Mondo LGBT, persecuzioni per orientamento sessuale nel mondo Bergamo 16 marzo 2013 Giorgio Dell'Amico Referente nazionale Arcigay - Immigrazione/Asilo migra@arcigay.it - 348/7669298
2004 - Progetto QuBA Professionalizzazione dei servizi di supporto nel campo dell antidiscriminazione Attivazione di un gruppo su migrazioni LGB: http://it.groups.yahoo.com/group/migra_glb/ che raccoglie notizie, articoli, documenti, commenti riguardanti le tematiche LGB nei diversi Paesi del mondo e sulle tematiche legate ai diritti dei migranti LGB in Italia (normative, sentenze, provvedimenti di riconoscimento di status, ecc) Divieto di espulsione per gay senegalese. Dibattito politico / risalto sulla stampa / richieste di informazioni 2005 migra@arcigay.it Riconoscimento dello Status di rifugiato a gay Pakistan (Modena) Varie richieste di informazioni da parte di coppie miste gay e altre situazioni di gay che vogliono fare domanda di asilo o chiedere il divieto di espulsione. Realizzazione di momenti formativi e confronto 2004 Bologna Esotico Erotico 2006 Siena Semigrare
2008/09 Progetto IO Immigrazioni ed Omosessualità Nuovi Approcci nel campo dell integrazione dei migranti residenti in Italia: l aiuto ai migranti lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT)
IO - Immigrazioni ed omosessualità Obiettivo generale: sostenere l integrazione dei migranti LGBT, in quanto persone particolarmente esposte al rischio di esclusione sociale. Obiettivi specifici 1) Raccogliere informazioni specifiche sul percorso di integrazione dei migranti LGBT; 2) Migliorare accessibilità ed efficacia dei servizi rivolti agli immigrati anche LGBT; 1) Migliorare accessibilità ed efficacia dei servizi forniti da associazioni LGBT; 2) Creare un contesto di scambio tra ARCIGAY e comunità migranti. 3) Elaborare buone pratiche e loro disseminazione assieme ai risultati di progetto: - manuale di progetto - brochure su diritti e salute - sito web http://migrantilgbt.arcigay.it
La ricerca Obiettivo generale: Raccogliere informazioni specifiche riguardo al percorso di integrazione dei migranti LGB, per renderle accessibili sia alle organizzazioni LGB che ai fornitori di servizi. Obiettivi specifici: capire se e quanto conta essere LGB nel percorso migratorio raccogliere informazioni rispetto al network sociale dei migranti LGB: la coppia, la famiglia d origine, la comunità di connazionali, la comunità LGB. raccogliere informazioni su accesso ed efficacia dei servizi LGB ai migranti LGB raccogliere informazioni su difficoltà vissute e pratiche messe in campo dai servizi rivolti a migranti per rispondere a utenti LGB.
Strumenti e Metodologia 5 intervistatori di città diverse assegnate ad aree più vaste: Milano per il Nord Ovest, Padova per il Nord Est, Bologna per Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Roma per il Centro, Napoli per il Sud e Isole. Per contattare gli intervistati sono stati utilizzati più canali: coinvolgimento dei comitati locali Arcigay e della comunità LGB, pubblicazione dell annuncio sul sito di Arcigay, coinvolgimento di persone che in passato avevano contattato Arcigay coinvolgimento degli iscritti al gruppo di discussione migra_glb inserimento di annunci su forum e siti specifici che si occupano di immigrazione richiesta di collaborazione ad associazioni che si occupano di immigrazione (ad es. ARCI e ASGI Ass. Studi Giuridici Immigrazione) Sono state realizzate interviste semi-strutturate
In sintesi: - le ragioni alla base dei percorsi migratori degli stranieri LGB presenti in Italia sono numerose, eterogenee e in buona parte sovrapponibili a quelle di tutti i migranti. Considerare esclusivamente i casi più visibili ed eclatanti di fuga da persecuzioni rischia di semplificare e distorcere un fenomeno assai più articolato e complesso; questi casi richiedono competenze ed interventi particolari; occorre imparare a scegliere di volta in volta qual è lo strumento più opportuno ed efficace da estrarre dalla cassetta degli attrezzi dell operatore; - chi conserva i rapporti con la madrepatria (attraverso i rientri, attraverso i contatti con i parenti lontani, ecc.), nella maggior parte dei casi nasconde l essere gay che resta componente vissuta solo in Italia. Il coming out alla famiglia in contesto diasporico difficilmente ha luogo perché non trova le condizioni favorevoli per accompagnare la notizia; - il capitale sociale tendenzialmente esclude i connazionali. Alla paura di subire le ripercussioni a volte anche gravi e violente dell idea negativa dell omosessualità diffusa tra i propri compatrioti si aggiungono il tentativo di sottrarsi agli stereotipi che colpiscono il proprio gruppo nazionale di appartenenza e la ricerca di amicizie e relazioni con persone LGB italiane;
