L'ordine dei cavalieri di Malta nel Ticino

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L'ordine dei cavalieri di Malta nel Ticino Autor(en): Objekttyp: Tenchio, Fausto Article Zeitschrift: Rivista militare della Svizzera italiana Band (Jahr): 25 (1953) Heft 3 PDF erstellt am: 15.02.2017 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-244303 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind. Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch

L'ORDINE DEI CAVALIERI DI MALTA NEL TICINO Ten. col. med. Fausto TENCHIO Quest'Ordine fondato nel secolo XI a Gerusalemme fu il più celebre ed antico degli ordini militari. Con lo scopo di difendere e di promuovere la difesa dei Luoghi Santi contro l'attività bellica tenace dei turchi, i membri si chiamarono dapprima Ospitalieri di San Giovanni, dal 1310 Cavalieri di Rodi e dal.1530 Cavalieri di Malta. Negli ultimi trecento anni della sua esistenza numerosi furono i cavalieri confederati che fecero parte dell'ordine '). Vi sono dei trofei a testimoniare dello spirito e dell'ardimento di questi compa trioti, come la tenda turca presa da Sonnenberg davanti a Tunisi, che si trova attualmente al museo di Lucerna. Nelle loro grandi azioni belliche, nei lunghi e impervi itinerari. nella difesa ad oltranza di cittadelle contro il comune nemico, si rivelò un costante indomito spirito di sacrificio. Rievocando queste pagine di storia cavalleresca uon si può far tacere l'ammirazione per tanto lavoro compiuto, per i molti pericoli affrontati, unicamente per la buona causa. Ben spesso la vita stessa veniva offerta senza chiederne ricompensa. Un idealismo ad oltranza, se si vuole, ma the getti uni luce favorevole sul lavoro che in ogni tempo si compie per servire li propria bandiera, spassionatamente, così, senza ombra di lucro. Lumini. che hanno dettato una storia nel passato e che oggi, assai meno evi dentemente, permettono il compiersi delle migliori realizzi/ioni, sia nel campo militare, che in quello politico. Genie di fede nei propri ideali, soldati consapevoli della propria missione durante e inori ser vizio. J) Fra il 1500 e il 1800 vi parteciparono membri delle famiglie Beroldingen. Englisberg. Fégely. Fleckenstein, Gléresse, Griset, Heggenzer. Landenbe-g. Pfyffer. Reding. Reicb, Reinach. Rinck. Roll. Sonnenberg. Tanner. Tour, Truchsess, Tschudi, Waldner. Werdenberg: H. C. de Zeininger L'orelre eie St. Jean et lei Suisse, dans Zeitschrift für Schw. Kirrhengeschichte. XL Jahrgang. Heft 1\ 92

Nel Ticino. l'ordine dei Cavalieri di Malia basava sulla Com menda di Contone di cui p irla per primo un allo del 1219 Da documenti ancora inediti ') sappiamo che nel 1395 Donni Beltr ìmiiia n 'r /^ 1 «Ï fi IP ÄT, : 33.*-; r» - ï. S Magoria affittò terreni «in loco de eontono» che confinano i meri dione e ad occidente col «Monasteri) de Gana» e un altro appezza mento di terra che confili n i nuovamente a oriente e a occidente con detta commenda. La superficie occupata dalla stessa u di circa I 100 pertiche di terreno coltivo, boschi e diversi edifici '). -) «Charta» di fondazione della Collegiata l'idi,ma di S. Vittore in Mesolcina. da milizia sull'ospedale dei Cavalieri di S. Giovanni in (untone. ') l'rof. Giuseppe Pometta: Documenti di famìglia in Bellinzona. ') Sac. \. Codaghcngo: Gerosolimitani. Storia religiosa ilei Canton Ticino voi. II. 93

