Scheda 1. La partecipazione agli studi universitari e i laureati

Documenti analoghi
1. La scuola dell obbligo e la secondaria superiore

Offerta formativa Università di Padova Numero dei corsi attivati nell Anno Accademico 2009/10

Roma, 24 gennaio prima del 24 gennaio

La riuscita negli studi nell università riformata

Alcuni dati e considerazioni sulla capacità di attrazione del Politecnico di Torino e sui risultati dell attività didattica

Laureati di primo livello in Piemonte: i numeri della transizione ai corsi di laurea specialistica

I GLI IMMATRICOLATI E GLI ISCRITTI AL SISTEMA UNIVERSITARIO ITALIANO

Istruzione e indicatori di dispersione nella scuola secondaria di secondo grado e nell università in provincia di Brescia

La borsa di studio in Piemonte:

Asili nido pubblici e privati aperti e personale. Situazione al 31/12/2003 (valori assoluti e indicatori). di cui

Offerta formativa Università di Padova

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA

Popolazione residente di età superiore a 6 anni per grado di istruzione e sesso. Anno 2003 (valori assoluti e percentuali). Totale

I I PERCORSI DI STUDIO UNIVERSITARI: MONITORAGGIO, ESITI, INDICATORI

Grafico 1: LAUREATI E DIPLOMATI ANNO 2001 PER ETA' E SESSO < = > = 30

La regolarità negli studi

Primi esiti dei lavori della Commissione di elaborazione delle politiche sull offerta formativa dell Università di Foggia. Foggia, 15 Febbraio 2017

Offerta formativa Università di Padova Numero dei corsi attivati nell Anno Accademico 2008/09

I tirocini formativi

La laurea alla prova del lavoro

CONVEGNO ANCH IO SONO ITALIA Intercultura come cultura dei diritti di tutti

Istruzione. Istituto Nazionale di Statistica

ORIENTAMENTO ALLO STUDIO GIOVANI REGIONE LAZIO

Le università del Friuli Venezia Giulia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

ISTRUZIONE ,4 5,0 3,3 2,9 9,9 2,8 11,1 23,8 11,1 20,2 31,0 48,1 99,4. Variazione percentuale immatricolati anno precedente

Economia Provinciale - Rapporto Istruzione

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE ISCRITTI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO ANNO SCOLASTICO ,9 11,4

Le votazioni. 1 Per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 101

Rapporto Economia Provinciale Istruzione

Offerta formativa Università di Padova

Facoltà di Medicina veterinaria

Indicatori della didattica e monitoraggio dei corsi Giuseppe Carci (ANVUR)

Indicatori statistici

La presenza delle donne nelle Università Italiane

Motivazioni nella scelta del corso di laurea. Napoli, 22 maggio 2012 Moira Nardoni (ALMALAUREA)

Laureati e immatricolati in Lombardia e Italia

Università degli Studi di Genova. Scuola di Scienze matematiche, fisiche e naturali Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche

La regolarità negli studi

ISTRUZIONE ,6 35,3 5,4 4,0 3,0 10,1 2,4 10,8 24,3 11,1 20,5 30,8 48,4 97,6. Percentuale femmine su totale docenti

MIGLIORA LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO PIACENTINO NEL 2016: CALA LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTA L OCCUPAZIONE.

Gli studenti universitari: scelte, percorsi, risultati La situazione in Piemonte

MANIFESTO DEGLI STUDI DEL CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA (CREMA)

I tirocini formativi

Le prospettive di lavoro

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 117

IL SISTEMA UNIVERSITARIO IN TOSCANA

Corsi di orientamento al lavoro

IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 2015 SULLA BASE DELLA RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

Dodici anni di equilibri e squilibri

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Scolarizzazione e qualificazione dei giovani di fronte al lavoro: Il Rapporto dell IRES Piemonte

e inserimento lavorativo

OFFERTA E DOMANDA DI CAPITALE UMANO QUALIFICATO IN TOSCANA

Consorzio AlmaLaurea L U LU

NELLA PROVINCIA DI RIMINI A.A. A 2009/2010 (rettifica) Coordinamento: Dott.ssa Rossella Salvi Rilevazione ed elaborazione dati: Nicola Loda

