CONFERENZA STAMPA Contributo affitti 2013 (FSDA). Il Comune di Milano quest anno non fa il proprio Bando integrativo. Oltre 2.000 famiglie non avranno il contributo per pagare l affitto nelle case private. Sono soprattutto pensionati con la minima e persone sole con minori. Si dice che mancano le risorse, ma il Comune perde circa 4 milioni ogni anno perché nel suo patrimonio non ha adeguato gli affitti agli inquilini più ricchi.
FONDO SOSTEGNO DISAGIO ACUTO (FSDA) Un po di storia Il Fondo nasce nel 1999 con la legge 431/98, ma nel corso degli anni vengono ridotte drasticamente le risorse ad esso destinate. In origine il contributo interveniva per importi che superavano anche i 3 mila euro e, quindi, pagavano una parte rilevante del canone. E la Regione che stabilisce i criteri di partecipazione e le modalità di finanziamento da applicarsi all interno dei singoli Comuni. La svolta, in senso negativo, avviene l anno scorso, nel 2012, quando avviene una forte riduzione delle risorse: anno 2011 disponibilità di circa 40,8 milioni di euro di cui 23 milioni messi dallo Stato 17,8 milioni messi dalla Regione I Comuni mettono complessivamente circa 6,4 milioni di euro anno 2012 disponibilità di circa 12 milioni di euro di cui 1,6 milioni messi dallo Stato 10,4 milioni messi dalla Regione I Comuni mettono complessivamente circa 2 milioni di euro Al calo delle risorse fa seguito la decisione di abbassare la soglia reddituale di accesso restringendo così drasticamente la platea dei soggetti disagiati destinatari del contributo. Nel 2011 il limite ISEE di accesso era di euro 12.911,42 Nel 2012 il limite ISEE di accesso era di euro 4.000,00
Cambia anche il nome che da Fondo Sostegno Affitto (FSA) diventa Fondo sostegno Disagio Acuto (FSDA). Il risultato è che in Lombardia si passa da 65.000 domande dell anno 2011 a poco più di 10.000 domande nell anno 2012 (poco più del 15%). Il contributo massimo erogabile è pari a euro 1.200,00. Con il nuovo sistema regionale di accesso nel 2012 le situazioni maggiormente penalizzate dal sistema di calcolo dell ISEE sono state: - le famiglie costituite da una sola persona - le famiglie costituite da un adulto con minori - le famiglie composte da pensionati soli o in coppia Che cosa ha fatto il Comune di Milano nel 2012 Con il nuovo FSDA regionale solo 1.173 famiglie hanno potuto presentare la domanda nell anno 2012, rispetto alle 7.537 famiglie dell anno 2011. Per tentare di ridurre l'impatto sociale nei confronti di almeno una parte delle famiglie escluse, il Comune di Milano, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, ha indetto con risorse proprie un Bando integrativo denominato "Contributo comunale straordinario per il sostegno al pagamento del canone di locazione." con criteri e limiti di accesso più favorevoli e di maggiore tutela dei soggetti più deboli esclusi. Il Bando comunale, infatti, prevedeva: un limite Isee di accesso fino a euro 6.197,00 per la generalità dei cittadini un limite ISEE fino a euro 10.329,00 per i nuclei familiari composti da persona sola con minori a carico e per i conduttori ultrasessantacinquenni
la semplice residenza nel Comune da parte del richiedente e non i 5 anni pregressi in Lombardia o i 10 anni sul territorio nazionale come, invece, il Bando regionale In questo modo si è riusciti ad intercettare, in aggiunta alle 1.173 famiglie del Bando regionale, altre 2.010 famiglie in situazioni di grave bisogno e a erogare anche a queste un contributo per il pagamento dell'affitto. Le risorse messe a disposizione dal Comune, sia per il Bando proprio sia per quello regionale, sono state complessivamente circa di euro 1.800.000,00. Il Bando regionale 2013 IL Bando regionale è partito lo scorso 2 settembre e si chiuderà il prossimo 31 ottobre. Lo Stato sull'anno 2013 non mette neppure un euro. Le risorse previste dalla Regione quest'anno per il FSDA sono circa 13 milioni di euro di cui 10 milioni di euro per il FSDA e, ultima trovata regionale, 3 milioni di euro per la morosità incolpevole. Quest'ultima condizione è così complicata da documentare e la procedura è talmente bislacca che non troverà grande richiesta. Anche quest'anno la Regione ha stabilito criteri di accesso comunque molto restrittivi: un limite Isee di accesso fino a euro 4.131,66 per la generalità dei cittadini un limite ISEE di accesso fino a euro 8.263.31 per i nuclei familiari di 2 persone anziane con pensione al minimo (se l'anziano è solo vale il limite per la generalità dei cittadini). Il contributo massimo non potrà andare oltre mille euro.