- è alto il rischio di perdere il sostegno - fondamentale nella migrazione delle reti di connazionali: l essere omosessuale può determinare l espulsione dal nucleo di accoglienza all arrivo nel Paese ospite; d altra parte, la volontà di vivere liberamente la propria omosessualità può determinare l uscita volontaria da esso; - l ingresso nei network LGB può trovare una prima porta d accesso nell attrazione per l esotico e nella curiosità verso lo straniero, ma può incontrare una serie di ostacoli: pregiudizi, differenze socio-economiche, differenze culturali. Queste ultime possono interferire anche nell instaurazione di relazioni sentimentali con LGB autoctoni, con i quali, tuttavia, le difficoltà maggiori sono attribuibili a fattori legati all essere migrante: da un lato i vincoli imposti dalla normativa cui è soggetto l immigrato in Italia, dall altro la transnazionalità e l elevata mobilità a cui è maggiormente predisposto chi vive tra più mondi, che sembrano, agli occhi dei partner italiani, rappresentare un ostacolo alla costruzione di una relazione stabile e duratura;
- i migranti LGB rischiano un doppio stigma. Quello che sembra pesare di più è l essere straniero migrante: è più difficile da nascondere, comporta più difficoltà (legate alla normativa, all inserimento nella società d arrivo, ecc.), è un essere minoranza che si vive solo una volta arrivato in Italia. Inoltre, la vita gay in Italia è, per molti migranti, più facile che nei Paesi d origine: l esito di questa comparazione può essere la percezione di stare bene come gay in Italia; - se le seconde generazioni LGB condividono con tutti i figli di migranti il divario rispetto ai genitori in termini di aspettative, desiderio di mobilità sociale, legame più debole con la madre patria, nel caso dei giovani omosessuali tale divario è accresciuto dallo scontro con un idea di omosessualità generalmente molto negativa (a volte datata, più in generale stereotipica). Di fronte a ciò, il distacco a volte geografico, ma anche solo emotivo dai genitori è fortemente cercato e si innesta su una base di indipendenza ed autonomia tipica dei giovani migranti, avvezzi alla precoce responsabilizzazione in contesto migratorio e a confronto con la complessa ricostruzione dei legami familiari spesso messi a dura prova dal percorso migratorio;
- delle tre principali componenti che, assieme a molte altri, si incontrano a formare la complessa identità delle seconde generazioni LGB (l essere italiano, l essere di origine straniera, l essere omosessuale), l origine straniera pare assumere peso minore nel percorso di costruzione del sé: la socializzazione avviene prevalentemente nei luoghi LGB italiani, dove, per semplificare o per mimetizzarsi, l origine straniera tende ad essere nascosta, mimetizzata o minimizzata; - i migranti LGB presentano molti aspetti in comune coi migranti, da un lato, e con le persone LGB, dall altro. La loro specificità è l incrocio e l interazione tra tali aspetti, che è necessario imparare a saper riconoscere e trattare. Gli elementi di differenziazione interni a questa popolazione sono moltissimi (fra gli altri: i motivi della migrazione, le aree di provenienza, il background socio-economico-culturale, lo stadio dell integrazione, l essere di prima o seconda generazione). I servizi e le associazioni per migranti e per persone LGB devono attrezzarsi a condividere sensibilità, esperienze e competenze in campo: soltanto così si potrà assicurare un servizio e un accoglienza adeguati alle specificità di questa utenza.
Coppie miste Oltre al tema protezione spesso arrivano richieste su come poter far si che venisse riconosciuto il diritto di familiare al partner straniero, ovvero come garantirgli l ingresso o il soggiorno. Attualmente non abbiamo soluzioni certe. Per l ingresso le uniche vie sono: Ingresso per lavoro o Studio. Altre vie come turismo o ingresso irregolare possono trovare stabilità in presenza di altre condizioni (parente italiano, divieto di espulsione verso paese pericoloso ) Cassazione rigettato il riconoscimento del PdS a cittadino neozelandese convivente con italiano.