Dalla scuola all università. Percorsi di studio e tassi di successo dei giovani pratesi. Mercato del lavoro locale e offerta di neolaureati

IX INDAGINE ALMALAUREA PROFILO DEI LAUREATI 2006

LA FORMAZIONE POST-LAUREA 1

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca

7 Gli indicatori di processo

15. Cultura: l istruzione della popolazione

LA MOBILITÀ PER STUDIO E LAVORO

Capitolo 2 Istruzione

Le condizioni occupazionali dei laureati in: Chimica e Tecnologia farmaceutiche (CTF) e Farmacia (FA)

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Sezione 4 - FASCE DI CONTRIBUZIONE UNIVERSITARIA

Osservatorio regionale per l Università e il Diritto allo studio universitario

Offerta formativa Università di Padova

Nota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017

Consorzio AlmaLaurea. Andrea Cammelli. Università di Bologna - Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea PADOVA, 4 FEBBRAIO 2009

Nucleo di valutazione di ateneo

Come si può misurare l'efficacia educativa di una scuola di II grado?

CONTRATTO DI ISCRIZIONE DI STUDENTE A TEMPO PARZIALE (prot. n. del -)

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA

STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. Soddisfazione nell occupazione e attinenza tra titolo di studio e lavoro anno 2016

Milano. Settore Statistica e SIT. Università. Corsi di laurea triennale, a ciclo unico, magistrale e del vecchio ordinamento

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2016 e Anno 2016

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio di Statistica (Università e Ricerca)

NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1*

Comunicato stampa. I laureati in Emilia Romagna: profilo, condizione occupazionale e prospettive

: il profilo dei laureati triennali negli anni

Condizione occupazionale dei laureati Unisi 2014

Gli Indicatori ANVUR nella nuova AVA

2.1 Gli iscritti agli atenei e alle facoltà del Piemonte

Le scelte scolastiche delle ragazze e dei ragazzi bolognesi

Prosecuzione degli studi dopo la laurea di 1 livello. Napoli, 22 maggio 2012 Silvia Galeazzi (AlmaLaurea)

Variabili relative agli studenti iscritti Valore validato dal nucleo A.3 Iscritti in totale A.4

INDAGINE SUL PROFILO DEI LAUREATI ITALIANI AD UNDICI ANNI DALLA DICHIARAZIONE DI BOLOGNA. Società Italiana di Fisica XCVI Congresso nazionale

SINTESI XVIII RAPPORTO ALMALAUREA SUL PROFILO DEI LAUREATI ITALIANI

FORMA.TEMP. - FONDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI TEMPORANEI. L attività nel periodo una prima anticipazione dei dati

Presentazione delle indagini del Nucleo di Valutazione sulle attività didattiche a.a Milano-Bicocca, aprile 2010

Indagine sulla formazione universitaria degli infermieri

Bologna 76% Urbino 14,8% Milano 2,0% Ferrara 1,8% Ancona 1,5% Altri atenei 4,6%

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

Osservatorio regionale per l Università e per il Diritto allo studio universitario

LA SINTESI DEL XVIII RAPPORTO ALMALAUREA SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI

I laureati di cittadinanza estera

DATI DI INGRESSO, PERCORSO,USCITA

Transcript:

