Comune di Manduria - Provincia di Taranto AREA TECNICA - Servizio LL.PP. PROGETTO: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA E RISTRUTTURAZIONE DI ALCUNI LOCALI DELL'EDIFICIO SEDE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "E. FERMI" FACENTE PARTE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO "DON BOSCO" PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO ALL. SCALA DATA RELAZIONE TECNICA IMPIANTI TECNOLOGICI 02 SETTEMBRE 2013 Il Tecnico UTC Geom. Di Giacomo Claudio Il Resp. del procedimento Ing. Pescatore Antonio
La presente relazione illustra le principali opere impiantistiche finalizzate, ai lavori di: LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA E RISTRUTTURAZIONE DI ALCUNI LOCALI DELL EDIFICIO SEDE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E. FERMI FACENTE PARTE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO. L intervento di adeguamento degli impianti prevede sinteticamente le seguenti fasi operative: 1. Idrico-sanitarie (TAV. E2): -realizzazione di nuove schemature impiantistiche per l'adduzione idrica, con chiave di intercettazione di zona presso i collettori AF e ACS di ogni blocco servizi e, presso ciascun collettore, alla partenza delle diramazioni verso ogni pezzo igienico. Le schemature idriche, di adduzione acqua fredda e calda, saranno realizzate con tubazioni in polietilene multistrato reticolato di diametri mm 16 (derivazioni dai collettori di zona AF ed ACS) e mm 26 (dorsali AF dalla linea esterna autoclave a ciascun collettore AF, linea di carico vasca in c.a. acqua sanitaria e vasca antincendio, linea ACS dai boiler elettrici ai collettori ACS), completi di raccordi e adattatori nonché di valvole a sfera sul collettore; -realizzazione di servizi igienici accessibili ai disabili completi di sanitari e rubinetterie specifiche. -realizzazione di nuove schemature impiantistiche di scarico, con attacchi e derivazioni per ogni pezzo igienico verso scatola sifonata, ad eccezione delle docce, realizzazione di collettore principale di scarico in HTDM fino all'innesto nella rete fognaria esistente. L'impianto fognante sarà costituito da una rete di tubazioni e componenti di impianto in HTDM PP B UNI EN 1451, con diametri 40 x 1.9, 50/75 x 1.9 e 110 x 3.4. 2. Impianto elettrico (TAV. E2): Sarà realizzato utilizzando materiali e componenti costruiti secondo le norme tecniche degli Enti UNI e CEI, nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente. Saranno inoltre seguite le norme di buona tecnica durante l'esecuzione dei lavori. L impianto di distribuzione dell energia elettrica per tutte le utenze elettriche dei locali serviti può considerarsi suddiviso in: 1 - Impianto elettrico a servizio delle utenze della palestra, comprendente: 1
linea luci (illuminazione esistente); linea termoconvettori (climatizzazione esistente); 2 - Impianto elettrico a servizio delle utenze dei locali accessori, comprendente: linea luci servizi e locali accessori femmine; linea prese servizi e locali accessori femmine; linea luci servizi e locali accessori maschi; linea prese servizi e locali accessori maschi; linea illuminazione di sicurezza. L impianto elettrico interno a ciascun locale comprende derivazioni da linea dedicata a servizio di prese da 10/16 A e di plafoniere a soffitto a tubi fluorescenti IP55. Altre linee non alimentate dalla tensione di rete ENEL costituiscono poi i seguenti impianti: 3 - Impianto di messa a terra 4 - Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Tutte le utenze elettriche verranno alimentate con tensione di rete a 220 V eccetto la pompa antincendio ed il generale del quadro centrale termica; le fasi verranno smistate a rotazione a partire dal quadro generale, per equilibrare il più possibile i carichi. Le linee saranno formate da conduttori flessibili unipolari isolati con polivinilcloruro, grado di isolamento 3, non propaganti l'incendio, con le sezioni come da grafico E2. Tali linee saranno protette meccanicamente da tubazioni in materiale termoplastico posate a vista, in tubazioni o canali portacavi adeguati. Tutte le tubazioni di contenimento dei circuiti avranno un diametro interno non inferiore al cerchio circoscritto all'insieme dei cavi in esso contenuti, maggiorato del 40%, per consentirne un facile infilaggio. I tratti molto lunghi saranno interrotti da cassette di derivazione, ed in esse i conduttori saranno opportunamente collegati mediante l'uso di morsetti con cappellotti in materiale isolante. Le principali caratteristiche tecniche dell'impianto e dei materiali proposti sono le seguenti: 2
