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Notiziario di collegamento della Comunità Parrocchiale S. Roberto Bellarmino in Roma. N. 0 - dicembre 2006 COMUNICARE E TESTIMONIARE Inizia oggi un nuovo tratto di cammino che percorreremo insieme. Inizia con un grande affetto, in uno slancio di autentico amore gratuito, offertoci dalla consegna di Gesù: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (Gv 13, 34-35). Con queste pagine, infatti, la comunità desidera offrirsi lo strumento per comunicare in modo sempre più efficace e per trasmettere ciò che ha di più prezioso: il dono della fede nel Risorto. Grazie al dono gratuito della fede, viviamo come uomini e donne risorti, che superano i limiti del deserto dell esistenza, nella certezza che nell amore del Signore il deserto fiorisce e le ferite sono risanate: Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. (Is 35, 1-6) Agàpe desidera affermare tutto questo. Desidera entrare in tutte le famiglie della comunità parrocchiale per portare un messaggio di speranza, di pace e di amore. Soprattutto desidera essere uno strumento al servizio della trasmissione della fede. Permettetemi, pertanto, di sottolineare alcune espressioni che il nostro Vescovo, il Papa Benedetto XVI, ha pronunziato nel suo discorso ai Vescovi elvetici di martedì 7 novembre 2006. Egli ci ha detto: In tutto il travaglio del nostro tempo, la fede deve veramente avere la priorità. Due generazioni fa, essa poteva forse essere ancora presupposta come una cosa naturale: si cresceva nella fede; essa, in qualche modo, era semplicemente presente come una parte della vita e non doveva essere cercata in modo particolare. Aveva bisogno di essere plasmata ed approfondita, appariva però come una cosa ovvia. Oggi appare naturale il contrario, che cioè in fondo non è possibile credere, che di fatto Dio è assente. In ogni caso, la fede della Chiesa sembra una cosa del lontano passato. Così anche cristiani attivi hanno l idea che convenga scegliere per sé, dall insieme della fede della Chiesa, le cose che si ritengono ancora sostenibili oggi. E soprattutto ci si dà da fare per compiere mediante l impegno per gli uomini, per così dire, contemporaneamente anche il proprio dovere verso Dio. Perciò credo che sia importante prendere nuovamente coscienza del fatto che la fede è il centro di tutto Fides tua te salvum fecit dice il Signore ripetutamente a coloro che ha guarito. Lasciamo che queste affermazioni prendano posto nel nostro cuore, carissime sorelle e carissimi fratelli. Infatti, abbiamo il compito come credenti di domandarci in Il parrocco, il presbiterio e le suore augurano a tutta la comunità parrocchiale di S. Roberto Bellarmino un Santo Natale e un felice anno nuovo! quale modo stiamo operando per custodire la fede che abbiamo ricevuto in dono. Si tratta di una grande responsabilità che ci è stata affidata, da cui dipende tutta la nostra vita. La comunità è colma di gioia quando riesce ad annunciare il Vangelo e ad aprire dei varchi nel cuore dei suoi figli per proclamare la bellezza della fede, che deriva dall incontro con il Signore Risorto. Questa comunità cerca, pertanto, ogni possibile percorso per annunciare Gesù.Tanta strada è ancora da percorrere, ma senza alcuna paura, né tristezza. Camminiamo insieme: scopriremo insieme una fede gioiosa, che nasce e deriva dall incontro personale con la persona di Gesù di Nazareth. Gesù ci rivela il suo volto per donarci la gioia del cuore e per condurci all incontro col Padre buono e misericordioso che desidera toccare il cuore di ogni uomo. Gesù è venuto nella storia per manifestarci questo amore; oggi tutta la Chiesa, ed in essa questa porzione di popolo di Dio che è la comunità S. Roberto Bellarmino nel quartiere Parioli, ha la seria responsabilità di testimoniare che questo amore, che riceviamo da Lui, è vita concreta, è attenzione autentica alla crescita di ogni sorella e di ogni fratello, è gioia da condividere. Dando inizio alla vita di questo piccolo periodico, viviamo una rinnovata chiamata a condividere la gioia della fede, come ci è stato chiesto con insistenza dal Papa il 5 giugno scorso, mentre consegnava alla Diocesi di Roma il compito di vivere intensamente l impegno di testimoniare alle giovani generazioni tutta la densità e la forza della fede. In realtà, scoprire la bellezza e la gioia della fede è un cammino che ogni nuova generazione deve percorrere in proprio, perché nella fede viene messo in gioco quanto abbiamo di più nostro e di più intimo, il nostro cuore, la nostra intelligenza, la nostra libertà, in un rapporto profondamente personale con il Signore che opera dentro di noi. Ma la fede è, altrettanto radicalmente, atto ed atteggiamento comunitario, è il noi crediamo della Chiesa. La gioia della fede è dunque una gioia che va condivisa: come afferma l apostolo Giovanni, quello che abbiamo veduto e udito (il Verbo della vita), noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi... Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta (1Gv 1, 3-4). Perciò educare le nuove generazioni alla fede è un compito grande e fondamentale che coinvolge l intera comunità cristiana. Vorremmo dire a ciascuno: vogliamo provarci ad educare i piccoli ed i giovani alla fede, desideriamo impegnarci in tale direzione, metteremo ogni impegno affinché l annuncio di Cristo Signore della storia risuoni con efficacia nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nella celebrazione comunitaria del mistero eucaristico, nella testimonianza gioiosa e concreta di ognuno, nell ascolto dei bisogni e delle sofferenze, nell accostarci alla solitudine degli anziani e degli ammalati, nel sostegno da offrire a tutti coloro che sono incapaci di risorgere dalla tristezza e dalla paura. C è un altro desiderio grande che accompagna la nascita di Agàpe: che esso divenga un piccolo segno di servizio e di sostegno alla sforzo comune di sentirci sempre più una vera famiglia, una comunità, riunita dalla Parola del Signore e nutrita dalla celebrazione eucaristica per poter offrire nel quartiere e nel mondo l amore di gratuità e di libertà che il Signore riversa a piene mani nel nostro cuore: La speranza poi non delude, perché l amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5, 5). Sogniamo se pensiamo che la parrocchia sia sempre più casa di tutti e si proponga come luogo di dialogo e di riconciliazione, segno di fraternità e di accoglienza? Queste pagine potranno essere strumento di comunicazione e di testimonianza, con lo sguardo rivolto all impegno della comunione, caratteristica essenziale della comunità credente ed orante. Signore ci ha donato. Con gioia autentica e con speranza. Auguri! DON GIANRICO

2 n. 0 - dicembre 2006 CHI SIAMO A S. ROBERTO BELLARMINO... PRESBITERIO: Mons. Gianrico Ruzza, parroco Don Giovanni Matichecchia, vicario parrocchiale Don Maurizio Modugno, vicario parrocchiale Mons. Andrea Celli, collaboratore parrocchiale Don Giuseppe Amato, diacono. SUORE ANCELLE GUADALPANE DI CRISTO SACERDOTE: Sr. Soledad Oliva Ramirez, Sr. Domitilla Ramirez Ramirez, Sr. Claudia Alvarado Rojas. CONSIGLIO PASTORALE: Mons. Gianrico Ruzza, Don Giovanni Matichecchia, Don Maurizio Modugno, Mons. Andrea Celli, Sr. Soledad Oliva Ramirez, Marina Annibali, Gian Piero Banini, Francesca Bellagamba, Paolo Boniello, Benedetta Breccia Papasogli, Massimo Cerulli, Stefania Ciullo Marzo, Maria Teresa Covino, Rossella D Agostino, Marisa Davino, Giulio De Benedetti, Maria Teresa Ruta Di Bella, Ferdinando Ferro, Andrea Ferrucci, Titti Grandi, Marilisa Granieri, Paola Levi Della Vida, Alessandro Manzelli, Francesca Monda Bisgrove, Maria Letizia Nucci, Francesca Orlandi, Flavio Parisi, Emanuela Pellerano, Nicola Picardi, Elisabetta Porzio Bolondi, Leonardo Re, Giuseppe Selvaggi, Mariella Spaini, Anton Paolo Tanda, Laura Versace, Lavinia Zileri. CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI: Mons. Gianrico Ruzza Don Giovanni Matichecchia Don Maurizio Modugno Ing. Franco Annibali Dott.ssa Elena Falsetti Dott. Gianni Ghedini Dott.ssa Francesca Monda Bisgrove. CONSIGLIO CARITAS: Oltre al Presbiterio, ne fanno parte i rappresentanti delle organizzazioni impegnate nella diaconia della carità: Guardaroba (B. Perrone, M.T. Cerquatti); Ass. A. Parisi (S. Marazza); Centro Ascolto Caritas (L. Bagnasco, F. Zoli), GATE (E. Greco); Fede e Luce (M. Zotta); Jandira (T. Grandi, O. Patrizi); Welcome (E. Ducci, F. Ferro, M. Spaini); SAST (P. Pourzaud); Telefono d Argento (R. D Agostino); Vincenziane (O. Giorni Costa); Gruppo famiglie (G. Banini; A.P: Tanda); Rappresentanti Caritas al CPP (F. Bellagamba, F. Parisi); Consulta del Volontariato (A. di Groppello), Catechesi (R. D Agostino, E. Pellerano); Coordinamento Caritas (G. De Benedetti). Coro Ogni giovedì il Coro Polifonico S. Roberto Bellarmino prova i canti per le SS. Messe festive, presso il Centro Culturale in Via Panama 13. Il coro è composto da parrocchiane e parrocchiani di tutte le età. Chiunque abbia anche poca voce, ma molta buona volontà, può farne parte. Rivolgersi a don