superfondo Vincenzo Casagrande, 1885-1947 registri 26, fascicoli 61 (sottounità 306) Storia archivistica 1 /5
Lingua Italiano Storia archivistica Lingua Latino 2 /5
Storia archivistica Lingua Tedesco 3 /5
Criteri di ordinamento e inventariazione I criteri di riordino dell'archivio si sono basati su scelte apparentemente soggettive da parte delle riordinatrici e sono dipesi dalle eterogenee caratteristiche del materiale a disposizione. In linea di massima si è ricorso alla comparazione con altri riordini di archivi privati in quanto, per quanto attiene agli archivi di persone fisiche, è indubbio che esistano tra di essi elementi comuni e tali "da consentire di individuare specifici raggruppamenti qualitativi che possono essere affrontati ponendo in atto un lavoro di riordinamento che abbia come base possibili uniformi metodologie" (3). <br>in questo caso, come spesso succede negli archivi di persona, non è stato possibile applicare il metodo storico, ci si è quindi affidati a dei criteri comparativi che sembravano contribuire a ridurre il senso della "soggettività" delle scelte che trovano in tal modo ragione di essere nella prassi e nella precettistica archivistica generale (4). <br>innanzitutto si è proceduto alla verifica del materiale; in seguito a questa operazione sono stati evidenziati tre distinti soggetti produttori: don Vincenzo Casagrande, l'ente Museo Diocesano Tridentino e la Cooperativa per le case del clero di Trento. Il materiale loro attinente è stato inserito in tre fondi diversi. <br>la documentazione appartenente all'archivio personale di don Casagrande era, ovviamente, più corposa e articolata rispetto a quella degli altri soggetti, si è quindi deciso di ripartirla in quattro subfondi, a loro volta suddivisi in serie interne.<br>i primi due subfondi sono stati creati tenendo come base una suddivisione basata su due ruoli istituzionali di cui era stato investito don Casagrande nella sua vita professionale (questa suddivisione è stata anche sostenuta da una cesura cronologica della produzione documentaria) (5). Sono qui raccolti il carteggio, gli atti e i registri di protocollo prodotti durante il periodo in cui il sacerdote era conservatore ai monumenti per il Trentino e vice presidente dell'opera di soccorso delle chiese rovinate dalla guerra. Il carteggio conservato consiste di corrispondenza accompagnata da documenti e atti diversi relativa a enti, associazioni, organismi nazionali e talvolta internazionali con cui don Casagrande ha avuto rapporti nello svolgimento della sua attività professionale. I fascicoli interni alle serie di carteggio sono stati riordinati seguendo un criterio cronologico e, per quanto è stato possibile, anche alfabetico che ha cercato di mantenere una prima suddivisione operata dal soggetto.<br>il terzo subfondo raccoglie documentazione relativa alle altre sue attività o esperienze professionali o strettamente private. Si trovano qui i registri relativi prettamente all'amministrazione del patrimonio personale (cfr. Registri delle riscossioni), la cronaca scritta durante il periodo in cui fu segretario personale del vescovo di Trento (cfr. Diari) e il carteggio personale.<br>l'ultimo subfondo raccoglie i registri che sono diretta espressione della sua produzione intellettuale, come manoscritti e dattiloscritti di opere edite e inedite, dispense, appunti e materiali per lezioni (cfr. Studi e appunti e Cataloghi).<br><br>La documentazione appartenente al Museo Diocesano Tridentino e alla Cooperativa delle case del clero di Trento è stata inserita suddivisa in serie senza ulteriori ripartizioni.<br>il presente lavoro ha comportato tre distinte operazioni: la schedatura di ogni unità documentaria, rispettando ove possibile le eventuali unità preesistenti, l'ordinamento e l'elaborazione finale dell'inventario.<br>le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro sono state comunque concertate con la responsabile dell'archivio Diocesano Tridentino e la direttrice del Museo Diocesano Tridentino. 4 /5
Note dell'archivista La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Note (1) Cfr. ESPOSITO E., Le carte di Vincenzo Casagrande, conservatore della K.K. Zentral-Kommission fuer Denkmalpflege, nell'archivio del Museo Diocesano Tridentino, Università degli studi di Trento, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di laurea in scienze dei beni culturali, relatore prof. Andrea Giorgi, a.a. 2005-2006.<br>(2) Cfr. INSABATO E., Esperienze di ordinamento negli archivi personali contemporanei IN: Specchi di carta. Gli archivi storici di persone fisiche: problemi di tutela e ipotesi di ricerca, LEONARDI C. (a cura di), Firenze, 1993, pp. 69-88, p. 73.<br>(3) Cfr. ANTONIO ROMITI, Per una teoria dell individuazione e dell ordinamento degli archivi personali, IN: Specchi di carta, Firenze, 1993, pp. 89-112, p. 108.<br>(4) Cfr., ad esempio, LEONARDI C. (a cura di), Specchi di carta: gli archivi storici di persone fisiche: problemi di tutela e ipotesi di ricerca, Firenze, Fondazione Ezio Franceschini, 1993 oppure Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, CASELLA L., NAVARRINI R. (a cura di), Forum Editrice Universitaria, Udine, 2000.<br>(5) Scrive Insabato che in presenza di cospicui nuclei documentari legati a specifiche attività è lecito raggruppare i vari dossiers dando luogo a vere e proprie serie documentarie (ad esempio sezioni di documenti concernenti le varie attività professionali svolte) con un criterio logico-sistematico: cfr. INSABATO, op. cit., p. 82. 5 /5