CONFRONTI 2/2012 195 L artista Quest anno le copertine di Confronti sono dedicate ad artisti contemporanei che hanno un legame particolare con Regione Lombardia. Alcuni di loro sono di casa, abitano stabilmente le sue sedi con una o più opere di cui hanno voluto farle omaggio. Altri sono stati di recente suoi ospiti per il tempo di una mostra. L artista cui è dedicata la copertina di Confronti 2/2012, invece, ha collaborato con la Regione realizzando su committenza un tipo di rapporto finalmente rivalutato negli ultimi anni alcuni lavori che oggi si trovano nella cappella del nuovo Ospedale di Vimercate. In tutte le strutture sanitarie che Regione Lombardia sta costruendo sono infatti previsti cappelle, luoghi di silenzio e luoghi di cordoglio che in base alla legge statale n. 717/1949 vengono corredati da opere d arte 1. Giuseppe Bergomi Tra le opere di Giuseppe Bergomi ce n è una, Alma nuda sul tavolo da cucina, che racchiude meglio di ogni altra gli elementi della sua scultura. È un lavoro di alcuni anni fa, nato in terracotta e di cui ci sono diverse versioni in bronzo policromo in collezioni private e sul mercato. È una figura iperrealista di donna accovacciata, pensosa, collocata dove non dovrebbe essere e dove invece si è accomodata con naturalezza, dando l impressione spiazzante che forse le cose non sono tutte così ovvie e scontate. Forse ha ragione Alma a stare dove sta, invece che dove ci aspetteremmo di trovarla, in piedi davanti al tavolo oppure seduta su una poltrona, magari vestita. Alma è una presenza perentoria che costringe chi la guarda a interrogarsi su di lei, ma anche su di sé, a porsi domande sul senso delle cose. Perché Alma se ne sta così accovacciata e pensosa? E perché non farci anche noi qualche domanda, come fa lei? La scultura di Bergomi ha dentro 1) A questo argomento Confronti ha dato ampio risalto con due articoli: Cappelle, luoghi del silenzio, luoghi del cordoglio nei nuovi ospedali di Como, Legnano e Vimercate, di Ercole Ceriani, in Confronti n. 3/2009, pp. 103 e segg., e I luoghi di preghiera nei nuovi ospedali di Como, Legnano e Vimercate. Un progetto pilota, di Maria Antonietta Crippa, in Confronti n. 2-3/2010, pp. 97 e segg.
196 CONFRONTI 2/2012 l artista questi interrogativi aperti, ma anche una cura amorosa nella rappresentazione della realtà, la maestria nel lavorare la materia, la scelta di mettere in scena il proprio mondo privato. Perché Alma non è il personaggio di un racconto, ma la moglie di Bergomi, colei che fin dagli inizi lo ha incoraggiato, la prima persona a vedere ogni opera quando è finita. Tra le sue sculture compare spesso, come anche altre figure molto famigliari, le figlie Ilaria e Valentina, e con loro altre donne, alcune giovani, altre un po meno, immobili in un eterno presente fatto di domande e di contemplazione. Sono cresciuto con il culto della contemplazione. La base è l osservazione della natura, tiene a precisare l artista. Nato a Brescia nel 1953, dopo l Accademia di Belle Arti di Brera inizia una carriera da pittore, ma dopo tre anni capisce che è la scultura il suo linguaggio e inizia a modellare la terracotta. Da quel momento ottiene il consenso della critica e avvia rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere. Nel 1992 la Fondazione per l arte contemporanea di Château Beychevelle lo invita a stabilirsi per qualche tempo in Aquitania e a lavorare lì, dove realizza una grande allegoria della giustizia in terracotta con la quale vince il Grand Prix Château Beychevelle 1993. Nel 1996 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel 1997 vince il Premio Camera dei Deputati con un esposizione personale a Palazzo di vicolo Valdina a Montecitorio. Nello stesso anno il Principato di Monaco acquisisce due grandi sculture esposte alla Sesta Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 realizza per l ingresso dell acquario di Nagoya, in Giappone, una scultura monumentale in bronzo dal titolo Uomini, delfini e parallelepipedi. Da luglio a settembre 2005 il Chiostro del Bramante a Roma ospita una grande mostra con più di sessanta opere. Ormai Bergomi ha un posto sulla scena dell arte internazionale. I suoi lavori piacciono e vendono. Potrebbe continuare sulla strada che ha intrapreso, quella cronaca della condizione umana così vera e così gradita alla critica e al pubblico, invece accetta di fare una sosta e di cimentarsi in qualcosa di nuovo. Confermando la sua indole di uomo curioso e fuori dal
l artista CONFRONTI 2/2012 197 coro, nel 2009 si avventura nel territorio dell arte sacra e per la cappella del nuovo Ospedale di Vimercate realizza le sculture per l altare e l ambone, un crocifisso pensile e una statua della Vergine. La proposta di partecipare a questo progetto d arte e architettura che unisce il disegno, l arredo e il corredo delle cappelle ospedaliere lombarde gli giunge attraverso il Gruppo di lavoro che Regione Lombardia ha convocato per l occasione e di cui fanno parte Maria Antonietta Crippa, Pietro Petraroia, Elena Pontiggia e padre Ercole Ceriani. Bergomi accetta la sfida e modella il corpo crocefisso di Cristo, le braccia tese della Madonna, la purezza degli angeli. Ma anche quella natura che lo ha sempre attratto, capace di suscitare domande e intuizioni. Il pane e l uva di Bergomi, su quell altare di Vimercate, invitano a contemplare il mistero più grande. C.R.