Maurizio o al segretario Gian Piero Banini. CATECHISTI 1 ANNO: Maria Merola, Valeria Schettini, Sr. Soledad, Francesca Monda, Sr. Giulia, Elena Del Vecchio, Francesca Dei Giudici, Emanuela Pellerano, Sr. Desta, Laura Monsalvo, Marianna. CATECHISTI 2 ANNO: Marcella Chizzola, Maria T. Adamoli, Marika Versace, Nicoletta Parisi, Stefania Ciullo, Sr. Bricti. CATECHISTI 3 ANNO: Sr. Livia, Roberta Cuccaro, Vincenzo Scerbo, Giacomo Cardinali. CATECHISTI 4 ANNO: Sr. Debora, Cristina Pereira, Elvira Monda, Giovanna Nicolosi, Laura Monsalvo. CATECHISTI 5 ANNO: Rossella D Agostino, Laura Versace, Raffaella Fiorani. La Comunità parrocchiale desidera incontrare le famiglie. Per questo in Quaresima avverrà la BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE NELLE CASE. In gennaio, intanto, alcuni membri della comunità parrocchiale incontreranno alcune famiglie per un momento di dialogo e di condivisione. Contatteremo singolarmente le famiglie interessate. Se qualcuno desiderasse avere questa VISITA in casa, è pregato di telefonare in parrocchia al numero 06.8440741, chiedendo della segreteria parrocchiale. Perché non cogliere questa occasione, soprattutto per quelle persone che sentono di avere una seria difficoltà a farsi amare da Dio, che hanno remore ad incontrare un credente, che sono refrattarie a parlare con gente di Chiesa, che si sentono distanti da tutto ciò che sa di sacrestia e di preghiera?

n. 0 - dicembre 2006 3 IL PROGETTO PER LA CATECHESI SPIRITUALE Èiniziato il 24-25 ottobre il ciclo della catechesi degli adulti, secondo una tradizione in cui da molti anni la parrocchia ha trovato uno dei suoi punti di forza. Quest anno il progetto è complesso e il tema particolarmente centrale, emerso dall ascolto e dal confronto di molteplici proposte. Antropologia e fede: è sul senso dell uomo che si gioca oggi più che mai l incontro tra fede e cultura, fede e scienza, e anche tra visione cristiana e altre religioni ; incontro o, lo sappiamo, anche scontro, dialogo faticoso che interessa in prima persona il credente adulto e laico continuamente posto di fronte a scelte di valori e modi di vita. L incontro iniziale Le nuove scienze e la visione cristiana dell uomo è stato articolato in due sere, così da dare ampio spazio dapprima alla voce di un filosofo della scienza, il prof. Gennaro Auletta, attento al dialogo apparentemente inattuale - di scienza e filosofia, capace di accogliere la provocazione che viene dai tre ambiti oggi problematici di fisica, biologia e scienze cognitive, richiamando l orizzonte umanistico dal quale gli sviluppi delle scienze ricevono misura e senso. Subito dopo, l affascinante voce di padre Ladaria ha ripresentato l antropologia cristiana, fino dalle sue fondamenta bibliche, con un pathos e una limpidezza tali da far risuonare un antico discorso con l intensità di una prima volta. La prof. Lucetta Scaraffia ha completato questo trittico antropologico portando sulla questione dell uomo la luce partico- lare che può venire da un punto di vista di donna. È parte del progetto di catechesi di quest anno una rilettura di grandi documenti ecclesiali che hanno molto da dire sulla tematica così introdotta. La Redemptor Hominis, tela di fondo da rimettere in luce; la Deus Caritas est, punto di partenza per un percorso di riflessione sul senso della corporeità e dell affettività (15 gennaio, mons. Rocchetta) e sul valore della giustizia (febbraio); la Gaudete in Domino di Paolo VI, da rileggere per intonare l inno conclusivo di questa complessa sinfonia, con riflessioni e testimonianze sulla gioia (aprile-maggio). Secondo Pascal l ordine del cuore è quello che attraverso tutte le digressioni continua a far vedere un unico centro. Qui il centro è il mistero dell uomo, essere multidimensionale, come ci ha detto p. Ladaria insistendo sul fatto che non si può scomporre in parti l uomo ma moltiplicare le dimensioni, gli aspetti sotto cui comprenderlo. E al centro di questo centro, in trasparenza, in profondità, il mistero di Cristo, l uomo più certo e più vero (Tertulliano), alla luce del quale, oggi e sempre, la riflessione cristiana sull uomo può rinnovarsi. BENEDETTA PAPASOGLI Pompeo Batoni: Il S. Cuore di Gesù. Centro Ascolto Psicologico È operativo presso la nostra Parrocchia un Centro d Ascolto Psicologico che si avvale della collaborazione volontaria di psichiatri, psicoterapeuti e psicologi. È possibile telefonare ogni lunedì dalle 18.00 alle 20.00 ed ogni sabato dalle 11.00 alle 13.00 al numero 06.84407442. GLI INCONTRI DI