Il D.Lgs 30/07 sui cittadini comunitari non offre garanzie ad italiani Art. 2, C.1, lett. B: il partner che abbia contratto con il cittadino dell'unione un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante; Art. 3, C.2 Senza pregiudizio del diritto personale di libera circolazione e di soggiorno dell'interessato, lo Stato membro ospitante, conformemente alla sua legislazione nazionale, agevola l'ingresso e il soggiorno delle seguenti persone: a) b) il partner con cui il cittadino dell'unione abbia una relazione stabile debitamente attestata dallo Stato del cittadino dell'unione. 3. Lo Stato membro ospitante effettua un esame approfondito della situazione personale e giustifica l'eventuale rifiuto del loro ingresso o soggiorno
Novità dal 2012 Corte Costituzionale, Sentenza n. 138/2010 seppur ritenendo legittima l attuale normativa italiana che non consente alle coppie dello stesso sesso di sposarsi, ha in ogni caso posto le basi per l evoluzione della giurisprudenza e dell ordinamento stesso affermando che all unione omosessuale spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente la vita di coppia e che il diritto all unità familiare, che si esprime nella garanzia della convivenza del nucleo familiare, costituisce espressione di un diritto fondamentale della persona umana. Corte di Cassazione, Sentenza n. 1328/2011), specifica che coniuge all art. 2 del d.lgs. 30 del 2007 deve intendersi rispetto all ordinamento in cui il matrimonio è stato contratto. Di conseguenza, se il matrimonio e stato contratto in Spagna occorrerà includere nella definizione di coniuge anche quello dello stesso sesso, benché in Italia ciò non sia consentito. Sentenza del Tribunale di Reggio Emilia (13/02/2012) che ha annullato il diniego di rilascio di Carta di soggiorno per familiari di cittadini UE ad un cittadino uruguayano sposato in Spagna con cittadino italiano, emesso dalla Questura di Reggio Emilia, riconoscendo il diritto ad ottenere il titolo di soggiorno per motivi di famiglia ad un cittadino straniero sposato con cittadino italiano in un Paese dell UE. Nota Ministero dell Interno (26/10/12) conferma la legittimità del rilascio della Carta di Soggiorno al familiare straniero di cittadino UE (coniugato o all interno di una unione civile).
Generazioni 1 e mezzo in poi Segnalazioni di problemi con la famiglia su coming out Informazioni su documenti (rinnovo dei PdS, cittadinanza, ecc.) Difficoltà nei rapporti con italiani in quanto stranieri Difficoltà nei rapporti con connazionali perché gay Richiesta di sostegno per uscire di casa
Salute salvo casi in cui il tema salute poteva in qualche modo rientrare nella domanda di protezione internazionale o per evitare l espulsione non sono arrivate richieste/segnalazioni su questo tema Accesso ai test HIV e MTS? Accesso alle terapie e cure? Campagne di prevenzione specifiche? Attività di riduzione del danno in materia di prostituzione maschile?
La protezione Nel corso di questi anni sono arrivate diverse richieste di info e collaborazioni da parte di diverse realtà: Migranti, avvocati, partner di immigrati, associazioni, sportelli per immigrati, media. E stata riconosciuta una forma di protezione (status di rifugiato/ sussidiaria / umanitaria) o il divieto di espulsione a migranti provenienti da: Cuba, Moldavia, Sierra Leone, Marocco, Afghanistan, Albania, Egitto, Iran, Pakistan, Tunisia, Nigeria, Mali, Salvador, Senegal, Algeria. Attualmente stiamo seguendo altri casi di richiedenti provenienti da Algeria, Marocco, Tunisia, Ghana, Nigeria, Iran, Senegal. In maggioranza si tratta di gay, ma è stata riconosciuta una qualche forma di protezione anche a lesbiche e transessuali MtF. Fondamentale la realizzazione del dossier che oltre alla storia personale illustri anche il contesto del Paese di origine e soprattutto la collaborazione tra diversi soggetti, come ad esempio associazioni tutela diritti immigrati, associazioni gay e servizi pubblici.
L identità sessuale di ognuno di noi matura e si articola sulla base di un interazione tra quattro componenti fondamentali: Sesso Biologico: appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali (XY=maschio; XX=femmina). Identità di Genere: identificazione primaria delle persone come maschio o femmina, ovvero riconoscimento di sé stessi come appartenenti al genere maschile o femminile. Ruolo di Genere: insieme delle aspettative culturalmente attribuite ai comportamenti e ai ruoli propri del genere maschile e femminile, ovvero caratteristiche che ci si aspetta di ritrovare in un uomo ed in una donna. Queste cambiano radicalmente in culture diverse ed in epoche diverse.
