Regolamento di POLIZIA MORTUARIA



Documenti analoghi
REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA

DEFINIZIONI PIANO REGOLATORE CIMITERIALE COMUNE DI CASTANO PRIMO

Allegato A alla delibera del c.c. n. 56 del 29/11/2012

COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa

C O M U N E DI CREMENAGA PROVINCIA DI VARESE

Città di Tortona Provincia di Alessandria

REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DI LOCULI E TOMBE NEI CIMITERI COMUNALI

LEGGE PROVINCIALE 20 giugno 2008, n. 7

R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE

LA GIUNTA COMUNALE. Visto l articolo 48 del T.U.E.L. - approvato con Decreto Legislativo in data n. 267; D E L I B E R A

COMUNE DI LADISPOLI Provincia di Roma

Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LE CONCESSIONI CIMITERIALI

Parere n. 69/2010 Norme da applicare per la cremazione. Legge di riferimento: D.P.R. n. 285/1990

COMUNE DI LEGNAGO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI LOCULI O COLOMBARI E DI CELLE-OSSARIO NEI CIMITERI COMUNALI

COMUNE DI GIORNICO REGOLAMENTO DEL CIMITERO. Giornico, ottobre 1996/ dicembre 1998

Le operazioni di esumazione

Regolamento. dei. contratti. cimiteriali

COMUNE DI MOTTA VISCONTI PROVINCIA DI MILANO PIANO REGOLATORE CIMITERIALE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE


PIANO CIMITERIALE NORMATIVA TECNICA DI ATTUAZIONE

COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico

REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI

INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISPERSIONE, AFFIDAMENTO E CONSERVAZIONE DELLE CENERI

DELIBERA DI G.C. N. 105 DEL LA GIUNTA COMUNALE. Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria:

Comune di Caraglio Regolamento comunale di polizia mortuaria Il Presente regolamento di polizia mortuaria sostituisce integralmente il precedente

COMUNE DI GALLIATE REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14

IL CONSIGLIO COMUNALE D E L I B E R A

COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

CONCESSIONI AREA CIMITERIALE

NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA

REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

Sommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE. Oggetto e finalità

REGOLAMENTO per l affidamento familiare delle ceneri delle salme e dei resti mortali. Indice

COMUNE DI CAPALBIO (Provincia di Grosseto) REGOLAMENTO PER LE CONCESSIONI CIMITERIALI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI

COMUNE DI TORLINO VIMERCATI Provincia di Cremona. Regolamento Comunale del. Servizio Cimiteriale

REGOLAMENTO PER LE CONCESSIONI DI AREE PER TOMBE DI FAMIGLIA

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL

Allegato 2 Schema di regolamento comunale in materia di cremazione Art. 1 (Autorizzazione alla cremazione) 1. La cremazione di cadavere deve essere

Comune di Prazzo Provincia di Cuneo. Regolamento comunale di polizia mortuaria

CITTA' DI CASTROVILLARI

REGOLAMENTO COMUNALE PER I SERVIZI FUNEBRI E CIMITERIALI

Comune di Castelnovo ne Monti

PIANO REGOLATORE CIMITERIALE

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

OGGETTO: RIDETERMINAZIONE TARIFFE PER I SERVIZI CIMITERIALI CON DECORRENZA GENNAIO 2011.

COMUNE DI SANSEPOLCRO

COMUNE DI VALFLORIANA REGOLAMENTO COMUNALE CIMITERIALE

, il / / e residente a. codice fiscale, tel. della salma del/della defunto/a. n. p. s. ),deceduto/a a il / / (atto n. p. s. ), in vita residente a,

REGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI. Art. 1 Oggetto e finalità

REGOLAMENTO PER LE CONCESSIONI CIMITERIALI

PROVINCIA DI TORINO DELLA GIUNTA COMUNALE N.62

Comune di Susegana. Provincia di Treviso. Regolamento comunale di polizia mortuaria

