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Transcript:

Oggetto: Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ai sensi del D.P.R. del 12.4.1996 e della L.R. 18.1.1999, n. 1, art. 31 e successive modifiche e integrazioni, relativa al Progetto di completamento del complesso alberghiero La Peonia, Comune di Sant Antioco (CA). Proponente: Immobiliare Peonia Rosa S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Immobiliare Peonia Rosa S.r.l. ha presentato, nel gennaio 2006, l istanza di valutazione di impatto ambientale relativa al Progetto di completamento del complesso alberghiero La Peonia, Comune di Sant Antioco (CA), ascrivibile alle opere di cui alla Delib.G.R. n. 5/11, allegato A1 punto 8 lettera a) Campeggi e villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri turistici residenziali ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 metri cubi, o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti all'interno dei centri abitati, sottoposto alla procedura di VIA a seguito di screening (Determinazione del Direttore del Servizio SIVIA n. 2602/VIII del 13.11.2003). L intervento, il cui costo complessivo è quantificato in euro 28.677.818,69 (Contributo in conto capitale pari a euro 11.775.217,30-Ministero Attività produttive Direzione Generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese Ufficio E3 art. 3, legge n. 221/90, D.M. 5 dicembre 2001), consiste nel completamento della struttura ricettiva denominata Peonia Rosa, di proprietà della Società Immobiliare Peonia Rosa S.r.l., in località S Acqua Sa Canna, nel comune di Sant Antioco. È prevista la realizzazione di una struttura ricettiva articolata in 57 corpi di fabbrica all interno della quale saranno realizzati un albergo di 80 camere, per un totale di 150 posti letto e una residenza turistica alberghiera composta di 281 appartamenti con angolo cottura, per un totale di 653 posti letto (volumetria complessiva 24.351,20 m 3 ). In merito all iter, l Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato in data 6 febbraio 2006, in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito, e che in data 5 aprile 2006 si è tenuta la presentazione al pubblico dell intervento. Non sono inoltre pervenute osservazioni sul progetto. 1/6

In data 16 giugno 2006 si è svolta la conferenza istruttoria, in seguito alla quale, dopo anche l effettuazione di un sopralluogo in data 3 luglio 2006, il Servizio SAVI ha chiesto una serie di chiarimenti e integrazioni. Il Servizio SAVI ha convocato la seconda conferenza istruttoria in data 18 dicembre 2006 in occasione della quale, data la recente pubblicazione del Piano Paesaggistico Regionale, è stato chiesto alla Società di approfondire alcuni aspetti del quadro programmatico e alle Amministrazioni comunale e provinciale di comunicare il parere di competenza. Pervenuti detti pareri, nonché gli approfondimenti richiesti al proponente, il Servizio SAVI, tenuto conto anche di quanto rilevato dall Assessorato regionale dell Urbanistica, ha concluso l istruttoria. Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia con nota n. 3658\RE del 18.12.2007 ha espresso, in linea di massima, un parere positivo sotto il profilo strettamente paesaggistico suggerendo, nel contempo, che il proponente, nella fase di redazione del progetto esecutivo, valuti la percorribilità e la possibilità di eventuali ulteriori azioni di mitigazione correlate, in particolare, alla realizzazione di aree destinate a parcheggio e alla ulteriore riduzione delle superfici boscate. In tal senso, in detto parere viene suggerito, considerata la presenza di una cava di prestito ormai abbandonata, di verificare, se le condizioni del sito lo dovessero consentire, la possibilità di valutare l attuabilità di parcheggi interrati e che l edificato sia preferibilmente previsto nelle aree occupate da essenze di scarso pregio quali l eucaliptus. L Assessore informa che il Servizio SAVI, a conclusione dell istruttoria, visti i pareri favorevoli del Comune di Sant Antioco e dell Amministrazione Provinciale di Carbonia-Iglesias, nonché del Servizio Governo del Territorio e Tutela Paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia Iglesias sopra richiamato, non avendo rilevato condizioni ostative sotto il profilo ambientale, ha confermato la precedente proposta di giudizio positivo in merito alla compatibilità ambientale dell intervento, condizionata al rispetto di una serie di prescrizioni. Successivamente, a seguito di un ulteriore approfondimento di natura urbanistica, promosso in sede di Giunta regionale, è pervenuta la nota n. 1129/Gab del 20.7.2009 con la quale l Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, ha affermato si evidenzia che dall esame degli atti e con particolare riferimento alla nota del Comune di Sant Antioco n. 4471/8 del 20.3.2007 e alla nota di quest Ufficio Prot.n. 5902/P del 19.4.2007 emerge che le opere di urbanizzazione del Piano attuativo risultano completate. Pertanto il Piano attuativo in argomento risulta efficace ed eseguibile. L Assessore, quindi, riporta le prescrizioni e condizioni proposte dal Servizio SAVI che dovranno essere recepite dalla Società proponente nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. il posizionamento della piscina e la distribuzione dei parcheggi dovrà avvenire secondo quanto riportato negli elaborati sostitutivi/integrativi presentati in data 31.10.2006 (tavole P7, 2/6

