Esame di Stato anno scolastico 2011/2012 Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale

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Esame di Stato anno scolastico 2011/2012 Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale (nell'indirizzo Giuridico Economico Aziendale) è incentrato sulla differenza tra reddito di esercizio e flusso generato dalla gestione reddituale. Richiede, inoltre, di presentare lo Stato patrimoniale, il Conto economico e il calcolo del flusso generato dalla gestione reddituale di una impresa industriale e di sviluppare un punto a scelta tra tre proposti. PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA Lo svolgimento delle operazioni aziendali genera flussi economici e flussi finanziari; questi ultimi non coincidono sempre con i flussi economici. Il reddito d esercizio evidenziato dal Conto economico scaturisce dalla differenza tra i componenti di reddito positivi e negativi di competenza dell esercizio; è il risultato (positivo o negativo) prodotto dalla gestione ordinaria e straordinaria ed è formato da costi e ricavi sia monetari sia non monetari. Il flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale considera esclusivamente i costi e i ricavi monetari, cioè misurati da variazioni di liquidità o da variazioni nei debiti o crediti a breve scadenza. Tale flusso viene determinato con procedimento diretto, detraendo i costi monetari dai ricavi monetari, oppure con procedimento indiretto sommando all utile d esercizio i costi non monetari e detraendo i ricavi non monetari. Per la redazione degli schemi di bilancio è necessario tenere presente i vincoli numerici e logici previsti dalla traccia: rinnovo di impianti contraendo un mutuo a mediolungo termine e stipulando un contratto di leasing; richiamo dei crediti verso i soci per finanziare parzialmente il rinnovo di impianti; utile d esercizio 5.340.000 euro; minusvalenza ordinaria 26.500 euro. Per il rinnovo degli impianti ipotizziamo quanto segue. All inizio dell esercizio 2011 Alfa spa ha ceduto un impianto del costo storico di 2.000.000 euro già ammortizzato del 80% (valore contabile 400.000 euro) al prezzo di 373.500 euro subendo una minusvalenza ordinaria di euro (400.000 373.500) = euro 26.500. In data 1/04/2011 Alfa spa ha acquistato un nuovo impianto del costo di 3.000.000 di euro che è entrato immediatamente in funzione. A fine anno l ammortamento complessivo sugli impianti risulta calcolato come segue: o gli impianti presenti in azienda all inizio dell esercizio avevano un costo storico di 55.000.000 euro; sugli impianti utilizzati per l intero esercizio euro (55.000.000 2.000.000) = euro 53.000.000 euro è stato calcolato un ammortamento del 14% pari a 7.420.000 euro; o sui nuovi impianti l ammortamento è calcolato per il periodo di utilizzo dal 1/4/2011 (compreso) al 31/12/2011 pari a giorni 275: 3.000.000 x 14 x 275 euro = euro 316.438 36.500 1

