ANNO VI C 1 NUMERO III OTTOBRE 2011 on questo annuncio, che nasce dal trasalire dallo stupore del cuore che riconosce il RISORTO vivo, presente, operante in mezzo a noi, nella nostra vita... come per l apostolo Giovanni sul mare di Tiberiade, il pastorale di servizio apre il nuovo anno. L annuncio del pastorale di servizio di Melina Scibetta Questa notizia vuole essere il grido che ancora una volta sveglia il nostro cuore a vita nuova lo scuote dal torpore lo libera dalla paura illumina gli angoli ancora bui. È il grido che ridà forza alle nostre mani stanche e rende salde le ginocchia vacillanti, rinvigorisce la nostra fede, rinnova la speranza, alimenta la carità, infonde il coraggio, la perseveranza, libera il cuore dalla cecità, dalla sordità, dalla mediocrità Questo è il grido che sempre si eleva nelle nostre assemblee durante i nostri incontri di preghiera ma non accada che abituandoci ad esso lo rendiamo inefficace. La Signoria di Gesù non può essere qualcosa che sappiamo, ma realtà - evento da scoprire e vivere, giorno dopo giorno nella nostra vita, rendendolo presente nel nostro quotidiano, perché Gesù sia SI- GNORE dei nostri gruppi, delle nostre famiglie, delle nostre parrocchie, della nostra diocesi, del mondo intero. Con questo annuncio ed in questa realtà vogliamo iniziare il nuovo anno, vivere già questo tempo di programmazione, consapevoli che tutto inizia dalla SIGNORIA DI GESÙ, tutto deve ruotare intorno a Lui e tutto deve portare a Lui. Estendere la sua Signoria in questo nostro tempo deve essere chiamata, consapevolezza, desiderio e impegno costante. Gesù, Signore della nostra vita, personale e comunitaria, è l inizio, il fine e la meta del nostro cammino. Nella Signoria di Gesù vogliamo iniziare a vivere anche il nuovo mandato come pastorale di servizio, proporla con una fede nuova, con un ardore nuovo, con un entusiasmo nuovo, perché vi sia un nuovo risveglio, una nuova fioritura di doni e carismi che il Signore vorrà concedere, e come esperienza costante da vivere giorno dopo giorno nella novità dello Spirito così che sia la nostra vita a proclamare, a gridare per le strade del mondo che: GESÙ È RISORTO, È VIVO ED È IL SIGNORE!. Questa notizia e grido del cuore è l augurio che il pastorale di servizio rivolge ad ogni fratello e ad ogni sorella presenti, e quanti ne vorrà ancora chiamare il Signore. Questa è la notizia che ogni cuore sta aspettando anche nell inconsapevolezza, questa è la notizia che apre il cuore alla fede e cambia la vita. Oggi più che mai c è l urgenza di annunciarla, ed ogni giorno è prezioso se essa raggiunge un cuore, ma rimane un giorno sprecato se Gesù non è annunciato. È tempo non si può più aspettare non si può sonnecchiare sulle nostre indecisioni è tempo di decisione, di prendere posizione per contrastare i signori che il mondo ogni giorno propone e impone senza che ce ne rendiamo conto. È ORMAI TEMPO dice l apostolo Paolo - DI SVEGLIARVI DAL SONNO, PERCHÉ LA NOSTRA SALVEZZA È PIÙ VICINA DI QUANDO DIVENTAMMO CREDENTI (Rm 13,11). Temporeggiare è dormire, dubitare è dormire, essere tiepidi e demotivati è dormire, guardare i problemi è dormire, non annunciare è dormire, non vivere è dormire, è fuggire dalla propria realtà. Svegliamoci! Riprendiamo il cammino con la consapevolezza nuova che la SIGNORIA DI GESÙ è in mezzo a noi. Partiamo ancora da Lui che è il nostro principio e il nostro fine, Colui che da senso e vittoria alla nostra vita. Amen Alleluia!
...Fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli di don Giuseppe Argento assistente spirituale del Pastorale di servizio L asciatevi sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo Non aspettate che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero.benedetto XVI Oggi nelle nostre comunità non mancano persone incredule o dubbiose. La fede resta una conquista incessante del diventare cristiani. L annuncio del kerigma e la sequela di Cristo non cessano di costituire un obiettivo per la missione della Chiesa qui tra noi come nel mondo. Per questo parlare di missione oggi significa comprendere che a tutti è dato lo stesso dono d amore, che è rappresentato dal Vangelo accolto, e dalla fede in Cristo celebrata e testimoniata ad ogni creatura. Ma prima che i singoli, è decisivo guardare alla comunità missionaria, al nostro essere Chiesa, che annuncia Cristo vivendo la carità nel suo interno come fonte di amore verso tutti. La Chiesa è carità nel senso che accoglie l amore di Dio rivelato e donato all umanità intera in Cristo suo Figlio. Gesù è la carità di Dio, perché lui ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito affinché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Ogni battezzato dunque che usufruisce di questo amore, è inviato dalla Comunità nel mondo per evangelizzare e donare a tutti l amore che ha ricevuto, Cristo Signore. Quando diciamo La carità è anima della missione intendiamo sottolineare che al centro della missione c è l amore di Cristo donato, manifestato e testimoniato dalla Chiesa missionaria e da ogni cristiano che da essa è mandato. Ogni missionario è come se prestasse la sua voce, il suo cuore, le sue mani e piedi alla comunità per portare a tutti l amore di Cristo e il Vangelo della carità vissuto nella Chiesa. La missione è qualcosa che affascina tantissimo. È un andare e anche un collaborare, è fare del mondo la propria casa... Gesù fu maestro di incontro e il missionario è colui che vuole mantenere questo aspetto di Gesù come qualcosa di attuale e necessario nel mondo di oggi. La missione è vivere ogni momento con intensità e non smettere mai di imparare. Essere missionari oggi significa riscoprire ed attualizzare la passione che Gesù aveva per le persone, una passione che il Cristo manifestava nella quotidianità. Credo che chi vuole essere oggi missionario debba riscoprire anche il senso della casualità e degli incontri spontanei perché era così che Gesù viveva la sua missione. E le persone che incontrava uscivano trasformate dopo il loro incontro. Gesù era l uomo della casualità. Noi purtroppo, per cause che tentiamo di giustificare ragionevolmente, stiamo perdendo un poco questo andare incontro alle persone. Facciamo tanto, è vero, ma dimentichiamo che il Vangelo va condiviso con le persone nel loro ambiente. La gente, oggi più che mai, ha bisogno di persone che stiano loro vicino. E credo sia questo il compito fondamentale del missionario: stare vicino alle persone. Questo è l impegno che ci viene chiesto dalla nostra santa chiesa di Agrigento essere tutti missionari per trasformare Canicattì. Maria Regina dei missionari, ci protegga e ci custodisca. Vi benedico tutti don Giuseppe Argento Annunciare con più coraggio, pregare con più fiducia, credere con più gioia, amare con più passione. 2
Laudato sii mi Signore D io è Amore. La natura di Dio è Amore, ma un amore che è totalmente diverso da quello che pensiamo noi, Dio è Amore che crea e si dona, che non offre qualcosa di suo, ma se stesso. Dio ci ha creato e lo ha fatto per amore. Tutto l'universo esiste perché Dio lo ha voluto. La Bibbia si apre con un'affermazione enorme: In principio Dio creò il cielo e la terra (Gn 1,1). Nel credo professiamo che Dio è il "Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili".per quanto riguarda l'uomo e la donna, la Bibbia precisa: A immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò (Gn 1,27). Dio è il mio creatore, è lui che mi fa esistere. Solo Dio, sapienza e potenza infinita può creare. Solo Dio è la ragione di tutto ciò che esiste. Tutta la creazione "canta" la gloria del creatore, ma