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Forte San Felice Per informazioni: Comitato per il Forte San Felice https://www.facebook.com/fortesanfelice www.comitatofortesanfelice.it info@comitatofortesanfelice.it erminiobibi@hotmail.com Originariamente si trattava di un isolotto emerso nell'area nord dell'antica Clodia Minor, dove si trovava una torre lignea che segnalava l'ingresso alla laguna. Dopo la Guerra di Chioggia fu riconosciuto come fondamentale luogo strategico per garantire la sicurezza della laguna sud. Venne così costruito il Castello della Luppa (o Lova) tra il '400 e il '500 e, grazie a successive riedificazioni, che iniziarono nel 1383 subito dopo il termine della Guerra di Chioggia e si protrassero fino alla caduta della Repubblica Veneziana (1797), si giunse all'attuale struttura dell'isola di San Felice che, vista dall'alto, assomiglia ad una stella a cinque punte sul modello del Castello di Famagosta di Cipro e di altre fortificazioni veneziane. Questa struttura permette un controllo a 360 sia sulla laguna che sul mare e si è dimostrata un valido ostacolo alle mareggiate che continuavano ad erodere l'isola dal mare e dalla laguna. Libera ricostruzione settecentesca del Forte San Felice durante la battaglia della Guerra di Chioggia Molto interessante dal punto di vista architettonico, e ancora visibile, il portale in pietra d'istria progettato da A. Tirali agli inizi del '700 e i resti delle fortificazioni militari. Il Forte San Felice è interessante anche dal punto di vista naturalistico. Attualmente non è visitabile e se ne attende una riqualificazione d'uso che tenga conto e ne valorizzi sia gli aspetti naturalistici che paesaggistici, dopo il trasloco della marina militare che ha occupato l'isola negli ultimi due secoli. Una passeggiata consente di ammirare paesaggi e scorci assolutamente unici. 1

FAI I luoghi del Cuore http://iluoghidelcuore.it/luoghi/venezia/chioggia/forte-san-felice/13959# La costruzione del Forte San Felice iniziò nel 1538 ad opera della Serenissima Repubblica di Venezia nel quadro del potenziamento difensivo delle bocche lagunari e di porto, delle quali Chioggia era la più meridionale e, dunque, la prima ad essere incrociata dalla navi risalenti il Mare Adriatico da sud. Per rendere più inespugnabili le fortificazioni lagunari, la Serenissima ne intervallava i bastioni con spuntoni ad angolo acuto aggettantisi sull'acqua e conferenti alle fortificazioni una caratteristica forma poligonale, di solito ottagonale. Il Forte San Felice fu ulteriormente potenziato nel XIX secolo ad opera dei francesi e degli austriaci, che rinforzarono i terrapieni, i bastioni, i parapetti, le polveriere e le cannoniere e gli conferirono l'attuale interessante planimetria ad ottagono irregolare: sul lato sud un bastione guarda il mare; sul lato est i bastioni sono a denti di sega e a tenaglia a difesa della bocca del porto; sul lato nord la muratura ha la forma di una tenaglia costruita in modo che dal suo centro potesse essere tirata una catena attraverso il braccio di mare tra il Forte San Felice e l'opposto Forte Caroman per impedire ad imbarcazioni indesiderate l'ingresso al porto di Chioggia, e quindi alla laguna; sul lato ovest la muratura che guarda la laguna è, di nuovo, a denti di sega e a tenaglia. A causa dei banchi sabbiosi del fondale, le imbarcazioni dovevano seguire un canale navigabile alquanto stretto che le costringeva a passare sotto il tiro delle artiglierie del Forte San Felice. Accanto alla funzione difensiva della bocca lagunare e di porto, San Felice serviva anche ad accogliere i soldati delle altre fortificazioni della zona se il nemico se ne fosse impadronito. Dopo essere stato presidiato dai militari della Marina Militare, il Forte fu abbandonato (vivono all'interno solo il custode del faro e la sua famiglia) già alla fine del secolo scorso; ciononostante, rimane una zona militare invalicabile della Marina non visitabile internamente. Sono sul tavolo da molti anni progetti di recupero dell'edificio principale, chiamato Castello della Lupa, e delle altre costruzioni interne all'area, il cui degrado è ormai molto avanzato. Una delle rarissime aree verdi di Chioggia si trova all'interno del Forte, che potrebbe dunque diventare l'unico parco pubblico della città. Panoramica esterna prima dell'ingresso al forte. 2

Una delle polveriere austriache. Da questa apertura, che sembra a prima vista una cannoniera, veniva tirata una catena che, attraversava il braccio di mare tra il forte San Felice e l'opposto forte Caroman, ed impediva il passaggio e il conseguente ingresso al porto di Chioggia e alla laguna, ad imbarcazioni nemiche o comunque non desiderate. La Blockhaus austriaca 3

Postazione tedesca all'interno del forte. Una delle postazioni contraeree presenti nell'area del forte. Grossa postazione costruita dai tedeschi 4

Degrado del rivestimento in laterizio dei bastioni Il bastione verso la laguna Questo edificio è collocato nel lato della laguna e si apre verso Chioggia con moltissime finestre, cosa alquanto strana in una fortezza, sintomo che quest'area non era per nulla un fronte di difesa o di attacco, ma riparata e aperta verso attività più "civili" 5