da cui il totale degli ammortamenti sugli impianti risulta euro (7.420.000 + 316.438) = euro 7.736.438. Ipotizziamo che in data 1/10/2011 Alfa spa abbia acquisito impianti in leasing alle seguenti condizioni: o versamento iniziale di un canone di 105.000 euro o n. 15 canoni bimestrali di 25.000 euro ciascuno a partire dall 1/12/2011 o valore di riscatto 150.000 euro. La durata del contratto è di 32 mesi. Il totale dei pagamenti risulta: canone iniziale euro 105.000 canoni bimestrali (25.000 x 15)= euro 375.000 euro 480.000 Il canone mensile risulta euro (480.000 : 32) = euro 15.000 Nell esercizio 2011 la società ha pagato: in data 1/10 il canone iniziale euro 105.000 in data 1/12 il canone bimestrale euro 25.000 canoni leasing pagati euro 130.000 All esercizio 2011 vanno imputati nel Conto economico canoni di leasing per 3 mesi: euro (15.000 x 3) = euro 45.000 in B) 8) per godimento di beni di terzi. La parte di costi sostenuti nell esercizio ma di competenza degli esercizi successivi costituisce un risconto attivo pari a euro (130.000 45.000) = euro 85.000. Per finanziare l acquisto dei nuovi impianti di 3.000.000 di euro Alfa spa ha utilizzato in parte le disponibilità finanziarie prodotte dalla gestione e ha compiuto le seguenti operazioni: a) richiamo dei crediti verso azionisti di 1.250.000 euro b) utilizzo del prezzo di cessione dei vecchi impianti di 373.500 euro c) accensione di un mutuo bancario di 1.000.000 di euro. a) Il richiamo dei crediti verso gli azionisti previsto dalla traccia presuppone un precedente aumento di capitale sociale. Ipotizziamo che Alfa spa abbia effettuato, nell esercizio 2010, un aumento di capitale di 5 milioni di euro con l emissione di 500.000 azioni del valore nominale di 10 euro al prezzo di 11 euro, costituendo una Riserva da soprapprezzo azioni di 500.000 euro. Inoltre per effettuare l aumento di capitale sociale Alfa spa ha sostenuto costi di ampliamento di 900.000 euro che sono stati ammortizzati al 31/12/2010 per il 20%, risultano quindi nello Stato patrimoniale per un importo pari a euro (900.000 180.000) = euro 720.000 e nello Stato patrimoniale al 31/12/2011 per un importo pari a euro (720.000 180.000) = euro 540.000. 2

Ipotizziamo che i soci abbiano versato nel 2010 il 75% del valore nominale delle azioni più l intero soprapprezzo; la società vanta quindi un credito verso soci pari al 25% di 5.000.000 di euro pari a 1.250.000 euro, che viene richiamato e versato nell esercizio 2011 per finanziare in parte il rinnovo degli impianti. b) L utilizzo del prezzo di cessione degli impianti è pari a 373.500 euro. c) L accensione in data 1/04/2011 di un mutuo di 1.000.000 di euro al tasso 6% da rimborsare in 5 anni a quote costanti. Gli interessi sono da corrispondere semestralmente in via posticipata; ne consegue che sono stati pagati in data 1/10/2011 interessi pari a: 1.000.000 x 6 x 6 interessi = = 30.000 euro 1200 Al 31/12/2011 la società registra il rateo passivo pari a: 1.000.000 x 6 x 3 rateo passivo = = 15.000 euro 1200 Le movimentazioni delle voci del Patrimonio netto durante l esercizio 2011 risultano dalla tabella sottostante in cui è stata ipotizzata una destinazione dell utile d esercizio 2010 del 5% alla riserva legale e del 3% alla riserva straordinaria: Capitale Riserva Riserva Altre Utile sociale soprapprezzo azioni legale riserve dell esercizio Importo all 1/1/2011 50.000.000 500.000 4.200.000 2.400.000 4.500.000 61.600.000 Accantonamenti a riserve 225.000 135.000 360.000 Dividendi pagati 4.140.000 4.140.000 Utile dell esercizio 5.340.000 5.340.000 al 31/12/2011 50.000.000 500.000 4.425.000 2.535.000 5.340.000 62.800.000 Calcoliamo i valori delle immobilizzazioni predisponendo gli schemi della tabella della Nota integrativa al bilancio 2011. 3

