Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Mercoledì 06 luglio 2016 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 5 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 10 Prima pagina 15
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IL CENTRO Abbiamo accolto 363 malati di leucemia In sette anni, il centro di via Rigopiano ha ospitato anche i familiari. Le testimonianze dei pazienti PESCARA «Casa Ail è la speranza di chi è malato. Non è solo una casa di accoglienza per i familiari dei pazienti: tra quelle mura non esistono differenze, tutti sono lì per qualcuno, tutti legati dalla paura, dal dolore ma soprattutto dall amore». Le toccanti parole dei familiari dei malati di leucemie hanno scandito la serata Ail dedicata alla speranza e alla solidarietà, svoltasi nei giorni scorsi al conservatorio Luisa D'Annunzio, in viale Muzii, nell'ambito della Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma. L'evento è stato organizzato dalla sezione interprovinciale Pescara- Teramo dell associazione guidata da Domenico Cappuccilli, il quale ha ricordato l importanza di Casa Ail, la struttura di via Rigopiano che accoglie gratuitamente malati che sono in cura nell ospedale di Pescara. «Dal 21 giugno 2009» ha illustrato Cappuccilli «giorno in cui abbiamo inaugurato, al 31 dicembre 2015, sono stati ospitati 363 pazienti (dei quali 219 provenienti dall Abruzzo e 144 da fuori regione) e 629 accompagnatori o familiari (dei quali 289 provenienti dall Abruzzo e 340 da fuori regione). Nella casa hanno trovato non solo ambienti accoglienti e funzionali ma anche il sostegno e la vicinanza dei volontari dell Ail. Donare un sorriso, un abbraccio, una parola, una carezza può aiutare molto chi lotta contro la malattia, può fargli ritrovare coraggio e speranza». I passi significativi nella ricerca scientifica per la lotta alle malattie ematologiche sono stati al centro delle relazioni di Francesco Angrilli, responsabile del Centro linfoma e di Patrizia Accorsi, direttore del Centro trasfusionale dell'ospedale. «Da circa tre mesi disponiamo, per uso compassionevole, di un farmaco rivoluzionario, il Nivolumab, che ci consente di attuare una terapia sperimentale che ha risultati eccellenti» ha spiegato Angrilli «rafforza il sistema immunitario in modo che le cellule buone uccidano quelle cattive e può essere utilizzato su pazienti di tutte le età, con effetti collaterali minori rispetto alla chemioterapia». «Abbiamo fatto tanta strada» ha aggiunto Accorsi riferendosi ai trapianti e all'immunoterapia, «oggi si parla di guarigione, mentre per tanti anni abbiamo parlato soltanto di remissione. Ma siamo ancora a metà percorso. Sostenete la ricerca scientifica anche attraverso l'ail perché a Pescara possiamo continuare a rimanere una struttura capace di rispondere a tutte le necessità dei malati». L
a dura lotta per sconfiggere la malattia, i drammi personali, gli smarrimenti e il timore di non farcela sono stati espressi da ex pazienti e familiari dei malati che hanno raccontato i momenti difficili di un percorso di vita che, grazie all'ail, non si conduce in solitudine, «L anno scorso, mia madre si è ammalata di leucemia e ha dovuto sottoporsi a trapianto» ha raccontato Roberta Pignatelli, 21 anni di Napoli. Era preoccupata per il trasferimento in una città sconosciuta. Casa Ail è stata la speranza: ha dato a lei la possibilità di affrontare il suo difficile percorso più serenamente e a me di stare al suo fianco. Non è solo una casa di accoglienza: tra quelle mura non esistono differenze, tutti eravamo lì per qualcuno, tutti eravamo legati dalla paura, dal dolore ma soprattutto dall amore. Vi porto tutti nel cuore» ha concluso trattenendo le lacrime. Angela D Emilio, di Palena (Chieti) ha perso un figlio di 25 anni e da allora si prodiga per l Ail, per «far capire ai ragazzi che hanno la fortuna di stare bene, che tante, tante persone hanno bisogno della casa di accoglienza». Massimo Giugnoli, romano, ha raccontato quanto sia stato importante avere i genitori al suo fianco nella lotta alla malattia. Nel corso della serata, è stato presentato il nuovo testimonial dell Ail Pescara-Teramo, Antonio Oro, maresciallo della guardia di finanza, che ha sconfitto un linfoma non Hodgkin e che ha compiuto di recente una straordinaria impresa sportiva, il Challenge Venice, gara di triatlon riservata a veri iron men. L'attrice pescarese Martina Gatto ha presentato la serata che si è conclusa con un concerto per pianoforte a sei mani tenuto da Rosella Masciarelli, Michela De Amicis e Angela Petaccia su musiche di Puccini. (c.c.)
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