soltanto l'essere umano, dotato di intelligenza razionale, è in grado di capire l'immensità e la bellezza dell'universo e di comprendere di avere un rapporto personale con Dio Creatore. Dio è Luce. Dio è luce per la nostra mente bisognosa di uscire dalle tenebre dell'ignoranza. Eredi della nostra cultura laicale e mondana, non riflettiamo abbastanza sulla creazione e programmiamo viaggi internazionali o addirittura interplanetari, ma non guardiamo mai il cielo. La persona che non rimane incantata davanti al sorgere del sole, dal mare o dalle catene dei monti; che non prova stupore davanti a un cielo stellato, alla bellezza dei fiori, alla trasparenza degli occhi di un bambino... non sa che cosa sia la creazione. Ma chi rimane estasiato da così tanta bellezza non può fare a meno di cantare le lodi del Creatore e di cadere in ginocchio in silenzio orante e... spontaneamente sale a Dio la lode e il ringraziamento non solo a nome proprio, ma anche di tutte le creature. Davanti all'immensità dell'universo, l'essere umano è qualcosa di insignificante, ma è l'unica creatura terrestre che sia in grado di comprenderne il senso, l'immensità, la bellezza e l'armonia, egli è l'unico in grado di intravedere il Creatore, di riconoscerlo ed amarlo: l'unico che possa raccogliere la voce di tutte le creature e farsi voce dell'universo. "Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto. A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore." (Sal 104, 33-34) Fratelli ritorniamo allo stupore dei bambini, lasciamoci incantare dalla meravigliosa natura che ci circonda e come S. Francesco canteremo: Laudato sii mi Signore! Gina Messana 3
T 4 S. Teresa D Avila(detta anche Teresa la grande) di Clara Calafatello eresa de Ahumada y Cepeda nacque ad Avila in Spagna nel 1515. Sin da bambina manifesta il desiderio di vedere Dio (infatti fugge da casa assieme al fratello per andare a combattere con i Mori e morire martire). Nel 1538 entra nel Carmelo di Avola con il nome Teresa di Gesù Religiosa tiepida, passava molto tempo in parlatoio, chiacchierando con amici e parenti. Ma non poteva finire così la Teresa dalle grandi aspirazioni!! Era entrata in monastero, ma per circa vent anni le sembrò di non essere veramente entrata, cade in una specie di depressione spirituale; sente in cuor suo uno scontento di se stessa, ma non riesce a svincolarsi dalle cose che la distraevano. La sua sofferenza era l inadempienza della chiamata a una particolare amicizia con Dio che scaturisce dalla preghiera personale Tu per Tu sola col mio Signore. La lotta per uscire da questo stato d animo fu lunga e dolorosa, ma la grazia di Dio la guida a leggere la vita di S. Agostino, Teresa si identifica in essa, rivisse e superò il proprio stato d animo spirituale, e seguendo l invito di S. Agostino a rientrare in se stessa, si dedicò con fermezza e fedeltà all orazione personale che rinnovò la sua vita spirituale gradatamente, fino a raggiungere le più alte vette dell ascesi. Teresa fu favorita da visioni ed estasi meravigliose. L arte del 600 con lo scultore Gian Lorenzo Bernini,ci fa rivivere questo momento di grazia nel gruppo marmoreo che rappresenta L estasi di S. Teresa: Un angelo bellissimo che la colpisce al cuore con un dardo infuocato. La scena è tratta dalle parole stesse della santa: Vidi nelle sue mani una lunga freccia d oro e sulla punta di ferro mi parve di vedere un fuoco, con esso mi sembrò trafiggere più volte il mio cuore e tale era la dolcezza provocata in me da questa sofferenza estrema che non si può mai desiderare di perderla. Il tutto è illuminato nello sfondo da raggi dorati che piovono dall alto; la figura è avvolta nelle sue ricche vesti, che con il contrasto di luci e ombre, comunicano all osservatore lo stato d animo della santa. Teresa mette in atto la Riforma del suo Ordine Carmelitano, scrisse diversi libri, di profonda dottrina,e frutto delle sue esperienze mistiche. Morì ad Alba de Tormes (Salamanca) il 15 Ottobre 1582. Le sue ultime parole furono: Sposo mio, è ora che ci vediamo!... Signore, muoio figlia della Chiesa. Nel 1970 Paolo VI la proclama Dottore della Chiesa.
