RELAZIONE TECNICA SULLO STATO DI CONSER VAZIONE STRUTTURALE DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

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RELAZIONE TECNICA SULLO STATO DI CONSER VAZIONE STRUTTURALE DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO Relazione tecnica n. 2012/023.03 Data di rilascio 15/03/2012 Committente Bettarini Apparecchio di sollevamento Autogru Casa costruttrice GROVE Anno di costruzione 1993 Numero di fabbrica 30457202 Modello KMK 3045 Matricola ENPI/ISPESL 03/200149/CB Portata massima 45.000 kg 1

SOMMARIO Sommario... 2 Indice delle figure... 3 Introduzione... 4 Verifiche della struttura... 6 Carro di base... 8 Torretta girevole... 9 Braccio della gru... 10 Organi di presa... 11 Fattore di spettro e vita residua... 12 Conclusioni... 14 Allegato A: Visual testing report... 15 Allegato B: Magnetic examinatin report... 16 Allegato C: Ultrasonic examinatin report... 17 2

INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Autogru KRUPP KMK3045... 5 Figura 2: direzioni delle imperfezioni rilevabili... 6 Figura 3: zona di analisi efficace (rettangolo ombreggiata) per magnetizzazione con giogo... 6 Figura 4: tecniche di magnetizzazione utilizzate... 7 Figura 5: schema per la misure del gioco ralla... 9 Figura 6: momento ribaltante nei piani paralleli all assi di rotazione... 9 Figura 7: schema delle zone di analisi MT del gancio... 11 3

INTRODUZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Paolo Magliano, iscritto all'ordine degli Ingegneri della Provincia di Livorno, al numero 1880A, è stato incaricato dalla ditta sopra generalizzata di esaminare la gru mobile KRUPP modello KMK 3045, numero di fabbrica 30457202, al fine di esprimere un giudizio tecnico sul suo stato di conservazione strutturale (art. 15 comma 1, lettera a, e art. 17, comma 1, lettera a, D. Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni). A tale proposito sono stati effettuati accertamenti sulla gru presso la sede della ditta, situata in Livorno (LI). Si è proceduto ad un esame visivo (in allegato il relativo certificato) approfondito delle carro di base, del sistema di stabilizzazione, del braccio telescopico, delle saldature, dei dadi, bulloni, spinotti, dei circuiti di comando e dei componenti di tenuta e di lavoro. Inoltre è stata analizzata la documentazione a corredo della macchina, il registro di controllo e i vari certificati rilasciati dal costruttore. Sono state effettuate le prove di carico e verificarti i dispositivi di sicurezza in dotazione. Si è proceduto ad effettuare, nelle zone accessibili, un esame magnetoscopico 1 delle strutture dell apparecchio di sollevamento (in allegato il relativo certificato), in particolare dal piano dei controlli non distruttivi si evince: - controllo del gancio (100%); - controllo dei giunti saldati sulla struttura principale della gru (80%); - controllo delle saldature del sistema di stabilizzazione (80%). Per il controllo dei perni di rotazione e dei bulloni della gru (80 %) si è proceduto ad effettuare un esame a ultrasuoni 2 (in allegato il relativo certificato). La presente relazione viene redatta quale resoconto della ispezione effettuata dal sottoscritto, secondo quanto indicato dal punto 5.4 della Norma UNI ISO 9927-1. In tal senso l ispezione ha lo scopo di assicurare il funzionamento in piena sicurezza dell apparecchio di sollevamento, prevenendo eventuali deviazioni del comportamento dalle condizioni regolari previste. Nel caso specifico l ispezione ha riguardato le condizioni generali di conservazione degli elementi che compongono la carpenteria metallica dell apparecchio. E una ispezione da ritenersi di carattere eccezionale e comporta un giudizio generale sulle condizioni di sicurezza dell apparecchio e una decisione nel merito delle eventuali misure che devono essere adottate per assicurare un ulteriore funzionamento sicuro, qual ora sia possibile. Gli apparecchi di sollevamento, al pari di ogni altra costruzione soggetta all azione di carichi esterni, vengono dimensionati nel rispetto di schemi teorici di calcolo, statici e dinamici, nonché di alcune ipotesi sul loro funzionamento futuro. Vengono coinvolti quindi due ordini di problemi: il primo relativo alla resistenza alla sollecitazione indotta dalle azioni esterne e il secondo rapportato alla durata delle proprietà resistive. L efficienza teorica valutata riferendosi alla resistenza non è 1 La magnetoscopia (controllo magnetoscopico, anche detto semplicemente controllo magnetico) è un tipo di controllo non distruttivo utilizzato per la ricerca di indicazioni superficiali e subsuperficiali in pezzi metallici. Si basa sull attrazione di particelle ferromagnetiche e disperse in liquido) attratte dal campo magnetico disperso in prossimità delle eventuali cricche. Le particelle magnetiche possono avere una pigmentazione fluorescente (quindi visibile in ambiente oscurato tramite lampada a raggi UV) od a contrasto di colore (visibili quindi con luce bianca ambientale). In corrispondenza di indicazioni, si manifesta una deviazione delle linee di forza magnetiche verso l'esterno formando così un flusso disperso. Cospargendo l elemento in analisi con polveri magnetiche, sia a secco che in sospensione liquida, queste vengono attratte dall'indicazione. L'accumulo di tali polveri consente la rilevazione delle cricche. 2 L'ispezione mediante ultrasuoni è un metodo non distruttivo in cui onde sonore ad alta frequenza sono introdotte nel materiale da esaminare, allo scopo di evidenziare difetti superficiali o interni, misurare lo spessore dei materiali, misurare la distanza e la dimensione delle difettosità. La tecnica si basa essenzialmente sul fenomeno della trasmissione di un'onda acustica nel materiale. Gli ultrasuoni sono onde elastiche vibrazionali con frequenza compresa tra 1 e 10 MHz (per certe applicazioni il campo si può estendere dai 20 KHz fino ad oltre 200 MHz). 4