P7bis); in relazione alla distribuzione planimetrica dei corpi di fabbrica in sede di progettazione esecutiva, dovrà essere studiata la possibilità di un posizionamento più lontano dal mare per gli edifici più prossimi allo stesso nonché nelle aree occupate da essenze di scarso pregio; 2. come richiesto dal Servizio della Tutela del Paesaggio di Cagliari dovrà essere valutata in sede di progettazione esecutiva la reale possibilità di realizzare nell area della cava di prestito parcheggi interrati in luogo dei parcheggi di superficie, avendo però riguardo di verificare eventuali interferenze con le falde superficiali, l impatto derivante dalla movimentazione dei materiali di scavo e della destinazione dello stesso in relazione alle reali possibilità di riutilizzo; 3. ai fini del riutilizzo dei reflui, il trattamento di depurazione impiegato dovrà essere tale da garantire all uscita del depuratore i requisiti di qualità chimico-fisici e microbiologici (Escherichia coli non superiore a 10 UFC/100 ml) stabiliti dal D.M. 185 del 12.6.2003; dovranno inoltre essere rispettate le condizioni operative stabilite nel medesimo D.M. 185 del 12.6.2003, in particolare: a) la rete di distribuzione dei reflui trattati dovrà essere realizzata in maniera da evitare rischi di contaminazione alla rete di adduzione e distribuzione delle acque idropotabili; b) dovranno essere adottate opportune misure di segnalazione che evidenzino i punti di consegna delle acque reflue trattate; 4. l eventuale superamento dei limiti previsti dal D.M. 185 del 12.6.2003, dovrà essere immediatamente comunicato alla Provincia di Carbonia-Iglesias, alla A.S.L. n. 7 e all ARPAS; 5. al fine di ridurre il rischio dello scarico di reflui non trattati, la vasca di accumulo dovrà possedere un volume doppio rispetto a quello previsto; la stessa dovrà essere dotata di idonea agitazione al fine di evitare la sedimentazione dei solidi presenti; 6. la gestione dei fanghi, prodotti durante il processo di depurazione, dovrà avvenire nel rispetto del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.; 7. lo svuotamento periodico della piscina dovrà essere effettuato con modalità tali da escludere lo scarico a mare; 8. al fine della tutela della vegetazione naturale e della biodiversità: a) i cantieri dovranno essere ubicati nelle aree con minore copertura vegetale, minimizzando l asportazione alberi e arbusti, privilegiando la sfrondatura e procedendo alla eliminazione selettiva di specie esotiche eventualmente presenti; b) al termine dei lavori, gli spazi destinati ai cantieri dovranno essere rinaturalizzati; 3/6

