Governo: Legge di Stabilità 2015 assegno per i nati nel 2015

Documenti analoghi
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio (GU n.83 del )

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2015

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 febbraio 2017

Roma, 08/05/2015. e, per conoscenza, Circolare n. 93

OGGETTO: Bonus bebè 2015: check list per la presentazione della domanda

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 29 settembre 2015

In caso di ISEE pari o inferiore a il bonus è raddoppiato ( 1.920);

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2017

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNE DI OSIMO Provincia di Ancona

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Decreto 7 aprile 2016; G.U. n. 115 del 18 maggio 2016

Misure a sostegno del reddito: la domanda per il Bonus bebé Maria Rosa Gheido e Alfredo Casotti

Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2017

Assegno di maternità

Autore: Redazione. IL DIRETTORE GENERALE per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA

Determinazione dirigenziale

Determinazione dirigenziale

MINISTERO DELLA DIFESA

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

REPUBBLICA ITALIANA COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA. Provincia di Olbia Tempio. per la determinazione dell ISEE relativo alla

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

COMUNE DI CASSANO ALL IONIO (Provincia di Cosenza) SERVIZI SOCIALI

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA. DECRETO 23 giugno 2016

L'assegno di maternità può essere richiesto dalle madri, residenti nel Comune di Crespina Lorenzana, che sono:

Coordinamento Nazionale FLP Giustizia

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

OGGETTO: Nuova misura dell assegno per l assistenza personale e continuativa.

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

1. DSU MINI - Consente di calcolare l'isee Ordinario, valevole per la maggior parte delle prestazioni sociali agevolate;

DECRETO-LEGGE 21 maggio 2015, n. 65 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 marzo 2017

COMUNE DI CIVO PROVINCIA DI SONDRIO REGOLAMENTO BONUS BEBE

Ministero Lavoro - voucher per l'acquisto dei servizi di baby-sitting e servizi infanzia

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

GLI ASSEGNI DI MATERNITA E PER IL NUCLEO FAMILIARE CONCESSI DAL COMUNE

Articolo 47 (Fondo sostegno natalità)

Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 agosto 2017

Roma, 29/04/2016. e, per conoscenza, Circolare n. 70

PER SAPERNE DI PIU Informazioni utili per la vita LAVORATIVA

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. DECRETO 17 dicembre 2009 (GU n. 58 del )

COMUNE DI VODO DI CADORE

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE E CON IL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

DECRETO LEGISLATIVO 13 febbraio 2014, n. 12. Attuazione della direttiva 2011/51/UE, che modifica la direttiva

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2014

(Incentivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori giovani)

COMUNE DI NAVE. Provincia di Brescia. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 ottobre 2016 Tariffa sociale del servizio idrico integrato. (16A08100) (GU n.270 del )

CITTA DI ALESSANDRIA

L ASSEGNO DI MATERNITA (art. 66 Legge 448/98 e s.m.i. - art. 74 D. Lgs. 151/01)

COMPRENSORIO ALTO GARDA E LEDRO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

OGGETTO : Provvidenze in favore dei grandi invalidi, di cui all art. 1, comma 4, della legge 27 dicembre 2002, n. 288.

DM 10/07/2015 Min. Giustizia

Comune di Udine. Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE CON IMPEGNO DI SPESA IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO

Le misure agevolate rientrano nell ambito degli interventi introdotti dalla Legge di Bilancio 2017 a sostegno dei redditi delle famiglie.

IL DIRETTORE GENERALE

Modifica Nota AIFA 13 27/11/2012 (Livello 2)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

PREMESSO CHE. si conviene e si stipula quanto segue:

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

COMUNE DI AREZZO. Provvedimento n. 129 OGGETTO: Il Direttore. Servizio servizi educativi e scolastici e servizio sociale integrato

Le prestazioni di sostegno alla natalità

Città di Tarcento. Provincia di Udine Medaglia d oro al merito civile Eventi sismici 1976 Area Assistenziale Ambito Socio Assistenziale 4.

