Amaseno Amaseno in origine "Castrum Sancti Laurentii de Valle", ha preso il nome dal fiume che scorre nei suoi pressi. Le sue origini risalgono con ogni probabilità al secolo Vlll d.c., anche se alcuni sostengono, e numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano, che in età ancor più remota, esistessero nel suo sito insediamenti umani.amaseno è una serena e quieta cittadina in cui è ancora possibile trovare prodotti genuini e saporiti come i suoi latticini, soprattutto mozzarelle di bufala. L'artigianato locale è fortemente caratterizzato dalla lavorazione del ferro battuto. Nel centro storico, bello e molto ben conservato, c'è la splendida Chiesa di Santa Maria, notevole esempio di architettura gotico-cistercense. Questo tempio è teatro di un fenomeno miracoloso: un'ampolla bislunga incastonata in una corona vagamente modellata, contiene il sangue di San Lorenzo nella quantità di circa cinquanta grammi; questo sangue si scioglie da secoli, precisamente tra l'8 e il 9 agosto e in quest'occasione un lembo di pelle, chiaramente distinguibile dall'esterno dell'ampolla, galleggia sul siero sanguigno. Passato poi l'anniversario del martirio e della festa del Santo (10 agosto), il sangue torna a coagularsi per riapparire quindi in un grumo secco ed indistinto. Collegiata di Santa Maria Chiesa di San Pietro Chiesa di S. Maria dell Auricola Ponte Romano di S. Aneglio Presepe artistico Antica bottega medievale Sorgenti montane Allevamenti bufalini Sabato 2 Maggio SPETTACOLO TRADIZIONALE DEI CALAMUS (ore 17.00) Vallecorsa Vallecorsa trova la sua origine intorno all VII IX sec., in epoca longobarda. Il primo documento (1072) che ne tramanda il nome, Castrum Valis Curse Valle De Cursa Valledecursa, è la carta di Littefredo, console della contea di Fondi. In un paesaggio montagnoso, ricoperto da ulivi, sorge Vallecorsa. "Valledecursa", ossia valle percorsa dalle acque o "Valliscurtia", ossia terra di Curzio (Console romano che la restaurò e ne ampliò le mura), sono due tesi sull'origine del nome. Tre torri e un cuore sono rappresentati nel suo stemma: simbolo di fermezza e cordialità. Castello della contea di Fondi, passò nel 1072 al Monastero di Montecassino, per finire poi nell'orbita delle famiglie Caetani e Colonna. Chiesa di S. Angelo: statua lignea di San Michele Il Baglio, il Borgo Porta Missoria: gli Scaluni Palazzo comunale Archivio storico Complesso della Prata con 40 "scifi" Chiesa di di S. Martino Cippi Confinari Stato Pontificio Chiesa di S. Antonio Museo Casa della Santa Maria De Mattias (orari apertura 9-11 / 16-18) Sabato 2 e Domenica 3 Maggio PALIO DELL APPARIZIONE DI SAN MICHELE ARCANGELO Per informazioni: comune tel. 0775 679017
Giuliano di Roma Secondo la tradizione, Giuliano di Roma venne così chiamata poichè appartenente alla provincia di Roma fino al 1927, anno della formazione della Provincia di Frosinone alla quale è stata annessa. Fondata nell'alto Medio Evo, alle falde del monte Siserno, nacque come "Castrum" fortificato e nei documenti dell'epoca troviamo spesso il nome di "Castrum Lullani". Nonostante le devastazioni subite nel 1125 dalle truppe papali e nel 1165 da Federico Barbarossa, il centro storico ha mantenuto inalterata l'antica fisionomia medievale con stradine strette ed angoli caratteristici, una volta sede di botteghe e cantine; recentemente ristrutturato, è ancor più gradevole la visita di questo antico borgo detto "La Giudea". Chiesa di S. Biagio (esterno) Santuario Madonna della Speranza Ruderi del castello di Monte Acuto Monte Siserno Chiesa S. Maria Maggiore con Campanile La "Giudea":centro storico Castagni secolari di Chiuzzo Biblioteca Comunale (Specializzata in letteratura italiana) Museo Vulcanismo ernico (orari apertura 10 12 / 16 18) Per informazioni: comune tel. 0775 699016 Castro dei Volsci Sulla cima di Montenero vi sono i resti di una fortissima Rocca, che guardava e difendeva l'antico "Castrimonium", nel periodo medioevale "Castrum in Campanea", oggi Castro dei Volsci. Proprio i Volsci infatti sembra fossero gli autori delle mura megalitiche. Nel 542 i monaci di Montecassino vi costruirono un modesto oratorio, S. Nicola, intorno al quale, sul pendìo meridionale del colle, sorse pian piano il centro abitato. In questa chiesa ancor oggi si conservano rilevanti affreschi del sec. XII. Incendiata dal Barbarossa, Castro divenne poi feudo dei Colonna, dei Borgia, dei Carafa.Nel cuore della Ciociaria, con un panorama incantevole e suggestivo, questo paese mantiene l'aspetto di un borgo medioevale con archi, torri e muri di nudo sasso. Chiesa di S. Nicola Centro Storico Mura Ciclopiche (Loc Montenero) Escursioni sui Monti Lepini ed Ausoni Cippi Confinari tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie Chiesa di S. Oliva Rocca Monumento alla Mamma Ciociara Orologio a scatti pendolari Museo civico archeologico ( sabato orari apertura 10 12 / 16 20 ) tel. 0775 686829 Per informazioni: comune tel. 0775 662008
