Esempi di Applicazioni Parallele e di Metodologie di parallelizzazione



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Esempi di Applicazioni Parallele e di Metodologie di parallelizzazione Esempi Applicazioni Parallele Applicazioni embarassing parallel Es.. Calcolo del π Metodo di parallelizzazione Task farm statico Applicazioni con computazioni regolari su ciascun elemento del dominio Es., Prodotto di matrici dense Decomposizione geometrica Es., Metodi delle differenze finite per la soluzione di PDE Applicazioni con computazioni non regolari sugli elementi del dominio Es., Fattorizzazione LU (domini densi) Decomposizione a grana fine Es., Simulazione di modelli oceanografici Applicazioni intrinsecamente dinamiche Es. N-queen problem, problemi di ottimizzazione Es. Problemi di dinamica molecolare, N-body Task farm dinamico Riconfigurazione dinamica Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 2/51 1

Task farm statico: Calcolo del π 4 f(x) = 1+ x 2 4 ð = 1 0 f(x) dx f R (f) = h n n i= 1 f(x ) i Regola del rettangolo 0 0 π = area under f(x) π=area sottesa da f(x) h = 1/n Ampiezza dell intervallo x = h(i 0. 5 ) i Punti intermedi Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 3/51 Regola dei rettangoli Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 4/51 2

Decomposizione per la regola dei rettangoli In verde, i domini assegnati al processo 0 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 5/51 Calcolo del π (versione sequenziale) #include <math< math.h> main() {int n, i; double PI25DT = 3.141592653598793238462643; double h, sum,, pi; while (1) {printf( Enter the number of intervals ); scanf( %d, &n ); if (n == 0) break; else { h=1.0/(double) n; sum=0.0; for (i=1; i<=n; i++) { x=h*((double) i-0.5); i } sum=sum+(4.0/(1.0+x*x)); pi=h*sum; printf( pi ( pi is approximately is approximately %.16f, pi); %.16f, pi); } } } Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 6/51 3

Funzioni MPI utilizzate nel Calcolo π int MPI_Init(int *argc, char**argv) int MPI_Comm_size(MPI_Comm comm, int *size) int MPI_Comm_rank(MPI_Comm comm, int *rank) int MPI_Bcast(void *buf, int count, MPI_Datatype datatype, MPI_Op op, int root, MPI_Comm comm) int MPI_Finalize(void) Funzioni di temporizzazione double MPI_Wtime(void) ~ secondi double MPI_Wtick(void) ~ tempo in secondi tra due tick del clock Uso: Una chiamata all inizio della parte computazionale Una chiamata alla fine della parte computazionale Evitare di considerare l INPUT iniziale e l OUTPUT finale per il calcolo dello SPEEDUP Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 7/51 Calcolo del π (versione parallela - MPI) #include mpi mpi.h #include <math< math.h> char *argc[]; {int n, myid, numprocs,, i, rc; double PI25DT= 3.141592653598793238462643; double mypi,, pi, h, sum,, x, a; Task farm implementato come MPI_Init Init(& (&argc,, &argv& argv); Programma SPMD MPI_Comm Comm_size(MPI_COMM_WORLD, &numprocs& numprocs); MPI_Comm Comm_rank(MPI_COMM_WORLD, &myid& myid); while (1) {if (myid == 0) {printf( Enter the number of intervals: : (0 quits) ) ); scanf( %d, &n); } MPI_Bcast Bcast(&n, 1, MPI_INT, 0, MPI_COMM_WORLD); if (n == 0) break; else { h=1.0/(double double) ) n; sum=0.0; for (i=myid myid+1; i<=n; i+=numprocs numprocs) { x=h*((double double) ) i-0.5); i sum+=(0.4/(1.0+x*x)); } mypi=h* =h*sum; MPI_Reduce(&myip myip,, &pi, 1, MPI_DOUBLE, MPI_SUM, 0, MPI_COMM_WORLD); if (myip == 0) printf( pi is approximately %.16f, Error is %.16f\n, pi, fabs(pi (pi-pi25dt)); } } MPI_Finalize Finalize(); } Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 8/51 4

