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CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA V COMMISSIONE CONSILIARE TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Seduta del 12 febbraio 2015 Processo verbale n. 7 Il giorno 12 febbraio 2015, alle ore 15.30, è convocata a norma dell art. 31, primo comma, del Regolamento generale, presso la sede del Consiglio regionale, la V Commissione per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno allegato. Presiede la seduta il Presidente Alessandro Sala. Assistono alla seduta il dirigente dell Ufficio Emanuela PANI, il responsabile della posizione organizzativa Egidio GASPERINI, anche con funzioni di verbalizzante, ed il funzionario Alessandro ROTILIO. Alle ore 15.50 il Presidente apre la seduta.

2 Argomento n. 3 dell odg: DOC n. 6 Programma di lavoro della Commissione europea anno 2015 Il PRESIDENTE dà la parola al relatore cons. Piazza per l illustrazione del provvedimento. Il Vice Presidente Piazza illustra il documento dal punto di vista generale, soffermandosi sui temi di competenza della V Commissione. La dott.ssa GALIMBERTI, Dirigente della Struttura Giuridico legale del trasporto pubblico accenna alle osservazioni formulate dalla Direzione generale Infrastrutture e mobilità. SEGUE TRASCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PRESIDENTE Bene. Siamo già in ritardo. Continuiamo i nostri lavori, Consiglieri. Passiamo ora alla trattazione del Doc n. 6, concernente il Programma di lavoro della Commissione Europea per l anno 2015. Ho fatto inserire nella rete intranet la documentazione relativa al provvedimento. Prego il Vice Presidente, nonché relatore, Piazza di prendere la parola. Prego anche la dottoressa Galimberti, che è presente, di accomodarsi a questo tavolo. Grazie. Vice Presidente relatore Piazza. Ne ha facoltà. Cons. PIAZZA Grazie. Abbiamo cercato di cogliere i profili attinenti alle materie della Commissione V relativa al Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2015. Con le elezioni europee del maggio 2014 ha avuto inizio l ottava legislatura del Parlamento europeo. Come previsto dal nuovo articolo 17 del Trattato sull Unione europea, per la prima volta è stato il Parlamento ad eleggere il Presidente della Commissione Europea, nominando nel luglio del 2014 Jean-Claude Juncker. All atto dell insediamento Juncker ha presentato un programma politico che intende perseguire durante il mandato quinquennale della Commissione, individuando le dieci priorità degli orientamenti politici della Commissione. In particolare, Juncker si propone di destinare per il prossimo triennio più di 300 miliardi di euro fra investimenti pubblici e privati a misure di sostegno all economia reale. Questi investimenti dovranno essere diretti a infrastrutture, istruzione, ricerca, innovazione, energie rinnovabili ed efficienza energetica. L attuazione di questi obiettivi programmatici avviene per il tramite dei programmi elaborati annualmente dalla Commissione. Sarà qui analizzato brevemente il Programma di lavoro del 2015. Il Programma è stato inviato dalla Commissione agli Stati membri ed ai vari organi istituzionali, affinché questi partecipino in modo ascendente alla formazione delle politiche comunitarie.