Il Castello Interiore Il linguaggio di Teresa è ricco di simboli, col simbolo del castello la santa ha voluto dirci che la ricerca di Dio si deve svolgere nello spazio interiore dello spirito umano, (cioè trovare Dio dentro di te), dopo un processo di purificazione, di superamento e spogliazione di se stessi, liberazione da tutte le imperfezioni. L itinerario dell uomo,chiamato all intimità con Dio, è mirato al raggiungimento del centro di un castello con sette stanze, dove abita il Re, l amico, che si rivela e si dona come amore infinito. Per superare gli ostacoli,le bestie, i rettili e altri animali velenosi (i vizi) non bisogna restare nei dintorni, perché l esterno del castello è un luogo di pericoli, ma occorre varcare la porta, entrare e, man mano, attraversare le varie stanze con fatica e ardore, per raggiungere il centro e incontrare Dio. RIFLETTIAMO E io, dove mi trovo? Fuori, dentro, o in mezzo ai pericoli? L esempio di questa santa ci aiuti a rientrare in noi e varcare la soglia, passare da una preghiera mnemonica e superficiale ad una preghiera che ci orienti alla meditazione,la quale ci guida alla contemplazione e per mezzo di questa ci trasporta alla visione. S. Teresa prega per noi! Ad Ancona,domenica 11 Settembre,il Papa ha concluso il XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Cos è un Congresso Eucaristico nazionale?e un convenire di persone da tutte le diocesi italiane attorno al mistero dell Eucaristia, per confermarne la fede e ritrovare nel dono dell Eucaristia quella forza missionaria che ci rende testimoni dell amore di Dio nel mondo. Tema del Congresso. Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,68).L Eucaristia per la vita quotidiana. Alla Messa: Chi sa inginocchiarsi davanti all Eucaristia non può non essere attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle situazioni indegne dell uomo. A preti e sposi: Due stati di vita, un unica fonte: l amore di Cristo, che dona se stesso per la salvezza dell umanità. Ai fidanzati. Vivete con intensità, gradualità e verità questo cammino. Non rinunciate a perseguire un ideale alto di amore, riflesso e testimonianza dell amore di Dio! ( Papa Benedetto XVI) La domenica è il giorno privilegiato della famiglia. Per questo non bisogna rassegnarsi a lasciarlo ridurre a week end, fine settimana consumista e individualista, disgregazione delle comunità e delle famiglie.(card. Ennio Antonelli) 5
Lo Spazio dei Germogli di Dio a cura di Cristina Bordonaro Dalla bocca dei bambini s innalza la tua lode, Signore alve mamme e benvenuti bambini e ragazzi, con questo messaggio Dalla bocca dei bambini S s innalza la tua lode, Signore, vogliamo ricominciare il nostro cammino di lode rivolto ai più piccoli che hanno il desiderio di conoscere Gesù il Signore della nostra vita e camminare nelle sue vie. Pertanto sono riaperte le iscrizioni agli incontri del lunedì e occorre portare: tanta buona volontà nell ascolto della parola di Dio; una dose di allegria per gioire delle meraviglie che Dio vorrà donarci; tanta pazienza nel sopportarci a vicenda; tanta fantasia per ricordarci che la nostra mente e la nostra vita sono un dono di Dio che si rinnovano. A questo punto non mi resta altro che augurarvi una buona preghiera e vi aspetto numerosi. Gesù è il Signore. Alleluja!!!! San Francesco C arissimi fratellini e sorelline, in questo mese di ottobre vogliamo rivolgere il nostro sguardo ad una più profonda conoscenza del nostro grande fratello San Francesco d Assisi. Francesco d Assisi è Santo perché è stato chiamato da Dio a scegliere la povertà e- vangelica come regola di vita. E un santo contemporaneo poiché come allora anche oggi, in questo mondo di corruzione, di violenza, di facili guadagni, noi che distruggiamo la 6 bellezza del creato siamo chiamati a vivere il Vangelo cioè a predicare la pace, il perdono, l amore con la A maiuscola inteso come amore verso Dio, se stessi e i fratelli, ed avere più cura delle cose che ci circondano che non sono nostre, ma sono doni che il buon Dio ci mette a servizio. San Francesco nel suo Cantico delle Creature ha racchiuso una lode al creato,ha innalzato il Creatore per i suoi doni elargiti e ha messo in risalto la bellezza e il rispetto verso ciò che Dio ci ha donato; si è rivolto anche a sorella nostra Morte corporale, facendo capire che essa è parte di noi ed è l unica via che ci riporta a Colui che ci ha creati. Dopo aver accennato al messaggio che semplicemente Francesco ci ha voluto donare, vi esorto fratelli ad andare verso Dio e verso i fratelli con uno slancio di gioioso a- more. Pace e bene. Alleluja!!!