PADRE P. STANCARI Il futuro, la fine, illumina il presente «Rivelazione, Apokalypsis: Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per rendere noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni. Giovanni è incaricato di svolgere un servizio profetico: accogliere e trasmettere questo messaggio che riguarda Gesù Cristo. Anzi il messaggio coincide con la realtà di Gesù Cristo, il Figlio che è morto, risorto, asceso al cielo, che è vittorioso. Notate che Gesù è oggetto e al tempo stesso soggetto della rivelazione: Lui è il contenuto del messaggio ed è Lui il soggetto della rivelazione, l autore di questa novità che oramai è operante nella storia umana e diviene energia che evangelizza, che illumina la scena, che spiega ad ogni povero cuore umano quale pienezza d amore è rivelata come definitiva testimonianza della vittoria di Dio.» Gli incontri con il P. Pino Stancari S.J. si svolgono nel primo martedì di ogni mese al Centro culturale della Parrocchia romana di San Roberto Bellarmino, in Via Panama, 13. Hanno inizio alle ore 19 e termine alle ore 20.30. Il ciclo 2006/2007 è dedicato all Apocalisse di Giovanni. I testi delle conversazioni ricavati da registrazione su nastro sono disponibili sul sito Internet dell Associazione Maurizio Polverari all indirizzo: www.indes.info

4 n. 0 - dicembre 2006 LE ATTIVITÀ DI UN ANNO O Doctor optime, Ecclesiae Sanctae Lumen, Beate Roberte, deprecare pro nobis Filium Dei 2005 Settembre: GIOVEDÌ 15: S. Roberto defensor fidei e teologo ; Mons. Guido Pozzo, docente presso la pontificia Università Gregoriana, membro della Congregazione per la Dottrina della Fede. VENERDÌ 16: S. Roberto e Galileo Galilei: Sacra Scrittura e Scienza ; p. Giancarlo Pani sj, docente presso la Pontificia Università Gregoriana. SABATO 17: Vespri solenni e S. Messa presieduti da Mons. Benedetto Tuzia. DOMENICA 18: S. Messa Solenne presieduta da S. Em. il Card. Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Locandina del film Marie de Nazareth. Ottobre: MARTEDÌ 18: Poesia, teatro, musica nell opera letteraria di Karol Wojtyla (testi di Karol Wojtyla, musiche di Marco Frisina). Interventi di S. E. Mons. Angelo Comastri, Vicario del Papa per la Città del Vaticano; di Mons. Marco Frisina, direttore dell Ufficio Liturgico della Diocesi di Roma; del Prof. Emerico Giachery, ordinario emerito di letteratura italiana, che ha parlato sul Michelangiolismo della poesia di Karol Wojtyla : Altro segno michelangiolesco possiamo riscontrare in quello che si potrebbe denominare attraverso l opera poetica, il motivo della pietra : motivo grandioso e doloroso che potrebbe leggersi come misterioso presagio di destino: Tu es Petrus et super hanc petram, con quel che segue [come] richiamo alla dignità dell aspra fatica quotidiana, del lavoro che anche, forse soprattutto, nelle forme più umili è vittoria sulla sorda materia: Dura e piagata, la mano variamente si gonfia serrando il martello, variamente si snoda nella pietra il pensiero umano quando l impeto umano tu stacchi da forze di pietra e tagli al punto giusto l arteria colma di sangue (Giovanni Paolo II, da La cava di pietra). L Orchestra della Diocesi di Roma era diretta da Marco Frisina con musiche tratte dagli oratori La divina misericordia e Trittico Romano ; il canto era affidato a Gianni Proietti; le voci recitanti erano di Marcella Iandolo, Nicola Di Foggia, don Maurizio Modugno, Daniele Scavolini. Ecco la fine invisibile che si trasmuta nell icastica visione, una fine e nel contempo un apogeo della trasparenza. Tale è la via delle generazioni. Non omnis moriar. Quel che di me è imperituro, ora si trova faccia a faccia con Lui, con Lui che è (Giovanni Paolo II, dal Trittico Romano). Dicembre: DOMENICA 18: Il Natale nell arte: conversazione del Prof. Luca Mariani, docente di Arte Liturgica alla Pontificia Università Lateranense, con diapositive ed immagini. Per concludere abbiamo visto come gli artisti hanno voluto rendere visibile la venuta di Nostro Signore tra noi, sia come promessa annunciata, sia nel suo apparire incarnato, mostrando soprattutto la reazione che tale avvento ha prodotto nel nostro animo; glorificazione della gioia della nascita, e impegno a trasmettere ad ogni bimbo, ad ogni nostro figlio la forza e la speranza per un futuro migliore: abbiamo il coraggio dunque di affidare ad ogni nuovo nato il compito che fu del Salvatore:venire tra noi a mostrarci la via della gioia, della felicità e dell amore. 