Decomposizione a grana fine: Fattorizzazione LU Versione sequenziale for k=1 to n-1 do for s=k+1 to n do l sk =a sk /a kk /*calcolo dei moltiplicatori*/ for j=k+1 to n do for i=k+1 to n do a ij =a ij -l ik a kj /*Aggiornamento della sotto-matrice Ak */ (k,k) A k 1 problema della parallelizzazione SPMD: Come decomporre la matrice? Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 9/51 Decomposizione del dominio (row oriented) A k A k BLOCK MAPPING WRAP MAPPING (CYCLIC) A k REFLECTION MAPPING Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 10/51 5

Fattorizzazione LU parallela (column oriented) A k WRAP COLUMN MAPPING Algoritmo SPMD (column) for k=1 to n-1 1 do if (k in mycolumns) then for i=k+1 to n do l ik =a ik /a kk broadcast(column column k ) l ik else receive(column column k ) l ik for j=k+1 to n do if (j in mycolumns) then for i=k+1 to n do a ij =a ij -l ik a kj Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 11/51 Fattorizzazione LU parallela (row oriented) for k=1 to n-1 do for i=k+1 to n do l ik =a ik /a kk /*calcolo dei moltiplicatori*/ for i=k+1 to n do for j=k+1 to n do a ij =a ij -l ik a kj /*aggiornamento elementi di A*/ (k,k) A k La decomposizione a blocchi di righe ha un problema evidente. Quale? Si sceglie la decomposizione per righe ciclica Algorimo SPMD (row) for k=1 to n-1 1 do if (k in mynode) then broadcast(row row k ) else receive(row row k ) for all (i>k in mynode) ) do i ik =a ik /a kk for all (i>k in mynode) ) do for j=k+i to n do a ij =a ij -l ik a kj Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 12/51 6

Fattorizzazione con Column Pivoting for k=1 to n-1 1 do /*column partial pivoting*/ if (<I own column k> ) then <search for pivot k in mycolumn k > if (manager= manager=mynode) then <send pivot index> else receive(pivot index) if (k pivot index) then <swap(column k, column pivot )> /*LU Factorization*/ if (<I own row k >) then <send myrow k > else receive(myrow k ) if (<I own column k >) then <compute and send mymultiplyers k > else receive(mymultiplyers k ) for all(<i (<i k+1 in myrow i >) do for all (<j k+1 in mycolumn j >) do a ij =a ij -l ik a kj Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 13/51 Decomposizione geometrica Dominio di Ω 2 : griglia N*N punti distribuita su griglia L*L: Ad ogni passo = F Dopo ogni passo scambio di valori delle aree di overlap 2 T calc = N N L ( / L) T comm = / Tcomm / Tcalc L / N Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 14/51 7

Algoritmo di Jacobi Si consideri un equazione differenziale alle derivate parziali ellittica, per cui si vuole determinare la soluzione allo stato stabile. Una nota tecnica risolutiva (iterativa) è quella che utilizza il Metodo di Jacobi. Dato come dominio una griglia di N*N punti, a ciascun passo iterativo, ogni punto della griglia viene aggiornato con una combinazione lineare dei punti della griglia adiacenti (calcolati al passo precedente): x k + 1 i = 1 ( a a n j i k ij x j b ) i i=1,,n k=0,1, Componente da aggiornare al passo k+1 Componenti aggiornate al passo k con cui si aggiorna l elemento (i,j) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 15/51 Algoritmo JACOBI int i, j; Algoritmo sequenziale double u[n][n], unew[n][n]; for (j=0; j++; j<n) for (i=0; i++; i<n) unew[i][j]=0.25*(u[i [i][j]=0.25*(u[i-1][j])+u[i][j+1]+u[i][j-1]+u[i+1][j]) 1]+u[i+1][j])-h*h*f(i,j) Processo 2 i,j+1 Decomposizione del dominio dei dati: per blocchi di righe i-1,j i,j-1 i+1,j Halo Processo 1 Processo 0 Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 16/51 8