destinata a mutare se non intervengono situazioni di sovrasollecitazioni, al di sopra del carico massimo ipotizzato, o con l introduzione di modifiche strutturali sostanziali, tali da mutare gli schemi statici originari. Di diversa portata è la definizione dell efficienza teorica riferita ai problemi legati alla mancata manutenzione dell apparecchio, come nel caso dei fenomeni di ossidazione non controllati. Ad essi è necessario guardare con notevole attenzione in ragione della loro pericolosità e dei diversi fattori che ne influenzano la crescita e lo sviluppo. Figura 1: Autogru KRUPP KMK3045 5

VERIFICHE DELLA STRUTTURA In questo capitolo vengono affrontate e descritte le attività svolte in sede di controllo: Accertamento dello stato generale di conservazione. Accertamento dell integrità e della conformità geometrica dei vari elementi strutturali. Verifica dell efficienza delle saldature mediante tecnica MT. Verifica dell efficienza dello stato di conservazione delle giunzioni a perni ed a bulloni mediante tecnica UT. Per i primi due punti si è fatto riferimento alle indicazioni riportate nella norma ISO 9927-1 (Apparecchi di sollevamento - Ispezioni) e EN ISO 17637, mentre per gli ultimi due punti alle norme EN ISO 17638 (Controllo non distruttivo delle saldature Controllo con particelle magnetiche) e EN ISO 17640 (Controllo mediante ultrasuoni), rispettivamente. La rilevabilità di una imperfezione con la tecnica MT dipende dall'angolo del suo asse maggiore rispetto alla direzione del campo magnetico. Questo è illustrato per una direzione di magnetizzazione nella figura di seguito (rif. 5.6.1, EN ISO 17638 : 2010). Figura 2: direzioni delle imperfezioni rilevabili Per garantire il rilevamento di difetti in qualsiasi orientamento, le saldature sono magnetizzate in due direzioni approssimativamente perpendicolari l una all'altra con una deviazione massima di 30. Per queste ragioni si farà attenzione a garantire adeguate sovrapposizione delle zone di prova come mostrato nella prossima figura. Figura 3: zona di analisi efficace (rettangolo ombreggiata) per magnetizzazione con giogo 6