2006 Gennaio VENERDÌ 27: Il mondo di Narnia, presentazione del libro di A. Monda e Paolo Gulisano sull opera di Clives Staples Lewis, con l intervento del prof. Rocco Buttiglione: È questo il cuore dell opera di Lewis: ritrovare lo sguardo bambino [ ] A questo punto non ci resta altro che ridiventare bambini come Lucy e compiere il viaggio attraverso il fantastico mondo di Narnia (A. Monda). Aprile MERCOLEDÌ 5: Il crocifisso nell arte conversazione del prof. Luca Mariani, con diapositive ed immagini. Maggio 30 e 31: Maria di Nazareth e il cinema : due incontri cinematografici sulla figura della Madre di Cristo nella Settima Arte. Presentazioni di p. Giuseppe Daminelli smm, p. Virgilio Fantuzzi sj, don Maurizio Modugno. È intervenuta Claudia Koll: L arte dovrebbe avvicinarci a Dio attraverso la bellezza e portarci vicini al mistero, farcene sentire il respiro, puntare in alto.attraverso Maria abbiamo una strada e un esempio: affinché la grazia possa passare occorre fiducia La Madonna è sempre stata al mio fianco, anche quando mi ero allontanata dal Signore, dalla Chiesa e vivevo in una condizione di buio spirituale, Lei ha sempre avuto una parte importante, facendomi innamorare della Parola di Dio ed aiutandomi a conoscere Gesù. Giugno VENERDÌ 16: La devozione al S. Cuore di Gesù, meditazione spirituale di Mons. Marco Frisina Il corpo di Cristo è il luogo stupendo in cui Dio incontra l uomo, il tempio nuovo nel quale possiamo vivere l unione beatificante con l autore della vita. Attraverso quel corpo noi partecipiamo alla salvezza e da esso riceviamo ogni bene.il centro di questa corporalità è il suo cuore, che non è semplicemente l organo fisiologico deputato all irrorazione sanguigna dell organismo, ma è la sede della volontà e dell intelletto, così come nel mondo biblico si intende il cuore. È centro fisico e spirituale di Cristo, è la fonte di ogni grazia e di ogni sentimento di Gesù e nello stesso tempo è ciò che lo fa vivere anche come uomo [ ] Come è soave comprendere che ciò che noi

n. 0 - dicembre 2006 5 Il Prof. Pasquale Giustiniani. amiamo in Cristo è Dio fatto uomo e l Uomo che è Dio [ ] la devozione al Cuore di Cristo non è altro che il modo in cui esprimere il nostro amore a lui come Uomo-Dio,Verbo fatto carne. Settembre MERCOLEDÌ 13: L inquisitore inquisito? S. Roberto Bellarmino e il caso Giordano Bruno; prof. Pasquale Giustiniani, Ordinario di Filosofia Teoretica nella Facoltà di Teologia dell Italia Meridionale. GIOVEDÌ 14: La musica al tempo di S. Roberto: Concerto dell Ensemble Musica Reservata (musiche di Palestrina,Victoria, Frescobaldi, Galilei, Arcadelt). Ambientazione scenica di Anna Cuocolo. VENERDÌ 15: Il gemito della colomba: alcune riflessioni critiche ecclesiologiche di S. Roberto; prof. don Biagio Amata SDB, già Preside- Decano della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche della Pontificia Università Salesiana: Pubblicato a Roma nel 1617, Il gemito della colomba appartiene al genere letterario delle meditazioni sistematiche sulla S. Scrittura, nel caso specifico sulla necessità della commozione interiore fino al pianto di fronte all immenso amore di Dio L afflato con cui si rivolge ai confratelli diventa non rare volte poesia e contribuì a darle quella notevole risonanza che nello stesso secolo XVII permise almeno quarantuno edizioni in sette lingue. SABATO 16: Visita alla tomba di S. Roberto Bellarmino nella Chiesa di S. Ignazio. S. Messa Vespertina e Vespri Solenni di S. Roberto presieduti da Mons. Gianrico Ruzza. DOMENICA 17: S. Messa Solenne presieduta da S. Em. il Cardinale Attilio Nicora, Presidente dell Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Ottobre 24 e 25: Le nuove scienze e la visione cristiana dell uomo; prof. Gennaro Auletta, p. prof. Luis Ladaria sj, docenti alla Pontificia Università Gregoriana. Concerto dell Ensemble Musica Reservata. Novembre MERCOLEDÌ 22: dopo una rilettura della Redemptor hominis di Giovanni Paolo II La questione antropologica nella lettura al femminile ; prof.ssa Lucetta Scaraffia. La redenzione del mondo questo tremendo mistero dell amore, in cui la creazione viene rinnovata è, nella sua più profonda radice, la pienezza della giustizia in un Cuore umano: nel Cuore del Figlio primogenito, perché esso possa diventare giustizia dei cuori di molti uomini, i quali proprio nel Figlio primogenito sono stati, fin dall eternità, predestinati a divenire figli di Dio e chiamati alla grazia, chiamati all amore (Redemptor Hominis, 9). Dicembre SABATO 2: Pellegrinaggio all Abbazia di Monte Olivato Maggiore e a Siena.