Jacobi: Algoritmo Parallelo MPI-Fortran Get a new communicator for a decomposition of the domain and my position in it call MPI_CART_CREATE(MPI_COMM_WORLD, 1, numprocs,.false.,.true., comm1d, ierr) call MPI_COMM_RANK(cimm1d, myid, ierr) call MPI_CART_SHIFT(comm1d, 0, 1, nbrbottom, nbrtop, ierr) compute the actual decomposition call MPE_DECOMP1D(ny, numprocs, myid, s, e) initialize the right-hand-side (f) and the initial solution guess (a) call ONEDINIT(a, b, f, nx, s, e) actually do the computation. Note the use of a collective operation to check for convergence, and a do-loop to bound the number of iterations. do 10 it=1, maxit get ghost points call EXCHNG1(a, nx, s, e, comm1d, nbrbottom, nbrtop) perform one Jacobi sweep call SWEEP1D(a, f, nx, s, e, b) repeat to get a solution back into array a call EXCHNG1(b, nx, s, e, comm1d, nbrbottom, nbrtop) call SWEEP1D(b, f, nx, s, e, a) check for convergence call MPI_ALLREDUCE(diffw, diffnorm, 1, MPI_DOUBLE_PRECISION, MPI_SUM, comm1d, ierr) if (diffnorm.lt. 1.0e-5) goto 20 if (myid.eq. 0) print *, 2*it, Difference is, duffnorm continue if (myid.eq. 0) print Failed to converge continue if (myid.eq. 0) then print *, Converged after, 2*it, Iterations endif Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 17/51 (1) Routine per Scambio Messaggi in Jacobi subroutine exchng1(a, nx,, s, e, comm1d, nbrbottom, nbrtop) include mpif.h integer nx, s, e double precision a(0:nx+1, s-1:e+1) integer comm1d, nbrbottom, nbrtop integer status(mpi_status_size), ierr call MPI_SEND (a(1,e), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbr, 0, comm1d, ierr) call MPI_RECV (a(1,s-1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 0, comm1d, status, ierr) call MPI_SEND (a(1,s), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 1, comm1d, ierr) call MPI_RECV (a(1,e+1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 1, comm1d, status, ierr) return end Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 18/51 9

(2) Routine per Scambio Messaggi in Jacobi (uso di coppie di SEND/RECEIVE) subroutine exchng1(a, nx,, s, e, comm1d, nbrbottm, nbrtop) include mpif.h integer nx, s, e double precision a(0:nx+1,s-1:e+1) integer comm1d, nbrbottom, nbrtop, rank, coord integer status(mpi_status_size), ierr call MPI_COMM_RANK(comm1d, rank, ierr) call MPI_CART_COORDS(comm1d, rank, 1, coord, ierr) if (mod(coord, 2).eq. 0) then call MPI_SEND(a(1,e), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 0, comm1d, ierr) call MPI_RECV(a(1,s-1) nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 0, comm1d, status, ierr) call MPI_SEND(a(1,s), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 1, comm1d, ierr) call MPI_RECV(a(1,e+1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 1, comm1d, status, ierr) else call MPI_RECV(a(1,s-1) nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 0, comm1d, status, ierr) call MPI_SEND(a(1,e), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 0, comm1d, ierr) call MPI_RECV(a(1,e+1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 1, comm1d, status, ierr) call MPI_SEND(a(1,s), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 1, comm1d, ierr) endif return (3) Routine per Scambio Messaggi in Jacobi (uso di MPI_SENDRECEIVE) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 19/51 (4) Routine per Scambio Messaggi in Jacobi (Comunicazioni Non-Bloccanti) subroutine exchng1(a, nx,, s, e, comm1d, nbrbottom, nbrtop) include mpif.h integer nx, s, e double precision a(0:nx+1,s-1:e+1) integer comm1d, nbrbottom, nbrtop integer status_array(mpi_status_size, 4), ierr, req(4) call MPI_IRECV(a(1,s-1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 0, comm1d, req(1), ierr) call MPI_IRECV(a(1,e+1), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 1, comm1d, req(2), ierr) call MPI_ISEND(a(1,e), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrtop, 0, comm1d, req(3), ierr) call MPI_ISEND(a(1,e), nx, MPI_DOUBLE_PRECISION, nbrbottom, 1, comm1d, req(4), ierr) call MPI_WAITALL(4, req, status_array, ierr) return end Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 20/51 10

