DUVRI Azienda committente: PROVINCIA DI AREZZO Appalto/Contratto d opera : Appalto dei servizi di pulizia e sanificazione degli uffici provinciali in Arezzo e periferici distinti su n. 3 lotti Lavori da eseguire: servizio di pulizia e sanificazione di Uffici provinciali in Arezzo e provincia INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (Artt. 26, commi 3 e 5, D.Lgs. 9/04/2008 n. 81) 1
AZIENDA COMMITTENTE Nome Responsabile Unico del Procedimento Datore di lavoro RSPP Luoghi di esecuzione dell appalto Responsabile di sede Settore produttivo Provincia di Arezzo Roberta Gallorini Massimo Nibi Riccardo Pratesi Uffici vari in Comune di Arezzo Gabriele Chianucci - Massimo Nibi - Claudio Tiezzi - Patrizio Lucci - Laura Frigieri - Sandra Grani - Leandro Radicchi Paolo Grasso Luciana Maccheronicini Stefano Boncompagni 84.11.10 Attività degli organi legislativi ed esecutivi, centrali e locali; amministrazione finanziaria; amministrazioni regionali, provinciali e comunali Indirizzo Piazza della Libertà 3 Cap 52100 Città Arezzo Telefono 0575/3921 Fax 0575/392220 URL www. provincia.arezzo.it IMPRESA NOME: RUOLO: APPALTATRICE Ragione Sociale Partita Iva Codice fiscale Posizione CCIIA Posizione INAIL Posizione INPS Sede legale Indirizzo Telefono Fax 2
1. PREMESSA Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza, per fornire all impresa appaltatrice dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui è destinata ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, in ottemperanza all art. 26 comma 1 lettera b) D. Lgs. 09/04/2008, n. 81. Secondo tale articolo, al comma 3: Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi, che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. La Provincia di Arezzo quale datore di lavoro si impegna a: cooperare sull attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto; coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva. SOSPENSIONE DEI LAVORI. In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il committente potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente, il committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all Appaltatore. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA A norma dell art. 26 comma 5 del D. Lgs. 09/04/2008 n. 81: Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto. devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell art. 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro, con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. Tali costi sono finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell appalto e servono a : Garantire la sicurezza del personale dell appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati; Garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che potrebbero originarsi all interno dei locali durante le lavorazioni; Garantire il rispetto delle procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza. 2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA OGGETTO DELL APPALTO Lavori di pulizia e sanificazione degli ambienti provinciali Durata dei lavori: 2.1 Coordinamento delle fasi lavorative 3
Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno degli ambienti oggetto dell appalto, da parte dell impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile di sede incaricato per il coordinamento dei lavori affidati in appalto, dell apposito verbale di cooperazione e coordinamento. Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese di interrompere immediatamente i lavori. Il responsabile di sede e l incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento dei lavori affidati in appalto, potranno interromperli qualora ritengano nel proseguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non siano più da considerarsi sicure. Nell ambito dello svolgimento dell attività, il personale occupato dall impresa appaltatrice dovrà essere munito di apposito tesserino di riconoscimento corredato di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 09/04/2008 n. 81). I lavoratori sono tenuti ad esporre tale tessera di riconoscimento. 2.2 Fasi interferenti Fasi interferenti Pulizia uffici Pulizia bagni Pulizia sale di rappresentanza Come richiesto da capitolato, si concorda che le pulizie avvengano fuori dall orario di servizio dei dipendenti dell Amministrazione o comunque compatibilmente con il regolare svolgimento della loro attività lavorativa Di seguito è riportata una sintesi dei rischi potenziali presenti all interno delle strutture della Provincia interessate e i potenziali rischi che possono essere introdotti dalla ditta appaltatrice. Nelle tabelle, in corrispondenza dell apposita colonna, si individuano le misure di prevenzione e protezione da adottare da parte degli operatori sia della committenza che dell appaltatore, al fine di eliminare o ridurre il rischio di interferenza valutato. 3. RISCHI POTENZIALMENTE INTERFERENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Rischio Elettrocuzione Incendio Misure di prevenzione e protezione Non lasciare cavi sul pavimento in zone di passaggio. Controllare gli attrezzi e gli utensili prima dell uso. Segnalare e far riparare utensili ed apparecchi difettosi. Non sovraccaricare le prese multiple (controllare amperaggio della presa e degli apparecchi da collegare). Non staccare le spine dalla presa tirando il cavo. Non effettuare interventi di manutenzione di propria iniziativa, ma chiamare personale specializzato. Mantenere ordine e pulizia, osservare i divieti di fumare e utilizzare fiamme libere, non utilizzare prodotti infiammabili, non rimuovere o danneggiare i mezzi di estinzione (idranti e estintori), evitare accumuli di materiale combustibile. Segnalare immediatamente eventuali danneggiamenti ad impianti elettrici, cavi, apparecchiature ed ogni altra attrezzatura. 4