Villa Santo Stefano L'abitato di Villa S. Stefano domina la Valle dell'amaseno dall'alto di un piccolo colle circondato da uliveti e vigneti, attorniato dalla catena dei Monti Lepini. Nel suo territorio sgorgano numerose sorgenti che versano le loro acque nell'amaseno. Nell'antichità la comunità di S. Stefano in Valle (suo primitivo nome) includeva genti rurali volsche e latine e popolazioni che in epoca imperiale, fuggendo da Roma, cercava un rifugio in quei territori. La primitiva città non era cinta di mura, si trovava in piano (in valle) e solo dopo le incursioni saracene gli abitanti furono costretti a cercare scampo nei monti adiacenti e a porsi sotto la protezione dei Conti di Ceccano. Questi fortificarono il "Castrum S. Stephani" con un robusto Torrione circolare (XII sec.) e una cinta muraria Chiesa barocca di S.ta Maria Assunta in cielo Chiesa di S. Sebastiano Pineta "Punta la Lenza" Santuario Madonna dello Spirito Santo Torre del re Metabo (solo esterno) Sentieri forestali Per informazioni: comune tel. 0775 632125 1 Maggio Loc. Pineta FESTA DELLA MONTAGNA con degustazione di fave e pecorino Roccasecca dei Volsci Sul dorso di un monte di vivo scoglio sorge Roccasecca dei Volsci, che guida lo sguardo verso la vallata del fiume Amaseno. La nascita di Roccasecca dei Volsci può datarsi nel IX secolo a seguito della crisi del sistema curtense e il risolversi nella formazione del sistema signorile. Inizialmente denominata "Castrum Sanctae Crucis", nel 1125 prese il nome di "Rocca Siccam". Dapprima fu un piccolo possedimento dello Stato pontificio, poi appartenne alle più antiche famiglie aristocratiche dell epoca. Nel corso della sua secolare storia il paese ha subito due tremende distruzioni: la prima nel 1125 ad opera delle truppe di Onorio II, la seconda nel 1495 da parte dei soldati di Carlo VIII. Nel 1536 divenne proprietà dei Carafa, che dopo due anni la rivendettero alla famiglia dei Massimo nel 1558: è da attribuire a questi ultimi il merito della nuova rinascita che fece riacquistare al paese la perduta stabilità politica, aumentando le sue risorse nel campo economico, agricolo, ma soprattutto artistico. Nel 1761 il paese passò sotto il dominio del Marchese Angelo Gabrielli, a cui rimase fino alla totale soppressione dei feudi. Palazzo Baronale Chiesa Collegiata S.Maria Tempietto di S.Raffaele (esterno) Cappella Madonna della Pace (esterno) Per informazioni: comune tel. 0773 920326
Prossedi Prossedi fu edificata come castrum su un colle che aveva notevole importanza strategica, in quanto dominava l unica via di comunicazione fra la valle del Sacco e la Pianura Pontina. La sua storia è rappresentata da passaggi di proprietà da una famiglia nobile all altra. Ecco così Prossedi possesso di Papa Onorio II, nel 1125, al quale fecero seguito forse i Conti di Ceccano; nel 1391 venne ereditata dagli Annibaldi che la tennero fino a quando Martino V, nei primi anni del XV secolo, la diede in feudo ad Aldobrandino Conti. Palazzo Baronale (chiudi) Fontana dei Papi Chiesa di S.Michele Arcangelo Chiesa di S.Agata (su richiesta) Chiesa di S.Nicola (su richiesta) Per informazioni: comune tel. 0773 957016 Maenza Fortificata dai Conti di Ceccano, una importante famiglia che per circa quattro secoli dal XI al XV secolo dominò quell area dei Monti Lepini posta a cavallo tra la Marittima e la Campagna. Tra i personaggi di questa antica famiglia, ci piace ricordare Raimondo, nipote di Giacomo I, che volle farsi seppellire nella antica chiesa di S. Giacomo a Maenza. I Conti costruirono il castello sul castrum Magentiae ed i Caetani vi apportarono delle modifiche. Il Castello è una possente opera in pietra locale, e più che una residenza famigliare è una fortezza a pianta quadrata. All ingresso vi è la piazza d armi che ne caratterizza ancor di più la funzione militare. Le sue stanze sono affrescate come quelle poste al secondo piano ove soggiornò Tommaso D Aquino, filosofo e teologo della Chiesa durante il suo pellegrinaggio all'abbazia di Fossanova. Castello (esterno) Chiesa di S.Reparata Vergine (esterno) Palazzo Pecci Chiesa di S.Maria Chiesa di S.Antonio Abate (privata) Per informazioni: comune tel. 0773 951310
Priverno Privernum, antica dei Volsci e della leggendaria regina Camilla. Fiorente centro romano in età repubblicana poi abbandonato nel tardo medioevo. L attuale città, di origine medievale sorge in zona collinare e conserva ancora parte della magnifica cinta muraria. Della mitica roccaforte volsca si sono perse le tracce, mentre dell antica colonia romana, recenti campagne di scavi archeologici hanno riportato alla luce abitati, strade e molti manufatti esposti nel museo dedicato. A pochi km dal centro è possibile ammirare l Abbazia di Fossanova, uno dei primi esempi di architettura gotico-cistercense. Nell abbazia terminò la sua vita terrena San Tommaso D Aquino, oggi è possibile visitare la cella che accolse il santo nei suoi ultimi giorni di vita. Museo Medievale Borgo e Abbazia di Fossanova Castello e Parco di San Martino Chiesa di San Benedetto Area Archeologica (chiusa) Palazzo Comunale Chiesa di S. Maria Annunziata Chiesa di San Antonio Abate Numeri utili: - museo archeologico tel. 0773 905065 - museo medievale di Fossanova tel. 0773 938006