Regolamento Comunale per la concessione dei loculi, delle cellette ossario e cellette cinerarie nel cimitero del capoluogo

MUNICIPIO DI PONTE TRESA

DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

COMUNE DI LIVORNO. alla concessione della cappella denominata ex Fubini, posta all interno del

COMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto

CITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA

Comune di SAN PIETRO IN CASALE. Provincia di Bologna ORDINANZA RESPONSABILE DI SETTORE

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

Comune di Cimego. Regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale

CITTA DI STRESA Provincia del Verbano Cusio Ossola Servizi Demografici e Cimiteriali

COMUNE DI MOLVENA PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA

COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia

COMUNE DI CUASSO AL MONTE REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA

TABELLA MODIFICHE TARIFFE SERVIZI E CONCESSIONI CIMITERIALI ANNO 2015

COMUNE DI AIRASCA. Provincia di Torino REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE, CONSERVAZIONE E AFFIDAMENTO DELLE CENERI

COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro

Comune di Arezzo. Regolamento relativo alla cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti

SERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari

C O M U N E D I B A R D O N E C C H I A Provincia di Torino CAP

DISCIPLINARE. Comune di Follonica

Delibera CC 68 del Modifica ed Integrazione di alcuni articoli del Regolamento di Polizia Mortuaria

DISCIPLINARE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL AFFIDAMENTO E ALLA DISPERSIONE DELLE CENERI TITOLO I : AFFIDO PERSONALE DELLE CENERI

REGOLAMENTO COMUNALE CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEPOLTURE E CONCESSIONI CIMITERIALI

REGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI

COMUNE DI SPILIMBERGO (Provincia di Pordenone)

COMUNE DI SANT ANTIOCO PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS

COMUNE DI VERUNO PROVINCIA DI NOVARA

COMUNE DI TORREVECCHIA TEATINA Provincia di Chieti

! " #!! $ % &$! ' ( " ' ) &* ' # # + + #! $ # % &*

COMUNE DI MARANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA

Comune di Castelnovo ne Monti

Comune di Vergiate REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA

Provincia di Catanzaro

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO E DISPOSIZIONI GENERALI

Comune di Bertinoro Provincia di Forlì- Cesena Piazza Libertà, Bertinoro (FC)

REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA

Transcript:

COMUNE DI ROÉ VOLCIANO Provincia di Brescia Regolamento di POLIZIA MORTUARIA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.42 del 23/9/2005 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 dell 11/06/2008 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 09/03/2011 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 23/11/2011 1

TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI...4 Articolo 1 - Oggetto... 4 Articolo 2 Definizioni... 4 Articolo 3 Competenze... 5 Articolo 4 - Servizi gratuiti ed a pagamento... 5 Articolo 5 - Fornitura gratuita di feretri... 5 Articolo 6 - Atti a disposizione del pubblico... 5 Articolo 7 - Mappa... 5 Articolo 8 - Modalità del trasporto e percorso... 6 TITOLO II - CIMITERI...6 Articolo 9 - Individuazione cimiteri... 6 Articolo 10 - Disposizioni generali Vigilanza... 6 Articolo 11 - Ammissione nel cimitero... 6 Articolo 12 - Composizione del cimitero... 6 Articolo 13 - Raccolta delle ossa... 7 Articolo 14 - Urne cinerarie... 7 Articolo 15 - Orario... 7 Articolo 16 - Disciplina dell'ingresso... 7 Articolo 17 - Divieti speciali... 7 Articolo 18 - Epigrafi, monumenti, ornamenti sulle tombe nei campi comuni... 8 Articolo 19 - Fiori e piante ornamentali... 8 Articolo 20 - Materiali ornamentali... 8 TITOLO III - CONCESSIONI...8 Articolo 21 - Sepolture private... 8 Articolo 22 - Tombe di famiglia... 8 Articolo 23 - Durata delle concessioni... 9 Articolo 24 - Modalità di concessione... 9 2

