CHIESA SANTI PIETRO E PAOLO. PREGNANA MILANESE (Milano)



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CHIESA SANTI PIETRO E PAOLO PREGNANA MILANESE (Milano) Facciata della Chiesa GUIDA AI DIPINTI DEL PITTORE NATALE PENATI «Per imparare l arte della pittura bisogna amarla. Tu devi avere amore per il lavoro. Devi vivere dentro di te l opera che stai realizzando» Natale Penati da Milano (1884 1955) 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 1 di 12

1. CENNI STORICI Negli anni 1935-37 Don Achille Confalonieri, parroco di Pregnana, vuole costruire una nuova e più grande chiesa in quanto la vecchia chiesa parrocchiale che risale al XVI secolo, dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, non è più sufficiente per contenere la popolazione. Ancora nella fase iniziale del progetto il parroco muore, all età di 68 anni (1938), lasciando una somma in denaro destinata alla costruzione della nuova chiesa. L arcivescovo di Milano il Cardinale Ildefonso Schuster sceglie Don Giuseppe Fumagalli (1905-1991) come nuovo parroco perché aveva già avuto esperienze di importanti opere nelle parrocchie da cui proveniva. Il Parroco sviluppa in breve tempo il disegno della nuova chiesa in stile neoclassico, ispirandosi alla chiesa di S.Vittore di Rho, e richiede all Ing. Gioielli più di un progetto prima di arrivare ad una soluzione architettonica ed economica finale. Il modello in gesso della nuova chiesa piace alla popolazione e, dopo aver ottenuti tutti i necessari permessi, il 23 luglio 1939 il più anziano del paese il Sig. Zenaboni Carlo, detto Manuel (ultranovantenne), viene chiamato a dare la prima picconata della costruzione: è immortalato con tanto di fotografie. Le fondamenta vengono realizzate dagli uomini del paese sotto la guida del capomastro Boniforti Pietro, che poi dirige la costruzione della Chiesa fino alla fine. La chiesa viene realizzata durante la Seconda guerra mondiale e consacrata il 30 giugno 1945 dal Beato Cardinal Shuster, con storici e solenni festeggiamenti: una lapide ricorda lo storico evento. E un edificio importante perché voluto e costruito con sacrifici e operoso zelo dalla popolazione pregnanese di quell'epoca. All ingresso della chiesa sono elencati i numerosi benefattori. La chiesa misura una lunghezza di 56 m., una larghezza di 22 m., un altezza di 24 m. con una capienza di 700 posti a sedere, e quindi assume le caratteristiche di una basilica. Le pitture sono opera del pittore Natale Penati da Milano che fu presentato al parroco dalla Sig.ra Gattinoni-Ferrario, nota mecenate, per la quale aveva lavorato in passato nei comuni limitrofi. Il pittore lavora per circa due anni affiancato da collaboratori e da esperti decoratori e insieme a Don Giuseppe Fumagalli, che ha istituito una commissione apposita, studia i soggetti da dipingere sulle pareti. Il Penati esegue i dipinti a tempera lasciando tutti attoniti per le sue splendide esecuzioni. Chi entra nella chiesa rimane subito impressionato dalla grandiosità del tempio religioso e dai colori dei suoi dipinti. Sull'abside e sulla volta è rappresentata la Gloria, la Vita e il Martirio dei Santi Patroni Pietro e Paolo. Antistante il presbiterio vi sono due dipinti che rappresentano l'ultima Cena e la Crocifissione. Nel lato sinistro vi sono il Battistero e l'altare dell'addolorata, nel lato destro l'altare della "Regina Pacis" che ricorda il tragico bombardamento aereo su Pregnana avvenuto il 19 aprile 1945, l'altare di San Giovanni Battista e l'altare di San Giuseppe. Al centro dell'abside si trova l'altare Maggiore, consacrato anch'esso il 30 giugno 1945, oggi è usato solamente per la conservazione dell'eucaristia nel Tabernacolo, perché è stato affiancato da un nuovo Altare di marmo rivolto verso il popolo, consacrato negli anni novanta. come vuole la liturgia. 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 2 di 12

