MONASTERO DI SAN BENEDETTO, ITALIA Cari Amici: Sì, sono finalmente tornato a casa, sicuramente più sollevato di quando sono andato via! Voglio ringraziare di cuore prima di tutto i miei confratelli, soprattutto Padre Benedetto, che durante la mia lunga malattia e il periodo di convalescenza, ha gestito il monastero in maniera impeccabile. I miei ringraziamenti vanno anche a tutti voi che mi avete sostenuto con le vostre preghiere e con amorevole sollecitudine. Sono felice di annunciare che la malattia è in remissione. I dottori sono molto soddisfatti dei miei progressi (come me del resto)! Ritorno ad una vita normale con un rinnovato senso di gratitudine verso Dio, fiducia nella Divina Provvidenza e compassione per coloro che soffrono per questo tipo di malattie. Dopo l ultimo notiziario, Padre Benedetto e i monaci birrai (Don Evagrio, Frater Francesco e Frater Massimiliano) hanno lavorato eroicamente per arrivare pronti al giorno dell inaugurazione. Anche gli altri monaci hanno generosamente contribuito affinché questo progetto della nostra comunità partisse nel migliore dei modi. Alla fine di tutto, la prova del successo è il prodotto, la nostra birra, che è veramente buona! L emissione dei voti è un segno forte della vitalità della comunità. Don Evagrio ha emesso i Voti solenni l 11 agosto. Ringraziamo Dio per questo dono, e assicuriamo a Don Evagrio le nostre preghiere e il nostro supporto fraterno.! Vi ringrazio ancora una volta per far parte della nostra estesa famiglia monastica. Che il Signore vi accompagni e vi protegga sempre. In Domino, Rev.mo Cassiano Folsom, O.S.B. Priore Sopra: Frater Massimilliano saluta il Santo Padre (foto: L Osservatore Romano). Sulla sinistra: P. Cassiano e Frater Francesco presentano la nostra birra al Santo Padre (foto: L Osservatore Romano). Usiamo L Email!
di Don Maria Evagrio Hayden, O.S.B. Mortuus sum, et vita mea est abscondita cum Christo in Deo. Sono morto, e la mia vita è nascosta con Cristo in Dio Q uesto è l inno che risuonava attorno a me mentre io ero sdraiato sul freddo pavimento, avvolto da un lenzuolo funebre (vedi la foto sulla destra). Le campane suonavano a morte, annunciando il passaggio di un altra anima da questo mondo e ho pianto. Avevo dato a Dio tutto ciò che avevo, denaro, tempo, energia, persino la mia stessa vita, l avevo completamente dedicata a Lui. Ma che valore hanno le cose che io cerco di dargli, quando Lui possiede tutto l universo? I miei doni sono come cenere e fumo. Una volta un saggio eremita mi disse: alla fine tutto quello che noi possiamo dare a Dio è la nostra morte, che piace molto allo sposo. Finalmente avevo dato a Lui anche quel piccolo dono, prefigurando la morte della mia carne, con la morte dal mondo. Ora non mi rimane niente, tranne gli anni di attesa finché sarò finalmente giunto al banchetto nuziale dell agnello. Quando sarà consumata la mia morte, cosicché anche io sarò con lo Sposo? Non lo so. Ma devo prepararmi fino all arrivo di quel giorno, perché quello stesso eremita mi disse: la vita monastica è una preparazione per il martirio. L inno continuava: Non moriar sed vivam, et narrabo opera Domini. (non morirò ma vivrò e proclamerò le opere del Signore.) Avendo fatto la professione solenne, ora la mia missione è quella di proclamare le opere del Signore con la mia vita fino al giorno in cui Egli mi chiamerà amorevolmente a lasciarla, ad un olocausto consumato, svuotato come Cristo ha svuotato se stesso, per morire, proprio come Egli morì. E così che la morte perde il suo senso di tragedia, paura e dolore, divenendo una separazione dagli ostacoli che si frappongo all unione dell anima con Dio, una gioiosa trasformazione da orfano a figlio, una resurrezione verso la vita eterna. di Padre Basilio Nixen, O.S.B. L a domenica sera durante i vespri cantiamo il Magnificentia Opus Eius: la Magnificenza è la Sua Opera (Salmo 110:3). Queste parole catturano bene il tema che ha caratterizzato il nostro recente programma di discernimento monastico, che si è tenuto tra l 1 e il 15 di luglio. Abbiamo ricevuto la grazia di quattro giovani provenienti dall Inghilterra, dal Canada e dagli Stati Uniti, che hanno partecipato al programma. Hanno convissuto con i monaci e hanno fatto esperienza di vita dei monaci di Norcia, partecipando al nostro ritmo di preghiera giornaliera, di lavoro e di studio. Il programma è stato strutturato in modo che essi potessero farsi un idea di cosa significa essere monaci, per capire meglio se il Signore li stesse chiamando alla vita consacrata. Il programma si è concluso con un pellegrinaggio di quattro giorni sulle tracce di San Benedetto, a Subiaco, Montecassino e Roma. Riflettendo sui momenti principali del programma, vedo che il tema della magnificenza del Signore è stato tangibile durante tutto il percorso. In una delle Padre Basilio e i giovani discernatori durante una visita a Monte Cassino. mie riflessioni iniziali, ho detto ai ragazzi che spesso un monaco è attirato al monastero da un senso di stupore, che poi è lo stupore che ci colpisce quando consideriamo la magnificenza di Dio, rivelatasi nella creazione e nella redenzione. I nostri giovani discernitori hanno avuto la possibilità di contemplare questa magnificenza nella liturgia monastica, nelle messe solenni e nei vari canti, belli e profondi come l Alleluia per la festa di San Benedetto e il solenne Salve Regina. La magnificenza di Dio ci si è rivelata nelle glorie della natura, quando siamo saliti a 1.300 metri sulla cima del monte Patino, la maestosa montagna che domina la città di Norcia. Infine è stata particolarmente visibile a Subiaco e a Monte Cassino, dove l arte sacra e l architettura conducono l anima verso l alto e presso la basilica di San Pietro, dove abbiamo ricevuto la grazia di poter offrire la Santa Messa sulla tomba di San Pietro. Pregate, amici, affinché il Signore benedica questi ragazzi i cui cuori generosi sono pronti per servire la Chiesa.