Articolo 25 - Manutenzione, canone annuo, affrancazione... 9 Articolo 26 - Rinuncia a concessione... 9 Articolo 27 - Revoca... 9 Articolo 28 - Decadenza... 10 Articolo 29 - Provvedimenti conseguenti la decadenza... 10 Articolo 30 - Estinzione... 10 TITOLO IV - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE...10 Articolo 31 Abrogazione e Rinvio... 10 Articolo 32 Entrata in vigore e Pubblicazione... 10 Articolo 33 Diffusione... 11 3

TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 - Oggetto 1) Il presente regolamento, in osservanza delle disposizioni di cui al Titolo VI del testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. 27/7/1934, n. 1265, al D.P.R. 10/9/1990, n. 285 e successive modifiche ed integrazioni, e, recependo le direttive della Legge Regionale 18/11/ 2003 n. 22 e del Regolamento Regionale 9/11/ 2004 n. 6, ha per oggetto la disciplina dei servizi, in ambito comunale, relativi alla polizia mortuaria, intendendosi per tali quelli sulla destinazione e uso dei cadaveri o parti di essi, sui trasporti funebri, sulla costruzione, gestione e custodia dei cimiteri e locali annessi, sulla concessione di aree e manufatti destinati a sepoltura privata nonché sulla loro vigilanza, sulla costruzione di sepolcri privati, sulla cremazione, e in genere su tutte le diverse attività connesse con la cessazione della vita e la custodia delle salme. Articolo 2 Definizioni 1) Ai fini del presente regolamento, si intende per: - Avente diritto alla concessione: persona fisica che per successione legittima o testamentaria è titolare della concessione di sepoltura cimiteriale o di una sua quota. - Bara o cassa: cofano destinato a contenere un cadavere. - Cadavere: corpo umano privo delle funzioni vitali, di cui sia stata accertata la morte. - Cassetta resti ossei: contenitore di ossa o resti mortali assimilabili. - Ceneri: prodotto della cremazione di un cadavere, di ossa o di resti mortali assimilabili o di sito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. - Cinerario: luogo destinato alla conservazione delle ceneri. - Cimitero: luogo di conservazione permanente di spoglie umane e di memoria storica per la collettività. - Colombaro o loculo o tumulo o forno: vano di adeguate dimensioni per la collocazione di un feretro, una o più urne cinerarie, una o più cassette di resti ossei, un contenitore di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. - Concessione di sepoltura cimiteriale: atto con il quale un soggetto avente titolo costituisce a favore di un terzo il diritto di uso di una porzione di suolo o manufatto cimiteriale. Si configura in una concessione amministrativa se rilasciata dal comune. - Cremazione: riduzione in ceneri del feretro o del contenitore di parti anatomiche riconoscibili o dell esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi o di ossa. - Decadenza di concessione cimiteriale: atto unilaterale della pubblica amministrazione col quale si interrompe la concessione prima della naturale scadenza per inadempienza del concessionario. - Dispersione: versamento del contenuto di un urna cineraria in un luogo all interno del cimitero, sia all aperto che al chiuso, o all esterno del cimitero, in natura. - Esiti di fenomeni cadaverici trasformativi: trasformazione di cadavere o di parte di esso in adipocera, mummificazione, codificazione. - Estinzione della concessione cimiteriale: cessazione della concessione alla naturale scadenza. - Estumulazione: disseppellimento di un cadavere precedentemente tumulato. - Esumazione: disseppellimento di un cadavere precedentemente inumato. - Feretro: insieme della bara e del cadavere ivi contenuto. - Fossa: buca, di adeguate dimensioni, scavata nel terreno ove inumare un feretro o un contenitore biodegradabile. - Inumazione: sepoltura di feretro in terra. - Ossario comune: ossario destinato alla conservazione indistinta di ossa. - Revoca di concessione cimiteriale: atto unilaterale della pubblica amministrazione col quale si interrompe la concessione prima della naturale scadenza per motivi di pubblica utilità. - Salma: corpo inanimato di una persona fino all accertamento della morte. - Tomba familiare o di famiglia: sepoltura a sistema di inumazione o tumulazione, con capienza di più posti, generalmente per feretri, con adeguato spazio anche per collocazione di cassette di resti ossei e di urne cinerarie. - Tumulazione: sepoltura in loculo, nicchia, forno, tomba di famiglia, di feretro, cassetta di resti ossei 4