Immobilizzazioni immateriali Costi di ampliamento Valore al 31/12/2010 Costo storico 900.000 Fondo ammortamento 180.000 180.000 Valore in bilancio 720.000 Brevetti Valore al 31/12/2010 900.000 4.400.000 360.000 2.200.000 1.100.000 540.000 2.200.000 4.400.000 3.300.000 1.100.000 Immobilizzazioni immateriali al 31/12/2011 5.300.000 3.660.000 1.640.000 Immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati (coefficiente di ammortamento 4%) Valore al 31/12/2010 5.000.000 500.000 (*) 140.000 4.500.000 Impianti e macchinari (coefficiente di ammortamento 14%) Valore al 31/12/2010 Storno del fondo ammortamento valore di cessione Minusvalenza di cessione ordinaria Acquisto 5.000.000 55.000.000 1.600.000 373.500 26.500 +3.000.000 640.000 23.000.000 1.600.000 7.736.438 4.360.000 32.000.000 Attrezzature industriali e commerciali (coefficiente di ammortamento 20%) Valore al 31/12/2010 56.000.000 27.500.000 29.136.438 5.500.000 5.500.000 26.863.562 22.000.000 27.500.000 11.000.000 16.500.000 Altri beni (automezzi) (coefficiente di ammortamento 20%) Valore al 31/12/2010 11.300.000 4.520.000 2.260.000 6.780.000 11.300.000 6.780.000 4.520.000 Immobilizzazioni materiali al 31/12/2011 99.800.000 47.556.438 52.243.562 Immobilizzazioni al 31/12/2011 105.100.000 51.216.438 53.883.562 (*) Ipotizziamo il valore del fabbricato pari al 70% del valore complessivo del terreno e fabbricato per cui: euro (5.000.000 x 70%) = euro 3.500.000 su cui viene calcolato l ammortamento del 4%. Gli ammortamenti da inserire nel Conto economico risultano dallo schema sottostante: Anno 2010 Anno 2011 Beni immateriali Costi di ampliamento 180.000 180.000 Brevetti 1.100.000 1.100.000 1.280.000 1.280.000 Beni materiali Terreni e fabbricati 140.000 140.000 Impianti e macchinari 7.700.000 7.736.438 Attrezzature industriali e commerciali 5.500.000 5.500.000 4

Altri beni 2.260.000 2.260.000 15.600.000 15.636.438 Per determinare gli importi della classe C) Attivo circolante ipotizziamo quanto segue. I I valori delle scorte presenti in magazzino e la variazione delle rimanenze da inserire nel Conto economico dell esercizio 2011 risultano: Materie prime: Esistenze iniziali 5.120.000 Rimanenze finali 5.500.000 Variazione rimanenze 380.000 da inserire nel Conto economico in B) Costi della produzione Prodotti in lavorazione: Esistenze iniziali 1.800.000 Rimanenze finali 2.000.000 Variazione rimanenze + 200.000 da inserire nel Conto economico in A) Valore della produzione Prodotti finiti: Esistenze iniziali 7.030.000 Rimanenze finali 6.800.000 Variazione rimanenze 230.000 da inserire nel Conto economico in A) Valore della produzione La variazione complessiva da inserire nel Conto economico in A) Valore della produzione risulta complessivamente euro (+ 200.000 230.000) = euro 30.000. II Ipotizziamo vendite pari a 114.920.000 euro per l esercizio 2011 e 111.000.000 euro per l esercizio 2010. L azienda concede una dilazione media di pagamento ai propri clienti di circa 70 giorni nell esercizio 2011 e di 63 giorni nell esercizio 2010, per cui i crediti risultano dai seguenti calcoli: esercizio 2011, vendite comprensive di IVA al 21% = euro 139.053.200, con una dilazione di pagamento di 70 giorni i crediti verso clienti risultano: euro (139.053.200 x 70 giorni / 365 giorni) = euro 26.667.736 che arrotondiamo a euro 26.700.000 esercizio 2010, vendite comprensive di IVA al 21% = euro 134.310.000, con una dilazione di pagamento di 63 giorni i crediti verso clienti risultano: euro (134.310.000 x 63 giorni / 365 giorni) = euro 23.182.273 che arrotondiamo a euro 23.180.000 Il valore dei crediti nello Stato patrimoniale risultano: Anno 2011 Anno 2010 Crediti verso clienti 26.700.000 23.180.000 Crediti verso altri 380.000 260.000 5