Scheda 1 La partecipazione agli studi universitari e i laureati

La partecipazione agli studi universitari e i laureati La partecipazione agli studi e la domanda di formazione universitaria Dai dati della rilevazione Nuclei 2004, e in generale dagli ultimi disponibili, emerge come il sistema universitario italiano che è nel vivo dell attuazione della riforma degli ordinamenti didattici sia caratterizzato da dinamiche positive. I grafici e le tabb.1 e 2 evidenziano l andamento (dal 1980 al 2003) dei principali indicatori in termini assoluti e percentuali. Dal 2001/02, anno di avvio generalizzato delle riforma, cresce la domanda di formazione universitaria: i nuovi ingressi nel sistema - gli immatricolati - superano le 353mila unità, con un ulteriore aumento di 6 mila unità nell anno accademico 2003/04, pari al 2% rispetto all anno precedente. L aumento complessivo degli immatricolati nei tre anni di applicazione della riforma è del 19,6% rispetto all ultimo anno pre-riforma. Ciò avviene a fronte di una continua riduzione del numero di diciannovenni, cioè di coloro che hanno l età normale per iscriversi all università, che negli stessi tre anni di applicazione della riforma sono diminuiti di circa 40.000 unità, ossia del 5,3% rispetto all anno antecedente la riforma. Per cui il rapporto percentuale tra gli immatricolati e i 19enni è aumentato dal 46,7% del 2000 al 59,7% del 2003. Il risultato è imputabile, almeno in gran parte 1, all aumento della proporzione di maturi di scuola superiore che proseguono verso l università. Infatti, la percentuale di immatricolati sui maturi è passata dal 66,5% del 2000 al 76,0% del 2003. Negli ultimi tre anni presi in considerazione è, in realtà, continuata ad aumentare sia la propensione degli studenti a conseguire la maturità, sia la tendenza a non fermarsi al titolo di studio di scuola media superiore: dal periodo 1996-2000 al periodo 2001-2003 sono passate, rispettivamente dal 69,5% al 75,4% e dal 65,7% al 75,1% (come si rileva dalla tab.3) Questi segnali evidenziano l attenzione che gli studenti e le famiglie italiane riservano all investimento in istruzione e pongono le basi per una sempre maggiore presenza nella società e nel mercato del lavoro di soggetti più qualificati in rapporto alla popolazione e alla forza lavoro attiva. 1 Come vedremo nel seguito, si immatricolano anche persone con età diversa da 19 anni.

Fig. 1 Popolazione 19enne, maturi e immatricolati all'università in Italia dal 1980 al 2003 1.200.000 1.000.000 19enni maturi immatricolati 800.000 600.000 400.000 200.000 - Fig. 2 Indicatori di studenti maturi e di partecipazione agli studi universitari in Italia dal 1980 al 2003 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 % Maturi su 19-enni % Immatricolati su 19-enni % Immatricolati su maturi 2000 2001 2002 2003

Tab. 1. Diciannovenni, maturi, immatricolati, totale degli iscritti, iscritti in corso, laureati e diplomati universitari nell università italiana, dal 1980 al 2003 ANNO 19enni Maturi Immatricolati Iscritti totali Iscritti in corso Laureati e diplomati 1980 858.959 318.602 244.071 1.060.274 776.443 73.927 1981 890.808 328.825 244.645 1.072.674 785.925 73.735 1982 905.704 337.437 245.219 1.085.074 795.407 73.544 1983 920.601 346.048 245.794 1.097.475 804.889 73.353 1984 935.497 354.660 246.368 1.109.875 814.371 73.161 1985 950.394 363.272 246.942 1.122.275 769.667 72.970 1986 965.290 371.883 260.365 1.134.675 789.751 74.085 1987 951.729 380.495 279.971 1.202.756 832.678 77.270 1988 939.472 402.376 299.841 1.272.171 884.851 84.036 1989 925.203 416.708 322.854 1.362.734 949.003 85.811 1990 917.322 438.612 341.722 1.456.780 1.008.404 87.212 1991 902.751 453.253 361.927 1.547.518 1.064.067 90.113 1992 879.736 477.927 373.830 1.611.838 1.125.635 92.539 1993 869.927 490.925 355.036 1.640.346 1.110.884 100.372 1994 826.101 502.938 336.495 1.661.818 1.121.726 108.065 1995 780.334 490.348 335.122 1.685.921 1.115.864 112.388 1996 739.344 489.377 332.218 1.672.280 1.101.777 124.457 1997 708.304 485.149 320.416 1.674.186 1.078.451 131.987 1998 672.845 480.967 310.044 1.676.702 1.048.326 140.122 1999 647.265 464.065 295.832 1.684.993 992.684 149.141 2000 632.936 444.370 295.518 1.687.207 998.604 159.438 2001 624.377 455.118 331.368 1.702.121 1.053.407 173.710 2002 605.227 453.507 347.160 1.765.123 1.124.557 201.118 2003 591.416 465.000 353.353 Fonti: Dal 1998 al 2002 serie dei 19enni rifatta sulla base di demo Istat Dati sui maturi dal 2000 al 2003 Ufficio di statistica MIUR I dati sugli immatricolati, iscritti totali ed iscritti in corso sono ricavati dalle rilevazioni del MIUR al 31 gennaio di ogni anno e tengono conto dei soggetti che hanno pagato la rata di iscrizione.

