CONSIGLIO COMUNALE REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI



Documenti analoghi
REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

COMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto

Regolamento relativo all affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti.

COMUNE DI ORBETELLO Provincia di Grosseto

REGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

REGOLAMENTO RELATIVO ALL AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

REGOLAMENTO PER LA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

Comune di Arezzo. Regolamento relativo alla cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISPERSIONE, AFFIDAMENTO E CONSERVAZIONE DELLE CENERI

Sommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale

R E G O L A M E N T O PER LA CREMAZIONE, L AFFIDAMENTO, LA CONSERVAZIONE E LA DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

C O M U N E D I U R B I N O

REGOLAMENTO COMUNALE CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO (PROVINCIA DI SAVONA) REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa

DELIBERA DI G.C. N. 105 DEL LA GIUNTA COMUNALE. Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria:

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

Comune di Spilamberto (Provincia di Modena)

a. Cremazione di cadaveri

Estratto dal Regolamento di Polizia Mortuaria Approvato con deliberazione consiliare nr.73 del

REGOLAMENTO COMUNALE

Regolamento comunale in materia di cremazione

DISCIPLINARE. Comune di Follonica

REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL

Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno

REGOLAMENTO COMUNALE RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

COMUNE DI SPILIMBERGO (Provincia di Pordenone)

Parere n. 69/2010 Norme da applicare per la cremazione. Legge di riferimento: D.P.R. n. 285/1990

COMUNE DI MARANO SUL PANARO PROVINCIA DI MODENA

CITTA di IMPERIA. Viale Matteotti, 157 UFFICIO POLIZIA MORTUARIA

Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14

COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO Provincia di FIRENZE

Città di Tortona Provincia di Alessandria

PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE

COMUNE DI LESSONA. Provincia di Biella

REGOLAMENTO SULLA CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

COMUNE DI AIRASCA. Provincia di Torino REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, DISPERSIONE, CONSERVAZIONE E AFFIDAMENTO DELLE CENERI

Art. 1. (Oggetto e finalita')

C O M U N E D I B A R D O N E C C H I A Provincia di Torino CAP

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERA

COMUNE DI GALLIATE REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI.

Regolamento comunale relativo a: cremazione, affidamento,conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti

COMUNE DI STAZZANO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE E DESTINAZIONE DELLE CENERI

CITTA DI SEGNI. (Prov. di Roma)

PROVINCIA DI TORINO DELLA GIUNTA COMUNALE N.62

PROVINCIA DI TORINO DELLA GIUNTA COMUNALE N.63

BOZZA proposta dalla Società Pisana per la Cremazione REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE DEI CADAVERI E DISPERSIONE DELLE CENERI

LEGGE PROVINCIALE 20 giugno 2008, n. 7

LEGGE REGIONALE (n. 4)

COMUNE DI COSIO D ARROSCIA PROVINCIA DI IMPERIA

Regolamento relativo a cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti.

INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri.

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CREMAZIONE. Oggetto e finalità

Allegato 2 Schema di regolamento comunale in materia di cremazione Art. 1 (Autorizzazione alla cremazione) 1. La cremazione di cadavere deve essere

CONSIGLIO COMUNALE REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI

C O M U N E D I C I S E R A N O PROVINCIA DI BERGAMO

Comune di RIPARBELLA Provincia di PISA

Regolamento relativo a cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti.

DISCIPLINARE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO E DI DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

COMUNE DI SCANSANO Prov. Di Grosseto Regolamento relativo alla cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri

ESTRATTO DEL VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI

Comune di Castelnovo ne Monti

COMUNE DI RAGUSA. REGIONE SICILIA (Legge Regionale 17 agosto 2010, n. 18)

COMUNE DI TARZO (TV) Approvato con deliberazione consiliare n. /2013.