o urna cineraria, contenitore di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. - Urna cineraria: contenitore di ceneri. Articolo 3 Competenze 1) Le funzioni di polizia mortuaria di competenza del Comune sono esercitate dal Sindaco, quale Ufficiale di Governo e Autorità Sanitaria Locale. 2) L'organizzazione del servizio comunale in materia di polizia mortuaria è disciplinata con il presente regolamento e dal complesso delle norme nazionali e regionali di cui all art. 2. Articolo 4 - Servizi gratuiti ed a pagamento 1) Sono gratuiti i servizi di interesse pubblico, indispensabili, esplicitamente classificati gratuiti dalla legge e specificati dal regolamento. 2) Tra i servizi gratuiti sono compresi: a. la deposizione delle ossa in ossario comune; b. il feretro per le salme di persone i cui familiari non risultino in grado di sostenere la spesa, sempre che non vi siano persone od Enti ed Istituzioni che se ne facciano carico, secondo quanto specificato al successivo art. 5. 3) Tutti gli altri servizi sono sottoposti al pagamento delle tariffe stabilite dalla Giunta Comunale. Articolo 5 - Fornitura gratuita di feretri 1) Il Comune fornisce gratuitamente il feretro di cui all'art. 4, comma 2, lettera b) per salme di persone indigenti od appartenenti a famiglie bisognose purché residenti nel all atto della morte. 2) Lo stato di indigenza o di bisogno è dichiarato dal Comune sulla scorta delle informazioni assunte sulla composizione del nucleo familiare e sulla situazione economica degli interessati con le procedure e modalità di cui alla L. 8 novembre 2000, n. 328 e dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109 e sue successive integrazioni e modificazioni Articolo 6 - Atti a disposizione del pubblico 1) Presso gli uffici del servizio di polizia mortuaria è tenuto, secondo i casi su supporto cartaceo o informatico, a disposizione di chiunque possa averne interesse, il registro di cui all'art. 52 del DPR 10/9/1990, n. 285, perché possa essere compilato cronologicamente dagli addetti e fornire informazioni sulle sepolture cimiteriali. 2) Sono inoltre tenuti ben visibili al pubblico nell'ufficio comunale o nel cimitero: a. l'orario di apertura e chiusura (in ogni cimitero); b. copia del presente regolamento; c. ogni altro atto e documento la cui conoscenza sia ritenuta opportuna per gli interessati o per il pubblico, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241; Articolo 7 - Mappa 1) Presso il servizio di polizia mortuaria è tenuto un registro delle sepolture per l'aggiornamento continuo delle posizioni delle concessioni e dei concessionari. Detto registro, denominato mappa, può essere tenuto, se del caso, con mezzi informatici. 2) La mappa è documento probatorio, fino a prova contraria, delle variazioni avvenute nelle concessioni relative ai cimiteri del Comune. 3) Ad ogni posizione in mappa corrisponde un numero che deve coincidere con quello che obbligatoriamente deve essere apposto su ogni sepoltura nel cimitero e che trova riscontro nella cartografia cimiteriale. 5