Orientamento Sessuale: è un attrazione persistente, emotiva, romantica, sessuale o affettiva che una persona sperimenta nei confronti di un altra persona. Questa attrazione può essere percepita verso una persona dello stesso sesso, di un altro sesso oppure di entrambi. Sulla base di ciò è possibile definire: Eterosessuale: chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone dell altro sesso. Omosessuale: chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone dello stesso sesso. Il termine si riferisce indifferentemente ad uomini e donne. Bisessuale: chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone di entrambi i sessi.
Transessuale: una persona la cui identità di genere differisce dal proprio sesso biologico a tal punto da considerare e desiderare il cambiamento di sesso e la chirurgia di riassegnazione del sesso. Il Transessualismo deve essere tenuto distinto dall orientamento sessuale: i transessuali possono essere etero-, omo- o bisessuali. Ci sono casi di uomini eterosessuali la cui identità di genere e femminile, che si operano per diventare donne lesbiche; così come ci sono donne eterosessuali la cui identità di genere è maschile e cambiano il proprio sesso per diventare uomini gay. Per rispetto della persona trans si usa: il femminile se transiziona da maschio a femmina (MtoF), il maschile se transiziona da femmina a maschio (FtoM).
Transgender: una persona che afferma un identità di genere diversa rispetto al proprio sesso biologico, ma che sceglie di non sottoporsi alla chirurgia di riassegnazione del sesso. I transgender esprimono la loro identità di genere attraverso indumenti e/o comportamenti. Ciò che distingue transgenderismo dal travestismo è che il secondo è un semplice comportamento (l indossare abbigliamento del sesso opposto) mentre il primo coinvolge la sfera identitaria (il sentirsi appartenente al sesso opposto). Il transgender può essere etero-, omo- o bisessuale.
Travestito: una persona che indossa abiti ed accessori che trasformano la propria identità, rendendola irriconoscibile; in particolare chi ama indossare vestiti propri dell altro genere per motivi legati a scelte professionali (prostituzione, teatro/cabaret, etc.) o per generare/aumentare l eccitamento sessuale in termini di fantasie, impulsi e comportamenti ricorrenti. Antropologi e storici hanno evidenziato che in altri luoghi ed altri tempi il travestitismo non era associato alla vita sessuale; ad esempio, era un comportamento frequente in rituali religiosi. Il travestito può essere etero-, omo- o bisessuale. In alcune culture l omosessualità è stata spesso associata ad una non conformità di genere, il cui risultato sarebbe appunto il travestitismo.
L omosessualità (come l eterosessualità e la bisessualità) è uno dei modi in cui si struttura l identità dell essere umano; non è mai una scelta. I dati scientifici ci dicono che la percentuale della popolazione non eterosessuale sul totale è compresa tra il 5 e l 8%. La percentuale di persone transessuali nella popolazione generale è rappresentata da 1 maschio adulto su 3.000 e da una femmina adulta su 100.000. LGBT: acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e trans.
Coming out: Dall inglese to come out of the closet (lett. uscire dall armadio), indica il processo di visibilità tramite il quale si afferma la propria omosessualità. È in primo luogo un processo di apertura e coinvolgimento di chi sta attorno, solitamente è accompagnato da un percorso, non semplice e spesso anche molto doloroso, di rielaborazione di sé stessi (autoaccettazione). In alcuni casi in Italia si usa impropriamente il termine outing, che però in inglese indica l azione di rendere nota l omosessualità di una terza persona, spesso col fine di danneggiarla.
Omofobia: complesso di reazioni di ansia, avversione, rabbia e paura nei confronti dell omosessualità, costruite a partire da stereotipi e pregiudizi, che determinano la messa in atto di comportamenti discriminatori verso le persone omosessuali sotto diverse forme: da una generale chiusura e rifiuto a forme più aggressive e violente, verbali e/o fisiche. Nel tempo la ripetuta esposizione della persona omosessuale o bisessuale a comportamenti omofobici produce un fenomeno chiamato omofobia interiorizzata
Omofobia interiorizzata: insieme di significati negativi riguardo all omosessualità e alle persone omosessuali acquisito nel tempo e non rielaborato dagli stessi soggetti omosessuali. In genere non è conscia e determina l attuazione di atteggiamenti di chiusura e comportamenti discriminatori da parte delle stesse persone omosessuali, sia verso loro stessi che verso altri omosessuali. L omofobia interiorizzata può portare alla negazione della propria identità e a comportamenti e atteggiamenti autolesionisti (quali la mancanza di autostima, il pessimismo riguardo alle proprie prospettive di vita, depressione ecc.).