COMUNE DI MANSUE PROVINCIA DI TREVISO

Allegato. Comune di Campogalliano

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI. Art. 1 Oggetto e finalità

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE SULLA CREMAZIONE E SULLA DESTINAZIONE DELLE CENERI

COMUNE DI VALGUARNERA CAROPEPE ( Provincia regionale di Enna )

C O M U N E D I F O R M I A (PROVINCIA DI LATINA)

COMUNE DI CANTALUPA PROVINCIA DI TORINO

Art. 1 Oggetto Art. 2 Autorizzazione alla cremazione Art. 3 Identità delle ceneri Art. 4 Feretri per la cremazione

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI

COMUNE DI FORNACE PROVINCIA DI TRENTO. Verbale di deliberazione n. 30 della Giunta Comunale

C O M U N E D I A L L U M I E R E

Comune di CERESETO. Provincia di ALESSANDRIA. REGIONE PIEMONTE (Legge Regionale 31 ottobre 2007, n. 20) REGOLAMENTO COMUNALE

CONSIGLIO COMUNALE REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI

REGOLAMENTO per l affidamento familiare delle ceneri delle salme e dei resti mortali. Indice

Comune di Teglio. Provincia di Sondrio

REGOLAMENTO COMUNALE

Autorizzazione alla cremazione e trasporto di cadavere e all'affidamento e conservazione delle ceneri

CONSIGLIO COMUNALE REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI

Il/ i sottoscritto/i... nato/i a.. (.) il e residente a..alla via..

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, DISPERSIONE ED AFFIDAMENTO DELLE CENERI

REGOLAMENTO COMUNALE SULLA CREMAZIONE E SULLA DESTINAZIONE DELLE CENERI

Comune di LOMBRIASCO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI

COMUNE DI GAVORRANO PROVINCIA DI GROSSETO. COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 84 del 22/12/2011

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA PER LA CREMAZIONE, L'AFFIDAMENTO E LA DISPERSIONE DELLE CENERI

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE

COMUNE DI AGORDO Provincia di Belluno

COMUNE DI PONTEBBA. Provincia di Udine REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, DISPERSIONE ED AFFIDAMENTO DELLE CENERI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CREMAZIONE, CONSERVAZIONE, AFFIDAMENTO E DISPERSIONE DELLE CENERI

COMUNE DI MOMPANTERO REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

Transcript:

COMUNE DI ALAIA rovincia di isa C O I A N. 62 CONSIGLIO COMUNALE REGISTRO DELLE DELIBERAZIONI Adunanza del dì 28/11/2008 OGGETTO : AROVAZIONE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI L anno duemilaotto, il dì ventotto, del mese di Novembre alle ore 21:30, nella Sala Consigliare, si è riunito il Consiglio Comunale, in Seduta Straordinaria Urgente rima Convocazione, dietro invito diramato dal Sindaco in data 29/11/2008, prot. n. 9906, notificato a tutti i Consiglieri nei modi e termini di legge. resiede l adunanza il Sindaco, Sig. FALCHI ALBERTO Dei Consiglieri Comunali sono presenti n. 12 e assenti sebbene invitati n. 5 FALCHI ALBERTO LATINI GABRIELE TOMBA GIORGIO GALARDI FABIO SOLDANI MONICA AERINI MICHELA LAZZERESCHI GIANFRANCO GIUSTI TAMARA TADDEI ROBERTO A A CORTOASSI GIANAOLA A BONISTALLI ALVARO TADDEI RICCARDO SARTINI SAURO IZZI IERO A BATTAGLINI ALBERTO GIUSEE FILIDEI FABIO BRUSCHI SERGIO A Assiste il Segretario Com.le, Dr. SALVINI MAURIZIO, incaricato della redazione del seguente verbale. Riscontrato legale il numero degli intervenuti, il residente FALCHI ALBERTO, dichiara aperta la seduta.

IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Visto lo statuto comunale; Richiamata la legge 30 marzo 2001, n. 130 Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri ; Richiamata la Legge Regione Toscana n. 29 del 31 maggio 2004 Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti ; Ritenuto opportuno disciplinare con apposito regolamento comunale la cremazione, l affidamento, la dispersione e la conservazione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti; Dato Atto che si dà per acquisito il parere favorevole dell Azienda Usl n. 5 di isa - Dipartimento di revenzione, in quanto esso era già stato espresso sul regolamento del Comune di Chianni, con il medesimo testo; Visti il parere favorevole del Responsabile del Servizio per la regolarità tecnica rilasciato ai sensi dell articolo 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Visto il vigente Statuto comunale; Con voti unanimi favorevoli resi in forma palese; DELIBERA 1) di adottare il Regolamento comunale relativo a cremazione, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti, che si compone di n. 11 articoli, allegato alla presente e facente parte integrante e sostanziale del presente deliberato; 2) di demandare al Responsabile del servizio la predisposizione della modulistica necessaria per gli adempimenti dei cittadini; 3) di dare atto che, ai sensi dell art. 11 del regolamento in oggetto, lo stesso entra in vigore a seguito delle pubblicazione per 15 gg. consecutivi all albo pretorio, pubblicazione che avviene contestualmente alla presente deliberazione; contemporaneamente il regolamento è in libera visione al pubblico presso la segreteria comunale.

REGOLAMENTO RELATIVO A CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 62 del 28/11/2008) SOMMARIO Art. 1 - OGGETTO Art. 2 - AUTORIZZAZIONE ALLA CREMAZIONE DI CADAVERI Art. 3 - AUTORIZZAZIONE ALLA CREMAZIONE DI RESTI MORTALI E DI OSSA Art. 4 - AFFIDAMENTO E TRASORTO DELLE CENERI Art. 5 - CONSERVAZIONE DELLE CENERI Art. 6 - DISERSIONE DELLE CENERI Art. 7 - SANZIONI AMMINISTRATIVE Art. 8 - SENSO COMUNITARIO DELLA MORTE Art. 9 - REGISTRI CIMITERIALI Art. 10 - ROCEDURE Art. 11 ENTRATA IN VIGORE Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina la cremazione, l'affidamento, la conservazione e la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti nell'ambito dei principi enunciati dalle seguenti fonti: a) D..R. 10.09.1990, n. 285 (Approvazione del Regolamento di olizia mortuaria); b) Legge 30 marzo 2001, n. 130 (Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri); c) Legge Regione Toscana n. 29 del 31 Maggio 2004 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti); d) D..R. 15.7.2003 n. 254 (Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della L. 31 luglio 2002, n. 179); e) Circ. Ministero Sanità 31-7-1998 n. 10. 2. Le disposizioni contenute nel presente regolamento integrano e si armonizzano con le norme, in quanto compatibili, contenute nel vigente regolamento comunale di polizia mortuaria approvato con deliberazione del Commissario refettizio n. 40 del 1999. Art. 2 Autorizzazione alla cremazione di cadaveri 1. L autorizzazione alla cremazione di cadaveri è concessa dall Ufficiale di stato civile competente, sulla base della volontà espressa in tal senso dal defunto. In mancanza di disposizione testamentaria, la volontà di cremare il defunto deve essere manifestata dal coniuge o, in difetto, dal parente più prossimo individuato