Articolo 8 - Modalità del trasporto e percorso 1) I criteri generali di fissazione degli orari, le modalità ed i percorsi dei trasporti funebri sono determinati con ordinanza dal Sindaco. 2) Il trasporto, fatte salve le eccezionali limitazioni di cui all'art. 27 del T.U. leggi Pubblica Sicurezza, comprende: il prelievo della salma dal luogo del decesso, dal deposito di osservazione o dall'obitorio, il tragitto alla chiesa o al luogo dove si svolgono le esequie, la relativa sosta per lo stretto tempo necessario ad officiare il rito civile o religioso, il proseguimento fino al cimitero o ad altra destinazione richiesta. 3) Per eventuali soste e/o cerimonie, diverse dalle rituali, occorre la preventiva autorizzazione del Sindaco. TITOLO II - CIMITERI Articolo 9 - Individuazione cimiteri 1) Ai sensi dell'art. 337 del T.U. delle Leggi Sanitarie approvato con R.D. 27/7/1934, n. 1265 il Comune provvede al servizio del seppellimento nel cimitero individuato in Via San Pietro. Articolo 10 - Disposizioni generali Vigilanza 1) L'ordine e la vigilanza dei cimiteri spettano al Sindaco. 2) Alla manutenzione dei cimiteri, così come per la custodia e gli altri servizi cimiteriali, il Comune provvede con le forme di gestione riconosciute idonee e legittime, ai sensi del titolo V, parte I, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267. Articolo 11 - Ammissione nel cimitero 1) Nel cimitero, sono ricevute e seppellite, le salme di persone: a) decedute nel ; b) residenti, anche per un solo periodo della propria vita, nel ovvero il coniuge o parente in linea retta di primo grado. Per i non residenti la sepoltura è limitata nei campi di inumazione comune o nei loculi a cielo libero 2) Sono pure accolti i resti mortali e le ceneri delle persone sopra indicate. Articolo 12 - Composizione del cimitero 1) Nel cimitero sono individuati spazi o zone costruite da destinare a: a) campi di inumazione comune; b) tumulazioni individuali; loculi sotto portico c) tumulazioni individuali; loculi a cielo libero d) cellette ossario; e) nicchie cinerarie; f) ossario comune; g) cinerario comune; h) camera mortuaria. i) area per dispersione ceneri. 2) Nel cimitero possono essere individuati spazi o zone da destinare a: a) campi per fosse di inumazione per sepolture private; b) campi per la costruzione di sepolture private a tumulazione individuale, per famiglie, per collettività; 6

Articolo 13 - Raccolta delle ossa 1) Le ossa raccolte nelle esumazioni e nelle estumulazioni di norma sono depositate nell'ossario comune, salvo sia richiesto il collocamento in sepoltura privata a tumulazione od in cellette ossario. 2) E consentita la collocazione di più cassette di resti in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro. 3) Nel caso in cui la cassetta contenente i resti o le ceneri sia posta in un tumulo già oggetto di precedente concessione, potrà rimanervi fino alla scadenza della concessione stessa, dopodiché dovrà essere trasferita in altra collocazione, conformemente alle disposizioni del presente regolamento. Articolo 14 - Urne cinerarie 1) Ciascuna urna cineraria deve contenere le ceneri di una sola salma. 2) E consentita la collocazione di una o più cassette di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro. Articolo 15 - Orario 1) I cimiteri sono aperti al pubblico secondo l'orario fissato, per stagioni, dal Sindaco. 2) L'entrata dei visitatori è ammessa fino a 15 minuti prima della scadenza dell'orario. 3) La visita al cimitero fuori orario è subordinata al permesso del Responsabile del servizio di polizia mortuaria, da rilasciarsi per comprovati motivi. Articolo 16 - Disciplina dell'ingresso 1) Nei cimiteri, non si può entrare che a piedi. 2) E' vietato l'ingresso: a. a tutti coloro che sono accompagnati da cani o da altri animali; b. alle persone in stato di ubriachezza, vestite in modo indecoroso o in condizioni comunque in contrasto con il carattere del cimitero; c. a coloro che intendono svolgere all'interno del cimitero attività di questua; d. ai fanciulli di età inferiore agli anni 6 quando non siano accompagnati da adulti. Articolo 17 - Divieti speciali 1) Nel cimitero è vietato ogni atto o comportamento irriverente o incompatibile con la destinazione del luogo ed in specie: a. fumare, tenere contegno chiassoso, cantare, parlare ad alta voce; b. entrare con biciclette, motocicli o altri veicoli non autorizzati; c. introdurre oggetti irriverenti; d. rimuovere dalle tombe altrui fiori, piantine, ornamentazioni, lapidi; e. gettare fiori appassiti o rifiuti fuori dagli appositi spazi o contenitori, accumulare neve sui tumuli; f. portare fuori dal cimitero qualsiasi oggetto, senza la preventiva autorizzazione; g. danneggiare aiuole, alberi, scrivere sulle lapidi o sui muri; h. disturbare in qualsiasi modo i visitatori [in specie con l'offerta di servizi, di oggetti], distribuire indirizzi, volantini pubblicitari; i. fotografare o filmare cortei, tombe, operazioni cimiteriali, opere funerarie senza la preventiva autorizzazione del Responsabile dei servizi di polizia mortuaria. Per cortei ed operazioni cimiteriali occorre anche l'assenso dei familiari interessati; l. eseguire lavori, iscrizioni sulle tombe altrui, senza autorizzazione o richiesta dei concessionari; m. turbare il libero svolgimento dei cortei, riti religiosi o commemorazioni d'uso; n. assistere da vicino alla esumazione ed estumulazione di salme da parte di estranei non accompagnati dai parenti del defunto o non preventivamente autorizzati dal Responsabile dei servizi di polizia mortuaria; 7