6 n. 0 - dicembre 2006 UN ESPERIENZA FORTE E PROFONDA Il gruppo adolescenti FEDE E CULTURA Gli universitari Il gruppo adolescenti. Partecipo a questo gruppo giovani da un anno, dalla nascita, da quando un giovane e brillante prete carico di uno straordinario entusiasmo fu mandato nella parrocchia di S. Roberto Bellarmino. Il suo compito era quello di aiutare i giovani nell affrontare un cammino di fede per conoscere meglio Gesù e di creare una solida realtà giovanile nella parrocchia. Ci è riuscito perfettamente! Forti e molto profonde sono state le esperienze che abbiamo vissuto e che sicuramente rimarranno per sempre fissate nei nostri cuori, perché quelle emozioni provate hanno scavato dentro di noi permettendoci di sperimentare una felicità nuova, diversa da quella che si prova normalmente trascorrendo magari un sabato sera con gli amici. È una felicità profonda e genuina, ma proprio il condividere questa gioia con gli altri, la capacità di stupirsi e di mettersi in discussione, che ci ha arricchito notevolmente. Riflettendoci è incredibile credere che, in realtà, grazie a questo gruppo stiamo vivendo una nuova vita, ancora più intensa e ricca di sentimenti d amore, di gioia più sottile e profonda, ma questo perché la vera gioia si ottiene soltando donando noi stessi agli altri, il nostro tempo, la nostra disponibilità, senza aspettarci nulla in cambio. Questo cammino è una maratona dove però non vince chi arriva per primo perché l obiettivo è quello di arrivare alla stessa meta tutti insieme ed anzi prestare attenzione a quelle che sono le esigenze del nostro prossimo e, se qualcuno rimane indietro, fermarsi ed andare al suo stesso passo. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato, durante la catechesi e i ritiri, è penetrata ed ha lavorato dentro di noi rendendo il nostro cuore fertile per far germogliare i doni che Dio ci ha dato, per poi offrirli e condi- viderli con tutti perché...siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Chi prepara e dispone il proprio cuore all ascolto, alla docilità, all autenticità cresce con il Signore, si sente amato, e vive a pieno il momento presente; non si preoccupa della propria debolezza, dei propri limiti, perché crede nella forza del Suo sostegno. In breve è mutata l ottica di vedere le cose, abbiamo, infatti, incominciato ad acquistare la capacità di compiere azioni consuete, ordinarie, facenti parte del nostro quotidiano, ma in maniera straordinaria. GRAZIA MARIA MARZO I GRUPPI GIOVANILI della parrocchia di S. Roberto Bellarmino GRUPPO ADOLESCENTI: Responsabili: Mons. Andrea Celli, Don Giuseppe Amato. Animatori: Marco Federici, Andrea Ridolfi. Si riunisce il Lunedì. GRUPPO UNIVERSITARI: Responsabile: Don Maurizio Modugno. Animatori: Sergio Marullo di Condajanni, Andrea Ferrucci, Michele Pigliucci, Nicola Ruta, Flavio Tarquini. Si riunisce il primo e il terzo Lunedì del mese alle ore 20.30. GRUPPO GIOVANI ADULTI: Responsabile: Don Giovanni Matichecchia. Animatori: Ludovico Pallottino, Laura Versace. Si riunisce il Martedì alle ore 21.00. BOY SCOUT: Assistenti: Don Giovanni Matichecchia, Don Giuseppe Amato. Capigruppo: Alessandro Marin, Giovanni Paniccia. Tema centrale dei numerosi incontri del gruppo universitari tenutisi nell anno 2005-2006 è stato la vocazione. Da tali incontri è emersa la limitatezza e l inadeguatezza del significato che spesso, malgrado gli insegnamenti della Chiesa, noi cattolici attribuiamo a tale termine, riconducendolo riduttivamente a coloro che diventano preti, suore, monaci o monache. In realtà, il significato autentico del termine vocazione si disvela chiaramente se si parte dal presupposto che ogni uomo, fin dal suo concepimento, è ordinato a Dio e destinato alla beatitudine eterna, e che è proprio dell essere umano tendere al compimento della propria dignità rispondendo alla vocazione alla beatitudine divina. Dio chiede a tutti, e quindi anche ai semplici laici, di farsi santi (cioè perfetti) ed apostoli (ossia annunciatori