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Protocollo G del 12/01/2016

COMUNE DI SANTA MARIA LA CARITA (Provincia di NA)

1) Documentazione (sito esterno) Fonte: INPS, N.88, »


COMUNE DI OSTIANO DETERMINAZIONE N. 22 DEL 23/03/2016 PROVINCIA DI CREMONA OGGETTO C O P I A AREA AMMINISTRATIVA. Settore: Servizio:

COMUNE DI RIVARA PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESENZIONE DAL PAGAMENTO DEL TICKET SANITARIO

ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE CON ALMENO TRE FIGLI MINORI (ANF) E ASSEGNO DI MATERNITA' (MAT) EROGATI DAI COMUNI ASPETTI PRINCIPALI DELLA NORMATIVA

OGGETTO: Richiesta contributo sulla spesa inerente il 2011 per canone di locazione L. 431/98. Il sottoscritto. nato a il. residente a in n. C.F.: Tel.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELL'INTERNO

Comune di Udine. Servizio Servizi Sociali DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA

MINISTERO DELLA SALUTE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali - anno 2011.

Roma, 28/04/2017. e, per conoscenza, Circolare n. 78

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

Circolare N.39 del 1 Marzo 2013

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 25

CONVENZIONE TRA LA SOCIETA' DI SERVIZI CONVENZIONATA CON IL CAAF CISL SRL E TRA

Ministero dell'economia e delle Finanze. DECRETO 22 dicembre 2014

Transcript:

ASSEGNO PER I NATI NEL 2015 TUTTE LE SEDI Fonte: www.dottrinalavoro.it Governo: Legge di Stabilità 2015 assegno per i nati nel 2015 Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 aprile 2015, il DPCM 27 febbraio 2015 previsto ai sensi dell art. 1, comma 125, della legge n. 190 del 2014 che disciplina le modalità per usufruire di un assegno in caso di nascita o adozione di un bimbo/a tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. L importo è pari a 960 euro per figlio. Per i nuclei in possesso di ISEE non superiore a 7.000 euro annui, l importo annuo dell assegno è pari a 1.920 euro. L assegno è corrisposto dall INPS, su domanda del genitore, con cadenza mensile, per un importo pari a 80 euro se la misura annua dell assegno è pari ad euro 960 ovvero per un importo pari a 160 euro se la misura annua dell assegno è pari a 1.920 euro. L assegno è concesso a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell adozione e fino al compimento del terzo anno di età oppure fino al terzo anno dall ingresso nel nucleo familiare a seguito dell adozione ai nuclei familiari, per ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. I nuclei familiari beneficiari, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, devono essere in possesso di ISEE in corso di validità non superiore a 25.000 euro annui. La domanda per l assegno è presentata all INPS per via telematica secondo modelli predisposti dall Istituto entro il 25 aprile 2015. La domanda può essere presentata dal giorno della nascita o dell ingresso nel nucleo familiare a seguito dell adozione del figlio. Ai fini della decorrenza dell assegno dal giorno della nascita o dell ingresso nel nucleo familiare a seguito dell adozione, la domanda deve essere presentata non oltre il termine di 90 giorni dal verificarsi dell evento ovvero entro i 90 giorni successivi all entrata in vigore del presente decreto. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre il termine di cui al periodo precedente, l assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. Fonte: Gazzetta Ufficiale DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2015 Disposizioni necessarie per l'attuazione dell'articolo 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)», che prevede un assegno al fine di incentivare la natalita' e contribuire alle spese per il suo sostegno. (15A02749) (GU n.83 del 10-4-2015) IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI su proposta del MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con