Le tecniche di magnetizzazione utilizzate con l analisi CND con particelle sono illustrate nella prossima figura. Dove possibile le stesse direzioni di magnetizzazione, e sovrapposizioni campo dovrebbe essere utilizzata per altre geometrie di saldatura da testare. La larghezza del percorso del flusso di corrente nel materiale (d) deve essere maggiore o uguale alla larghezza della saldatura e la zona termicamente alterata + 50 mm, di conseguenza in tutti i casi la saldatura e la zona termicamente alterata sono incluse nella zona effettiva. Le direzioni di magnetizzazione rispetto all'orientamento della saldatura sono illustrate in figura. Figura 4: tecniche di magnetizzazione utilizzate 7

CARRO DI BASE Lo stato di conservazione generale degli elementi è discreto. Non sono in atto fenomeni ossidativi rilevanti. Non sono stati rilevati elementi con deformazioni anomale o sezioni nelle quali siano in atto altre tipologie di cedimento visibili. Sono stati eseguiti gli accertamenti dei principali parametri dimensionali, riscontrando la sostanziale aderenza ai valori del libretto del costruttore. L esame delle saldature non ha evidenziato, nelle parti accessibili, la presenza di cricche. Alcune saldature presentano delle lievi porosità, probabilmente formatesi in fase di costruzione, senza peraltro indizi di compromissione della tenuta statica delle unioni. In generale lo stato di conservazione dei perni degli stabilizzatori è soddisfacente. Non si rilevano fori con fenomeni di ovalizzazione significativi. I perni non presentano fenomeni di usura localizzata e nelle zone soggette a sollecitazione, la sezione resistente è integra. L esame ad ultrasuoni dei bulloni non ha evidenziato difetti. 8

TORRETTA GIREVOLE La torretta è costruita con una struttura scatolata composta ed elettrosaldata. Il materiale componente è acciaio con diversi spessori. Lo stato di conservazione generale degli elementi è discreto. Non sono in atto fenomeni ossidativi rilevanti. Sono stati eseguiti gli accertamenti dei principali parametri dimensionali, riscontrando la sostanziale aderenza ai valori del libretto del costruttore. L esame delle saldature non ha evidenziato, nelle parti accessibili, la presenza di cricche. Alcune saldature presentano delle lievi porosità, probabilmente formatesi in fase di costruzione, senza peraltro indizi di compromissione della tenuta statica delle unioni. In generale lo stato di conservazione dei bulloni e delle relative piastre di supporto è buono. Non si rilevano fori con fenomeni di ovalizzazione significativi. L esame ad ultrasuoni dei bulloni di collegamento del porta ralla inferiore e del porta ralla superiore non ha evidenziato difetti. Molti di questi bulloni risultano comunque ossidati superficialmente e a tal proposito si consiglia di sostituirli al prossimo smontaggio. La corona dentata non presenta elementi rotti o un consumo anomalo degli stessi, pur rilevando una leggera usura generalizzata dovuta all uso. Il gioco massimo ammissibile tra l anello interno ed esterno della ralla di rotazione si ricava dalle tabelle in relazione alla costruzione della ralla. Questo valore indica il limite massimo di usura della ralla entro il quale non è pregiudicata la sicurezza di funzionamento. Quando è superiore bisogna procedere alla sostituzione. Lo schema di misura adottato è quello mostrato nella figura di seguito. Figura 5: schema per la misure del gioco ralla Figura 6: momento ribaltante nei piani paralleli all assi di rotazione Per misurare il gioco massimo ammissibile è stato applicato un carico statico all estremità del braccio, in modo da generare un momento ribaltante MT (basculamento) nei piani paralleli all asse di rotazione (CD è la coppia di rotazione, che durante le prove ha valore nullo). Si è proceduto a rilevare l oscillazione tra la condizione con momento negativo e una con momento positivo eseguendo rilevi in 4 punti equidistanti sulla circonferenza della struttura girevole. I valori misurati sono: Misure in mm (± 0,01) N S E O 0,40 0,43 0,35 0,33 valori che rientrano entro i limiti stabiliti dal costruttore. 9

