Madurai è chiamata la città del nettare in omaggio a Shiva che, molto gentilmente, ha lasciato cadere dalla sua lunga capigliatura, del nettare sulla città, proprio il giorno in cui gli abitanti dovevano sceglierne il nome. Questa è una delle tante leggende che la gente del luogo ha assimilato, ma la più bella è legata al tempio di Shree Meenakshi, il gioiello di Madurai.
Il tempio appare visibile da lontano con il suo grandioso Gopuram, una massa piramidale che innalza al cielo un universo di idoli rossi, neri, d oro e d argento, divinità mostruose ed assurde, abbarbicate in un disordine costruito.
Ebbene, narra la leggenda che la figlia di un re Pandya, Meemakshi, la bella dagli occhi di pesce, nacque con tre seni. L imperfezione, però, sarebbe sparita al momento opportuno. Quando la bella principessa salì al trono, alla morte del padre, affermò che avrebbe concesso la sua mano a colui che l avesse vinta in duello. Dopo vari scontri, Shiva la sfidò e la vinse; in quel momento alla donna sparì il terzo seno! Fu, dunque, celebrato il matrimonio e Meenakshi fu assimilata a Parvati.
Ancora oggi, ogni sera si svolge la cerimonia dell unione sessuale: al suono di trombe e tamburi, l immagine di Shiva, portato su un palanchino d argento da diversi uomini, avanza tra i fedeli, viene simbolicamente lavato, profumato, incensato e poi condotto nella camera di Parvati.
Il mattino ritornerà nelle sue stanze. Durante questo rito, il tempio pullula di fedeli e di curiosi che spingono, si affollano, vogliono vedere, vogliono toccare la sacra portantina...
...immergono le dita nell acqua caduta a terra dopo il lavacro a Shiva, bruciano bastoncini d incenso, pregano, urlano buttando fiori.
La cerimonia fa sorridere noi occidentali, ma per gli induisti è sacra: il corpo è tempio dello spirito, veicolo di perfezione e quindi anche il sesso diventa pratica, essenziale alla trascendenza, attraverso l energia che sprigiona e che può essere trasformata in positività. L atto sessuale è vita, è la legge dell universo e diventa quindi un esperienza mistica attraverso la quale si accede all assoluto.
Al di là, comunque, del rito serale, il tempio di Meenakshi è una vera e propria città tempio, costituita da due santuari gemelli, uno dedicato ahiva e l altro a Meenakshi, è un vero e proprio labirinto, si passa dalla luce serena dei cortili, al dedalo intricato e buio di certi corridoi...
...dallo specchio azzurro del lago sacro del Loto, circondata da alte scalinate gremite di gente...
...all ombra grigia di alcune stanze dove il grasso e allegro Ganesh, o Nandi, il toro di Shiva, o lo scimmiesco Hanauman o infine Shiva in riposo, dolcissimo e sognante, paiono sopraffarci.
Le divinità ci sorridono alcune beffarde e distanti, altre vive e reali come quelle di Shiva e Parvati che, dopo aver litigato per gelosia, fanno la pace, teneramente abbracciati, e allora la folla dei fedeli lancia loro pallottoline di burro (chiamate ghee) il cui odore un po rancido si mescola ai profumi dolciastri delle bacchette d incenso, per calmare i loro bollori.
Passeggiare tra questo pantheon di divinità è coinvolgente, quasi pazzesco, ci sentiamo sopraffatti da una religiosità terrena, tra gente che non ha nulla di ascetico, neanche i pochi bramini, preoccupati più di raccogliere soldi che di pregare, eppure essa avvince proprio perché è fantasiosa, creativa, espressione dell anima di un popolo.
Entrare, per esempio nel mandapa delle mille colonne, dove le fiammelle delle lampade fanno uscire dall ombra le figure delle dee e degli dei, sembra di penetrare nel mistero dell aldilà e si percorre il lungo corridoio, scortati da mostri in groppa a cavalli, fino in fondo dove l immagine di Shiva che danza nel cerchio di fuoco, l antichissimo rito della creazione, ci risolleva, facendoci intravedere la possibilità di una salvezza. Questa è arte, nella quale i confini tra sacro e profano si alternano e talvolta si confondono del tutto; se riusciamo ad apprezzarla capiremo anche la religione indiana che per superare il mondo, non solo lo accetta, ma ne vuole assaporare tutte le delizie.