Motivazione per Comunicazioni Non-Bloccanti boundary halo array boundary halo for(iterations) update all cells; send boundary values to neighborours; receive halo values from neighborours; for(iterations) update boundary cells; processo initiate sending of boundary values to neighborours; initiate receipt of halo velues from neighborours; update non-boundaru cells; wait for completion of sending of boundary values; wait for completion of receipt of halo values; Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 21/51 Modalità di Comunicazione Non Bloccanti SEND Il processo mittente esegue la SEND ma non si blocca. Può continuare ad eseguire tutte le operazioni che non alterano il buffer di SEND. Analoghe versioni delle comunicazioni bloccanti 1. MPI_ISEND 2. MPI_ISSEND 3. MPI_IBSEND 4. MPI_IRSEND RECEIVE Il processo destinatario esegue la RECEIVE ma non si blocca. Può continuare ad eseguire tutte le operazioni che non alterano il buffer di RECEIVE. RECEIVE non bloccanti possono anche essere combinate con SEND bloccanti e viceversa. MPI_IRECV Stessi parametri + uno molto importante: request (serve per il testing sull effettiva conclusione della comunicazione) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 22/51 11

Routine di testing per Comunicazioni Non Bloccanti Test singoli 1. MPI_TEST 2. MPI_WAIT Test multipli 1. MPI_TESTALL 2. MPI_WAITALL 3. MPI_TESTSOME 4. MPI_WAITSOME Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 23/51 Parallelizzazioni più complesse: Algoritmo Gauss-Seidel L algoritmo di Jacobi è una tecnica iterativa che converge piuttosto lentamente; pertanto su elaboratori sequenziali si preferiscono utilizzare altri algoritmi quali il metodo di Gauss- Seidel ed il Successive OverRelaxation method (SOR), che convergono con una rapidità di circa due volte maggiore [Hagel 81]. Il metodo di Jacobi aggiorna il vettore i iterazione utilizzando solo i valori ottenuti al passo iterativo precedente. Il metodo SOR e di Gauss-Seidel accelerano il tasso di convergenza utilizzando, nella valutazione di x k+1, non solo x k, ma alcune delle componenti appena calcolate dello stesso x k+1. Componente da aggiornare al passo k+1 Componenti aggiornate al passo k Componenti aggiornate al passo k+1 Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 24/51 12

Parallelizzazione Algoritmo di Gauss-Seidel PARALLELIZZAZIONE: Modello Data-Parallel =====> Si decompone il dominio in strisce assegnando i punti di ciascuna striscia ad un diverso processore. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 =====> Si decompongano ulteriormente i punti di discretizzazione in due sottoinsiemi disposti come in una scacchiera: black/white (o red/black). =====> Per ciascun passo iterativo si individuano due sotto-livelli di iterazione: 1) nel primo si aggiornano i punti dell insieme black, utilizzando i valori dell insieme white; 2) nel secondo, analogamente, i punti white sono aggiunti utilizzando gli elementi black al passo precedente. Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 25/51 Simulazione di Modelli Oceanografici Approccio di parallelizzazione: Decomposizione a grana fine del dominio (+ riconfigurazione dinamica) Decomposizione del Dominio Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 26/51 13

Task farm dinamico: Problema delle N Regine Problema: Trovare tutte le soluzioni per posizionare N Regine su di una scacchiera NxN tale che nessuna Regina sia in grado di attaccarne un altra. Una soluzione Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 27/51 Problema delle N Regine (esempio N=4) Q = Posizione della Regina (Queen) Ramo senza soluzioni Ramo senza soluzioni 2 soluzioni Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 28/51 14