o. qualsiasi attività commerciale. 2) I divieti predetti, in quanto possano essere applicabili, si estendono alla zona immediatamente adiacente al cimitero, salvo non debitamente autorizzati. 3) Chiunque tenesse, nell'interno dei cimiteri, un contegno scorretto o comunque offensivo verso il culto dei morti, o pronunciasse discorsi, frasi offensive del culto professato dai dolenti, sarà, dal personale addetto alla vigilanza, diffidato ad uscire immediatamente e, quando ne fosse il caso, consegnato agli agenti della forza pubblica o deferito all'autorità giudiziaria. Articolo 18 - Epigrafi, monumenti, ornamenti sulle tombe nei campi comuni 1) Sulle tombe nei campi comuni possono essere poste lapidi, croci, monumenti, ricordi, simboli, secondo le forme, le misure, il colore e i materiali conformi allo schema progettuale approvato dalla Giunta Comunale. 2) Ogni epigrafe deve contenere le generalità del defunto e le rituali espressioni brevi. 3) Si consente il collocamento di fotografia, purché eseguita in modo da garantirne la permanenza nel tempo; è pure consentito il collocamento di piantine di fiori e di sempreverdi, avendo però cura che non superino le altezze stabilite o che non invadano le tombe o i passaggi attigui. Articolo 19 - Fiori e piante ornamentali 1) Gli ornamenti di fiori freschi non appena avvizziscono dovranno essere tolti a cura di chi li ha impiantati o deposti. Allorché i fiori e le piante ornamentali siano tenuti con deplorevole trascuratezza, così da rendere indecorosi i giardinetti o i tumuli, il Responsabile del servizio di polizia mortuaria li farà togliere o sradicare e provvederà per la loro distruzione. Articolo 20 - Materiali ornamentali 1) Dai cimiteri saranno tolti d'ufficio i monumenti, le lapidi, i copritomba, ecc., la cui manutenzione difetti al punto di rendere tali opere non confacenti allo scopo per il quale vennero collocate. 2) Il Responsabile dei servizi di polizia mortuaria disporrà il ritiro o rimozione dalle tombe di tutti gli oggetti quali corone, vasi, piante, ecc., che si estendono fuori dalle aree concesse o che in qualunque forma non si addicano al decoro del cimitero o che, col tempo, siano divenuti indecorosi. TITOLO III - CONCESSIONI Articolo 21 - Sepolture private 1) Per le sepolture private può essere concesso l'uso di aree e di manufatti costruiti dal Comune. 2) Le aree possono essere concesse in uso per la costruzione a cura e spese di privati od enti, di sepolture a sistema di tumulazione individuale per famiglie e collettività. 3) Le concessioni in uso dei manufatti costruiti dal Comune possono riguardare: a. sepolture individuali (loculi, ossarietti, nicchie per singole urne cinerarie, ecc.); b. sepolture per famiglie e collettività. 4) Il rilascio della concessione è subordinato al pagamento del canone di cui all'apposito tariffario. Articolo 22 - Tombe di famiglia 1) Potranno essere date in concessione tombe di famiglia con un massimo di dieci loculi. 2) Tali costruzioni potranno essere realizzate direttamente dal Comune oppure da privati che ne facessero richiesta. 3) I progetti, sentita la Commissione Edilizia, debbono essere approvati dal Responsabile dell Ufficio Tecnico, su conforme parere della competente struttura igienistica del Distretto Socio-Sanitario dell ASL. 8

