Domenica 27 febbraio 2010 1 / 5
Dalle ore 14.30 alle 20.00 circa Presso il Bar Cooperativa di Ponte nelle Alpi Loc. Soccher Via G. Garibaldi, 28 Tel. 0437/99280 INVITIAMO TUTTI I CONTERRANEI - GLI AMICI E SIMPATIZZANTI ALLA FESTA DI CARNEVALE IN MASCHERA Carissimi, a seguito dell enorme successo della festa di Carnevale effettuata negli anni precedenti, con estremo piacere vi comunichiamo che a gran richiesta viene rinnovata la Festa di Carnevale La FESTA, sarà vivacizzata dall'interprete musicale Dino con canzoni, musiche e balli adatti a tutte generazioni, dai fanciulli ai nonni DIS- ORDINE DEL GIORNO DIVERTIMENTO- GIOCHI GIOIA ALLEGRIA SERENITA - AMICIZIA 2 / 5
BALLI E CANTI ALL INFINITO ED INFINE UNA GHIOTTISSIMA LOTTERIA Per contorno, che non guasta un ricchissimo buffet e bevande varie Costo d ingresso 10.00 (dieci,00) adulti e 5,00 (cinque,00) ragazzi oltre i 12 anni Vi aspettiamo numerosi... Ajo, Forza Paris STORIA DEL CARNEVALE Le prime notizie sul Carnevale, all inizio un vero e proprio rito religioso, risalgono ai tempi degli Egiziani. All'epoca dei faraoni, il popolo, mascherato, intonando inni e lodi, accompagnava una sfilata di buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo. 3 / 5
Se i Greci dedicavano il rito al dio del vino Dionisio, è soprattutto nel mondo romano e delle sue feste popolari, che possiamo ritrovare le origini del nostro carnevale. I Romani si lasciavano prendere dall euforia durante i Baccanali: festeggiamenti in onore del dio Bacco che si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano l'uso di maschere, tra fiumi di vino e danze. Famosa era anche la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nell entusiasmo dei festeggiamenti. In marzo e dicembre era poi la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell'arco di circa sette giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e viceversa, dove il "Re della Festa", eletto dal popolo, organizzava i giochi nelle piazze, e dove negli spettacoli i gladiatori intrattenevano il pubblico. Negli anni i Saturnali divennero sempre più importanti, all'origine infatti duravano solo tre giorni, poi sette finché, in epoca imperiale, furono portati a quindici. Ai Saturnali si unirono le Opalia, in onore della dea Ope moglie di Saturno, e le Sigillaria, in onore di Giano e Strenia. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme divertimento popolare. Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città. In quelle sedi il mascherarsi permetteva lo scambio di ruoli, il burlarsi di figure gerarchiche, le caricature di vizi o malcostumi con quelle stesse maschere che sono poi diventate simbolo di città e di debolezze umane. Nel Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica La festa carnevalesca raggiungerà il massimo splendore nel XVI secolo, nelle strade della Firenze di Lorenzo dei Medici. Danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi segnano una svolta di questa festa, amatissima nella culla rinascimentale. Con gli attori della Commedia dell Arte, alla fine del '500, alcuni dei tipici personaggi carnevaleschi prendono forma e vengono caratterizzati nel linguaggio e nella gestualità. Nascono "le maschere" che penetrano nella tradizione collettiva e ci accompagnano ancora 4 / 5
oggi. La galleria delle maschere italiane è vasta. 5 / 5