Algoritmo risolutivo: ricerca esaustiva Si ha uno spazio di ricerca irregolare, con un dominio non definibile a priori Non è possibile effettuare una decomposizione del dominio Necessità di bilanciamento dinamico Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 29/51 Soluzione parallela al problema delle N Regine Approccio di parallelizzazione: Task farm dinamico Manager - Costruisce e mantiene il livello superiore dell albero di ricerca (posizione iniziale della Regina) - Usa i worker per costruire l albero e risolve ogni foglia dell albero - Tiene traccia del numero totale di soluzioni trovate Worker - Esegue due task principali 1. Suddivide il problema in sottoproblemi 2. Risolve i sottoproblemi Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 30/51 15

Pattern di Comunicazione (prevalente) tra processi paralleli Un richiamo al problema dell Embedding visto in precedenza Master/slave Task farm statico (es., Integrazione per π) Task farm dinamico (es., Problema delle N regine) Near-neighbor (es., Jacobi, metodi alle differenze finite per la soluzione di PDE) Multicast (es., Fattorizzazione LU, Moltiplicazione di matrici) Irregolare (es., Problemi di dinamica molecolare, fluidodinamica) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 31/51 Metriche di Valutazione delle Prestazioni nel Calcolo Parallelo (cenni) 16

Speedup Definizione 1 (Speedup Ideale) Rapporto tra il tempo di esecuzione del migliore algoritmo sequenziale T* ed il tempo di esecuzione del corrispondente algoritmo parallelo ottenuto utilizzando p processori: * * T S p = Definizione 2 (Speedup Algoritmico) Rapporto tra il tempo di esecuzione dell algoritmo su di un unico processore (T 1 ) ed il tempo di esecuzione dello stesso su p processori (T p ) T p Tipico andamento dello speedup Speedup Numero processori Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 33/51 Efficienza Misura del grado di inutilizzo dell elaboratore parallelo E p = S p p Per definizione, 0 <= E p <= 1 Buona misura per la presentazione di più risultati in quanto, rispetto allo speedup (espresso in funzione di p), normalizza i tempi di esecuzione efficienza 1 Dati Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 34/51 17

Legge di Amdhal (1967) Si assuma che in un determinato problema possa essere distinto in due parti: una inerentemente sequenziale (sia f la percentuale di tale sezione sul calcolo complessivo) ed una completamente parallelizzabile: Tempo di esecuzione: T p 1 f = ( f + ) T1 p N f Allora lo speedup è limitato da: Conseguenza S p f + 1 1 p f per p S p 1 / f Una piccola frazione di operazioni sequenziali può limitare fortemente lo speedup ottenibile da un computer parallelo Esempio Se f=0.1 Sp 10, indipendentemente da quanti processori si hanno Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 35/51 Motivazioni Diversi studi sperimentali condotti presso il Sandia National Laboratory hanno dimostrato che per molti problemi era possibile ottenere speedup quasi lineari (circa 1000 con 1024 processori) Ciò ha condotto ad una rivisitazione della legge di Amdhal: Il difetto della legge di Amdhal è quello di considerare f e p scorrelati, cioè dipendenti dalle proprietà statiche dell algoritmo senza tener conto della dimensione dello spazio computazionale Scalando la dimensione del problema con il numero di processori usati, si ha invece che: Legge di Barsis-Gustafson T 1 non è più indipendente dal numero di processi utilizzati T p risulta indipendente dal numero di processori Ribaltamento del paradigma di Amdhal: Amdhal: quanto sarà Tp dato T1 Barsis: quanto sarà T1 dato Tp Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 36/51 18