IV Ipotizziamo i seguenti valori per le disponibilità liquide: Anno 2011 Anno 2010 Depositi bancari e postali 130.000 150.000 Assegni 5.000 10.000 Denaro in cassa 5.000 4.000 La classe D) Ratei e risconti comprende, tra gli altri, il risconto attivo derivante dal contratto di leasing finanziario di 85.000 euro. Per il Passivo dello Stato patrimoniale la classe B) Fondi per rischi e oneri comprende accantonamenti per garanzie prodotti e manutenzioni programmate che si prevede di corrispondere nel prossimo esercizio. Per determinare il valore della classe C) Trattamento di fine rapporto procediamo con il calcolo dei salari e stipendi; ipotizziamo che l impresa abbia più di 50 dipendenti e che tutti abbiano optato per la destinazione del TFR al fondo di previdenza complementare. Per l esercizio 2010 ipotizziamo i seguenti valori: Salari e stipendi 17.060.000 euro Oneri sociali 8.160.000 euro TFR 1.300.000 euro. Per l esercizio 2011 ipotizziamo quanto segue: Salari e stipendi 17.500.000 euro Oneri sociali 8.250.000 euro Indice ISTAT 2% Calcoliamo la quota annua di TFR euro (17.500.000 : 13,5) = euro 1.296.296 Il contributo di rivalsa ammonta allo 0,50% di 17.500.000 = 87.500 euro La quota capitale da destinare al fondo pensione euro (1.296.296 87.500) = euro 1.208.796 verrà inserito nel Passivo dello Stato patrimoniale in D) 14 Altri debiti La rivalutazione del debito per TFR è calcolata come segue: 4.100.000 x (1,5 + 2 x 75%)% = 123.000 La ritenuta fiscale 11% di 123.000 euro ammonta a 13.530 euro e verrà iscritta nel passivo in D 12) Debiti tributari. La quota finanziaria netta: euro (123.000 13.530) = euro 109.470 verrà inserita nel passivo in C) Trattamento di fine rapporto. Nel Conto economico risulta un costo per TFR pari a: euro (1.296.296 + 123.000 87.500) = euro 1.331.796. La quota monetaria del TFR risulta: euro (1.331.796 123.000) = euro 1.208.796 quota destinata al Fondo pensione euro (1.208.796 + 13.530) = euro 1.222.326 La quota non monetaria del TFR è: 6

euro (123.000 13.530) = euro 109.470 Ipotizziamo i seguenti acquisti di materie prime 52.500.000 euro per l esercizio 2011 e 50.140.000 euro per l esercizio 2010 per cui ricaviamo il valore debiti verso fornitori considerando una dilazione di pagamento media di 2 mesi per l esercizio 2011 e di 3 mesi per l esercizio 2010: esercizio 2011, acquisti comprensivi di IVA al 21% = euro 63.525.000 x 2 mesi / 12 mesi = 10.587.500 euro che arrotondiamo a 10.600.000 euro esercizio 2010, acquisti comprensivi di IVA al 21% = euro 60.669.400 x 3 mesi / 12 mesi = 15.167.350 euro che arrotondiamo a 15.200.000 euro Anno 2011 Anno 2010 Debiti verso banche 14.000.000 (*) 15.000.000 Debiti verso altri finanziatori 900.000 2.800.000 Debiti verso fornitori 10.600.000 15.200.000 Debiti tributari 800.000 780.000 Debiti v/ istituti previdenziali 390.000 580.000 Debiti verso altri 1.692.092 6.460.000 (*) I debiti verso banche per l anno 2011 risultano dal seguente calcolo: debiti derivanti dall esercizio 2010 15.000.000 rimborsi corrisposto nell esercizio 2011 2.000.000 accensione nuovo mutuo + 1.000.000 14.000.000 Nei Ratei e risconti passivi confluirà il rateo passivo di 15.000 euro relativo agli interessi passivi sul mutuo contratto nell esercizio. 7

II Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinari 3) attrezzature industr. e commerc. 4) altri beni Stato patrimoniale al 31/12/2011 Attivo 2011 2010 Passivo 2011 2010 A) Crediti versi i soci 1.250.000 A) Patrimonio netto I Capitale 50.000.000 B) Immobilizzazioni IImmobilizzazioni immateriali: 1) costi di ampliamento 3) diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno 540.000 1.100.000 1.640.000 720.000 2.200.000 2.920.000 II Riserva da soprapprezzo IV Riserva legale VII Altre riserve IX Utile dell esercizio 500.000 4.425.000 2.535.000 5.340.000 62.800.000 4.360.000 26.863.562 16.500.000 4.520.000 52.243.562 4.500.000 32.000.000 22.000.000 6.780.000 65.280.000 B) Fondi per rischi e oneri 3)altri C) Trattamento di fine rap. 250.000 4.209.470 50.000.000 500.000 4.200.000 2.400.000 4.500.000 61.600.000 220.000 4.100.000 Immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante IRimanenze: 1) materie prime e sussidiarie 2) prodotti in lavorazione 4) prodotti finiti e merci II Crediti: 1) verso clienti 5) verso altri 53.883.562 5.500.000 2.000.000 6.800.000 14.300.000 26.700.000 380.000 27.080.000 68.200.000 5.120.000 1.800.000 7.030.000 13.950.000 23.180.000 260.000 23.440.000 D) Debiti 4) debiti verso banche (di cui euro 11.800.000 scadenti oltre l esercizio successivo) 5) debiti verso altri finanziat. 7) debiti verso fornitori 12) debiti tributari 13) debiti verso ist. prev. e sic. 14) altri debiti 14.000.000 900.000 10.600.000 800.000 390.000 1.692.092 28.382.092 15.000.000 2.800.000 15.200.000 780.000 580.000 6.460.000 40.820.000 IV Disponibilità liquide: 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa 130.000 5.000 5.000 140.000 150.000 10.000 4.000 164.000 attivo circolante (C) 41.520.000 37.554.000 D) Ratei e risconti 301.000 216.000 E) Ratei e risconti 63.000 480.000 attivo 95.704.562 107.220.000 passivo 95.704.562 107.220.000 Degli impegni per beni in leasing di 350.000 euro viene data informazione nella Nota integrativa. Per la redazione del Conto economico ipotizziamo un carico fiscale pari al 38% del reddito lordo per cui le imposte risultano: per l anno 2010 100 : 62 = x : 4.500.000 da cui il risultato prima delle imposte 7.258.064 euro per l anno 2011 100 : 62 = x : 5.340.000 da cui il risultato prima delle imposte 8.612.903 euro 8

Conto economico dell esercizio 2011 A)Valore della produzione 1)ricavi delle vendite e delle prestazioni 2)variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 5)altri ricavi e proventi B)Costi della produzione 6)per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7)per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9)per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10)ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamenti immobilizzazioni immateriali b) ammortamenti immobilizzazioni materiali d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide 11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 13)altri accantonamenti 14)oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A B) C) Proventi e oneri finanziari 16)altri proventi finanziari 17)interessi e altri oneri finanziari 2011 114.920.000 30.000 15.000 114.905.000 52.500.000 8.675.000 45.000 17.500.000 8.250.000 1.331.796 1.280.000 15.636.438 80.000 380.000 30.000 26.500 104.974.734 9.930.266 3.000 1.320.000 1.317.000 2010 111.000.000 30.000 20.000 110.990.000 50.140.000 8.100.000 17.060.000 8.160.000 1.300.000 1.280.000 15.600.000 60.000 + 250.000 20.000 101.970.000 9.020.000 5.000 1.810.000 1.805.000 E) Proventi e oneri straordinari 20) proventi 21)oneri Risultato prima delle imposte 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 23) Utile dell'esercizio 363 363 8.612.903 3.272.903 +43.064 +43.064 7.258.064 2.758.064 5.340.000 4.500.000 Anno 2011 Calcolo del flusso di risorse generato dalla gestione reddituale (procedimento indiretto) Utile d esercizio 5.340.000 + Costi non monetari: TFR 109.470 Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 1.280.000 Ammortamenti immobilizzazioni materiali 15.636.438 Minusvalenza ordinaria 26.500 +17.052.408 Ricavi non monetari 22.392.408 9