tensione di alimentazione: 380 220 V; sistema di distribuzione: TT; conduttori di neutro e secondari di protezione di sezione almeno pari a quella della maggiore delle fasi del fascio di cavi protetto; conduttore principale di protezione isolato in PVC, sezione 16 mm 2, ininterrotto in tutta la sua lunghezza fino al collettore principale di terra mediante morsetti a compressione; corrente d'impiego I B < corrente nominale dispositivi di protezione I n < portata in regime permanente della conduttura I z ; cavi unipolari in rame N07V-K per cablaggio ed impianti interni del tipo autoestinguente (CEI 20-22 II, Fasc. 1025) con isolamento in PVC (CEI 20-11/68) a ridotta emissione di gas tossici e nocivi in caso d incendio (CEI 20-37), posti in opera in tubazioni incassate a vista; cavi unipolari in rame N1VV-K per impianti esterni, del tipo autoestinguente con isolamento in PVC e guaina a ridotta emissione di gas tossici e nocivi in caso d incendio; tubi isolanti rigidi ed accessori in PVC, serie pesante, a ridotta emissione di gas tossici e nocivi in caso d'incendio, posati a vista, marchiati IMQ, costruiti a norma CEI 23-8 (III-1973) Fasc. 335 - tab. UNEL 37117-72 L; canali portacavi a ridotta emissione di gas tossici e nocivi in caso di incendio, posati a vista, marchiati IMQ e costruiti a norma CEI 23-32. cassette di derivazione, connessione e transito da incasso (IP40 all interno; IP55 all esterno o nei bagni); minuterie e pressacavi adeguati alle vigenti norme in materia; connessioni e morsetterie isolate a cappuccio tipo Eleco; interruttori magnetotermici limitatori differenziali adatti all'impiantistica civile, del terziario ed industriale, conformi alle norme CEI 23-3 IV, dalla caratteristiche (sensibiltà I d, corrente nominale I n, potere di interruzione PI) riportate in disegno; apparecchi di comando, segnalazione, derivazione e protezione componibili in contenitori in resina, montati con scatole, supporti e placche in resina marchiate IMQ, di adeguato grado di protezione e costruiti a norma CEI 23-8 e 23-9; componenti elettrici IP55 per esterni e IP44 per i locali bagno; plafoniere a soffitto e a muro con lampade compatte a basso consumo, T 2700 K (almeno IP44, nei locali bagno); 3
plafoniere a soffitto a tubi fluorescenti (1x18 W, 1x36 W, 2x36 W), IP65, nei bagni e nei locali tecnologici; lampade di emergenza fluorescenti da 8 W, autonomia 1h, per i distributori comuni, per le aule didattiche o per gli ambienti specifici in senso lato. lampade di segnalazione uscita di sicurezza fluorescenti da 8 W, autonomia 1h. Tutti i componenti dovranno riportare il marchio di qualità IMQ od equivalente ed essere posti in opera correttamente secondo le regole della buona tecnica. L impianto prese sarà costituito da prese del tipo modulare bipasso 2P+T 10/16A 250V, con In = 16A, munite di alveoli protetti IP21, alimentate con conduttori unipolari 2x2.5 mmq. L impianto di illuminazione sarà realizzato: - nei locali bagno adoperando plafoniere a soffitto e a parete, con lampade compatte a basso consumo, T 2.700 K; I punti di comando dell impianto sono opportunamente dislocati; sono previsti interruttori unipolari di opportuno grado di protezione, adeguato alle caratteristiche dell ambiente ove installati; sono anche previsti comandi a relé nei casi di ambienti allungati e/o di transito, quali i corridoi e l ingresso. I servizi igienici dei disabili saranno muniti di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. L'impianto di allarme sarà costituito da un avvisatore acustico a campanella e comandato da un pulsante a tirante posto in prossimità della tazza wc del servizio igienico. Infine, per quanto concerne la protezione contro i contatti indiretti accidentali con apparecchiature in tensione, essa sarà realizzata tramite il coordinamento fra l impianto di terra e i dispositivi differenziali ad alta sensibilità. In particolare, i dispersori saranno in grado di garantire una resistenza di terra coordinata con la corrente di soglia dell'interruttore differenziale meno sensibile fra quelli impiegati nell impianto. Tutte le masse metalliche dell'impianto elettrico saranno collegate, attraverso il collettore principale di terra (CPT), alla rete dorsale di protezione interna all edificio, che a sua volta perverrà ad appositi pozzetti, dove sarà collegata, a mezzo di opportuno ed idoneo morsetto, alla rete dei dispersori di terra esistenti. L impianto disperdente di terra esistente comprende un adeguato numero di dispersori a picchetto del tipo in acciaio zincato a caldo a croce, ad ali uguali, di lunghezza 150 cm e dimensioni trasversali 50x50x5 mm, costruiti a norma CEI 7.6 e posizionati entro appositi pozzetti (CEI 11-8), ispezionabili a mezzo di coperchio e riempiti con terreno ricco di humus. 4
Tali dispersori, mediante corda nuda di rame, interrata, saranno collegati fra loro ad anello (dispersore integrativo) e, insieme, al CPT. Il collettore sarà realizzato mediante morsettiera collocata in apposita cassetta ispezionabile munita di coperchio trasparente ed indicazioni di linea, cassetta ubicata in prossimità del QEG. Il Tecnico 5