Tab.2. Indicatori di conseguimento della maturità, di immatricolazione all università e di conseguimento della laurea o diploma universitario ANNO % Maturi su 19- enni % Immatricolati su 19-enni(*) % Immatricolati su maturi(*) 1980 37,1 28,4 76,6 1981 36,9 27,5 74,4 1982 37,3 27,1 72,7 1983 37,6 26,7 71,0 1984 37,9 26,3 69,5 1985 38,2 26,0 68,0 1986 38,5 27,0 70,0 1987 40,0 29,4 73,6 1988 42,8 31,9 74,5 1989 45,0 34,9 77,5 1990 47,8 37,3 77,9 1991 50,2 40,1 79,9 1992 54,3 42,5 78,2 1993 56,4 40,8 72,3 1994 60,9 40,7 66,9 1995 62,8 42,9 68,3 1996 66,2 44,9 67,9 1997 68,5 45,2 66,0 1998 71,5 46,1 64,5 1999 71,7 45,7 63,7 2000 70,2 46,7 66,5 2001 72,9 53,1 72,8 2002 74,9 57,4 76,6 2003 78,6 59,7 76,0 Tab. 3. Indicatori di conseguimento della maturità, di immatricolazione all università e di conseguimento della laurea o diploma universitario, per gruppi di anni Gruppi di anni % Maturi su 19-enni % Immatricolati su 19-enni (*) % Immatricolati su maturi (*) 1980-1985 37,5 27,0 71,9 1986-1990 42,8 32,0 74,9 1991-1995 56,7 41,4 73,0 1996-2000 69,5 45,7 65,7 2001 2003 75,4 56,7 75,1 (*) L utilizzo di tali indicatori, peraltro generalmente utilizzati a livello internazionale, comporta una sovrastima dei fenomeni a causa dell incidenza, particolarmente significativa negli ultimi anni, delle iscrizioni per la volta in età superiori ai 19 anni e a diversi anni dal conseguimento del titolo di scuola media superiore. Caratteristiche della domanda di formazione universitaria: studenti sempre più eterogenei L aumento della domanda di formazione universitaria evidenzia un altro fenomeno rilevante: il crescente numero di studenti che si iscrivono per la volta a un corso universitario pur appartenendo a fasce di soggetti più maturi, probabilmente già impegnati in attività lavorativa. Tale

fenomeno, emerge, oltre che da indagini ad hoc svolte dal Cnvsu, dall analisi delle età dei soggetti alla iscrizione universitaria. La quota di soggetti che si iscrivono per la volta a un corso universitario, avendo già compiuto 22 anni, è in aumento nei tre anni di applicazione della riforma. Nel 2002/03 rappresenta il 21%, contro il 16% di soli due anni (Tab. 4). La valenza quantitativa (e qualitativa) del fenomeno delle immatricolazioni tardive è evidente anche analizzando i dati relativi al numero di anni di ritardo delle prime iscrizioni all università rispetto all epoca di conseguimento del titolo di scuola media superiore (Tab. 5). Tab. 4. Immatricolati per la volta all università italiana, per età all immatricolazione (valori %) Anno <=18 >= 22 Totale anni 19 anni 20 anni 21 anni anni 2000/01 9 57 13 5 16 100 2001/02 10 53 13 5 19 100 2002/03 8 54 13 5 21 100 Tab. 5. Immatricolati per la volta all università italiana, per anni di distanza dal conseguimento del diploma di maturità (valori%) Anno stesso anno 1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni Totale 1999/00 71 11 3 2 10 100 2000/01 75 8 4 3 2 9 100 2001/02 72 8 4 3 2 11 100 2002/03 71 8 4 2 2 14 100 Un ampia differenziazione delle caratteristiche degli iscritti è già oggi riscontrabile negli altri Paesi europei e contraddistinguerà sempre più il futuro sistema universitario italiano, soprattutto dopo l introduzione di elementi di flessibilità nei curricula formativi, previsti dalla riforma e attuati dagli atenei. Inoltre la possibilità di iscrizione a tempo pieno oppure a tempo parziale consentirà allo studente di scegliere il regime di impegno che meglio risponde alle sue esigenze, sia che intenda dedicare la totalità del proprio tempo allo studio, sia che intenda affiancare ad esso altre attività. Naturalmente tale cambiamento incide sui profili delle età di tutti gli studenti e richiede una revisione dell attuale classificazione, tra studenti in corso e studenti fuori corso, legate al normale dei corsi di studio. Tale profonda evoluzione richiede, per una analisi completa dei fenomeni e dei rendimenti effettivi, una trasformazione radicale delle modalità di raccolta delle informazioni, che sarà possibile solo attraverso l introduzione della Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati.