BRACCIO DELLA GRU La struttura è del tipo a cassone scatolato e gli elementi sono costruiti in lamiere di diverso spessore, salvo i dovuti rinforzi. Lo stato di conservazione generale degli elementi è buono. Sono in atto fenomeni ossidativi superficiali dovuti al deterioramento della vernice protettiva, non ancora allo stadio di corrosione e comunque non tali da pregiudicare la tenuta statica degli elementi. Non sono stati rilevati elementi con deformazioni anomale o sezioni nelle quali siano in atto altre tipologie di cedimento visibili. Sono stati eseguiti gli accertamenti dei principali parametri dimensionali, riscontrando la sostanziale aderenza ai valori del libretto del costruttore. L esame delle saldature non ha evidenziato, nelle parti accessibili, la presenza di cricche. Alcune saldature presentano delle lievi porosità, probabilmente formatesi in fase di costruzione, senza peraltro indizi di compromissione della tenuta statica delle unioni. In generale lo stato di conservazione dei perni e delle relative piastre di supporto è buono. Non si rilevano fori con fenomeni di ovalizzazione significativi. L esame ad ultrasuoni non ha evidenziato difetti. 10

ORGANI DI PRESA Lo stato di conservazione generale degli elementi è buono. Non sono in atto fenomeni ossidativi rilevanti. Non sono stati rilevati elementi con deformazioni anomale o sezioni nelle quali siano in atto altre tipologie di cedimento visibili. Sono stati eseguiti gli accertamenti dei principali parametri dimensionali, riscontrando la sostanziale aderenza ai valori del libretto del costruttore. Tipologia di controllo Incisioni/deformazioni/ricalcature Entità del difetto Presenza di cricche Tipologia di cricche Zona di collocazione Risultato del controllo Superfice esterna Visivo Strumentale SI NO Lieve Media Grave SI NO Parallela Trasversale Zona A Zona B Zona C Zona D Accettabile Accettabile con prescrizioni Non accettabile Zona B Zona C Zona A Zona D Figura 7: schema delle zone di analisi MT del gancio 3 L esame con particelle magnetiche non ha evidenziato, nelle parti accessibili, la presenza di cricche. Lo stato di conservazione del perno di sostegno del gancio e delle relative piastre di supporto è buono. Non si rilevano fori con fenomeni di ovalizzazione significativi. L esame ad ultrasuoni non ha evidenziato difetti. 3 Rif. 5.5.2.4 Hook NDT Methods, Hanford Site Hoisting and Rigging Manual, September 1999. 11

FATTORE DI SPETTRO E VITA RESIDUA In questo capitolo si procede alla valutazione della vita residua della gru in relazione al suo grado di affaticamento accumulato nel tempo e ad eventuali eventi traumatici al fine di essere mantenuta in servizio. Il metodo di calcolo adottato per la valutazione della vita residua è quello indicato dalla norma EN 4301-1, che consente di valutare il danneggiamento subito per fatica dalla struttura in base allo spettro di carico. Dal prospetto I della norma EN 4301-1 si considera un numero presunto di cicli 4 che la gru effettuerà nella sua vita. Il regime di carico è caratterizzato da uno spettro che mette in relazione i carichi che l'apparecchio è destinato a sollevare con il numero di volte che tale sollevamento si verifica. Tale regime di carico è individuato dal fattore di spettro dell'apparecchio in oggetto, che è così definito: K p n C i P i C 1 P 1 C 2 P 2 C 3 P 3 C n P n... i 1 CT Pmax CT Pmax CT Pmax CT Pmax CT P max 3 3 3 3 3 dove: C i rappresenta il numero medio di cicli di carico che si hanno a ciascun livello di carico. C T è il totale dei cicli di carico singoli a tutti i livelli. P i rappresenta le grandezze individuali di carico (livelli di carico) caratteristiche del servizio dell apparecchio. P max è il carico consentito più pesante che deve essere sollevato dall apparecchio. Questa analisi, ove si da atto dell attendibilità delle modalità di esercizio presunto della macchina (ed inoltre che l utilizzo, le ispezioni, i controlli, le manutenzioni e le sostituzioni di parti soggette ad usura, sono state fatte nell ambito delle prescrizioni del fabbricante e delle disposizioni normative di riferimento), è stata redatta presumendo le modalità di esercizio (fattori di carico e di utilizzo) e di manutenzione, come dichiarato dalla committenza ed a seguito dell ispezione condotta sull apparecchio di sollevamento 5. In base alle informazioni ricevute dalla committenza, per l apparecchio di sollevamento oggetto di questa analisi, si riposta di seguito certificato dei cicli di vita residui dell apparecchio di sollevamento. 4 Un ciclo di sollevamento è l insieme delle operazioni che iniziano con il sollevamento di un carico e terminano nel momento in cui la macchina è pronto a sollevare il carico successivo (Rif. FEM 1.001). 5 Il contaore indicava all atto della verifica n. 8671 ore. 12