4) La realizzazione delle tombe di famiglia deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dalla data di stipulazione del contratto relativo alla concessione della relativa area. Articolo 23 - Durata delle concessioni 1) Le concessioni di cui ai precedenti articoli 21 e 22 sono a tempo determinato ai sensi dell'art. 92 del D.P.R. 10/9/1990, n. 285. 2) La durata è fissata: in 99 anni per i manufatti e le aree destinate alle sepolture per famiglie e collettività; in 40 anni per gli ossarietti e le nicchie/mensole cinerarie individuali; in 30 anni per i loculi; in 10 anni per le fosse. 3) Nell'atto di concessione verrà indicata la decorrenza della stessa che coincide con la data del contratto di concessione Articolo 24 - Modalità di concessione 1) La sepoltura, individuale privata di cui al terzo comma, lettera a) dell'art. 21, può concedersi solo in presenza della salma o ceneri per i loculi e le poste individuali; dei resti o ceneri per gli ossarietti; delle ceneri per le nicchie per urne. 2) Non è possibile prenotare concessioni di sepoltura ante mortem. 3) L'assegnazione avviene per ordine progressivo numerico tra le tipologie di sepolture disponibili, osservando come criterio l ordine cronologico stabilito dalla data e dall ora del decesso. L ordine progressivo si determina numerando sempre dall alto verso il basso. 4) La concessione in uso delle sepolture di cui al primo comma, non può essere trasferita a terzi, ma solamente retrocessa al Comune secondo quanto previsto dal presente regolamento. Articolo 25 - Manutenzione, canone annuo, affrancazione 1) La manutenzione delle sepolture private spetta ai concessionari, per le parti da loro costruite od installate. La manutenzione comprende ogni intervento ordinario e straordinario, nonché l'esecuzione di opere o restauri che il Comune ritenesse prescrivere in quanto valutata indispensabile od opportuna sia per motivi di decoro, sia di sicurezza o di igiene. Articolo 26 - Rinuncia a concessione 1) Il Comune ha facoltà di accettare la rinuncia a qualsiasi tipo di concessione quando la sepoltura non è stata occupata da salma. In tal caso il Comune rientra nel pieno suo impero di uso e di possesso pubblico del posto o delle aree rinunciate, venendo automaticamente anche in proprietà e possesso di manufatti ed opere murarie costruite nel soprasuolo e nel sottosuolo, senza alcun vincolo né indennizzo. Articolo 27 - Revoca 1) Salvo quanto previsto dall'art. 92, 2 comma, de l D.P.R. 10/9/1990, n. 285, è facoltà dell'amministrazione ritornare in possesso di qualsiasi area o manufatto concesso in uso quando ciò sia necessario per ampliamento, modificazione topografica del cimitero o per qualsiasi altra ragione di interesse pubblico. 2) Verificandosi questi casi la concessione in essere viene revocata, previo accertamento da parte del Comune dei relativi presupposti, e verrà concesso agli aventi diritto l'uso, per il tempo residuo spettante secondo l'originaria concessione o per la durata di 99 anni nel caso di perpetuità della concessione revocata, di un'equivalente sepoltura nell'ambito del cimitero. 9