secondo gli articoli 74, 75, 76 e 77 del codice civile o, nel caso di concorso di più parenti nello stesso grado, da tutti i medesimi. er i minori e le persone interdette la volontà è manifestata dai legali rappresentanti. 2. er coloro, i quali, al momento della morte, risultino iscritti ad associazione riconosciuta che abbia tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati, è sufficiente la presentazione di una dichiarazione in carta libera, datata e sottoscritta dall associato di proprio pugno o, se questi non sia in grado di scrivere, confermata da due testimoni, dalla quale chiaramente risulti, la volontà di essere cremato. La dichiarazione deve essere convalidata dal presidente dell associazione, così come la certificazione della regolarità dell iscrizione, fino al momento del decesso. 3. Gli aventi titolo hanno facoltà di dichiarare la volontà di procedere alla cremazione all Ufficiale di Stato Civile del Comune di decesso o di residenza del defunto. In quest ultimo caso l Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza del defunto informa tempestivamente l Ufficiale di Stato Civile del Comune di decesso della dichiarazione degli aventi titolo, ai fini del rilascio dell autorizzazione alla cremazione. La dichiarazione è consegnata all Ufficiale di Stato Civile, che si accerta dell'identità dei dichiaranti nei modi di legge, o fatta pervenire allo stesso per via postale, fax o per via telematica nelle forme consentite dalla legge. 4. L autorizzazione alla cremazione di un cadavere non può essere concessa se la richiesta non sia corredata dal certificato di necroscopia, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato, ai sensi della L. 130/01 art. 3 comma 1. lett. a). In caso di morte sospetta, segnalata all Autorità Giudiziaria, il certificato di necroscopia è integralmente sostituito dal nulla osta dell Autorità Giudiziaria, con la specifica indicazione che il cadavere può essere cremato. 5. In presenza di testamento, l esecutore testamentario è tenuto, anche contro il volere dei familiari, a dar seguito alle disposizioni del defunto. 6. In presenza di protesi elettro alimentata, questa dovrà essere rimossa a cura e spese dei familiari. 7. Le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascun cadavere devono essere raccolte in apposita urna cineraria di materiale resistente e tale da poter essere chiusa con saldatura anche a freddo o a mezzo di collanti di sicura e duratura presa, portante all esterno il nome, cognome, data di nascita e di morte del defunto. Le urne da inumare devono essere di materiale biodegradabile. Art. 3 Autorizzazione alla cremazione di resti mortali e di ossa 1. Le ossa ed i resti mortali inconsunti rinvenuti in occasione di esumazioni od estumulazioni possono essere avviati alla cremazione a richiesta degli aventi titolo, previa autorizzazione dell Ufficiale di Stato Civile del Comune ove sono compiute le predette operazioni. Si definiscono resti mortali i risultati della incompleta scheletrizzazione per effetto di mummificazione, saponificazione e corificazione dei cadaveri, decorso il periodo di ordinaria inumazione o di ordinaria tumulazione. 2. La cremazione degli esiti dei fenomeni cadaverici trasformativi conservativi e la destinazione delle relative ceneri è ammessa previa acquisizione dell assenso del coniuge o, in difetto, dal parente più prossimo, individuato secondo gli articoli 74, 75, 76 e 77 del codice civile o, nel caso di concorso di più parenti nello stesso grado, da tutti i medesimi. 3. er la cremazione di resti mortali inconsunti rinvenuti a seguito di esumazione od estumulazione, non è necessaria la documentazione di cui all art. 79, commi 4 e 5, del D..R. 285/1990.

Art. 4 Affidamento e trasporto delle ceneri 1. Nel rispetto della volontà del defunto, soggetto affidatario dell'urna può essere qualunque persona, ente o associazione scelta liberamente dal defunto o da chi può manifestarne la volontà, ai sensi dell art. 2, comma 1, della legge R.T. 29/04. 2. La consegna dell'urna cineraria è effettuata previa sottoscrizione di un documento nel quale il soggetto affidatario dichiara la destinazione finale dell'urna stessa o delle ceneri; tale documento, consegnato in copia al soggetto affidatario, è conservato presso l'impianto di cremazione e presso il Comune in cui è avvenuto il decesso e costituisce documento accompagnatorio delle ceneri. 3. Il trasporto delle ceneri deve essere espressamente autorizzato e non è soggetto alle misure precauzionali igieniche previste per il trasporto delle salme, salvo diversa indicazione dell'autorità sanitaria, ai sensi dell art. 2 comma 3 della L.R.T. 29/2004. 4. Resta valida la possibilità di rinuncia all'affidamento dell'urna da parte del soggetto indicato dal defunto. La rinuncia all'affidamento deve risultare da dichiarazione resa all'ufficiale dello stato civile che ha autorizzato la cremazione. In caso di affidamento a più soggetti, la rinuncia di un soggetto non implica anche la rinuncia degli altri affidatari. 5. In caso di rinuncia all'affidamento e qualora non sia stata effettuata la dispersione, le ceneri sono conservate in appositi spazi cimiteriali di cui all'articolo 80, comma 6, del decreto del residente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285. Nei casi citati può essere disposta la tumulazione o l inumazione dell urna negli appositi spazi e manufatti, ai sensi dell art. 5. Art. 5 - Conservazione delle ceneri 1. L'urna sigillata contenente le ceneri può essere: a) Tumulata: la tumulazione è effettuata in cellette-ossario od in loculo, nel rispetto del vigente regolamento comunale di polizia mortuaria. b) Inumata: L inumazione è effettuata solo in area cimiteriale ed è destinata ad una lenta dispersione delle ceneri. le fosse per l inumazione delle urne cinerarie devono avere dimensioni minime di m. 0,30 sia di lunghezza sia di larghezza, fra loro separate da spazi di larghezza non inferiore a m. 0,25. E d obbligo uno strato minimo di terreno di m. 0,30 tra l urna ed il piano di campagna del campo. Ogni fossa di inumazione di urne cinerarie deve essere contraddistinta da una targa in materiale lapideo con indicazione del nome, del cognome, della data di nascita e di morte del defunto, nonché da un identificativo numerico progressivo di fila e fossa. L urna cineraria destinata all'inumazione deve essere di materiale biodegradabile in modo da assicurare la dispersione delle ceneri entro il periodo di inumazione. Il servizio di inumazione delle ceneri, la fornitura del cippo comprensivo di targhetta è effettuato dal Comune, previo pagamento della relativa tariffa. c) Consegnata al soggetto affidatario di cui all'articolo 4.