Migliorano alcuni indicatori di processo ed aumentano i laureati L esame degli indicatori di processo (Tabb. 6, 7, 8) può essere utile per verificare alcuni effetti della riforma degli ordinamenti didattici, anche se le valutazioni non possono essere definitive poiché ci troviamo ancora in una fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo. Dalla Tab. 6 si rileva che: le mancate reiscrizioni degli immatricolati, che sono un indicatore degli abbandoni dopo il 1 anno di iscrizione all'università, non sono diminuite come ci si aspettava; diminuisce la percentuale di studenti inattivi, cioè di soggetti che non sono riusciti, nell anno di riferimento, a superare alcun esame / conseguire alcun credito, siano essi immatricolati o totale degli iscritti; aumenta la percentuale di iscritti regolari (che sono iscritti all università da un numero di anni pari o inferiore al del corso) su totale iscritti. Tab. 6. Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti alle università italiane, per anno accademico (valori %) Anno accademico Iscritti regolari su totale iscritti Immatricolati inattivi (*) Iscritti inattivi (**) Laureati e diplomati su media immatricolati 5,6,7 anni Mancate reiscrizioni su immatricolati anno precedente 1998/99 56 25 23 38,5 21 1999/00 56 24 23 42,0 19 2000/01 55 24 23 46,6 18 2001/02 57 20 21 51,9 21 2002/03 58 nd nd 61,1 nd (*) Vengono denominati immatricolati inattivi gli immatricolati ad un corso universitario che, nell'anno solare successivo, non sostengono alcun esame / non conseguono alcun credito. (**) Vengono denominati iscritti inattivi il totale degli iscritti ai corsi universitari che, nell'anno solare successivo, non sostengono alcun esame / non conseguono alcun credito. Un fenomeno interessante emerge, inoltre, analizzando la Tab. 7. Mentre fino al 2001/02 le mancate reiscrizioni erano sempre inferiori al numero di immatricolati inattivi, nel 2002/03 tale fenomeno subisce una inversione: le mancate reiscrizioni sono più numerose degli inattivi ; segnale che potrebbe significare se confermato negli anni prossimi che il nuovo sistema impone agli iscritti un ritmo regolare, sollecita un autodisciplina che induce lo studente non-regolare a non restare inattivo nel sistema. Naturalmente, l indicatore potrebbe presentare anche un risvolto di segno opposto: il nuovo sistema, ideato per lo studente a tempo pieno, può scoraggiare dal proseguimento negli studi coloro che non sono capaci di tenere il ritmo a causa dei tempi dedicati al lavoro o alla famiglia. Anche se gli indicatori di processo segnalano senz altro dei miglioramenti, non si può non evidenziare che le mancate reiscrizioni dopo il primo anno, per quanto inferiori a quelle abituali nel sistema precedente la riforma, sono ancora attorno al 20%. Ciò mette in luce come per gli interventi di orientamento e tutorato, ormai generalizzati nelle università italiane, esistano ampi margini per affinamenti, introducendo anche azioni di sistema, in grado di valutare i risultati effettivamente ottenuti.