2. PITTORE NATALE PENATI da MILANO Natale Penati nasce a Milano il 15 maggio 1884, nel tipico rione milanese dell Isola. Terzo di cinque figli, sin dalle prime classi scolastiche dimostra una spiccata attitudine per il disegno e la pittura. Per vocazione emergente partecipa al corso preparatorio di pittura all Accademia di Belle Arti di Brera dove entra all età di 13 anni. Termina gli studi dopo quattro anni, conseguendo attestati d onore e medaglie di merito. All età di 28 anni sposa Anita Pozzi con la quale formerà una famiglia costituita da due figli: Angelo e Mariuccia, quest ultima tuttora vivente. Il grande desiderio di dipingere diventa espressione artistica di grande rilievo, tanto da iniziare una collaborazione con la galleria d arte Clemente, per la quale dipinge numerosi quadri con soggetti paesaggi, salotti del settecento ed anche madonne con bambino che venivano richieste dalle giovani coppie di sposi. Divenuto ormai ben conosciuto, Penati instaurò rapporti d affari con alcuni industriali milanese e tra di essi l imprenditore Sig. Intelvi che, venuto a conoscenza di un concorso per il restauro della Chiesa Santa Maria delle Grazie in San Marco in Lamis (nell entroterra del Gargano, poco distante da San Giovanni Rotondo), lo informò della notizia. Il pittore comprende che era finalmente giunto il momento da lui tanto atteso: quello di affrontare il tema da lui preferito dell Arte Sacra. Per le sue capacità artistiche e la sua determinazione, vince il concorso. Siamo nel 1933 ed inizia così un lungo periodo di permanenza nel Gargano. Nel 1934 dipinge la Chiesa Convento Cappuccini di Sant Anna a Foggia. Nel 1935, in occasione del 25 di ordinazione sacerdotale di Padre Pio, dipinge le volte della Chiesetta dei Cappuccini in San Giovanni Rotondo e, negli anni successivi, anche le altre chiese della città: San Nicola, Sant Orsola, San Giacomo, San Leonardo, San Donato e Santa Maria Maddalena (diruta nel 1982). Nel 1937 affresca la Chiesa di Santa Maria in Silvis a Serracapriola e realizza alcuni quadri nel locale Convento dei Cappuccini (dove fu ospite Padre Pio) e nel 1941 dipinge la Chiesa Madre di Rignano Garganico e la Chiesa Madre SS. Martino e Lucia in Apricena. Nel biennio 1940-1941, conclude la propria esperienza artistica nel Gargano realizzando il suo capolavoro: la Cattedrale di Manfredonia che affresca su incarico dell Arcivescovo Mons. Andrea Cesarano, il quale aveva conosciuto il pittore già nel 1935 quando dipinse la Chiesa Stella Maris della stessa città. Ritornato nella sua città natale, negli anni 1942-1951 dipinge numerose chiese nell hinterland Milano tra le quali quelle di Cusago, Corbetta, San Lorenzo Parabiago, Mantegazza, Bareggio e quella di Pregnana Milanese. Quest ultima chiesa, insieme alla Cattedrale di Manfredonia, si può considerare tra le opere più importanti del pittore. Nell osservare i dipinti di Penati si può immediatamente cogliere la semplicità del linguaggio usato dal pittore. Ovunque affiora il suo spirito di credente, con quella grande capacità di parlare attraverso le immagini che sanno creare un atmosfera di pace e serenità interiori. Conclude la sua esperienza terrena il 28 febbraio 1955, nella propria abitazione a Milano, intento a realizzare nuove opere d arte. I riconoscimenti ricevuti dalle Pubbliche Autorità sono stati postumi ma significativi. La città di Manfredonia nel 1985 ha intitolato un piazzale al pittore, la città di Pregnana Milanese nel 1997 ha intitolato una via ed il Comune di San Giovanni Rotondo nel 2009 ha intitolato una via della città al nome del pittore Natale Penati. 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 3 di 12

3. I DIPINTI 3.1 PRESBITERIO 3.1.1 La volta e la cupola Volta Presbiterio Cupola del Presbiterio Grande affresco sulla volta dell abside: La Gloria dei Santi Pietro e Paolo Raffigura il Paradiso con al centro la S.S. Trinità: l Eterno Padre, il Figlio Redentore, lo Spirito Santo rappresentato dalla colomba luminosa. Il trono di nubi indica la dimora divina di Dio. In questa dimora divina vivono gli Angeli e i Santi. In posizione di risalto sono raffigurati S.Pietro con le chiavi e S.Paolo con la spada del martirio. Maria S.S. e i S.S. Pietro e Paolo sono in ginocchio per indicare l adorazione delle creature alla S.S. Trinità. Due angeli tengono aperto il libro liturgico alle parole GLORIA ET HONOREM CORONASTI EOS, DOMINE (O SIGNORE, LI HAI INCORONATI DI GLORIA E DI ONORE); infatti altri due angeli incoronano i S.S. Apostoli con la corona del martirio. La maestosa cupola sopra l altare porta la raffigurazione dell Agnello Pasquale, adagiato sul libro dai sette sigilli, simbolo di Gesù redentore, come è descritto nel libro dell Apocalisse. 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 4 di 12

Ai lati dell Agnello vi sono i Quattro Evangelisti, raffigurati ciascuno con il suo tradizionale simbolo: Matteo con il vitello, Marco con il leone, Luca con l angelo, Giovanni con l aquila. San Luca San Matteo San Giovanni San Marco 3.1.2 Dipinti trompe l oeil del coro Fede Speranza Carità 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 5 di 12