E CCO, SONO VENUTO A PORTARE IL FUOCO SULLA TERRA, COME VORREI FOSSE GIA ACCESO ( Luca 12,49). Così il Signore ci ha parlato giovedì sei ottobre al primo incontro dei giovani del R.n.S. Abbiamo bisogno del Suo Spirito, della sua azione operante nella nostra vita e nella vita del gruppo. Mentre Giovanni battezzava Gesù nel fiume Giordano, si sentì la voce del Padre che diceva: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto (Mt 3,17). Anche oggi, il Padre guardando noi attraverso suo Figlio Gesù, ci rivela di essere figli prediletti, ma solo se siamo docili nel ricevere il Suo Spirito, lo stesso che Gesù ha effuso dalla croce per noi. Con gioia è stata accolta questa Parola dai giovani che ci proietta avanti Innanzitutto, fare nella nostra vita l esperienza di Pentecoste e come dice il nostro presidente Salvatore Martinez a Pentecoste, comincia la vera vita interiore della nostra umanità e di ogni singolo individuo che cerca di conoscere e scoprire se stesso attraverso la fede in Cristo Gesù. E del fuoco dello Spirito che abbiamo bisogno. E il fuoco dello Spirito che dobbiamo invocare con insistenza, se vogliamo cambiare dentro e fuori, se vogliamo annunziare Cristo. Ma già da questo incontro, siamo stati preceduti da Colei che ripiena del fuoco d amore per Dio e per tutti noi, vuole aiutarci a fare questo salto di qualità. E MARIA, la stella che brilla nella vita di chi la invoca e con grande umiltà vuole condurci verso il Suo amato Figlio. Vogliamo seguire Lei quindi, Lei che nel cenacolo insieme agli apostoli ha fatto l esperienza del FUOCO dello Spirito, del FUOCO che cambia, che trasforma come ha trasformato gli apostoli in autentici testimoni della morte e risurrezione di Gesù Cristo. Allarghiamo il nostro cuore, le nostre braccia per accogliere lo Spirito Santo che il Padre desidera donarci per mezzo del figlio Gesù. Egli è il Dio che dà la vita e senza Dio non si va da nessuna parte, come ci ha ricordato don Cristian in collegamento telefonico da Roma. Un grande messaggio che porteremo con noi per tutto quest anno. Insieme quindi, giovani e meno giovani tendiamo verso quel FUOCO che il Signore Gesù desidera sia sempre acceso nel nostro cuore per bruciare d amore il mondo che ci circonda. Amen. Alleluia 7 T DACCI IL FUOCO CHE CAMBIA di Melina Naccarato Guarda la stella, invoca Maria u che nell instabilità continua della vita presente t accorgi di essere sballottato tra le tempeste senza punto sicuro dove appoggiarti, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella se non vuoi essere travolto dalla bufera. Se insorgono i venti delle tentazioni e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! Se i flutti dell orgoglio, dell ambizione, della calunnia e dell invidia ti spingono di qua e di là, guarda la stella, invoca Maria! Se l ira, l avarizia, l edonismo squassano la navicella della tua anima, volgi il pensiero a Maria! Se turbato per l enormità dei tuoi peccati, confuso per le brutture della tua coscienza, spaventato al terribile pensiero del giudizio, stai per precipitare nel baratro della tristezza, e nell abisso della disperazione, pensa a Maria! Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria! Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore. E per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi. Se la segui non ti smarrirai, se la preghi non perderai la speranza, se pensi a lei non sbaglierai. Sostenuto da lei non cadrai, difeso da lei non temerai, con la sua guida non ti stancherai, con la sua benevolenza giungerai a destinazione. S. Bernardo