CERTIFICATO CICLI DI VITA RESIDUA DELL APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO IN ESERCIZIO DA OLTRE 10 ANNI Macchi GRU MOBILE Costrutto KRUPP Portata massim 45 Anno di costru 1993 Matricola ISPESL/ENPI: 03/200149/CB Numero di fabb 30457202 Classificazione strutture IS A4 Tempo di impiego giornaliero 4 Giorni di utilizzo in 1 220 Distribuzione del Percentual Tonnella 10 45,0 10 35,0 35 25,0 30 15,0 15 5,0 Cicli per ora: 5 IL SOTTOSCRITTO INGEGNERE ESPERTO INCARICATO: Nome Paolo Cognome:Magliano Per conto della società verificatr CSS ENGINEERING Via: Grotta delle Fate, 113 CAP: 57128 Località: Livorno (LI) PRENDENDO ATTO DELLE INFORMAZIONI RICEVUTE DALLA COMMITTENZA: Nome Kini Cognome:Ndue Per conto della società: Kini Ndue Via: Pozzo Stella, 29 CAP: 58033 Località: Castel del Piano (GR) IN CUI SI PRESUMONO LE SEGUENTI MODALITA DI ESERCIZIO (n di cicli, fattori di carico e di utilizzo): Cicli ora Ti Cicli giorno(carico ciclo/portafattori di spettro per Fattori d'utilizzo Prodotti dei fattori (C/Ti=n ) (ore) (C=n ) Fattore di carico (carico ciclo/portata) (cicli eseguiti/cicli total (spettro di carico x utilizzo) 0,50 4 2,00 45 / 45 = 1,00 3 1,00 = 1,000 2,00 / 20 = 0,10 1,000 x 0,10 = 0,1000 0,50 4 2,00 35 / 45 = 0,78 3 0,78 = 0,471 2,00 / 20 = 0,10 0,471 x 0,10 = 0,0471 1,75 4 7,00 25 / 45 = 0,56 3 0,56 = 0,171 7,00 / 20 = 0,35 0,171 x 0,35 = 0,0600 1,50 4 6,00 15 / 45 = 0,33 3 0,33 = 0,037 6,00 / 20 = 0,30 0,037 x 0,30 = 0,0111 0,75 4 3,00 5 / 45 = 0,11 3 0,11 = 0,001 3,00 / 20 = 0,15 0,001 x 0,15 = 0,0002 Totali cicli giorno : 20,00 Fattore di spettro di carico equivalente Kp ( prodotto dei fa0,2184 Strutture N totale cicli di funzionamento (cicli) Vita spesa a fattore di dell'intera Giorno (Cg) Anno 220 giorni Totale anni: 20 spettro di carico Kp macchina 20,00 4.400 88.000 88.000 IN BASE AGLI ACCERTAMENTI ED ALLE VALUTAZIONI DEL CASO, CONSIDERANDO CHE: In conformità con quanto disposto al punto 5 della norma UNI ISO 9927-1. In conformità con quanto disposto dalla regola FEM 9.755, in carenza di dati certi registrati, relativ amente alla media dei carichi sollevati, alle ore funzionamento, ed ai cicli effettiv amente eseguiti, ov v ero in presenza dei dati stimati essi v engono incrementati del 20% (coefficiente f=1,2). DICHIARA CHE IL PRESENTE APPARECCHIO DI SOLLEVAMENTO HA SEGUENTI PERIODI DI VITA RESIDUA: Componenti Utilizzo presunto equivalente Durata di vita con i fattori di spettro di carico Kp VITA RESIDUA (alla data del documento) (regimi di carico/condizioni di impiego: Q2/U3 ISO 4301 1) n fattore di spettro Vita Spesa Incremento del 20% Vita secondo ISO 4301 DURATA DI VITA RESIDUA carico equivalente (stimata a calcolo) (coefficiente f=1,2) Gruppo urata previstvita funzionale% di vita residuakp = 0,2184 Strutture 88.000 105.600 A4 250.000 144.400 57,76% 27 anni 13