3.1.3 Pareti del presbiterio Angelo Osanna Angelo Alleluia Angelo Benedictus Adoremus Angelo Laudamus Angelo Alleluia Angelo Gloria 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 6 di 12

3.2 NAVATA CENTRALE La grande navata, centrale ed unica, è una ben riuscita fusione di decorazioni e quadri che risultano delle pie ed artistiche illustrazioni catechistiche della vita di Gesù e dei Santi. L arco trionfale, antistante il Presbiterio, è decorato con uno stuolo di angeli di stile Beato Angelico. Sul cornicione c è la scritta: PETRUS ET PAULUS, DUO SUNT LUMINARIA PER QUOS OMNIS MUNDUS ILLUMINABITUR (PIETRO E PAOLO, SONO I DUE SOLI PER MEZZO DEI QUALI TUTTO IL MONDO SARÀ ILLUMINATO). 3.2.1 Dipinti sulle lunette delle pareti antistanti il Presbiterio lato sinistro guardando l altare lato destro guardando l altare La Crocifissione L ultima Cena (alla destra di Gesù, l apostolo raffigurato in terza posizione, ha il volto del parroco Don G.Fumagalli) 3.2.2 Quadri centrali della volta Il martirio di San Pietro sul colle Vaticano Il martirio di San Paolo sulla via Appia Gesù consegna le chiavi del Regno a S.Pietro Conversione di San Paolo sulla via di Damasco La pesca miracolosa 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 7 di 12

3.2.3 Quadri laterali della volta lato destro San Giuseppe Sant'Ambrogio San Sebastiano San Luigi San Biagio 3.2.4 Quadri laterali della volta lato sinistro Angelo custode San Carlo Borromeo Sant'Antonio Abate Sant'Agnese Sant'Anna 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 8 di 12

3.3. LE CAPPELLE 3.3.1 Cappella Regina Pacis Regina Pacis Ora Pro Nobis Cappella in memoria del tragico bombardamento degli aerei inglesi in data 19 aprile 1945 che colpiscono la scuola elementare, in cui perdono la vita due bambini (Orsolina Colombo e Giovanni Cavallini), un insegnante, una ragazza dodicenne e una donna. Nel dipinto realizzato dal Penati, alcuni volti degli angeli sono stati raffigurati dal pregnanese Carlo Zenaboni. Sono i volti della ragazza dodicenne, (alla sinistra del dipinto in prima posizione), della bambina (Orsolina in seconda posizione) e del bambino (Giovanni sulla destra in seconda posizione). Arca di Noè Dipinto sul paliotto dell altare nella cappella della Regina Pacis ad opera di Carlo Zenaboni Lapide ai caduti 3.3.2 Cappella di S.Giuseppe Statua di S.Giuseppe con Gesù Bambino (trasportata dalla vecchia chiesa) La fuga in Egitto La Sacra Famiglia Morte di S.Giuseppe 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 9 di 12

3.3.3 Cappella del Battistero Battesimo di Origene con il padre S. Leonida martire, inginocchiato ad adorare lo Spirito Santo presente sul petto del suo bambino battezzato sotto forma di un raggio di luce Battesimo di Gesù Battesimo parrocchiale con il ritratto del parroco Don Giuseppe Fumagalli mentre amministra il Sacramento Scena biblica del peccato originale 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 10 di 12

3.3.4 Cappella della Madonna Annunciazione a Maria S.S. Assunzione di Maria S.S. (dipinto originale) Sposalizio di Maria e Giuseppe Gruppo scultoreo della Pietà (trasportata dalla vecchia chiesa) 3.3.5 Cappella con quadro di San Giovanni Battista S.Giovanni Battista: quadro attribuito ad un pittore della scuola lombarda del XVII secolo, restaurato nel 2002 da Aldo Sioli 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 11 di 12

3.4. LE PARETI D INGRESSO Elenco benefattori Angeli sopra l organo S.Cecilia S. Antonio da Padova S.Rita Decorazione della balconata dell organo (statue trasportate dalla vecchia chiesa) Nell ovale sotto la balconata viene citato il Salmo 116: LAUDATE DOMINUM OMNES GENTES ET COLLAUDATE EUM OMNES POPULI (LODATE IL SIGNORE POPOLI TUTTI, VOI TUTTE NAZIONI, DATEGLI GLORIA) Referenze: - Foto di Roberto Penati (nipote del pittore Natale Penati) e Giorgio Gulli (nipote del capomastro Pietro Boniforti che guidò i lavori di costruzione della chiesa ) - foto del gennaio 2010 - Pubblicazione: Cinquantesimo Anniversario di Consacrazione della Chiesa Parrocchiale Numero speciale del bollettino parrocchiale del 29/06/1995 - Pubblicazione : Storia e vicende di Pregnana attraverso i secoli, settembre 1983. 15 marzo 2013 AUTORI: Roberto Penati e Giorgio Gulli Pag. 12 di 12