosa stiamo cercando. Oppure su quali sono i nostri gusti: se scarico tante app con solitari e giochini è probabile che io abbia molto tempo libero; se scarico programmi di trading è possibile che io abbia un capitale da investire e così via. Insomma gli smartphone non sono comodi solo per gli utenti. Lo sono, e molto, anche per le aziende che raccolgono informazioni su di noi attraverso le App.
Musica on line: sono soprattutto due (itunes e Pandora) i siti dedicati all acquisto di musica online. Anche loro conservano traccia dei nostri acquisti e poi, come da contratto (alzi la mano chi lo ha letto fino in fondo), mettono le informazioni su di noi a disposizione di altre aziende, in grado di leggerli e riutilizzarli per scopi commerciali. Abbiamo accettato? Il gioco è fatto.
I siti di incontri on line: se si cerca l anima gemella on line si deve compilare un profilo in cui inserire foto, gusti, abitudini, reddito, passioni e preferenze. Oltre a questo ci sono quelli dei profili che contattiamo più spesso in chat. Basta incrociarli e il gioco è fatto. Le aziende sanno quasi tutto su di noi e sulla persona che abbiamo scelto o sceglieremo.
Carte fedeltà: è uno dei modi più diffusi e paradossalmente richiesti dai clienti stessi. In cambio di uno sconto su alcuni prodotti di consumo più diffusi, o di una raccolta punti con alcuni regali, i maggiori supermercati ci chiedono di strisciare la carta fedeltà ogni volta che andiamo in cassa. In questo modo è come se ci presentassimo ogni volta e ogni volta dessimo comunicazione ufficiale di quello che abbiamo comprato. Si tratta di informazioni che se, come accade, vengono debitamente lette, possono rivelare anche aspetti intimi della nostra routine: per esempio se abbiamo a cena ospiti, se siamo a dieta, se siamo tristi e abbiamo voglia di dolci insomma: una porta spalancata sulla nostra vita.
Carte di credito: se però qualcuno, deciso a non lasciarsi spiare dal centro analisi del suo supermercato di fiducia decide di rifiutare la carta fedeltà, anche a costo di rinunciare a sconti e premi, non gli sarà comunque facile sfuggire alle maglie dell osservazione dei consumi. Basta infatti pagare con carta di credito per essere tracciati. Certo, un pagamento elettronico non può dire che marca di un certo prodotto abbiamo comprato, o se ci piace il dolce o il salato. Ma può però segnalare dove siamo, quanto spendiamo, in che settore spendiamo più soldi (alimentare, tecnologico, abbigliamento, turismo).
Le telecamere nei supermercati. Avete mai pensato a come vi muovete tra i corridoi di un superstore? Con che passo camminate? Lo fate con fretta? Avete un percorso preferenziale? Se vi fermate incuriositi di fronte a certi prodotti e invece ne ignorate completamente altri? Il modo e i tempi con cui fate la spesa dicono molto di voi, e per questo alcune catene di supermercati, soprattutto negli USA hanno preso a filmare i loro clienti. Per non perdere nemmeno un minuto della loro Esperienza di acquisto.
http://www.ilpost.it/2013/01/01/contratto-uso-iphone-adolescenti/