CONCLUSIONI La valutazione teorica del periodo di utilizzo dell apparecchio di sollevamento in oggetto non ha evidenziato un limite di riferimento significativo, così come illustrato nel precedente capitolo. Tale valore ha carattere puramente indicativo e prescinde dai risultati conseguiti alla effettuazione delle ispezioni, controlli ed accertamenti sull apparecchio stesso. Di seguito si riporta l esito dei controlli non distruttivi: Componente Esame Risultato Accertamento integrità e conformità geometrica dei VT Non sono stati rilevati difetti o anomalie vari elementi strutturali e delle relative saldature Sistema di stabilizzazione MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Base della gru MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Torretta MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Braccio telescopico MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Sfili braccio MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Testa del braccio MT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Perni martinetti di sollevamento braccio UT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Perni carrucole di testa UT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Perno carrucole del bozzello UT Non sono state rilevate indicazioni da registrare Possono però sussistere situazioni di danno e/o difetto non direttamente connessi al manifestarsi del fenomeno della fatica, quanto piuttosto, legate ad eventi propri della fase costruttiva o anomalie proprie dei materiali utilizzati. Sulla base delle valutazioni svolte, tenuto conto della classificazione assegnata, nonché delle indicazioni fornite delle norme di riferimento (ISO 12482-1), non sussistono ragioni ostative all utilizzo della macchina purché siano osservate le seguenti prescrizioni tecniche: - Da parte dell utilizzatore deve essere garantita un opportuna sorveglianza e monitoraggio, soprattutto nei riguardi degli elementi più soggetti all azione di usura derivata dell esercizio durante l attività produttiva. - La revisione e aggiornamento della presente valutazione nel caso in cui dovessero variare le condizioni di utilizzo, sia per intensità di carichi che per frequenza delle operazioni di sollevamento. - L esecuzione ogni anno di un esame visivo generale dell apparecchio da parte di un tecnico esperto (rif. UNI ISO 9927-1, punto 5.2.1). - L effettuazione fra 8 anni di indagini CND con contestuale ispezione dell Ingegnere Esperto (rif. UNI ISO 9927-1, punto 5.2.2) e verifica delle condizioni di utilizzo. La presente relazione non esime l utente dal sottoporre l apparecchio di sollevamento a verifica periodica come da allegato VII del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. Livorno (LI), lì 13 marzo 2012 Ingegnere Esperto Dott. Ing. Paolo Magliano 14