Rivista d Evangelizzazione a servizio della Chiesa e di quanti vogliono conoscere Gesù HALLOWEEN, ECCO LA VERITA Mentre le celebrazioni religiose cristiane dei defunti e dei Santi hanno lo scopo di farci meditare sulla permanenza temporanea in questo mondo e di riavvicinarci alla comunione con i defunti con lo scopo di pregare per alleviare la loro permanenza e sofferenza nel Purgatorio e di venerare i Santi (per noi esempio di come deve essere vissuto il Vangelo), halloween, al contrario, è estranea a questo contesto di preghiera ed inserisce i partecipanti in una atmosfera pagana. Molti, prendono dimestichezza con l horror e le streghe in modo da non più temere tali prodotti infernali. Intanto il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza (Osea 4,6) Halloween, è la festa delle streghe, (così infatti è conosciuta oltreoceano) nonostante non lo i dica, è una ricorrenza esoterica (di fatto l esoterismo è e- sercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno ). Il mondo esoterico così lo definisce: è il giorno più magico dell anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico; è la festa più importante dell anno per i seguaci di satana. La Bibbia invece afferma: Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l amaro in dolce e il dolce in amaro. (Isaia 5,20) Genitori stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino o, ancor peggio, si educhino all occulto. Insegnanti informiamoci delle verità nascoste dietro alla macabra creatività, potremmo scandalizzare, a Convegno Diocesano RnS Canicattì - chiesa Santa Chiara domenica 23 ottobre -15.30 State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace Ef 6,14-15 nostra e a loro insaputa, gli alunni che ci stanno davanti. Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni dello spirito di morte. Giovani e meno giovani siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle dedicate a halloween, ci vengono proposti. Alcuni balli di gruppo sono rituali di iniziazione satanica. Commercianti e venditori abbiamo il coraggio di dire no a promuovere articoli che, dietro l apparenza della mascherata, diffondono e creano mentalità esoterica. Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzione, usati nelle pratiche di stregoneria. Cristiani non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode ma teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede (cf 1Giovanni 5,4). Se pensiamo a case stregate, pipistrelli, gatti neri, spiriti, la luna piena, streghe, fantasmi sono simboli usati nel mondo dell occulto che hanno trovato posto naturale nella festa di Halloween, ma anche per il loro denominatore comune che è la paura che incutono. Ma Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma uno spirito di forza, di amore e disciplina (2a lettera di San Paolo a Timoteo 1,7) Se sono un cristiano e se amo il Signore, non posso permettermi di partecipare ad una festa in cui il Signore Gesù non ha posto, anzi, che va contro la Sua volontà. Tratto da: Radio Maria Fonte: GENITORI CATTOLICI 8 Chi siamo "Si! Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa, il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell'incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della Sua Parola, di riscoperta vitale dei Sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni (Giovanni Paolo II). Caporedattore Lina Curto Pelle Redazione Gioachino Di Bella Consiglio di redazione Pastorale di servizio Aiuto redazione Cristina Bordonaro Carmelo Buscemi Ausilia Nicitra Tonino Amato e-mail : linacp@hotmail.it