COMUNE DI ALFEDENA (Prov. AQ) SERVIZIO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018 Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell Ente, nell ambito dell esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione 2016-2018 è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al d.lgs. n. 118/2011. Dal 2016 per tutti gli enti al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi: 1) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l accantonamento a tale fondo; 2) l elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall ente e del relativi utilizzi; 3) l elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili; 4) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi; 5) l elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti; 6) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; 7) l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 8) l elenco delle partecipazioni possedute con l indicazione della relativa quota percentuale; 9) altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l interpretazione del bilancio. ********************** 1. I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. Nell illustrare le entrate, si premette che non sono considerati gli effetti del DDL di stabilità 2016 in corso di approvazione, il quale prevede per il 2016 il blocco degli aumenti dei tributi locali, fatta eccezione per la TARI e l abolizione della TASI sull abitazione principale, sostituita dall incremento del fondo di solidarietà comunale. Ad avvenuta approvazione della legge si procederà con le opportune variazioni di bilancio. 1.1. Le entrate Per quanto riguarda le entrate, le previsioni relative al triennio 2016-2018 sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, ove disponibile, ovvero, le basi informative (catastale, tributaria, ecc.) e le modifiche normative che hanno impatto sul gettito. Nel prospetto seguente sono riportati i criteri di valutazione per la formulazione delle principali entrate: 1
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) Principali norme di riferimento Gettito conseguito nel penultimo esercizio precedente Gettito previsto nell anno precedente a quello di riferimento Gettito previsto nel triennio Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle aliquote Effetti connessi a disposizioni recanti esenzioni e riduzioni previsti dalla legge Art. 13 del decreto legge n. 201/2011, conv. in legge n. 201/2011 Artt. 7 e 8 del d.lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 479.000,00 425.000,00 2016 2017 108 426.000,00 426.000,00 426.000,00 La legge n. 208/2015 ha introdotto esenzioni e riduzioni con particolare riguardo per: terreni agricoli; riduzione 50% per i comodati gratuiti tra genitori-figli; riduzione 75% per gli immobili concessi in affitto a canone concordato; determinazione rendita catastale su imbullonati Il ministero ha stimato che la perdita di gettito per il Comune di Alfedena a seguito dell applicazione delle seguenti riduzioni sia pari solo ad 2.090,49. Le somme verranno ristorate attraverso i trasferimenti del fondo di solidarietà comunale. la Legge di stabilità 2016 n. 208 del 28-12-2015 all art. 1 comma 26 prevede la sospensione per l anno 2016 dell efficacia delle deliberazioni degli Enti Locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti agli Enti Locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per l anno 2015. Per l anno 2016, quindi sussiste il blocco delle aliquote. che l imposta municipale propria non si applica: all unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9 per le quali continuano ad applicarsi l aliquota agevolata e la detrazione d imposta; all unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; ai fabbricati costruiti e destinati dall impresa alla vendita, fintanto che permane tale destinazione e non siano in ogni caso locati; alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, o assegnate ai soci studenti universitari anche in assenza della residenza anagrafica; ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definite dal decreto del Ministero delle Infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008; all unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze Armate, alle Forze di Polizia, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per il quale non sono richiesti le condizioni della dimora abituale e della 2