E infatti intenzione della neoeletta Commissione modificare i metodi di lavoro delle istituzioni europee per migliorare la collaborazione con il Parlamento europeo, gli Stati membri e le loro articolazioni interne. Senza entrare nello specifico di tutti gli allegati, voglio semplicemente riepilogarli. L allegato n. 1 elenca le 23 nuove iniziative che la Commissione intende presentare nel 2015 nell ambito delle 10 priorità indicate dagli orientamenti politici. L allegato 2 contiene le 80 proposte pendenti di cui si prospetta il ritiro o la modifica, corredate da una motivazione. L allegato 3 elenca le 79 proposte inserite nel programma REFIT, adeguatezza della regolamentazione. L allegato 4 elenca gli 81 atti legislativi che entreranno in vigore nell anno 2015. L allegato 1 ha il titolo Nuove iniziative e riprende le 10 priorità politiche perseguite dalla Commissione e per ognuna stabilisce le attività concrete da avviare nell anno in corso. E trovate l elencazione, poi, di tutte e 10 queste priorità. L allegato 2 include le 80 proposte legislative pendenti delle quali si prevede il ritiro o la riformulazione, corredate da una motivazione sulle scelte della Commissione. E qui non sono mancati ritiri anche per ciò che concerne le iniziative in merito ad infrastrutture e trasporti, fra le quali spiccano il ritiro della proposta di regolamento sui servizi di assistenza a terra degli aeroporti, la quale era volta a migliorare l efficienza e la qualità complessiva dei servizi di assistenza a terra a beneficio delle compagnie aeree e degli utenti. Il ritiro, secondo la Commissione Europea, si giustifica poiché dopo la prima lettura del Parlamento europeo non si è consolidata alcuna forma di accordo. L altro punto è il ritiro della proposta di direttiva del Parlamento europeo sui diritti e le misure di sicurezza dell aviazione. L allegato 3, nell ambito del programma REFIT, è dedicato al miglioramento della regolamentazione con l obiettivo di ridurre la burocrazia ed eliminare gli oneri normativi di eccessivo peso. Quest opera di revisione investirà anche aspetti relativi alle infrastrutture ed ai trasporti. Si segnala l iniziativa di semplificazione dei regolamenti in materia di trasporto su strada, la valutazione della direttiva sul trasporto combinato e, inoltre, l abrogazione dell ormai superato - a parere della Commissione Europea - regolamento per l abolizione delle discriminazioni nei prezzi e nelle condizioni di trasporto. Per quanto riguarda l allegato 4, si segnala che nel 2015 entreranno in vigore alcuni atti comunitari che riguardano in particolare il settore del trasporto aereo. Al termine di questa breve disamina, appare opportuno svolgere alcune considerazioni di carattere generale sugli orientamenti della Commissione in materia di finanziamento alle infrastrutture. Com è noto, il potenziamento dei trasporti e delle reti infrastrutturali è il punto di partenza ineludibile per l attuazione delle libertà fondamentali e, in ultima analisi, per la piena realizzazione di un mercato unico europeo. E, inoltre, indubbio il ruolo degli investimenti in infrastrutture per stimolare la crescita e la competitività dei sistemi economici. La situazione infrastrutturale in Europa è però disomogenea. Soprattutto nel Meridione europeo sussistono gravi carenze infrastrutturali che provocano un notevole handicap competitivo. Sono, dunque, necessarie nuove risorse per colmare il gap fra il nord e sud dell Unione. Nel mese di novembre Juncker ha presentato il piano degli investimenti 2015-2017. Il piano si muove in tre direzioni: la creazione di un apposito fondo europeo per gli investimenti strategici, FEIS, in cui confluiranno 21 miliardi di euro di fondi pubblici che per il tramite dell effetto moltiplicatore, cioè il previsto flusso di fondi privati in proporzione di uno a quindici, mobiliterà complessivamente 315 miliardi di euro. 3

4 Il fondo concentrerà gli investimenti nelle infrastrutture, in particolare la banda larga, le reti energetiche e i trasporti negli agglomerati industriali, nell istruzione, nella ricerca, nell innovazione, nella piccola e media impresa e nell impresa a media capitalizzazione. La predisposizione e l individuazione di progetti credibili, anche fornendo agli Stati membri l assistenza tecnica necessaria alla predisposizione di progetti appetibili. Gli Stati stanno già fornendo alla Commissione elenchi di progetti che verranno selezionati sulla base di tre criteri fondamentali: il valore aggiunto europeo, la redditività del valore economico, la rapidità di attuazione non oltre il 2017. Terzo punto. La predisposizione di una tabella di marcia per eliminare gli ostacoli all investimento, al fine di rendere l Europa più attraente per gli investitori. Su questo programma si è espresso nel mese di dicembre il Comitato delle regioni con apposita risoluzione, che se da un lato plaude all operato della Commissione non manca di rilevarne criticità proponendone dei miglioramenti. Nel primo senso si elogia la Commissione per aver riconosciuto l importanza del ruolo degli enti locali e regionali nell incremento della crescita e per aver proposto di escludere gli investimenti pubblici che sostengono progetti nell ambito del FEIS dal calcolo del disavanzo nel quadro del Patto di stabilità e di crescita. Quanto agli aspetti problematici, prima di tutto, si prende atto della significativa insufficienza dell attuale volume degli investimenti e segue la richiesta di non escludere dai fondi progetti su piccola scala che contribuiscono alla creazione di posti di lavoro a livello locale, anche attraverso la predisposizione di un piano di investimento urbano e rurale. Da ultimo si sottolinea come, oltre al criterio quantitativo, vada considerato anche quello qualitativo con iniezioni di investimenti anche in istruzione, salute e ricerca. Il Comitato, infine, richiede un particolare sostegno alle amministrazioni locali e regionali, affinché vengano supportate nell individuazione e nella preparazione di progetti e segnalare come questi potrebbero essere esposti ad oneri finanziari aggiuntivi durante la fase di attuazione del piano. Poi ho le osservazioni di programma. Non so se vogliamo lasciare la parola ai tecnici che sono qui. Per quanto riguarda le osservazioni di programma, rispetto ai contenuti del Programma di lavoro della Commissione, nell allegato 1 si evidenzia la mancanza di un evidenza specifica per quanto riguarda il settore dei trasporti. In riferimento all allegato 3, che dovremmo avere tutti, al punto 77 a pagina 17 sull azione REFID, di cui abbiamo parlato prima, in aggiunta alle disposizioni citate, il controllo di idoneità potrebbe opportunamente riguardare anche la direttiva 2006/87, Comunità Europea, che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna con finalità di semplificare la normativa e la sua applicazione pratica. Gli operatori del settore segnalano, infatti, difficoltà di applicazione per le unità di piccola dimensione destinate a navigare sulle vie d acqua interne italiane e la necessità frequente di ricorrere al regime delle deroghe, con conseguente dilazione dei tempi delle procedure amministrative. L esigenza della revisione è stata espressa anche nel convegno tenuto da Atena - Associazione italiana di tecnica navale, che si è svolto il 7 marzo ad Arona. E questi potrebbero essere gli elementi poi delle raccomandazioni che possiamo allegare al parere da inviare alla I Commissione. PRESIDENTE Naturalmente, le osservazioni le faremo avere a tutti e naturalmente se la dottoressa Galimberti intende intervenire. Ne ha facoltà sempre lei. Dott.ssa GALIMBERTI Grazie Presidente. No, esprimiamo queste tre osservazioni puntuali. In realtà, è sottinteso che in senso generale sul documento l espressione del parere per noi è positiva.