Tab. 7. Mancate reiscrizioni al secondo anno e degli immatricolati inattivi, per anno accademico Anno accademico Mancate reiscrizioni degli immatricolati l anno precedente Immatricolati inattivi 1998/99 71.951 74.207 1999/00 58.697 70.305 2000/01 53.395 66.620 2001/02 51.962 68.578 2002/03 65.689 62.354 Tab. 8. Immatricolati totali a.a. 2001-02, immatricolati inattivi nell anno solare 2002, per gruppo di facoltà e genere e percentuale sul totale Tipo di facoltà Immatricolati a.a. 2001/02 Immatricolati "Inattivi" (*) % Immatricolati "inattivi" sul totale degli immatricolati a.a. 2001/02 Totali Di cui Di cui maschi femmine Agraria 5.116 1.087 805 282 21,2 Architettura 9.533 841 520 321 8,8 Economia 44.019 8.166 4.895 3.271 18,6 Farmacia 7.982 1.608 650 958 20,1 Giurisprudenza 35.723 9.237 4.797 4.440 25,9 Ingegneria 38.004 6.196 5.409 787 16,3 Interfacolta` 4.726 1.124 806 318 23,8 Lett. filosofia 52.594 12.891 4.550 8.341 24,5 Ling. lett. stran. 11.459 1.739 416 1.323 15,2 Med. veter. 1.664 209 92 117 12,6 Medicina e chirurgia 27.288 3.126 1.168 1.958 11,5 Psicologia 7.608 1.225 379 846 16,1 Sc. Politiche 17.625 3.939 2.229 1.710 22,3 Scienze della formazione 22.360 3.942 840 3.102 17,6 Scienze MFN 27.761 5.393 3.471 1.922 19,4 Scienze Motorie 1.769 353 249 104 20,0 Scienze statistiche 626 106 67 39 16,9 Sociologia 3.407 1.172 452 720 34,4 Totale 319.264 62.354 31.795 30.559 19,5 Come si nota il fenomeno degli immatricolati inattivi non è omogeneo e presenta i suoi valori massimi per i corsi dei gruppi di facoltà di: Sociologia, Giurisprudenza e Lettere e filosofia, mentre i valori più bassi sono per Architettura, Medicina e chirurgia e Medicina veterinaria. Un elemento di forte positività emerge dall analisi del numero dei laureati e diplomati. Il fatto che in Italia sia stata superata nel 2002 la soglia dei 200mila studenti che hanno conseguito un titolo di studio, a fronte dei 170mila dell anno precedente (+15%) e dei 159mila del 2000 (+26%), dimostra come il riconoscimento di crediti formativi a soggetti già iscritti da un certo numero di anni nel sistema universitario, abbia loro facilitato il conseguimento del titolo. E di conseguenza notevolmente aumentata la percentuale di laureati e diplomati sugli immatricolati (di un certo numero di anni ) che è passata dal 42,0% del 1999/00 e dal 46,6% del 2000/2001 al 61,1% nel 2002/2003.