residenza anagrafica; ai fabbricati rurali ad uso strumentale (art. 1, comma 708, della legge 147/2013); all unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato ed iscritti all AIRE, già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato (D.L. 47/2014). TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo 170.636 esercizio precedente Gettito previsto nell anno 158.000 precedente a quello di riferimento Gettito previsto nel triennio Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione 2016 2017 2018 125.000 125.000 125000 la legge n. 208/2015 con particolare riguardo per la tasi stabilisce la totale esenzione per l unità immobiliare adibita ad abitazione principale non di lusso. La perdita di gettito stimate è pari ad 40.317 e il ristoro da parte del ministero avverrà attraverso il Fondo di solidarietà comunale. Effetti connessi alla modifica delle aliquote Si tenga presente che la legge di stabilità 2016 prevede, per il 2016, il blocco degli aumenti dei tributi locali, pertanto non possono essere previsti aumenti di aliquote. TASSA SUI RIFIUTI (TARI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo esercizio precedente Gettito previsto nell anno precedente a quello di riferimento Gettito previsto nel triennio Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle tariffe Effetti connessi a disposizioni recanti esenzioni e riduzioni previsti dal regolamento 175.761 203.500,00 2016 2017 2018 203.500 203.500 203.500 La legge di stabilità per l anno 2016 ha introdotto il blocco di tutte le aliquote tranne per la TARI per la quale deve essere garantita la completa copertura del costo del servizio. Per l anno 2016 vengono riconfermate le tariffe dell anno 2015. Le agevolazioni previste dal regolamento comunale sono le seguenti: esenzione totale limitatamente alle abitazioni occupate da persone ultrasessantacinquenni assistite in modo permanente dal comune e in disagiate condizioni socioeconomiche attestate dal servizio sociale comunale. Riduzione del 50% del tributo per i nuclei familiari comprensivi di portatori di handicap in situazione di gravità come previsto dalla Legge 104/92 art. 3 comma 3 attestato da apposita commissione sanitaria. ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF Principali norme di riferimento Decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 Gettito conseguito nel penultimo 26.000 esercizio precedente Gettito previsto nell anno 31.000 precedente a quello di riferimento 3
Gettito previsto nel triennio Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle aliquote 2016 2017 2018 30.000 30.000 30.000 Nessuno La legge di stabilità 2016 prevede, per il 2016, il blocco degli aumenti dei tributi locali. Proventi recupero evasione tributaria Il comune esercita quotidianamente l attività di controllo e accertamento sulle entrate tributarie. L attività di accertamento prevede la costante riduzione dell evasione e riduce il rischio di errate previsioni delle poste in entrata. Fondo di solidarietà comunale In entrata non è previsto il fondo di solidarietà comunale in quanto il comune di Alfedena è considerato un comune ad alto gettito IMU e parte dell imu incassata nell anno 2016 verrà trattenuta direttamente dall agenzia delle entrate per confluire nel fondo di solidarietà comunale nazionale che verrà ridistribuito agli altri comuni in base a principi perequativi. In basi ai dati forniti dal ministero la quota di gettito che verrà trattenuta quest anno sarà pari ad 367.000,00. Rispetto all anno 2015 abbiamo una riduzione di 36.000,00. Bisogna considerare però la minore entrata che si conseguirà a seguito dell esenzione della TASI sulla prima casa di circa 40.000,00. Pertanto le risorse a disposizione del comune risultano invariate. Nell anno 2016 il comune incasserà esclusivamente 5.000,00 a titolo di riassegnazione di quote del fondo di solidarietà comunale per l anno 2014. Proventi sanzioni codice della strada I proventi relativi alle sanzioni del codice della strada previsti in bilancio sono pari ad 1.000,00. E stata effettuata la regolare destinazione attraverso apposita delibera di G.M. 1.2 LE SPESE Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni sono state formulate sulla base dei contratti in essere (mutui, personale, utenze, altri contratti di servizio quali rifiuti, pulizie, illuminazione pubblica, ecc.). delle spese necessarie per l esercizio delle funzioni fondamentali; delle richieste formulate dai vari responsabili, opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte dell amministrazione effettuare in relazione agli obiettivi indicati nel Documento Unico di Programmazione (DUP); Fondo crediti di dubbia esigibilità Il Fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili e che giungono a riscossione, garantendo in questo modo gli equilibri di bilancio. Il principio contabile della contabilità finanziaria prevede criteri puntuali di quantificazione delle somme da accantonare a FCDE, secondo un criterio di progressività che - a regime - dispone che l accantonamento sia pari alla media del non riscosso dei cinque anni precedenti, laddove tale media sia calcolata considerando gli incassi in c/competenza sugli accertamenti in c/competenza di ciascun esercizio. E ammessa la facoltà di considerare negli incassi anche quelli intervenuti a residuo nell esercizio successivo a valere sugli accertamenti di competenza dell esercizio n, scorrendo di un anno la serie di riferimento. Nel secondo anno di applicazione del nuovo ordinamento, il Fondo è determinato assumendo gli incassi totali (competenza+residui) da rapportarsi agli accertamenti di competenza per i primi quattro anni del quinquennio di riferimento, ed assumendo gli incassi in competenza da rapportarsi agli accertamenti di competenza per l ultimo anno del quinquennio. L ente può, con riferimento all ultimo esercizio del quinquennio, considerare gli incassi intervenuti a residuo nell esercizio successivo a valere sugli accertamenti dell es. n. In tal caso occorre scorrere di un anno indietro il quinquennio di riferimento. Per le entrate che in precedenza erano accertate per cassa, il calcolo del fondo è effettuata assumendo dati extracontabili. Il principio contabile all. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011 prevede, per i primi esercizi la possibilità di accantonare a bilancio di previsione una quota inferiore, come evidenziato nella seguente tabella. 4
FASE PREVISIONE Sperimentatori ENTI Non sperimentatori ANNO DI PREVISIONE DEL BILANCIO 2016 2017 2018 2019 55% 70% 85% 100% RENDICONTO Tutti gli enti 55% 70% 85% 100% L ente si è avvalso di tale facoltà. In merito alle entrate per le quali calcolare il Fondo, il principio contabile demanda al responsabile finanziario sia l individuazione che il livello di analisi, il quale può coincidere con la categoria ovvero scendere a livello di risorsa o di capitoli. Le entrate per le quali si è ritenuto di procedere o di non procedere all accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità sono le seguenti: DESCRIZIONE Fitti attivi Proventi acquedotto FCDE SI Si Per quanto riguarda il metodo di calcolo del fondo, è stato assunto: metodo dei rapporti annui. Nelle schede allegate è riportato il calcolo dell accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità per le singole entrate, di cui si riporta il riepilogo BILANCIO 2016 Descrizione entrata Determinazione quota da accantonatare a FCDE - ANNO 2016 Previsione di bilancio Metodo scelto % di acca.to a FCDE Importo FCDE secondo i principi % di riduzione al (max 55%) Importo accantonato a FCDE ACQUA 166.000,00 A 27,49% 45.633,40 55% 25.098,37 FITTI FABBRICATI 17.647,00 A 35,27% 6.224,10 55% 3.423,25 FITTO TERRENI 54.500,00 A 17,23% 9.390,35 55% 5.164,69 Importo totale accantonato a FCDE nel bilancio di previsione 2016 33.686,32 5
BILANCIO 2017 Descrizione entrata Determinazione quota da accantonatare a FCDE - ANNO 2017 Previsione di bilancio Metodo scelto % di acca.to a FCDE Importo FCDE secondo i principi % di riduzione al (max 55%) Importo accantonato a FCDE ACQUA 166.000,00 A 27,49% 45.633,40 70% 31.943,38 FITTI FABBRICATI 17.647,00 A 35,27% 6.224,10 70% 4.356,87 FITTO TERRENI 54.500,00 A 17,23% 9.390,35 70% 6.573,25 Importo totale accantonato a FCDE nel bilancio di previsione 2017 42.873,49 BILANCIO 2018 Descrizione entrata Determinazione quota da accantonatare a FCDE - ANNO 2018 Previsione di bilancio Metodo scelto % di acca.to a FCDE Importo FCDE secondo i principi % di riduzione al (max 70%) Importo accantonato a FCDE ACQUA 166.000,00 A 27,49% 45.633,40 85% 38.788,39 FITTO FABBRICATI 17.647,00 A 35,27% 6.224,10 85% 5.290,48 FITTO TERRENI 54.500,00 A 17,23% 9.390,35 85% 7.981,80 Importo totale accantonato a FCDE nel bilancio di previsione 2018 52.060,67 Fondi di riserva Il Fondo di riserva di competenza rientra nelle percentuali previste dalla legge (min. 0,3% e max 2% delle spese correnti iscritte in bilancio), e precisamente 0,4% per il 2016. Non facendo l ente ricorso all anticipazione di tesoriera non è necessario incrementare del 50% la quota d obbligo, la cui metà dovrà essere comunque riservata a spese indifferibili ed urgenti. Entrate e spese non ricorrenti Nel bilancio di previsione sono allocate le seguenti entrate e spese aventi carattere non ripetitivo: ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Rimborsi spese per consultazioni 5.000,00 Consultazioni elettorali o 5.000,00 elettorali a carico di altre PA referendarie locali Donazioni Ripiani disavanzi pregressi di aziende e società e gli altri trasferimenti in c/capitale Gettiti derivanti dalla lotta 44.000,00 Sentenze esecutive ed atti 10.000,00 all evasione tributaria equiparati Proventi sanzioni Codice della 1.000,00 Strada Entrate per eventi calamitosi Spese per eventi calamitosi 6
Sanatorie, abusi edilizi e sanzioni Condoni Alienazione di immobilizzazioni Accensioni di prestiti Gli investimenti diretti Contributi agli investimenti 399.000,00 Contributi agli investimenti 399.000,00 TOTALE ENTRATE 449.000,00 TOTALE SPESE 414.000,00 2. Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell esercizio precedente e dei relativi utilizzi. ll risultato di amministrazione dell esercizio 2014 è stato approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 in data 30.04.2015,ed ammonta ad.82.149,23.tale risultato è stato successivamente rideterminato, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, per un importo pari a. 110.636,13 Sulla base degli utilizzi dell avanzo di amministrazione disposti nel corso del 2015 e dell andamento della gestione, il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015 ammonta a 69.802,81 come risulta dall apposito prospetto del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 redatto ai sensi del d.lgs. n. 118/2011. Il p.c. relativo alla contabilità finanziaria, al punto 9.2, prevede che, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a seguito dell approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli enti locali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) per l estinzione anticipata dei prestiti. Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa. GESTIONE RESIDUI COMPETENZA TOTALE Fondo cassa al 1 gennaio 328.124,78 RISCOSSIONI (+) 77.606,94 1.261.282,83 1.338.889,77 PAGAMENTI (-) 240.923,47 1.285.721,72 1.526.645,69 SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 140.368,86 PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00 FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 140.368,46 RESIDUI ATTIVI (+) 26.788,08 541.463,62 568.251,60 di cui derivanti da accertamenti di tributi effettuati sulla base della stima del dipartimento delle finanze 0,00 RESIDUI PASSIVI (-) 24.812,98 439.342,22 464.155,20 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (1) (-) -16.536,45 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (1) (-) 191.199,00 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2015 (A) (2) (=) 69.802,81 7
Composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015: Parte accantonata (3) Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/. (4) Accantonamento residui perenti al 31/12/. (solo per le regioni) (5) Fondo..al 31/12/N-1 Fondo..al 31/12/N-1 Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli Parte destinata agli investimenti Totale parte accantonata (B) 15.428,57 Totale parte vincolata ( C) 4.624,15 Totale parte destinata agli investimenti ( D) 46.187,27 Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 3.262,96 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare (6) 3. Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili Tipologia ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 Programma triennale OO.PP 399.000,00 Altre spese in conto capitale 51.599,00 20.000,00 20.000,00 TOTALE SPESE TIT. II III 450.599,00 20.000,00 20.000,00 IMPEGNI REIMPUTATI DA 2015 E PREC. TOTALE SPESE DI INVESTIMENTO 450.599,00 20.000,00 20.000,00 Tali spese sono finanziate con: Tipologia ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 Alienazioni Contributi da altre A.P. 399.000,00 Proventi permessi di costruire e assimilati 10.000,00 10.000,00 10.000,00 Altre entrate Tit. IV e V Avanzo di amministrazione Entrate correnti vincolate ad investimenti 10.000,00 10.000,00 10.000,00 FPV di entrata parte capitale Entrate reimputate da es. precedenti a finanz. Investimenti TOTALE ENTRATE TIT. IV V PER FINANZIAMENTO INVESTIMENTI 409.000,00 10.000,00 10.000,00 MUTUI TIT. VI TOTALE 409.000,00 409.000,00 409.000,00 Per quanto riguarda le entrate correnti vincolate ad investimenti, si tratta nello specifico di: 1. proventi per permessi a costruire; Non risultano garanzie principali o sussidiarie prestate dall ente a favore di enti o di altri soggetti, pubblici o privati. 8
6. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; Non sono stati attivati contratti relativi a strumenti di finanza derivata. 7. Elenco dei propri enti ed organismi strumentali ENTI STRUMENTALI PARTECIPATI Valore di attribuzione del patrimonio netto SAN PIETRO SRL IN LIQUIDAZIONE 10.000,00 TPT SRL IN LIQUIDAZIONE =========== 8. Elenco delle partecipazioni possedute con l indicazione della relativa quota percentuale Al 1 gennaio 2016 il Comune possiede le seguenti partecipazioni dirette: SOCIETA DI CAPITALI PARTECIPATE IN VIA DIRETTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE SAN PIETRO SRL IN LIQUIDAZIONE 99% TPT SRL IN LIQUIDAZIONE 100% La gestione delle società partecipate dall ente è molto importante. La normativa di riferimento è divenuta molto meno flessibile. I comuni sono tenuti ad effettuare un monitoraggio costante delle proprie società. Infatti che la legge 190/2014 (legge di stabilità per il 2015) all articolo 1, comma 611, dispone che al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015. Il processo di razionalizzazione deve tener conto dei seguenti criteri: 9
a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonchè attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. Nel 2012 entrambe le società sono state poste in liquidazione. Viene effettuato il continuo monitoraggio sui bilanci della società San Pietro srl. Nel 2012 la società ha stipulato un contratto di fitto d azienda con la Cepsa Onlus. Con la riscossione de canoni mensili la società sta provvedendo al pagamento dei debiti pregressi. Per la società TPT srl non è stato possibile effettuare questa attività di controllo e di pagamento dei debiti pregressi. Non ci sono le scritture contabili degli ultimi 10 anni e per questo non è stato possibile neanche dichiarare fallimento. 10