ALLEGATO A: VISUAL TESTING REPORT RAPPORTO ESAME VISIVO VISUAL TESTING REPORT CERTIFICATO N. REPORT N. VT356/12 IMPIANTO KRUPP KMK3045, N. F. 30457202, MAT. 03/200149/CB, ANNO DI COST. 1993 PLANT OGGETTO ANALISI STRUTTURALE OBJECT PROCEDURA D ESAME UNI EN ISO 17637 EXAMINATION PROCEDURE LIMITI DI ACCETTABILITA UNI EN ISO 5817, UNI EN ISO 9927-1 ACCEPTANCE STANDARDS TECNICA E PROCEDURA DEL CONTROLLO TEST METHOD AND PROCEDURE STATO DEL COMPONENTE PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE FABRICATION STEP SURFACE PREPARATION PRIMA TRATT. TERMICO DI TIPO MECCANICO Spazzolata BEFORE HEAT TREATMENT MECHANICAL PRECLEANING DOPO TRATT. TERMICO DI TIPO CHIMICO N/A AFTER HEAT TREATMENT CHEMICAL PRECLEANING COME REALIZZATO TEMPERATURA DI ESAME Ambientale AS BUILT WELD GAUGE DOPO RIPARAZIONE MATERIALE Acciaio speciale AFTER REPAIR MATERIAL CONDIZIONI SUPERFICIE TEST SURFACE STATUS LAMINATO LAV. DI MACCHINA ROLLED MACHINING SABBIATO COME SALDATO SANDBLASTED AS WELD FORGIATO FORGED CRICCHE AFFIORANTI SURFACE CRACKS INCISIONI MARGINALI UNDERCUTS CORDONE IRREGOLARE IRREGULAR WELD SPRUZZI DI METALLO BOTTOM SPLSH SOVRAMETALLO ECCESSIVO WELD ALLOWANCE SCARSO RIEMPIMENTO POOR WELD SLIVELLAMENTO MISALIGNMENTS LEMBI OSSIDATI OXIDIZE EDGE NIDI DI POROSITA GAS PORE NOTE NOTE CONFORME CONFORMING NON CONFORME NOT CONFORMING ESPERTO TECNICO TECHNICAL EXPERT LIVELLO LEVEL INDICAZIONI INDICATION DATA DATE MOLATO GRINDING INDICAZIONI INDICATIONS INNESCHI D ARCO ARC STRAPPI TEAR SPLITTING CORROSIONE LOCALIZZATA DISPERSED CORROSION CORROSIONE DIFFUSA GENERALIZED CORROSION SFOGLIATURE EXFOLIATION OVALIZZAZIONE OUT OF ROUNDNESS DEFORMAZIONI DEFORMATIONS SURRISCALDAMENTI HEAT SPOTS OSSIDI/DEPOSITI DEPOSIT NULLA DA SEGNALARE. LUOGO PLACE FIRMA SIGN NDT VT N. 12FI00230PO2 2 13/03/2012 LIVORNO (LI) 15

ALLEGATO B: MAGNETIC EXAMINATIN REPORT IMPIANTO PLANT OGGETTO OBJECT PROCEDURA D ESAME EXAMINATION PROCEDURE LIMITI DI ACCETTABILITA ACCEPTANCE STANDARDS MATERIALE MATERIAL STATO DI LAVORAZIONE FABBRICATION STEP PUNTALI PROBS CORRENTE CURRENT INTENSITA INTENSITY DISTANZA (mm) DISTANCE TIPO APPARECCHIO EQUIPMENT TYPE RAPPORTO COLLAUDO N. TESTING REPORT N. METODO RESIDUO RESIDUAL METHOD RAPPORTO ESAME PARTICELLE MAGNETICHE MAGNETIC EXAMINATION REPORT CERTIFICATO N. MT574/13 REPORT N. KRUPP KMK3045, N. F. 30457202, MAT. 03/200149/CB, ANNO DI COST. 1993 ANALISI STRUTTURALE EN 1290 EN 1291 LIV. 3 ACCIAO SPECIALE CONDIZIONI SUPERFICIALI TEST SURFACE STATUS SPAZZOLATO FINALE SMAGNETIZZAZIONE DEMAGNETIZATION NON NECESSARIA TECNICA DI MAGNETIZZAZIONE MAGNETIZATION METHOD GIOCO BOBINA YOKE COIL CORRENTE CORRENTE CURRENT CURRENT DISTANZA ESPANSIONI POLARI (mm) INTENSITA DISTANCE POLES 180 INTENSITY CAMPO MAGNETICO (A/Cm) DIAMETRO (mm) MAGNETIC FIELD 50 DIAMETER TIPO APPARECCHIO CGM YOKE MP TIPO APPARECCHIO EQUIPMENT TYPE MAT. N. 17589 EQUIPMENT TYPE 9792/12 DATA COLLAUDO TESTING DATE 11/06/2012 METODO DI CONTROLLO VER. CAMPO MAGNETICO EXAMINATION METHOD MAGNETIC FIELD CHECK METODO CONTINUO CONTINUOS METHOD RIVELATORE MAGNETICO INSPECTION MEDIUM VISIBILE VISIBLE FLUORESCENTE FLUORESCENT MARCA TRADE MARK LOTTO BATCH MARCA TRADE MARK CGM CIGIEMME SRL 38231990 INDICAZIONI INDICATION NESSUNA. CONFORME NOTE CONFORMING REMARKS NON CONFORME NOT CONFORMING ESPERTO TECNICO LIVELLO DATA LUOGO FIRMA TECHNICAL EXPERT LEVEL DATE PLACE SIGN LIFTING TEST (18,1 KG) ASME PROBE HALL PROBE LOTTO BATCH I CONTROLLI SONO STATI SVOLTI NELLE ZONE ACCESSIBILI ALLA STRUMENTAZIONE SECONDO IL PIANTO DEI CONTROLLI CND. NDT MT N. 10FI00092PO2 2 13/03/2012 LIVORNO (LI) 16