5 PRESIDENTE Bene. Per oggi è quanto dovevamo relativamente al documento n. 6. A questo punto chiudo. La seduta termina alle ore 16.00. Hanno partecipato ai lavori della seduta: - i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: voti Presidente Alessandro SALA (Maroni Presidente) 4 Vice Presidente Mauro PIAZZA (Nuovo Centro Destra) 5 Cons. Segretario Agostino ALLONI (Partito Democratico della Lombardia) 4 Componenti - Fabio ALTITONANTE (F.I. - Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente) 10 - Roberto ANELLI (Lega Lombarda Lega Nord - Padania) 8 - Lucia CASTELLANO (Con Ambrosoli Presidente Patto Civico) 5 - Silvana CARCANO (Movimento 5 Stelle) 3 - Eugenio CASALINO (Movimento 5 Stelle) 3 Riccardo De CORATO (Fratelli d Italia Centrodestra Nazionale) 2 - Lino FOSSATI (Maroni Presidente) 4 - Salvatore Carlo MALVEZZI (Nuovo Centro Destra) 4 - Donatella MARTINAZZOLI (Lega Lombarda Lega Nord Padania) 7 - Onorio ROSATI (Partito Democratico della Lombardia) 4 - Raffaele STRANIERO (Partito Democratico della Lombardia) 3 Ha partecipato, per la Giunta regionale, Direzione generale Infrastrutture e mobilità, la dott.ssa Irene GALIMBERTI, Dirigente della Struttura Legislativo legale del trasporto pubblico. Risultano assenti alla seduta i seguenti Consiglieri componenti la Commissione: - Maria Teresa BALDINI (Gruppo MISTO) - Luca Daniel FERRAZZI (Maroni Presidente) - Gian Antonio GIRELLI (Partito Democratico della Lombardia) - Iolanda NANNI (Movimento 5 Stelle) - Jacopo SCANDELLA (Partito Democratico della Lombardia) IL PRESIDENTE (Alessandro SALA) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Agostino ALLONI) IL RESPONSABILE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Egidio GASPERINI) Allegato: Ordine del giorno della seduta.

6 V Commissione - Territorio e infrastrutture giovedì 12 febbraio 2015 ore: 14:30 Seduta in sede congiunta della V Commissione e del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione ore: 15:30 Seduta di Commissione ore: 16:00 Audizioni in merito al pdl 187 con ANAV, ASSTRA Lombardia, associazioni di categoria di trasporto con noleggio di conducente O.D.G. DELLA SEDUTA IN SEDE CONGIUNTA DI GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015 TRATTAZIONE RELATORE 1 Presentazione da parte di Eupolis Lombardia del rapporto finale della ricerca in merito alla missione valutativa Il consumo di suolo nella pianificazione comunale O.D.G. DELLA SEDUTA DI GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015 TRATTAZIONE RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Nomina Relatori 3 DOC N. 6 PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANNO 2015 Assegnazione: 20/01/2015 CONSULTIVA Mauro PIAZZA