Chi oggi dalla chiesa di Contone sale il sentiero lungo le falde del Monte Ceneri, attraverso il bosco di castagni e di robinie, arriva dopo pochi minuti su d'un rialzo qualche po' pianeggiante, pure in gran parte boschivo. Malgrado l'opera di livellamento e di trasforma zione spinta quasi con furore dall'elemento vegetale, dal bosco e dal sotto bosco, è ancora possibile rilevare le vestigia di un'antica «Gana» della quale si parla nei documenti per fissare la località. Sul margine del piano, che guarda verso settentrione si osservano le fondamenta e una parte ridotta delle mura di due locali quadrati di proporzioni relativamente ristrette e che, a un primo esame, non è passibile di aggiudicarli a questo o a quell'ufficio. Data la china mediocremente ripida e la vicinanza della strada che dal Ceneri attraverso Quartino portava a quel tempo a Bellinzona, quei locali dovevano appunto guardare sulla strada. La posizione di questa commenda, che era allo stesso tempo ricovero e caserma su di un'arteria principale di comunicazione, dice chiaramente, come anche nel Ticino, come del resto per lo più in Isvizzera, si trattò di una disposizione logistica assennata per racco gliere, dar asilo e eventualmente soccorrere le genti d'arme nelle loro peregrinazioni. In un atto inedito del 1457 dove un Lafranco da Contone vende un terreno, si riferisce sui confini del «Monasteri j». sia dell'ospedale di San Giovanni Gerosolimitano. Dell'attività ospitalieri di questa Commenda nessuna traccia. E' comunque degno di rilievo il fatto, che il coni m end a tore Bernardo Biondetti da Porza lasciò morendo benché con donazione illegale tutti i beni della commenda all'ospe dale St. Maria di Lugano. Ciò può suggerire l'esistenza di una coopc razione spirituale e materiale fra i due ospedali. Fino a che il piccone non cercherà di sollevare il tappeto pesante. che il tempo ha steso sulle glorie e sui disagi della Commenda di Contone, sarà improbabile di avere maggiori informazioni storiche. Salvo che nuovi documenti dovessero affiorare, cerne i due di compera e vendita appena accennali, che riescono a dare un inderizzo topogra fico alquanto preciso, indicando i limili dei terreni vicini. Via quando si porrà mano a degli scavi in questa località denomi nata oggi Sparavera? Ne varrebbe la pena: perchè dare di nuovo alla luce quanto lu testimene dell'onore, del coraggio e dei sacrifici in ìavore dell'umanità sofferente è 'ar opera di civiltà. Questi ricordi possono avvalorare e sostenere moralmente, chi oggi lotta contro le difficoltà e le insidie solo per amore di [latria o dell'umanità. 94

E" così che quest'ordine dopo il 1798, viste terminate le sue azioni militari, ha rivolto la sua attività verso opere benefiche. Il suo contributo alle opere assistenziali durante la guerra del 1914-18 fu assai sensibile, come pure nella conflagrazione 1939-45. Ben altri tempi correvano quando la Commenda di Contone assurse a maggiore importanza. L'esistenza dei cittadini era continua mente scossa da vicende guerresche. L'ordine stesso basterebbe leggere anche di sfuggita le lotte per la conquista dell'isola di Malta conobbe ben poche tregue. Forse per questa ragione l'elemento artistico venne a mancare optasi completamente. Non è a nostra conoscenza, che un solo dipinto o un'altra opera d'arte siano rimasti a ricordare i beni o l'attività dell'ordine nel nostro cantone. Resta a Contone solo la bella croce di Malta a otto punte su di una pianeta in damasco verde, che il gran Maestro Chigi-Albani della Rovere donò alla chiesa di quel paese or non sono molti anni. Il 24 maggio, alla commemorazione del 150esimo dell'indipen denza Ticinese, fra le ondate di bandiere fiammeggianti, simboli vivi dei Comuni, è sfilato anche il nuovissimo gonfalone del Comune di Contone colla croce a otto punte: testimone di molti secoli di lotte e di glorie. IL RECLUTAMENTO 1952 NEL TICINO dal Rendiconto del Dipartimento militare cantonale Al reclutamento della classe 1933 si sono presentati 1242 reclutandi, dei quali 1108 durante il reclutamento ordinario e 134 al re clutamento suppletorio: inoltre al reclutamento suppletorio si ripre sentarono 33 giovani già visitati e rinviata. In essi sono compresi 150 uomini al disopra dei 28 anni che, anche se abili, non possono più essere incorporati. 95