Quest ultimo indicatore, che intende esprimere la percentuale di soggetti che conclude positivamente gli studi rispetto a quanti si erano immatricolati, va però interpretato con cautela: se, da un lato, pare indubbio un significativo progresso, è necessario ricordare come il valore dell indicatore negli ultimi due anni risenta anche del grande numero di laureati che concludono gli studi con 4 o più anni di ritardo 2. Certamente vi è stato un buon livello di accoglimento della riforma da parte degli studenti che può essere anche desunto dall analisi dei dati su dei dati riguardanti coloro che hanno conseguito un titolo di studio nel corso del 2002 riportati nella Tab. 9. Occorre ricordare che in tale anno potevano ottenere il titolo soltanto studenti che avevano optato per i nuovi corsi essendosi immatricolati della riforma. L elevata percentuale di coloro che hanno conseguito il titolo con il nuovo ordinamento entro è spiegabile soltanto con le opzioni di un numero elevato di studenti già regolari nel vecchio ordinamento o che comunque nel vecchio ordinamento erano stati sufficientemente attivi. Tab. 9. Laureati e diplomati nel 2002 nei corsi di laurea e di diploma del vecchio e del nuovo ordinamento per tipologia e per anzianità di iscrizione. Tipologia di corso Studenti che hanno conseguito il titolo nel 2002 Di cui nella durata Di cui con 1 anno di ritardo Di cui con 2 anni di ritardo Di cui con 3 anni di ritardo Di cui con 4 e più anni di ritardo CdL(vecchio ordinamento) 164.531 7.520 23.905 28.173 26.402 72.572 percentuale 4,6% 14,5% 17,1% 16,0% 44,1% Diploma universitario (vecchio ordinamento) 13.012 3.757 3.884 1.754 1.140 2.316 percentuale 28,9% 29,8% 13,5% 8,8% 17,8% CdL (nuovo ordinamento) 14.426 5.903 3.124 1.739 1.003 2.657 percentuale 40,9% 21,7% 12,1% 7,0% 18,4% CdL specialistico a ciclo unico (nuovo ordinamento) 817 190 185 145 111 182 percentuale 23,3% 22,6% 17,7% 13,6% 22,3% La dimostrazione del fatto che la riforma ha per lo meno dato la sveglia a molti fuori corso in condizioni di parcheggio, si evidenzia anche con la percentuale di studenti che hanno conseguito il titolo con 4 o più anni di ritardo: questa rappresenta oltre un terzo del totale laureati dell anno 2002 (Tab.9 e Tab. 10). Non a caso, i laureati con almeno 30 anni di età hanno rappresentato nel 2002 oltre il 22% del totale, contro il 18,8% del 2000 (Tab.12). Tuttavia, l aspetto più interessante è il significativo progresso nella quota di laureati che conseguono il titolo entro, dinamica che va verificata nei prossimi anni ma che se confermata costituisce importante elemento a testimonianza dei miglioramenti in atto. Comunque sia, nel 2002 in Italia, la quota di laureati/diplomati in rapporto al numero di 23enni ha superato il 31%. Questa proporzione dovrebbe essere destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni tenendo conto degli andamenti degli indicatori menzionati che rappresentano importanti elementi di previsione sull andamento futuro del numero dei laureati in rapporto al numero di giovani e agli iscritti: 2 Stime corrette del numero di soggetti che riescono a terminare positivamente il proprio percorso, rispetto a quanti si erano iscritti, non sono consentite dai dati attualmente disponibili (data l impossibilità di seguire gli stessi soggetti nel tempo). Ancora una volta, la costituenda Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati potrà consentire di ovviare a tali inconvenienti.

- aumento della proporzione di giovani che si iscrivono all università; - aumento della percentuale di studenti in corso; - diminuzione della percentuale di studenti inattivi ; - aumento della quota di laureati in rapporto agli immatricolati un certo numero (variabile secondo degli studi) di anni. Tab. 10. Laureati e diplomati dell università italiana, per anno di laurea e anzianità di iscrizione (% sul totale dei laureati) Anno nella durata 1 anno oltre la durata 2 anni oltre 3 anni oltre 4 e piu anni oltre Totale 1999 6,5% 15,4% 19,1% 18,9% 40,1% 100,0% 2000 7,3% 15,6% 18,3% 18,7% 40,2% 100,0% 2001 7,4% 15,5% 17,9% 17,0% 42,1% 100,0% 2002 9,4% 16,6% 17,0% 15,3% 41,6% 100,0% Tab. 11. Laureati e diplomati in Italia nell'anno solare 2002, per anzianità di iscrizione e per tipo di facoltà (% sul totale dei laureati) Tipo di Facoltà nella durata 1 anno oltre 2 anni oltre 3 anni oltre 4 e piu anni oltre Agraria 10,1% 23,6% 20,1% 16,0% 30,2% Architettura 3,2% 11,5% 13,3% 11,7% 60,3% Economia 5,8% 16,8% 18,8% 15,1% 43,5% Farmacia 6,9% 21,6% 21,4% 16,9% 33,2% Giurisprudenza 2,5% 8,7% 14,6% 18,4% 55,9% Ingegneria 6,2% 17,1% 17,4% 15,7% 43,5% Interfacolta` 39,5% 27,5% 11,5% 8,0% 13,5% Lett. filosofia 4,9% 15,6% 17,8% 17,3% 44,5% Ling. lett. stran. 3,7% 17,5% 20,9% 17,3% 40,7% Med. veter. 7,0% 16,1% 19,0% 16,9% 41,0% Medicina e chirurgia 43,7% 26,3% 10,6% 6,2% 13,2% Psicologia 12,6% 24,9% 19,6% 13,4% 29,6% Sc. Politiche 7,0% 13,9% 16,1% 16,0% 47,0% Scienze della formazione 7,1% 20,2% 21,6% 18,0% 33,2% Scienze MFN 7,6% 16,0% 18,8% 16,6% 41,1% Scienze Motorie 13,9% 27,0% 17,7% 13,4% 28,0% Scienze statistiche 5,5% 19,6% 18,3% 16,1% 40,4% Sociologia 13,3% 15,8% 18,9% 18,9% 33,1% Totale 9,4% 16,6% 17,0% 15,3% 41,6%