del vangelo). Come può dunque un laico perseguire la perfezione senza abbandonare la vita ordinaria? La risposta è data da S.Paolo: ciascuno continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato (1 Corinzi 7, 17). Per il laico comune la propria situazione nel mondo, il lavoro ordinario e le occupazioni quotidiane, rappresentano un efficace mezzo per giungere alla perfezione cristiana. In realtà la vocazione è una sola: la partecipazione alla natura divina, il conseguimento della vita eterna. Tuttavia non si può ignorare che i talenti non sono distribuiti in misura uguale. La compresenza di tali differenze, lungi dall essere accidentale, è voluta da Dio, affinché coloro che hanno talenti particolari ne comunichino i benefici a coloro che ne hanno bisogno. Da ciò consegue che ogni uomo può attuare la chiamata alla santità ed all apostolato nel modo che gli è più congeniale, secondo le capacità donategli da Dio. I numerosi incontri tenutisi nel corso dell anno sono stati incentrati proprio sulla molteplicità dei talenti e sull unicità della vocazione, nel senso da noi poc anzi esplicitato. Partendo dall esperienza del tutor del gruppo, Don Maurizio Modugno (chiamato all età di 45 anni ad abbandonare una brillante carriera per celebrare le nozze con Cristo e la Chiesa mediante l ordinazione sacerdotale), si sono susseguiti confronti con religiosi (P. Roberto Nardin O.S.B.), scrittori (Andrea Monda), giornalisti (Dino Sorgonà), antropologi (prof. Gioia Di Cristofaro Longo), musicisti (Federico Longo), cantautori (Niccolò Fabi), dirigenti universitari

n. 0 - dicembre 2006 7 Il gruppo universitari ad Assisi. ASCOLTANDO LA PAROLA E LO SPIRITO I giovani adulti (Pier Luigi Celli), che hanno testimoniato, di volta in volta, la grande diversità di carismi nell unità della vocazione divina. Un incontro particolare è stato dedicato ad alcune grandi conversioni che hanno visto protagonisti alcuni esponenti della cultura francese tra l Ottocento ed il Novecento: da Charles de Foucauld a Joris K. Huysmans, da Bernanos a Madeleine Delbrel. Diversi incontri, tra i quali quelli animati dal prof. Francesco D Agostino, hanno affrontato il rapporto tra Università e Fede, evidenziando come non vi sia contrasto tra fides e ratio, e puntualizzando come anche l attività universitaria, al pari di ogni onesto mestiere, sia da considerarsi come un autentica vocazione soprannaturale. Notevole interesse hanno suscitato anche alcune digressioni, come quella volta ad approfondire i concetti di norma naturale, norma divina e norma positiva (Sergio Marullo di Condojanni) e quella dedicata ad esaminare le diverse chiese e comunità esistenti all interno del Cristianesimo (Flavio Tarquini, Francesco Cordelli). La preghiera ha vissuto i suoi momenti culminanti nella giornata di ritiro al santuario francescano di Monteluco (Spoleto), nella partecipazione alle grandi ricorrenze dell anno liturgico ed al pellegrinaggio ad Assisi degli universitari di tutti gli Atenei di Roma. I BOY-SCOUT FLAVIO TARQUINI Tra poche settimane, riprenderanno le attività del gruppo SCOUT RM 1, che, come ogni anno, coinvolgerà circa 100 ragazzi, di età compresa tra gli 8 e i 20 anni. Nello specifico, all interno del gruppo, attualmente sono presenti 3 branche: Lupetti: di cui fanno parte bambini e bambine fra gli 8 e gli 11 anni. Reparto: composto da ragazzi e ragazze tra i 12 e i 16 anni. Clan: in cui si ritrovano i giovani dai 17 ai 20 anni. In ciascuna delle 3 branche, i bambini, gli adolescenti e i giovani che si apprestano a diventare adulti, vivono esperienze diverse, caratterizzate dall utilizzo di strumenti tipici della loro età quali il gioco, l avventura e il servizio che rendono ancora oggi, e forse soprattutto oggi, l esperienza dello scoutismo fortemente educativa. La vita all aria aperta come occasione per avvicinarsi al Creato, l esperienza di vita in comunità, come luogo dove incontrarsi e crescere insieme, il servizio al prossimo, sono alcuni dei valori