Per il 2013 a Milano niente Bando integrativo comunale Ma il Comune di Milano quest anno, nonostante l'impostazione regionale sia simile all'anno scorso e siano ulteriormente peggiorate le condizioni socioeconomiche delle famiglie in affitto, ha deciso di non fare il proprio Bando integrativo. Oltre 2.000 famiglie, quindi, non avranno il contributo per pagare l affitto nelle case private. Sono soprattutto pensionati con la minima e persone sole con minori. Per il FSDA 2013 il Comune ha deciso di mettere solo 360 mila euro relativi alla sua quota sul Bando regionale e null'altro di più. Quest'anno i CAF sindacali e altri CAF, che intercettano circa il 90% delle domande complessive, si sono rifiutati di sottoscrivere la Convenzione con il Comune di Milano per la raccolta e la trasmissione delle domande del Bando regionale, perché, in assenza anche del Bando comunale, avrebbero dovuto svolgere un ruolo improprio di selezione delle domande, anche nei confronti dell'utenza più debole. Il risultato è che, in questo momento, i cittadini di Milano o non sanno dove andare a presentare la domanda (a oltre 15 giorni dall'inizio del Bando regionale) o vengono inviati a sportelli di altri CAF che hanno sottoscritto la Convenzione con il Comune, ma non hanno le strutture adatte per ricevere tanta gente. Tra le famiglie l aspettativa di avere il contributo anche quest anno è diffusa e saranno tantissimi quelli che si presenteranno per presentare la consueta domanda e scopriranno in quel momento che quest anno non possono farla. Il Comune di Milano deve trovare immediatamente le risorse da destinare al contributo per l affitto e, come l anno scorso, indire a
novembre il Bando integrativo che recuperi almeno parzialmente le situazioni che restano escluse dal Bando regionale. Diversamente si presenterà il rischio concreto di un ulteriore aumento degli sfratti per morosità proprio nei confronti delle famiglie con soggetti socialmente e economicamente più in difficoltà. In tutto questo vi è un paradosso. Se il Comune può permettersi di rinunciare ad incassare circa 4 milioni di euro ogni anno dagli inquilini delle case comunali più ricchi, ai quali non ha applicato (d accordo con la Regione) l adeguamento degli affitti (mentre quelli più poveri lo stanno già pagando da anni), allora può trovare le risorse anche per garantire un contributo alle famiglie in difficoltà nelle case private. CHE COS E L ISEE (Indice di Situazione Economica Equivalente) L'ISEE per questa prestazione sociale in Lombardia considera il reddito complessivo del nucleo familiare al netto dell'irpef e delle spese mediche. Al reddito si somma una quota di patrimonio (5%) e la somma dei due viene divisa per un parametro (la c.d. scala di equivalenza) che aumenta rispetto al valore base pari a 1,00 (persone sole), in rapporto alla maggiore composizione del nucleo familiare e ad aggravanti sullo stato di disagio personale o familiare (esempio: persona con invalidità superiore al 66% oppure famiglia composta da un adulto con minori