Legge di Barsis-Gustafson (cont.) Esecuzione parallela = Ts + Tw s w s pw Esecuzione sequenziale = Ts + p Tw Sia s la frazione di tempo che una macchina parallela spenderebbe nella parte seriale del programma e w la frazione che la stessa macchina parallela spenderebbe nelle parti parallelizzabili del programma medesimo. Ts + pt w Ts Tw S p ( scalato ) = + = + p = s + pw T + T T + T T + T s w s w s w Normalizzando anche in questo caso, cioè supponendo w+s=1, si ha: = s + p (1 - s) = s + p ps = p + ( 1 p ) s Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 37/51 E possibile avere speedup superlineare (?) Confronto disonesto (es.: Algoritmo sequenziale non buono) Caratteristiche HARDWARE (Soprattutto dovuto a gerarchie di memoria: cache/disco) Anomalie ALGORITMICHE (es.: algoritmi di ricerca) T 1 =11 (tempo sequenziale con tradizionale algoritmo di ricerca) Soluzione T 2 =4 (tempo parallelo con 2 processori) Speedup = 11/4 = 2.75!! Max Speedup (lineare) = 2 Spazio di ricerca Assegnato al Processore 1 Spazio di ricerca Assegnato al Processore 2 Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 38/51 19

Cause di inefficienza delle Applicazioni parallele (e possibili rimedi) Processo implementativo di un programma SPMD Programma Sequenziale Decomposizione del Dominio dei Dati (Schema di memorizzazione) 1 2 Primitive di Comunicazione Programma parallelo (versione 1) Strategia di tuning Programma parallelo (versione 2) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 40/51 20

Parametri che Influenzano le Prestazioni Bilanciamento del Carico Rapporto Comunicazioni/Computazioni Colli di Bottiglia (sequenzializzazioni, sincronizazioni) Tuning dei Programmi Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 41/51 Programmare i multicomputers Le macchine MIMD a memoria distribuita (muticomputers) raggiungono buone prestazioni (speedup) soltanto se sono programmate in maniera opportuna. Sono molto più difficili da programmare rispetto alle SIMD o alle MIMD a memoria condivisa. In particolare, esiste una granularità ottima dei processi (dati) per ciascun tipo di problema che deve essere risolto su di un particolare mulicomputer. Nel caso in cui l insieme di processi abbia una granularità maggiore o minore di quella ottima, in generale lo speedup non sarà né lineare né proporzionale al numero di processi presenti. Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 42/51 21

Bilanciamento del Carico Obiettivo: Assegnare a tutti i processori un analogo WORKLOAD ===> Livelli di utilizzazione simili significano prestazioni più elevate POSSIBILI TECNICHE DI MIGLIORAMENTO Diminuire la granularità Ridistribuzione dinamica di strutture dati o di task Ridistribuzione di strutture dati statiche Aumentare il livello di multiprogrammazione (per ciascun nodo) Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 43/51 Bilanciamento Dinamico (a Posteriori) dei Processi Ottenuto mediante MIGRAZIONE DEI PROCESSI (o STRUTTURE DATI) Vi sono tre metodi per controllare e gestire l operazione (centralizzata) della migrazione: Iniziativa del Destinatario I processori con piccolo workload richiedono più processi (Adatto nel caso di sistemi molto carichi) Iniziativa del Mittente I processori con eccessivo workload richiedono di poter cedere alcuni processi ad altri processori (Adatto nel caso di sistemi poco carichi) Metodo Ibrido (adattativo) Si passa dal primo al secondo metodo a seconda del livello di carico del sistema. Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 44/51 22

Pro e Contro del Bilanciamento Dinamico + Si ottiene, tipicamente, un utilizzo maggiore dei processori ± Bisogna evitare la cosiddetta migrazione circolare, utilizzando algoritmi opportuni e valori soglia - Vi sono elevati costi aggiuntivi sia nel determinare il workload dei processori che il workload totale - L operazione di migrazione di un processo è costosa e dovrebbe essere effettuata solo per i processi con lunghi tempi di esecuzione (informazione che spesso non è possibile determinare a priori) - In genere, tutti i metodi di bilanciamento dinamico intervengono troppo tardi (quando le prestazioni del sistema sono già degradate). Il bilanciamento forward-looking è possibile solo conoscendo i tempi di run dei singoli processi. - Nei sistemi eccessivamente carichi, tutti i metodi di bilanciamento dinamico non hanno punti di riferimento. Per di più, i costi introdotti dalla gestione del bilanciamento tendono a far peggiorare ulteriormente le prestazioni del sistema. Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 45/51 Bottleneck di Sequenzializzazione Obiettivo: Evitare che tutti i processi si mettano in attesa di un singolo processore. ===>Ogni sequenzializzazione forzata del codice influenza in modo considerevole le prestazioni. Bottleneck del processore Bottleneck del codice Es., Fattorizzazione LU (decomposizione per colonne) POSSIBILE TECNICHE DI MIGLIORAMENTO Modificare o migliorare l algoritmo in modo da sovrapporre il codice sequenziale con altre computazioni Distribuire i workload di processori sovraccarichi (bottleneck) tra più processori Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 46/51 23