Lasciare libere le zone di passaggio, le uscite di sicurezza e le vie di fuga presenti nell edificio. 4. RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE DELL APPALTATORE Le imprese che intervengono negli edifici provinciali devono preventivamente prendere visione dei locali, delle vie di fuga, dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas, comunicando al Responsabile di sede interessato ed al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento degli interventi. L impresa che fornisce il servizio deve essere informata sui responsabili per la gestione delle emergenze nell ambito delle sedi dove interviene. Ogni svolgimento di servizio deve prevedere: Le procedure corrette per la rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari; La delimitazione e segnalazione delle aree per il deposito temporaneo; Il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori; Lo smaltimento pianificato presso discariche autorizzate; La dotazione ai propri collaboratori e dipendenti di apparecchi telefonici portatili, funzionanti correttamente nei luoghi dell appalto; La cooperazione e il coordinamento tra il referente del contratto o suo delegato e il responsabile di sede o suo delegato. Rischio Misure di prevenzione e protezione Esecuzione dei lavori Nel caso di attività che prevedano interferenze con le attività durante l orario di lavoro lavorative, in particolare se comportino limitazioni alla dell azienda committente accessibilità dei luoghi di lavoro, in periodi o orari non di chiusura degli uffici, dovrà essere informato il competente servizio di prevenzione e protezione aziendale e dovranno essere informati i dipendenti (anche per accertare l eventuale presenza di lavoratori con problemi asmatici, di mobilità o altro) circa le modalità di svolgimento delle lavorazioni e le sostanze utilizzate. Il responsabile di sede, preventivamente informato, dovrà avvertire il personale provinciale ed attenersi alle indicazioni specifiche che saranno fornite. Qualora alcuni dei dipendenti avvertissero segni di fastidio o problematiche legate allo svolgimento dei lavori, il responsabile di sede o suo delegato dovrà immediatamente attivarsi convocando i responsabili dei lavori, allertando il RSPP ed eventualmente il medico competente al fine di fermare le lavorazioni o di valutare al più presto la sospensione delle attività lavorative Utilizzo di sostanze L impiego di prodotti chimici da parte dell impresa deve chimiche quali detergenti, avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulla solventi, disincrostanti scheda di sicurezza, scheda che deve essere presente nel luogo insieme alla documentazione di sicurezza ed essere esibita su richiesta del datore di lavoro. Per quanto possibile gli interventi che necessitano di prodotti chimici, se non per lavori d urgenza, saranno programmati in modo tale da non esporre persone terze al pericolo derivante dal loro utilizzo. E fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. L impresa non 5
Durante il lavaggio pavimenti è presente rischio scivolamento deve in alcun modo lasciare incustoditi prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti. I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In nessun modo dovranno essere abbandonati negli edifici rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del lavoro o servizio. Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti, anche nei giorni successivi all impiego di dette sostanze. L impresa esecutrice deve segnalare, attraverso apposita segnaletica, le superfici di transito che risultassero bagnate e quindi a rischio scivolamento 5. COSTI RELATIVI ALLA SICUREZZA PER ELIMINARE / RIDURRE I RISCHI DA INTERFERENZE Sulla base della valutazione dei rischi da interferenza individuati ed in relazione alle misure di prevenzione e protezione da adottare ed in precedenza evidenziate: SI EVIDENZIANO COSTI PER LA SICUREZZA DA RISCHI DA INTERFERENZE, rispetto ai normali oneri per la sicurezza, per: apprestamenti di sicurezza relativi all eliminazione dei rischi da interferenza (posa di cartelli e strisce di segnalazione) una riunione periodica di coordinamento per ciascuna sede oggetto dell appalto maggiori oneri per la pulizia dei vetri della Palazzina U2 (lotto n. 2). COSTI TOTALI PER LA SICUREZZA: lotto CIG Importo oneri della sicurezza non soggetti a ribasso n. 1 5206303924 1.657,48 n. 2 5206336461 1.688,05 n. 3 5206593875 563,20 6. CONCLUSIONI Il presente documento è stato redatto ai sensi dell art. 26, commi 3 e5, D. Lgs. 81/08. Arezzo, 28.06.2013 Il Responsabile del procedimento D.ssa Roberta Gallorini 6