Tab. 12. Laureati e diplomati italiani, per anno di laurea ed età Anno di Fino a 24 Oltre 35 25-29 anni 30-34 anni laurea anni anni Totale 2000 14,1% 67,1% 13,4% 5,4% 100,0% 2002 17,5% 60,1% 14,4% 8,0% 100,0% L Italia si allinea all Europa? Dall analisi dell andamento di alcuni indicatori pare che l Italia stia, seppure lentamente, avviandosi verso un allineamento, dal punto di vista del sistema universitario, rispetto ai principali Paesi europei. Emerge come il nostro sistema rafforzi progressivamente la partecipazione agli studi universitari, peraltro già ai livelli degli altri Paesi europei (vedi Oecd 3 ), e mostri segnali importanti di miglioramento anche dal punto di vista del numero dei laureati e della rapidità con cui essi giungono al conseguimento del titolo. Questi due indicatori erano fino ad oggi due tra i punti più critici del sistema universitario italiano: molti iscritti all università e, in proporzione, pochi che terminavano gli studi con esito positivo e nei tempi previsti. Sembra dunque di poter affermare che le trasformazioni in atto, conseguenza dell intenso processo di riflessione avviato con la dichiarazione di Bologna e con la volontà di costituzione di uno spazio europeo dell istruzione, stia andando nella direzione giusta, facendo pervenire al titolo di studio un sempre maggior numero di soggetti, abbreviando degli studi e introducendo titoli universitari che si conseguono al termine di percorsi di studio consequenziali. Le dinamiche positive fanno presupporre che il nostro Paese sia avviato a colmare la distanza che lo separa dagli altri Paesi industrializzati relativamente alla percentuale di soggetti che si presentano sul mercato del lavoro essendo in possesso di un titolo di studio universitario. Su questo aspetto, i dati più recenti mostrano che l Italia è in recupero. Il possesso di un titolo universitario si traduce in vantaggi relativamente ai tempi di ricerca di lavoro e alla realizzazione professionale e sociale. L acquisizione di livelli di istruzione più elevati va considerata come un investimento in capitale umano, che si traduce in competenze valorizzate professionalmente sul mercato e che generano benefici salariali. Gli studi dell Oecd mettono in luce il positivo impatto a lungo termine dell istruzione sui singoli e sulla società e ciò implica la necessità di attuare politiche di finanziamento pubblico in generale e di aiuti finanziari agli studenti in particolare. Si può affermare che esistono i segnali che su questi aspetti il nostro Paese stia recuperando il ritardo nei confronti dei principali concorrenti. Ma non sappiamo ancora quanto lo sviluppo dell attuazione della riforma degli ordinamenti didattici consentirà di ridurre il divario rispetto agli altri Paesi in termini di studenti che conseguono il titolo breve (era questo l indicatore che nel 2001 ci vedeva all ultimo posto rispetto agli altri Paesi europei) e di tipologie di laurea che consentono, in genere, un maggior inserimento lavorativo. 3 Oecd, Education at a glance, 2003