AUTUNNO 2012 ANNO O XIII, XIV, N N.4. 3 La Laurea di Don Giovanni U n vero filosofo ama la saggezza finalizzata a se stessa e non per altri scopi. Pertanto lo studio della filosofia permette ai monaci di apprezzare appieno la saggezza. A maggio di quest anno mi sono laureato in filosofia presso il Conception Seminary College. Ho passato tre anni a studiare insieme ad uno stupendo gruppo di ragazzi provenienti da varie diocesi degli Stati Uniti. Questo è stato, sicuramente, un periodo di profonda riflessione personale, che ogni studente di filosofia si trova ad affrontare durante il proprio percorso di studi. Visto che abitavo nel monastero insieme agli altri monaci, mi sono spesso sentito un ibrido, essendo allo stesso tempo un monaco professo e uno studente a tempo pieno. I professori erano miei confratelli, mentre i miei amici erano compagni di università. All inizio è stato abbastanza strano. Ma dopo un anno, ho capito che i monaciprofessori, al di fuori della vita accademica fatta di lezioni e seminari, hanno molto altro da offrire! Lo stesso riguarda i miei amici in seminario. Anche se non ho avuto molte possibilità di uscire con loro, le volte che lo abbiamo fatto sono state occasioni per creare legami fraterni e per crescere insieme nell amore per Cristo e per la sua Chiesa. Il personale laico della facoltà e del seminario hanno avuto un profondo impatto sulla mia vita. Mi hanno mostrato che coloro che studiano per diventare sacerdoti, non sono soli. Piuttosto come dice un proverbio africano, ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino. Infine, vorrei ringraziare i nostri benefattori che, con le loro generose donazioni, mi hanno dato la possibilità di studiare al Conception Seminary College. Diventare un Oblato G li oblati sono laici (uomini e donne) o sacerdoti secolari, che decidono di associarsi ad un particolare monastero benedettino. Gli oblati partecipano alla preghiera dei monaci e si impegnano a vivere lo spirito della Regola di San Benedetto, compatibilmente con il proprio ruolo sociale. Coloro che si sentono attratti dalla spiritualità della professione monastica e dalla preghiera dei monaci, ma che vivono nel mondo secolare possono scegliere di diventare degli oblati benedettini. Gli oblati del monastero di Norcia pregano regolarmente una parte dell Ufficio Divino monastico, per quanto possibile, viste le dinamiche della loro vocazione nel mondo. Ogni giorno dedicano anche del tempo alla preghiera e alla Lectio Divina (la devota lettura delle sacre scritture). Allo stesso modo, i monaci ricordano gli oblati nella preghiera, soprattutto alla fine di ogni Ufficio Divino, quando i monaci pregano: Divinum auxilium maneat semper nobiscum et cum fratribus nostris absentibus. Essere oblati significa avere un vero legame spirituale con il monastero, essendo considerati dei figli adottivi del nostro Santo Padre Benedetto, come viene riportato nel Rito dell Oblazione. Il primo passo per diventare oblati consiste nel contattare Don Antonio, il responsabile degli oblati. A chi non ha mai visitato il monastero, è richiesto un iniziale ritiro spirituale a Norcia. Dopo di ciò si può cominciare il Noviziato degli Oblati, di durata annuale, che è l ultimo passaggio prima dell atto dell Oblazione Finale. Al momento il nostro monastero ha oblati in Italia, negli Stati Uniti e in molti altri paesi del mondo. Poiché gli oblati hanno un vero legame spirituale con il monastero, sono incoraggiati a venire a Norcia per un ritiro spirituale, ogni qual volta ne abbiano la possibilità. Per maggiori informazioni, si prega di scrivere al seguente indirizzo: oblati@osbnorcia.org