IL MINISTRO DELLA SALUTE e IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto l'art. 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", che prevede un assegno al fine di incentivare la natalita' e contribuire alle spese per il suo sostegno; Visto l'art. 1, comma 126, della citata legge n. 190 del 2014, che demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione delle disposizioni necessarie per l'attuazione del comma 125; Visti, altresi', i commi 127, 128 e 129 del medesimo art. 1 della legge n. 190 del 2014; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, concernente la revisione delle modalita' di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE); Visto il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, del 7 novembre 2014, recante l'approvazione del modello tipo della dichiarazione sostitutiva unica a fini ISEE, dell'attestazione, nonche' delle relative istruzioni per la compilazione ai sensi dell'art. 10, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159; Vista la proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di cui alle note prot. n. 29/0000659/L del 10 febbraio 2015 e n. 29/0000768/L del 17 febbraio 2015; Visto il concerto espresso dal Ministro della salute con nota prot. n. LEG0001048 dell'11 febbraio 2015; Visto il concerto espresso dal Ministro dell'economia e delle finanze con nota prot. n. 3639 del 18 febbraio 2015; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 22 febbraio 2014 con il quale al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dott. Graziano Delrio e' stata delegata la firma di decreti, atti e provvedimenti di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri; Sulla proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro dell'economia e delle finanze Adotta il seguente decreto: Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «ISEE»: l'indicatore della situazione economica equivalente di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, recante il "Regolamento concernente la revisione delle modalita' di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)"; b) «Nucleo familiare»: il nucleo familiare come definito ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Art. 2 Beneficiari 1. Ai sensi e alle condizioni di cui all'art. 1, comma 125, della legge n. 190 del 2014, ai nuclei familiari, per ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, e' riconosciuto l'assegno di cui all'art. 3 su domanda di un genitore convivente con il figlio.

2. I nuclei familiari beneficiari, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, devono essere in possesso di ISEE in corso di validita' non superiore a 25.000 euro annui. Art. 3 Misura e durata dell'assegno 1. L'assegno e' fissato in un importo annuo pari ad 960 euro per figlio. Per i nuclei in possesso di ISEE non superiore a 7.000 euro annui, l'importo annuo dell'assegno e' pari a 1.920 euro. 2. L'assegno e' corrisposto dall'inps, su domanda del genitore, con cadenza mensile, per un importo pari a 80 euro se la misura annua dell'assegno e' pari ad euro 960 ovvero per un importo pari a 160 euro se la misura annua dell'assegno e' pari a 1.920 euro. 3. L'assegno e' concesso a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione e fino al compimento del terzo anno di eta' oppure fino al terzo anno dall'ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione. Art. 4 Modalita' di presentazione della domanda 1. La domanda per l'assegno e' presentata all'inps per via telematica secondo modelli predisposti dall'istituto entro il quindicesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente decreto. L'INPS assicura le modalita' piu' idonee per facilitare l'accesso alla misura da parte dei nuclei familiari, anche mediante le proprie sedi territoriali, il contact center e procedure telematiche assistite. 2. La domanda puo' essere presentata dal giorno della nascita o dell'ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione del figlio. Ai fini della decorrenza dell'assegno dal giorno della nascita o dell' ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione, la domanda deve essere presentata non oltre il termine di 90 giorni dal verificarsi dell'evento ovvero entro i 90 giorni successivi all'entrata in vigore del presente decreto. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre il termine di cui al periodo precedente, l'assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. 3. La domanda e' presentata una sola volta per ciascun figlio, fatti salvi i casi di cui ai commi 4, 5 e 6 dell'art. 5. L'INPS verifica che la dichiarazione sostitutiva unica a fini ISEE sia stata aggiornata alla scadenza e che permanga il possesso del requisito di cui all'art. 2, comma 2. 4. Nella domanda il genitore e' tenuto ad autocertificare, a norma del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, i requisiti che danno titolo alla concessione, salvo che non sia tenuto a comprovare i requisiti sulla base di specifica documentazione. 5. In caso di incapacita' di agire del genitore, la domanda e la relativa documentazione sono presentate dal suo legale rappresentante. Art. 5 Decadenza 1. Il nucleo familiare beneficiario decade dall'assegno qualora perda uno dei requisiti di cui all'art. 2. Decade altresi' qualora si verifichi una delle seguenti cause: a) decesso del figlio; b) revoca dell'adozione; c) decadenza dall'esercizio della responsabilita' genitoriale; d) affidamento del figlio a terzi; e) affidamento esclusivo del figlio al genitore che non ha presentato la domanda.

