ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SASSETTI-PERUZZI 50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 Fax: 055-331155 E-mail: fiis02900l@istruzione.it Pec: fiis02900l@pec.istruzione.it Codice ministeriale:fiis02900l Codice fiscale: 94240720485 Sito internet: www.sassettiperuzzi.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16 Il PDP viene compilato entro i primi due mesi dall inizio della scuola per gli alunni già segnalati, appena la famiglia consegna la diagnosi per i nuovi DSA. Indirizzo di studio Classe Sezione Coordinatore di classe Referente DSA 1.DATI RELATIVI ALL'ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica 1 Tipologia di disturbo specifico REDATTA DA PRESSO SPECIALISTA/I DI RIFERIMENTO: AGGIORNATA IN DATA Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia Misto: Informazioni dalla famiglia Percorso didattico pregresso 2 Interventi in ambito extrascolastico 3 1 Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista. 2 Documentazione del percorso scolastico pregresso. 3 Rilevazione delle specifiche attività che l alunno segue in ambito extrascolastico (terapia logopedia ). Pagina 1 di 5
2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali LETTURA (velocità, correttezza, comprensione) SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione) CALCOLO (velocità e correttezza nel calcolo a mente e scritto) Atri disturbi associati 3. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI Partecipa agli scambi comunicativi e al dialogo in classe Collabora nel gruppo di lavoro scolastico Sa relazionarsi ed interagire con i docenti Ha una frequenza scolastica regolare Accetta e rispetta le regole Sa gestire il materiale scolastico e sa organizzare un piano di lavoro Dimostra motivazione al lavoro scolastico Dimostra capacità organizzative Manifesta rispetto degli impegni e delle responsabilità Ha consapevolezza delle proprie difficoltà Elude il problema 4. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 4 Capacità di comprendere e memorizzare procedure operative (formule, strutture grammaticali e regole linguistiche) Capacità di apprendere e recuperare le informazioni (date, definizioni, termini specifici) 4 Informazioni ricavabili da diagnosi/incontri con specialista; rilevazioni effettuate dagli insegnanti. Pagina 2 di 5
NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO RISULTA EVIDENTE E FREQUENTE: lentezza mescolanza di caratteri omissione di parole troncamento delle parole errori di decodifica delle parole fatica a copiare un testo scambio di suoni omologhi e simili difficoltà nell ordine delle cifre e del loro valore posizionale 5. STRATEGIE UTILIZZATE DALL ALUNNO NELLO STUDIO sottolinea affronta il testo scritto con il computer costruisce schemi, sintesi o mappe concettuali nello svolgimento del compito assegnato è autonomo utilizza schemi e/o mappe concettuali dati dal docente identifica parole chiave necessità di azioni di supporto riscrive i testi con modalità grafica diversa usa strategie per ricordare, es. immagini, colori 6. STRUMENTI UTILIZZATI DALL ALUNNO NELLO STUDIO Strumenti informatici: Fotocopie adattate Immagini Calcolatrice Registrazioni Mappe Utilizzo del PC per scrivere Testi semplificati Sintesi 7. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL INTERNO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (disciplina o ambito disciplinare): Pagina 3 di 5
8. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio Predisporre azioni di tutoraggio tra pari Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l apprendimento (immagini, mappe, sintesi) Incoraggiare l apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi Dividere gli obiettivi di un compito in sotto obiettivi Consentire l uso di schemi relativi all argomento di studio per orientare l alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare la forma di verifica orale rispetto a quella scritta Garantire tempi di elaborazione più lunghi Programmare verifiche adeguate allo specifico stile di apprendimento Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni Altro 9. ATTIVITA PROGRAMMATE - PARTECIPAZIONE A PROGETTI Attività di recupero Attività di rinforzo Attività per piccoli gruppi Attività di consolidamento e/o di potenziamento Progetto: 10. MISURE DISPENSATIVE 5 dalla lettura ad alta voce dal prendere appunti dal copiare dalla lavagna dalla dettatura di testi/o appunti da un eccessivo carico di compiti a casa dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni dai tempi standard (consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA) Altro 11. STRUMENTI COMPENSATIVI 6 software didattici free calcolatrice sintesi, schemi e mappe vocabolario multimediale libri digitali computer con foglio di calcolo tabelle, formulari, procedure specifiche risorse audio (registrazioni, audiolibri) computer con videoscrittura e correttore ortografico Altro 5 Valide anche in sede di esame. 6 Validi anche in sede di esame. Pagina 4 di 5
12. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Si concordano: verifiche programmate relative a specifici obiettivi compensazione di compiti scritti con prove orali uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe, formule, tabelle...) valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale prove informatizzate valutazione dei progressi in itinere 13. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L ALUNNO Il Piano Didattico Personalizzato viene illustrato alla famiglia e all alunno 7 in data presenti: Docenti e famiglia concordano le seguenti modalità di raccordo: La famiglia intende farsi carico delle seguenti iniziative: Docenti del Consiglio di Classe Famiglia Alunno Firenze, Il Dirigente Scolastico 7 A condizione che da parte dell alunno/a vi sia espressa volontà di partecipazione e condivisione. Pagina 5 di 5