che lo scoutismo promuove, nell ottica di una sviluppo globale dei bambini e dei ragazzi. A permeare tutto questo, la proposta di un cammino di Fede, condiviso con la comunità parrocchiale, di cui il gruppo fa parte, e auspicato dall associazione tutta. Per tutti coloro che fossero interessati a intraprendere quest avventura con noi, vi ricordiamo che è possibile iscriversi, mandando una semplice mail, con indicati nome, cognome, indirizzo, luogo e data di nascita, a agesci.roma1@tiscali.it I CAPI SCOUT DEL RM1 Il nostro gruppo è composto da persone in gran parte tra i 25 e i 35 anni di età. Abbiamo iniziato gl incontri nell Ottobre 2004 sotto la guida di don Benedetto Tuzia, l ex parroco di San Roberto poi diventato vescovo. Attualmente la nostra guida spirituale è don Giovanni Matichecchia. L intento con cui abbiamo iniziato era soprattutto di avere dei momenti in cui poter pregare insieme in un contesto di condivisione della propria vita spirituale e di sostegno reciproco nella fede. Perciò la struttura degl incontri fin dall inizio aveva una prima fase dedicata alla preghiera da svolgersi in cappella, con canti e preghiere scelti sulla base di un percorso tematico ed una successiva fase più di condivisione e colloquio che svolgevamo al Centro Culturale sempre tenendo presente il tema trattato. L anno scorso (2005/06) il percorso tematico è stato un approfondimento di alcune figure di santi o beati che abbiamo ritenuto particolarmente significative per sviluppare una riflessione su cosa vuol dire avere fede e, nello stesso tempo, confrontarsi con la realtà. Ogni volta si è rivelata un occasione per parlare di noi e delle nostre vite partendo dalla figura del santo. A turno due di noi, di volta in volta diversi, hanno svolto ricerche e si sono documentati sulla vita e sulle opere di un santo che poi illustravano a tutti gli altri la sera dell incontro e ciò che questa esposizione aveva suscitato in ognuno era l argomento della discussione successiva al momento di preghiera comunitaria. I santi scelti sono stati: San Paolo, che ci ha offerto uno spunto per parlare della conversione; la Beata Gianna Beretta-Molla, che ha preferito dare alla luce il proprio figlio e morire piuttosto che abortire, e che ci ha dato occasione di meditare sulla gratuità incondizionata dell amore di Dio; Padre Charles de Foucault, canonizzato proprio due giorni prima del nostro incontro, che è stato occasione per riflettere sulla missione, sul rapporto con le altre religioni e sulla mitezza che deve animare il nostro confronto con chi è diverso; Annamaria Tonelli (non santa e nemmeno beata, ma figura eccezionale di testimonianza di fede), missionaria uccisa pochi anni fa in Somalia, ci ha permesso di continuare il discorso sulla missione, sul servizio e sull impegno civile; Santa Chiara che, con la sua esperienza claustrale, ci ha spinto a rilevare l estraneazione da noi stessi a cui ci espone la frenesia della vita moderna e ci ha fatto capire l importanza di ritrovare la propria interiorità attraverso periodi di distacco dal mondo; ed infine San Lorenzo, spunto per una riflessione su cosa può voler dire testimoniare la fede in condizioni di ostilità quando questo può costare anche la perdita della propria vita. Il nostro gruppo, oltre agli incontri, ha dato la possibilità a coloro che ne erano interessati, di essere informati ed indirizzati su alcune attività di servizio e di volontariato che si svolgono nella nostra parrocchia, come l attività di catechista o l assistenza agli anziani di cui si occupa l associazione Telefono d Argento. Il gruppo giovani adulti con Mons. Benedetto Tuzia. Abbiamo organizzato anche ritiri in località importanti per la spiritualità e la religiosità come l Abbazia di Farfa, Subiaco, il Santuario delle Tre Fontane all EUR ed inoltre abbiamo partecipato al pellegrinaggio alla salma di Giovanni Paolo II, al santuario del Divino Amore, e alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia. FRANCESCO GIORDANI