PUNTI A SCELTA Primo punto a scelta Registrazioni contabili Il primo punto a scelta richiede la presentazione delle scritture contabili di gestione e di assestamento redatte da Alfa spa e dalla banca che ha concesso il mutuo nell esercizio 2011 relative alle operazioni descritte evidenziando i riflessi sul bilancio della banca. 1) L impresa ha realizzato la vendita di un impianto del costo storico di 2.000.000 di euro ammortizzato per 1.600.000 euro al prezzo di 373.500 euro. Abbiamo ipotizzato che la vendita all inizio dell esercizio per cui non sono stati calcolati gli ammortamenti per la frazione di periodo. Le scritture contabili risultano: 1/1/2011 FONDO AMMORT. IMPIANTI E MAC. giro al c/ di riferimento 1.600.000,00 IMPIANTI E MACCHINARI giro al c/ di riferimento 1.600 000,00 1/1/2011 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI emessa fattura 451.935,00 IMPIANTI E MACCHINARI emessa fattura 373.500,00 IVA NS/ DEBITO emessa fattura 78.435,00 1/1/2011 MINUSVALENZE ORDINARIE minusvalenza su imp. 26.500,00 IMPIANTI E MACCHINARI minusvalenza su imp. 26.500,00 1/01/2011 BANCA X C/C riscossa fattura 451.935,00 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI riscossa fattura 451.935,00 2) L impresa ha acquistato un impianto del costo di 3.000.000 in data 1/04/2011. Al 31/12/2011 calcola l ammortamento tenendo conto del tempo di utilizzo. Le registrazioni contabili realizzate durante l esercizio e al 31/12 sono: 01/04/2011. IMPIANTI E MACCHINARI acquistato impianto 3.000.000,00. IVA NS/CREDITO Iva a credito 630.000,00. DEBITI V/FORNITORI debiti verso fornitori 3.630.000,00 31/12/2011. AMM. IMPIANTI E MACCHINARI ammortizzati impianti 316.438,00 FONDO AMM. IMPIANTI E MAC ammortizzati impianti 316.438,00 10

3) L acquisizione in leasing degli impianti, in data 1/10/2011, prevede un versamento iniziale di un canone di 105.000 euro e il pagamento di n. 15 canoni bimestrali di 25.000 euro ciascuno a partire dall 1/12/2011. Le registrazioni contabili realizzate dall impresa Alfa sono le seguenti: 1/10/2011 IMPEGNI PER BENI IN LEASING impegni assunti 480.000,00 CREDITORI C/LEASING impegni assunti 480 000,00 1/10/2011 CANONI LEASING fattura per maxicanone 105.000,00 IVA NS/ CREDITO IVA su canone 22.050,00 DEBITI VERSO FORNITORI debiti verso fornitori 127.050,00 1/10/2011 DEBITI VERSO FORNITORI saldata fattura 127.050,00 BANCA X C/C saldata fattura 127.050,00 1/10/2011 CREDITORI C/LEASING stornato impegno 105.000,00 IMPEGNI PER BENI IN LEASING stornato impegno 105.000,00 1/12/2011 CANONI LEASING fattura per canone 25.000,00 IVA NS/ CREDITO IVA su canone 5.250,00 DEBITI VERSO FORNITORI debiti verso fornitori 30.250,00 1/12/2011 DEBITI VERSO FORNITORI saldata fattura 30.250,00 BANCA X C/C saldata fattura 30.250,00 1/12/2011 CREDITORI C/LEASING stornato impegno 25.000,00 IMPEGNI PER BENI IN LEASING stornato impegno 25.000,00 31/12/2011 RISCONTI ATTIVI rilevato risconto 85.000,00 CANONI LEASING rilevato risconto 85.000,00 4) Il richiamo e il versamento dei crediti verso i soci. Le registrazioni contabili effettuate dall impresa Alfa spa sono le seguenti: 01/02/2011 AZIONISTI C/ VERSA. RICHIAMATI richiamati crediti verso soci 1.250.000,00 AZIONISTI C/ SOTTOSCRIZIONE richiamati crediti verso soci 1.250.000,00 11