Articolo 28 - Decadenza 1) La decadenza della concessione può essere dichiarata nei seguenti casi: a) quando la sepoltura individuale non sia stata occupata da salma, ceneri o resti per i quali era stata richiesta, entro 60 giorni dal decesso, cremazione, esumazione o estumulazione; b) quando venga accertato che la concessione sia oggetto di lucro o di speculazione; c) in caso di violazione del divieto di cessione tra privati del diritto d'uso della sepoltura, previsto all'art. 24, comma 3; d) quando, per inosservanza della prescrizione di cui all'art. 22, non si sia provveduto alla costruzione delle opere entro i termini fissati; e) quando la sepoltura privata risulti in stato di abbandono per incuria o per morte degli aventi diritto, quando non si siano osservati gli obblighi relativi alla manutenzione della sepoltura previsti dall'art. 25; f) quando vi sia grave inadempienza ad ogni altro obbligo previsto nell'atto di concessione. 2) La pronuncia della decadenza della concessione nei casi previsti ai punti e) ed f) di cui sopra, è adottata previa diffida al concessionario o agli aventi titolo, in quanto reperibili. 3) In casi di irreperibilità, la diffida viene pubblicata all'albo comunale e cimiteriale per la durata di 30 giorni consecutivi. 4) La dichiarazione di decadenza, a norma dei precedenti commi, compete al dirigente/responsabile in base ad accertamento dei relativi presupposti da parte del Responsabile del servizio di polizia mortuaria. Articolo 29 - Provvedimenti conseguenti la decadenza 1) Pronunciata la decadenza della concessione, il Comune disporrà, se del caso, la traslazione delle salme, resti, ceneri, rispettivamente in campo comune, ossario comune, cinerario comune. 2) Dopodiché il responsabile disporrà per la demolizione delle opere o al loro restauro a seconda dello stato delle cose restando i materiali o le opere nella piena disponibilità del Comune. Articolo 30 - Estinzione 1) Le concessioni si estinguono o per scadenza del termine previsto nell'atto di concessione ai sensi del precedente art. 23, ovvero con la soppressione del cimitero salvo, in quest'ultimo caso, quanto disposto nell'art. 98 del D.P.R. 10/9/1990, n. 285. 2) Prima della scadenza del termine delle concessioni di aree per sepolture per famiglie e collettività gli interessati possono richiedere di rientrare in possesso degli elementi mobili, ricordi, decorazioni e oggetti simili. 3) Allo scadere del termine, se gli interessati non avranno preventivamente disposto per la collocazione delle salme, resti o ceneri, provvederà il Comune collocando i medesimi, previo avvertimento agli interessati, rispettivamente nel campo comune, nell'ossario comune o nel cinerario comune. TITOLO IV - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Articolo 31 Abrogazione e Rinvio 1) Il presente regolamento abroga e sostituisce tutte le precedenti disposizioni regolamentari comunali vigenti che disciplinavano la materia. 2) Per quanto non disciplinato dal presente regolamento si fa espresso rinvio alle disposizioni normative nazionali e regionali che disciplinano la materia. Articolo 32 Entrata in vigore e Pubblicazione 10

1) Il presente regolamento entra in vigore una volta divenuta esecutiva la deliberazione consiliare con cui è stato approvato. 2) Il presente regolamento ad avvenuta esecutività della deliberazione di approvazione è pubblicato all albo pretorio per ulteriori quindici giorni, secondo le disposizioni contenute nell art. 66 dello Statuto comunale. Articolo 33 Diffusione 1) Per garantire una maggiore diffusione e conoscenza, il presente regolamento verrà pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Roè Vociano: www.comune.roevolciano.bs.it. 11