2. L'INPS interrompe l'erogazione dell'assegno a partire dal mese successivo a quello in cui si e' verificata una delle cause di decadenza di cui al comma 1 del presente articolo. 3. Il genitore richiedente ha l'obbligo di comunicare tempestivamente all'inps l'eventuale verificarsi di una delle cause di decadenza, fermo restando il recupero da parte dell'istituto delle somme indebitamente erogate. 4. In caso di affidamento esclusivo del minore, disposto con provvedimento dell'autorita' giudiziaria, al genitore diverso da quello che ha ottenuto il beneficio, l'assegno potra' essere erogato, a favore del genitore affidatario, se in possesso dei requisiti richiesti dal presente decreto. A tal fine questi presenta domanda entro 90 giorni dall'emanazione del provvedimento del giudice. Nel caso in cui domanda sia presentata oltre la data di cui al periodo precedente, l'assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. 5. In caso di provvedimento, disposto dall'autorita' giudiziaria, di decadenza dall'esercizio della responsabilita' genitoriale del genitore che ha ottenuto il beneficio, l'assegno potra' essere erogato a favore dell'altro genitore, se in possesso dei requisiti richiesti dal presente decreto. A tal fine questi presenta domanda entro 90 giorni dall'emanazione del provvedimento del giudice. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre il termine di cui al periodo precedente, l'assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. 6. In caso di affidamento temporaneo del figlio a terzi, ai sensi dell'art. 2, della legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, l'assegno potra' essere richiesto dall'affidatario. A tal fine il requisito dell'isee e' verificato con riferimento al minore affidato, anche nel caso in cui questi sia considerato nucleo a se' stante, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Ai fini dell'erogazione dell'assegno, l'affidatario presenta domanda entro 90 giorni dall'emanazione del provvedimento del giudice o del servizio sociale. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre il termine di cui al periodo precedente, l'assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. Art. 6 Monitoraggio e copertura finanziaria 1. L'INPS provvede al monitoraggio dell'onere derivante dal presente decreto, inviando, entro il 10 di ciascun mese, la rendicontazione con riferimento alla mensilita' precedente delle domande accolte e dei relativi oneri al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze, secondo le indicazioni fornite dai medesimi Ministeri. 2. Qualora in esito al monitoraggio mensile di cui al comma 1, l'onere sostenuto dall'inps, per tre mensilita' consecutive, sia superiore alle previsioni di spesa di cui all'art. 1, comma 128, della legge n. 190 del 2014, rapportate al periodo d'anno trascorso, l'inps sospende l'acquisizione di nuove domande nelle more dell'adozione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro della salute, di cui all'art. 1, comma 127, della legge n. 190 del 2014, con cui si provvede a rideterminare l'importo annuo dell'assegno e i valori dell'isee. 3. L'entrata in vigore del decreto di cui al comma 2 non pregiudica gli assegni gia' concessi dall'inps. 4. Alle attivita' previste dal presente decreto l'inps provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 27 febbraio 2015 Il Presidente del Consiglio dei ministri Renzi Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Poletti Il Ministro della salute Lorenzin Il Ministro dell'economia e delle finanze Padoan Registrato alla Corte dei conti il 31 marzo 2015 Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro, foglio n. 1257 Le informazioni contenute nel sito dottrinalavoro.it hanno carattere unicamente informativo. Il sito dottrinalavoro.it non è responsabile per qualsiasi danno o problema causato da questo servizio. 2014 Dottrina Per il Lavoro - Privacy