01/02/2011 BANCA X C/C versati crediti richiamati 1.250.000,00 AZIONISTI C/ VERSA. RICHIAMATI versati crediti richiamati 1.250.000,00 5) L aumento dell indebitamento a mediolungo termine è realizzato dall impresa in data 1/04/2011 contraendo un mutuo di 1.000.000 di euro al tasso 6% da rimborsare in 5 anni a quote costanti. Le registrazioni contabili realizzate dall impresa Alfa sono le seguenti: 01/04/2011 BANCA X C/C accreditato mutuo su c/c 1.000.000,00 MUTUI PASSIVI accreditato mutuo su c/c 1.000.000,00 01/10/2011 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI pagati interessi 30.000,00 BANCA X C/C pagati interessi 30.000,00 31/12/2011 INTERESSI PASSIVI SU MUTUI rilevato rateo 15.000,00 RATEI PASSIVI rilevato rateo 15.000,00 Le registrazioni contabili della banca che ha concesso il mutuo sono le seguenti: 01/04/2011 MUTUI ATTIVI concesso mutuo 1.000.000,00 C/C DI CORRISPONDENZA accreditato muto su c/c 1.000.000,00 01/10/2011 C/C DI CORRISPONDENZA riscossi interessi 30.000,00 INTERESSI ATTIVI SU MUTUI riscossi interessi 30.000,00 31/12/2011 RATEI ATTIVI rilevato rateo 15.000,00 INTERESSI ATTIVI SU MUTUI rilevato rateo 15.000,00 La natura dei conti utilizzati e il loro inserimento nel bilancio della banca risulta dalla seguente tabella: Denominazione del conto Natura del conto Schemi di bilancio Voci di bilancio o C/c di corrispondenza Conto finanziario Stato patrimoniale Passivo 20. Debiti verso clientela (creditori) C/c di corrispondenza Conto finanziario Stato patrimoniale Attivo 70. Crediti verso clientela (debitori) Mutui attivi Conto finanziario Stato patrimoniale Attivo 70. Crediti verso clientela 12

Interessi attivi su mutui Conto economico di reddito di esercizio Conto economico 10. Interessi attivi e proventi assimilati Ratei attivi Conto finanziario Stato patrimoniale Attivo 70. Crediti verso clientela Secondo punto a scelta Nota integrativa Il secondo punto a scelta richiede la redazione di alcuni punti della Nota integrativa al bilancio del 31/12/2011. Patrimonio netto Descrizione Capitale Riserva Riserva Altre Utile sociale soprapprezzo azioni legale riserve d esercizio Importo all 1/1/2011 50.000.000 500.000 4.200.000 2.400.000 4.500.000 61.600.000 Accantonamenti a riserve 225.000 135.000 360.000 Dividendi pagati 4.140.000 4.140.000 Utile d esercizio 5.340.000 5.340.000 al 31/12/2011 50.000.000 500.000 4.425.000 2.535.000 5.340.000 62.800.000 Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali Costo storico Fondo ammortamento Valore di bilancio Costi di impianto e ampliamento Valore all 1/01/2011 900.000 180.000 180.000 720.000 Brevetti Valore all 1/01/2011 900.000 4.400.000 360.000 2.200.000 1.100.000 540.000 2.200.000 4.400.000 3.300.000 1.100.000 Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati (4%) Valore all 1/01/2011 Costo originario 5.000.000 Fondo ammortamento 500.000 (*) 140.000 Valore di bilancio 4.500.000 Impianti e macchinari (14%) Valore all 1/01/2011 Storno del fondo ammortamento valore di cessione Plusvalenza di cessione ordinaria Acquisto 5.000.000 55.000.000 1.600.000 373.500 26.500 +3.000.000 640.000 23.000.000 1.600.000 7.736.438 4.360.000 32.000.000 56.000.000 29.136.438 26.863.562 13