Art. 6 Dispersione delle ceneri 1. La dispersione delle ceneri è autorizzata dall Ufficiale di stato civile del Comune di alaia nel caso in cui il decesso sia avvenuto nel territorio del Comune, ovvero nel caso in cui le ceneri siano collocate nel territorio comunale al momento della richiesta. 2. La volontà del defunto deve risultare da disposizioni testamentarie. Tuttavia, per coloro, i quali, al momento della morte, risultino iscritti ad associazione riconosciuta che abbia tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati, è sufficiente la presentazione di una dichiarazione, in carta libera, datata e sottoscritta dall associato di proprio pugno o, se questi non sia in grado di scrivere, confermata da due testimoni, dalla quale chiaramente risulti la manifestazione di volontà alla dispersione delle ceneri. La dichiarazione deve essere convalidata dal presidente dell associazione, così come la certificazione della regolarità dell iscrizione, fino al momento del decesso. 3. La dispersione delle ceneri è eseguita dai soggetti espressamente indicati dal defunto. In mancanza essa è eseguita, nell ordine: a) dall esecutore testamentario; b) dal coniuge; c) dal parente più prossimo individuato secondo gli articoli 74,75,76 e 77 del codice civile o, nel caso di concorso di più parenti nello stesso grado, da persona indicata dalla maggioranza assoluta di essi; d) dal legale rappresentante dell Associazione di cui al comma 2; e) dal personale autorizzato dal Comune, fatta salva la ripetizione delle spese nei confronti degli eredi; 4. la dispersione delle ceneri nel territorio comunale è consentita nei seguenti luoghi: a) in area a ciò destinata posta all interno del cimitero; b) in aree private. 5. La dispersione è vietata nei centri abitati come definiti dall'articolo 3, comma 1, numero 8), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada). 6. La dispersione in aree private, al di fuori dei centri abitati, deve avvenire all'aperto con il consenso dei proprietari e non può dare luogo ad attività aventi fini di lucro. Art. 7 Sanzioni Amministrative 1. La violazione delle disposizioni contenute al precedente articolo 5) comporta l'applicazione della sanzione amministrativa di cui all'articolo 7 bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali). 2. Le violazioni di cui all art. 2 della Legge 130/01 sono punite con la reclusione da due mesi ad un anno e con la multa ivi prevista. Art. 8 Senso comunitario della morte 1. Affinché non sia perduto il senso comunitario della morte, nel caso di consegna dell'urna cineraria al soggetto affidatario, secondo quanto disposto all'articolo 2, e nel caso di dispersione delle ceneri, per volontà del defunto, realizzata attraverso una delle modalità di cui alla legge RT N. 29/2004, é realizzata nel cimitero