Nei codici penali di molti paesi del mondo vengono espressamente puniti i rapporti omosessuali. Altre volte non vi è un diretto richiamo all omosessualità, bensì si fa più riferimento a: rapporti indecenti o contro natura, alla sodomia (anche etero), rapporti contro la morale, il pudore pubblico, istigazione alla sregolatezza, alla depravazione prostituzione.
In alcuni Paesi è solo l omosessualità maschile ad essere sanzionata, ma ciò non vuol dire che quella femminile sia tollerata. Vi sono molti casi in cui delle lesbiche sono state aggredite, arrestate, frustate o uccise. Se le leggi non sanzionano i rapporti omosessuali tra donne, è perché queste sono ritenute inferiori ed hanno un ruolo subalterno e/o marginale e vengono tenute in scarsa considerazione. Allo stesso modo la cultura machista tende a punire chi mette in discussione la virilità, cioè l uomo che non si comporta come tale e per questo, non a caso, è sanzionato maggiormente chi all interno di un rapporto omosessuale maschile ricopre il ruolo passivo in quanto replica il ruolo della donna.
Paesi in cui l omosessualità è sanzionata con la pena di morte: Arabia Saudita, Emirati Arabi, Iran, Nigeria, Pakistan, Sudan e Yemen.
Paesi in cui l omosessualità è sanzionata con pene detentive, corporali e ammende: Africa: Algeria, Angola, Botswana, Burundi, Camerun, Comore, Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Malawi, Marocco, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Swaziland, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe. Americhe: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Domenica, Grenada, Giamaica, Guyana Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago. Asia: Autorità Nazionale Palestinese (Gaza), Bahrein, Bangladesh, Bhutan, Birmania, Brunei, Kuwait, Libano, Malaysia, Maldive, Oman, Qatar, Singapore, Sri Lanka, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan. Oceania: Figi, Isole Cook, Isole Marshall, Isole Salomone, Kiribati, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Samoa, Tonga, Tuvalu.
Paesi in cui l omosessualità NON è sanzionata direttamente ma viene punita per altri motivi: Africa:Burkina Faso, Egitto, Madagascar, Mali, Niger, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo. Asia: Afghanistan, Indonesia, Iraq, Laos, Mongolia, Vietnam. Paesi in cui NON vi sono pene contro l omosessualità ma nei quali vi è grave rischio di persecuzione e violenze (spesso col consenso delle Autorità): Africa: Ruanda. Asia: Cina, Corea del Nord, Corea del Sud. America: Bahamas, Costa Rica, Cuba, El Salvador, Haiti, Honduras, Panamá, Porto Rico. Europa: Albania, Azerbaijan, Bielorussia, Cipro (UE), Lituania (UE), Moldavia, Montenegro, Romania (UE), Russia, Serbia, Turchia, Vojvodina. Oceania: Guam.
Negli Stati dell UE: Depenalizzazion e Austria 1971, Belgio 1843, Bulgaria 1968, Cipro 1998, Danimarca 1933, Estonia 1992, Finlandia 1971, Francia 1791, Germania 1994, Grecia 1951, Irlanda 1993, Italia 1887, Lettonia 1992, Lituania 1993, Lussemburgo 1794, Malta 2004, Paesi Bassi 1811, Polonia 1932, Portogallo 1982, Regno Unito (Inghilterra e Galles 1967 - Scozia 1980 - Irlanda del Nord 1982), Repubblica Ceca 1962, Romania 1996, Slovacchia 1962, Slovenia 1976, Spagna 1979, Svezia 1994, Ungheria 1961. Negli USA Fino al 2003 le leggi sulla sodomia in alcuni stati degli Stati Uniti proibivano il sesso anale anche tra adulti consenzienti. Anche se in molti stati queste leggi erano applicate sia per etero che per omosessuali, erano primariamente usate per negare a gay e lesbiche una serie di diritti. Ogni Stato aveva una legislazione propria su questo tema. Il 26 giugno 2003 la Corte Suprema (Sentenza Lawrence et al. vs. Texas) ha dichiarato incostituzionali e quindi abrogato le leggi contro la sodomia in tutti gli Stati Uniti.