P Più bevo e più ho sete. Nei Dialoghi queste sono le parole di Pietro, che ha sempre più sete di sentire altre storie sui miracoli di San Benedetto. Sono anche le parole appropriate per descrivere lo spirito del giorno dell inaugurazione del nostro birrificio. Il tempo era ideale, più di 500 persone in attesa, e alla fine dell evento avevano tutti ancora più sete di prima. Che bel problema! E la felicità è stato il tema del discorso dell Arcivescovo alla folla gremita. Il motto che abbiamo scelto per la birra, Ut Laetificet Cor, viene dal Salmo 103, che spiega come il vino sia un dono di Dio per allietare i cuori della gente. La gioia deriva dalla comprensione che la creazione è un bene, che ha finalità positive, previste da Dio. Sono parte del suo progetto. L Arcivescovo ci ha ricordato che non è un caso che Gesù abbia scelto di cambiare l acqua in vino, quando compì il suo primo miracolo, con un gesto molto apprezzato da tutti. Quel miracolo non ha riportato nessuno in vita dai morti, né ha guarito una persona gravemente malata, ma ha portato la gioia nei cuori delle persone. Nel giorno dell inaugurazione abbiamo potuto condividere quella gioia con i molti amici e i sostenitori presenti. Anche noi monaci siamo pieni di gioia. Siamo grati a Dio per averci sostenuto fino a questo giorno. Siamo grati a Padre Cassiano per la sua iniziativa di mettere su un birrificio. Siamo grati alle cinque famiglie americane e alla famiglia umbra che hanno reso possibile questo progetto dal punto di vista finanziario. Siamo grati all Arcivescovo e al sindaco per il loro sostegno, e siamo grati ai tanti lavoratori che hanno contribuito con le loro qualità e il loro talento artistico alla realizzazione del birrificio. Un personaggio di un racconto di Graham Greene dice: ho preso la fede come una malattia. Anche questa è vera gioia, una volta presa è difficile farla passare. Preghiamo che il lavoro delle nostre mani possa portare gioia a tutti coloro che bevono la nostra birra, e soprattutto a coloro che hanno reso possibile questa iniziativa. - di Padre Benedetto Nivakoff, O.S.B. (foto: Fabian Cevallos)
AUTUNNO 2012 ANNO O XIII, XIV, N.4 N. 3 1 3 2 4 1. S.E.R. Boccardo benedice il birrificio. 1. S.E.R. Boccardo benedice il birrificio. 2. 2. P. P. Cassiano, Cassiano, L Arcivescovo, L Arcivescovo, e il e Sindaco il Sindaco di di Norcia tagliano il il nastro, nastro, mentre mentre P. P. Benedetto osserva. Benedetto osserva. 3. Il Il Sindaco, Gian Giampaolo Paolo Stefanelli, ascolta ascolta i i discorsi. 4. La comunità monastica posa con con le le autorità locali. autorità locali. 5. La La folla in in attesa prima dell inaugurazione. 6. Il Il primo brindisi. (foto: ( foto: Fabian Fabian Cevallos) Cevallos) 5 6
Ricorrenze del Notiziario Autunnale H o terminato i miei due anni di studi di filosofia a Roma, presso l Università Pontificia di San Tommaso (meglio conosciuto come Angelicum), lo scorso giugno. Avendo completato questo ciclo di studi, presto potrò cominciare a studiare teologia. Ora che sono tornato a Norcia, i miei ruoli principali sono quelli di sacrestano e responsabile dell accoglienza della basilica. Il lavoro del sacrestano è molto intenso, in quanto riguarda la Basilica e la preghiera liturgica del monastero. Ho il compito di preparare le messe e le funzioni liturgiche (accendere le candele prima delle ore principali dell Ufficio Divino, preparare il necessario per le messe private e per la messa conventuale), oltre alla manutenzione della basilica (cambiare le lampadine, tenere pulite la basilica e la cripta sottostante). Svolgere un lavoro così legato alla Sacra Liturgia, l attività più importante del monastero, è un vero privilegio. Il lavoro di accoglienza è rivolto prevalentemente ai pellegrini che vengono alla basilica, offrendo loro delle visite guidate o allestendo delle conferenze, se richieste. Questo lavoro è anche un opportunità per evangelizzare le tante persone che vengono a visitare la nostra chiesa, per condividere con loro il messaggio di San Benedetto e alcuni aspetti della vita monastica. Molti gruppi di pellegrini vengono accompagnati da un sacerdote, e spesso ci chiedono di celebrare la messa nella basilica; pertanto il lavoro di accoglienza e quello di sacrestano spesso finiscono per coincidere. Per prenotare una messa o per una visita guidata della basilica, potete contattarmi scrivendo a: basilica@osbnorcia.org. Agosto Settembre Ottobre PER BENEFATTORI IN EUROPA : Cassa di Risparmio di Spoleto Agenzia di Norcia -IT IBAN: IT39F0631538580000001005246 Swift (BIC): CRSPIT3S Mille grazie ai nostri generosi benefattori del birrificio! Questa placca è affissa all interno del birrificio PER FARE UNA DONAZIONE ONLINE, visitate il sito internet osbnorcia.org/it e cliccate su Donazioni Monastero di San Benedetto Via Reguardati, 22 06046 Norcia (pg) Italia