ALLEGATO C: ULTRASONIC EXAMINATIN REPORT IMPIANTO PLANT OGGETTO OBJECT PROCEDURA D ESAME EXAMINATION PROCEDURE LIMITI DI ACCETTABILITA ACCEPTANCE STANDARDS RAPPORTO ESAME AD ULTRASUONI ULTRASONIC EXAMINATION REPORT CERTIFICATO N. UT510/13 REPORT N. KRUPP KMK3045, N. F. 30457202, MAT. 03/200149/CB, ANNO DI COST. 1993 ANALISI STRUTTURALE EN ISO 17640 EN ISO 11666 MATERIALE CONDIZIONI SUPERFICIALI ACCIAO SPECIALE MATERIAL TEST SURFACE STATUS SPAZZOLATO STATO DI LAVORAZIONE TEMPERATURA D ESAME FINALE FABBRICATION STEP SURFACE TEMPERATURE AMBIENTALE APPARECCHIATURA TESTING EQUIPMENT RIVELATORE UT MATRICOLA N. TIPO OLYMPUS PARAMETRICS 110225706 EQUIPMENT SERIAL N. TYPE EPOCH LT RAPPORTO COLLAUDO N. DATA COLLAUDO 0062700 TESTING REPORT N. TESTING DATE 15/06/2012 BLOCCO RIFERIMENTO MEZZO ACCOPPIANTE Gel ultrasuoni U47 IIW TYPE II REFEREENCE BLOCK COUPLING BY (lotto 089/11) SONDA UT UT PROBE COSTRUTTORE MADE BY TIPO TYPE MATRICOLA N. SERIAL N. FREQUENZA FREQUENCY DIMENSIONI SIZE (mm) OLYMPUS NDT PF4R-10 775320 4 MHz 10 OLYMPUS NDT AM4R-8X9-60 776041 4 MHz 8 x 9 ANGOLO NOMINALE ANGOLO EFFETTIVO AMP. SCANS. AMP. VALUTAZIONE FONDO SCALA (mm) NOMINAL BEAM ACTUAL BEAM GAIN SET SCAN GAIN SET EVALUATION RANGE CALIBRATION 0 0 30 db 30 + 10 db 300 CONFORME CONFORMING NON CONFORME NOT CONFORMING ESPERTO TECNICO TECHNICAL EXPERT LIVELLO LEVEL INDICAZIONI INDICATION DATA DATE NULLA DA SEGNALARE. LUOGO PLACE FIRMA SIGN NDT UT N. 11FI00171PO1 2 13/03/2012 LIVORNO (LI) 17