Bottleneck di Sincronizzazione Obiettivo: Limitare i punti in cui tutti i processori debbano sincronizzarsi. ===> L ultimo processo ad arrivare al punto di sincronizzazione determina il tempo di esecuzione globale. LU factorization (no send-ahead) POSSIBILI TECNICHE DI MIGLIORAMENTO Inviare i valori necessari alle computazioni di altri processori non appena sono disponibili (send-ahead) Modificare o riorganizzare l algoritmo in modo da eliminare i punti di sincronizzazione dove non strettamente necessari Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 47/51 Rapporto Comunicazioni/Computazioni Obiettivo: Minimizzare il rapporto tempo di comunicazione tempo di computazioni di un programma. ===> Rapporti COMUNICAZIONI/COMPUTAZIONI più bassi implicano prestazioni più elevate POSSIBILI TECNICHE DI MIGLIORAMENTO Aumentare la granularità Ristrutturare il programma in modo da avere meno messaggi, ciascuno di dimensione maggiore Ristrutturare le comunicazioni in modo da combinare messaggi logicamente multipli in messaggi singoli Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 48/51 24

Tuning dei Programmi (Ambito: Data Parallelism con Allocazione Statica) OBIETTIVO 1: MIGLIORARE IL BILANCIAMENTO DEL CARICO Esempio (Fattorizzazione LU) Passare da una decomposizione geometrica ad una decomposizione ciclica del dominio dei dati Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 49/51 Tuning dei Programmi (Ambito: Data Parallelism con allocazione statica) OBIETTIVO2: ELIMINARE LE SINCRONIZZAZIONI NON NECESSARIE Esempio (Fattorizzazione LU) (1) Algortimo naive (decomposizione per righe) for k=1 to n-1 do if (k in mynode) then broadcast(a k* ) else receive(a k* ) for all (i>k in mynode) do l ik =a ik /a kk for j=k+1 to n do a ij =a ij -l ik a kj (2) Algoritmo 1-send-ahead (decomposizione per righe) if (1 in mynode) then broadcast(a i* ) for k=1 to n-1 do if not(k in mynode) then receive(a k* ) for all (i>k in mynode) do l ik =a ik /a kk for j=k+1 to n do {a ij =a ij -l ik a kj if ((i=k+1) (i n)) then broadcast(a i* ) } Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 50/51 25

Tuning dei Programmi (Ambito: Data Parallelism con Allocazione Dinamica) Sebbene lo schema task-farm dinamico possa miglioriare considerevolmente il Bilanciamento del Carico, è possibile effettuare ulteriori miglioramenti agendo sulla granularità dei compiti e dell allocazione dei processi. Esempio (N Regine) Determina il numero migliore (del punto di vista del bilanciamento) per ciò che concerne i sottoproblemi da creare [Numero di sottoproblemi e numero di messaggi sono inversamente proporzionali] ---> si tende a migliorare il bilanciamento del carico e il rapporto comunic./comput. Invia due sottoproblemi per ciascuna comunicazione Manager-Worker [In tal modo si consente al Worker di sovrapporre una computazione per ogni richiesta pendente al Manager] ---> si riduce il bottleneck di sequenzializzazione e si migliora il rapporto comunicazione/computazione Se il manager risulta essere poco carico, sfrutta il multitasking: aggiungi un processo Worker anche sul processore che esegue il processo Manager Se il Manager risulta essere troppo carico, suddividi il lavoro del Manager tra più processori Michele Colajanni Esempi programmi paralleli 51/51 26