apposita targa, individuale o collettiva, riportante i dati anagrafici del defunto, con spese a carico dell affidatario stesso. 2. Sono consentite forme rituali di commemorazione anche al momento della dispersione delle ceneri. Art. 9 Registri cimiteriali 1. A cura dei preposti al servizio cimiteriale deve essere predisposto apposito Registro, nel quale devono essere evidenziati: a) le generalità del defunto; b) le generalità dell affidatario, con espressa indicazione della residenza; c) il luogo di conservazione dell urna cineraria, ovvero il luogo di dispersione delle ceneri; 2. I dati riportati in tale registro dovranno essere comunicati alla Regione Toscana per le competenze ad essa spettanti. Art. 10 rocedure. 1. er l ottenimento dell autorizzazione all affidamento delle ceneri, il soggetto individuato in vita dal de cuius è tenuto a presentare un apposita istanza, la quale deve contenere: a) l indicazione dei dati anagrafici e della residenza del richiedente; b) la dichiarazione di responsabilità per la custodia delle ceneri e di consenso per l accettazione degli eventuali controlli da parte dell Amministrazione Comunale; c) l indicazione del luogo di conservazione dell urna; d) la dichiarazione in ordine alla conoscenza delle norme penali in materia e delle cautele atte a evitare la profanazione dell urna; e) la dichiarazione della conoscenza della possibilità di trasferimento dell urna presso il cimitero del Capoluogo, nel caso in cui il soggetto affidatario intenda revocare l accettazione dell incarico; f) la dichiarazione che non sussistono impedimenti alla consegna derivanti da vincoli determinati dall Autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza; g) la conoscenza dell obbligo di informare l Ufficiale di stato civile in caso di variazione del luogo di cui al punto c). 2. Ai fini della concessione dell autorizzazione alla dispersione delle ceneri, ai sensi dell art. 4 della Legge Regionale Toscana n. 29 del 31 Maggio 2004, il soggetto individuato in vita dal de cuius deve presentare apposita istanza, la quale deve contenere: a) i dati anagrafici e la residenza del richiedente ai sensi dell art. 2 comma 1) della Legge Regionale Toscana n. 29 del 31 Maggio 2004; b) la dichiarazione del luogo di dispersione delle ceneri, ai sensi dell art. 4 della Legge Regionale Toscana n. 29 del 31 Maggio 2004, nonché la dichiarazione del luogo di conservazione dell urna cineraria vuota nel caso in cui questa non venga avviata allo smaltimento, nel rispetto della normativa vigente, direttamente o tramite i servizi cimiteriali del Comune. c) l Autorizzazione dell Ente e/o proprietario del luogo ove vengono disperse le ceneri;

d) la dichiarazione che non sussistono impedimenti alla consegna derivanti da vincoli determinati dall Autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza. Art. 11 Entrata in vigore 1. Il presente regolamento entra in vigore a seguito della pubblicazione per 15 gg. consecutivi all albo pretorio.

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 28/11/2008 OGGETTO : AROVAZIONE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA CREMAZIONE, AFFIDAMENTO, CONSERVAZIONE E DISERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Ai sensi dell art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000, si esprime il seguente parere in ordine alla regolarità tecnica dell atto : FAVOREVOLE, per quanto di competenza. (arere espresso ai sensi del 1 comma dell art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000). IL RESONSABILE DEL SERVIZIO F.to BORSACCHI MICHELE

Verbale fatto, letto, confermato e sottoscritto IL SINDACO F.to FALCHI ALBERTO IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Dr. SALVINI MAURIZIO CERTIFICATO DI UBBLICAZIONE Copia della presente deliberazione è stata pubblicata all Albo retorio, per 15 giorni consecutivi ai sensi dell art. 124 del D. Lgs. N. 267/2000, senza opposizioni né reclami. Data iniziale 05/12/2008 Data terminale 20/12/2008 IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Dr. SALVINI MAURIZIO er copia conforme all originale, in carta libera per uso amministrativo. alaia, lì IL SEGRETARIO COMUNALE Dr. SALVINI MAURIZIO CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ Certifico che la presente deliberazione, regolarmente pubblicata, è divenuta esecutiva il giorno 15/12/2008, per il decorso dei termini stabiliti dal D. Lgs. n. 267/2000 alaia, lì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Dr. SALVINI MAURIZIO