c) negli spazi in prossimità delle strutture sportive, delle aree parcheggio e dei percorsi di collegamento, si dovrà effettuare, anche al fine della mitigazione dell impatto visivo, l impianto plurispecifico di essenze arbustive ed arboree, coerentemente con quanto indicato nella tavola P7bis; d) per tutti gli impianti e sistemazioni a verde si dovranno utilizzare specie autoctone coerenti con la vegetazione attuale e potenziale del sito, ricercando la massima diversità ed evitando disposizioni simmetriche e regolari; e) si dovrà utilizzare materiale di propagazione appartenente a ecotipi locali, evitando rigorosamente l'uso di ibridi e varietà ornamentali; 9. al fine di proteggere gli esemplari di Chamaerops humilis presenti nell area, prima dell inizio dei lavori, con l ausilio di personale esperto e sotto il controllo dell Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente: a) dovranno essere individuati e censiti gli esemplari presenti nelle aree soggette a lavori; b) tutte le palme presenti nelle aree di cantiere dovranno essere espiantate, con modalità che ne garantiscano la buona conservazione, e successivamente reimpiantate in aree limitrofe idonee con presenza di vegetazione spontanea; 10. su tutti gli esemplari trapiantati, nonché sui nuovi impianti, dovranno essere eseguite le cure colturali necessarie a garantirne l attecchimento, comprese le irrigazioni di soccorso, per un periodo non inferiore a cinque anni; 11. al fine della riduzione dei consumi energetici, della mitigazione dell inquinamento luminoso, nonché della riduzione del disturbo nei confronti dell avifauna marina: a) dovranno essere attuate le misure previste dalla L. n. 10/1991, dal D.Lgs. n. 192/2005 e dal D.Lgs. n. 311/2006 relativamente all obbligo di installazioni solari-termiche e fotovoltaiche e alle caratteristiche costruttive dell involucro edilizio; b) in sede di progetto esecutivo, gli edifici dovranno essere protetti dall eccessivo irraggiamento, anche attraverso la più opportuna collocazione nel lotto, ricorrendo all utilizzo della vegetazione circostante come filtro naturale, a un dimensionamento adeguato delle aperture, a sistemi di protezione solare fissi o mobili; c) per l illuminazione della viabilità e degli spazi esterni (parcheggi, campi da tennis, vialetti, sentieri, piscina, piazzette) si dovranno installare lampade ad alta efficienza luminosa, ai vapori di sodio a bassa pressione, e schermate verso l alto e verso il mare; 12. al fine del risparmio della risorsa idrica: 4/6

a) dovrà essere realizzata, secondo quanto dichiarato negli elaborati di progetto integrativi, una doppia rete di distribuzione (rete duale), la prima ad esclusivo uso idropotabile, la seconda per il riutilizzo dei reflui depurati per usi non potabili (irrigazione delle aree a verde, antincendio, alimentazione delle cassette di scarico dei servizi igienici, etc.); 13. tutti i percorsi dovranno essere realizzati in pietra locale (pedonali) e terra naturale stabilizzata (carrabili); 14. dovranno essere attuate le misure seguenti per il contenimento degli impatti in fase di cantiere, al rispetto delle quali dovranno essere vincolate, tramite specifiche prescrizioni contrattuali, anche tutte le ditte esterne esecutrici dei lavori. In particolare: a) l ingombro del cantiere relativo ai diversi gruppi di edifici contigui dovrà essere ridotto al minimo in conformità con quanto schematizzato, a titolo esemplificativo, nella tavola P15; b) l organizzazione del cantiere dovrà avvenire per parti, per piccoli raggruppamenti di fabbricati, al fine della riduzione al minimo dello stoccaggio dei materiali, dell emissione di polveri e dell impatto visivo derivante dagli scavi aperti, secondo le modalità e il cronoprogramma indicati al paragrafo 3.3.3 dello SIA; c) il rumore prodotto dovrà essere gestito tramite interventi tecnici e gestionali (es. programma dei lavori che limiti la sovrapposizione temporale delle attività maggiormente rumorose; utilizzo di apparecchiature a motore pneumatico adeguatamente silenziate) che permettano, quanto più possibile, il contenimento del disturbo entro i limiti acustici di zona; d) l effettuazione delle fasi di trasporto dei materiali polverulenti dovrà prevedere la copertura dei cassoni degli autocarri e la limitazione della velocità dei mezzi; e) nei periodi siccitosi dovrà essere effettuato l inumidimento periodico delle strade sterrate interessate dal passaggio dei mezzi di cantiere; f) dovrà essere effettuato l inumidimento periodico del terreno durante le fasi di scavo, di movimentazione terre, di stesura e compattazione del materiale di riempimento. Si prescrive, infine, che prima dell approvazione del progetto da sottoporre ad autorizzazione, e comunque prima dell inizio dei lavori, dovranno essere trasmessi al Servizio SAVI gli elaborati progettuali significativi che recepiscono le prescrizioni di carattere strutturale di cui ai punti precedenti. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio SAVI. 5/6

La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di esprimere, per le motivazioni esposte in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell intervento Progetto di completamento del complesso alberghiero La Peonia Comune di Sant Antioco (CA), proposto dalla Immobiliare Peonia Rosa S.r.l., a condizione che siano rispettate, e recepite nei successivi atti abilitativi, le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il comune di Sant Antioco, la provincia di Carbonia-Iglesias, il Servizio Governo del Territorio e Tutela Paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia, il Servizio territoriale dell Ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Carbonia-Iglesias dell Assessorato regionale della Difesa dell Ambiente e l A.R.P.A.S.; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI, dovranno essere avviati entro tre anni dall adozione della presente deliberazione, pena l attivazione di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione (B.U.R.A.S.). Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 6/6