Attrezzature industriali e commerciali (20%) Valore all 1/01/2011 27.500.000 5.500.000 5.500.000 22.000.000 27.500.000 11.000.000 16.500.000 Altri beni (automezzi) (20%) Valore all 1/01/2010 11.300.000 4.520.000 2.260.000 6.780.000 11.300.000 6.780.000 4.520.000 (*) Ipotizziamo il valore del fabbricato pari al 70% del valore complessivo del terreno e fabbricato per cui: euro (5.000.000 x 70%) = euro 3.500.000 su cui viene calcolato l ammortamento del 4%. Crediti e debiti Voci di bilancio Importo Scadenza entro l esercizio successivo Scadenza oltre l esercizio successivo Scadenza oltre 5 anni Crediti verso clienti Crediti verso altri 26.700.000 380.000 26.700.000 380.000 27.080.000 27.780.000 Debiti verso banche Debiti verso altri finanziaria tori Debiti verso fornitori Debiti tributari Debiti verso istituti previdenziali Altri debiti 14.000.000 900.000 10.600.000 800.000 2.200.000 900.000 10.600.000 800.000 11.800.000 390.000 390.000 1.692.092 1.692.092 28.382.092 16.582.092 11.800.000 Ratei e risconti La voce Ratei e risconti attivi è composta da: risconto attivo su contratto di leasing 85.000 euro risconto attivo su premio annuo di assicurazione 61.000 euro risconto attivo su costi di pubblicità 71.000 euro risconto attivo su consulenze 60.000 euro risconto attivo su vigilanza 22.000 euro ratei attivi su interessi attivi 2.000 euro 301.000 euro ========= 14

La voce Ratei e risconti passivi è composta da: rateo passivo su interessi maturati sul mutuo 15.000 euro ratei passivi su interessi maturati su altri finanziamenti 45.000 euro risconti passivi su interessi maturati sui crediti 3.000 euro 63.000 euro ========= 15

Terzo punto a scelta Relazione sugli scostamenti Per realizzare la relazione sugli scostamenti dei costi e dei ricavi del prodotto FGC54S ipotizziamo i seguenti dati standard: volume di produzione 32.000 unità (di cui 30.000 unità come vendita programmata e 2.000 come rimanenza finale); consumo di materia prima kg 0,10 per unità di prodotto a euro 8 il kg; manodopera qualificata minuti 15 a euro 16 l ora; prezzo unitario di vendita 12,00 euro. I dati effettivi sono risultati: volume di vendite 32.000 unità (pari alle unità prodotte); consumo di materia prima kg 0,12 per unità di prodotto a euro 8,20 il kg; manodopera qualifica minuti 15 a euro 18 l ora; prezzo unitario di vendita 11,00 euro. Ipotizziamo inoltre le seguenti informazioni sulla domanda di mercato: domanda prevista del mercato: le vendite programmate sono pari al 30% del mercato e previste in misura di 30.000 unità, la domanda prevista del mercato risulta quindi di 100.000 unità; domanda effettiva 112.000 unità, in quanto aumentata del 12% rispetto alla domanda programmata. Scostamento dei costi Calcoliamo il costo primo standard (unità programmate 32.000) Fattori produttivi Quantità Prezzo Costo unitario Costo complessivo materia prima kg 0,10 8,00 0,80 25.600 manodopera h 0,25 16,00 4,00 128.000 Costo primo standard 4,80 153.600 Calcoliamo il costo primo effettivo (unità prodotte 32.000) Fattori produttivi Quantità Prezzo Costo unitario Costo complessivo materia prima kg 0,12 8,20 0,984 31.488 manodopera h 0,25 18,00 4,50 144.000 Costo primo effettivo 5,484 175.488 Lo scostamento unitario risulta: costo primo effettivo 5,484 costo primo standard 4,80 16

Aggravio unitario 0,684 ===== Lo scostamento totale risulta: costo primo effettivo 175.488 costo primo standard 153.600 Aggravio totale 21.888 ====== L aggravio del costo dipende: dal peggioramento del rendimento delle materie prime impiegate; dall aggravio dei prezzi della materia prima e della manodopera qualificata. Analizziamo lo scostamento nei prezzi Fattori Quantità Prezzi Scostamenti Aggravio/risparmio produttivi effettive Effettivi Standard Materia prima 0,12 8,20 8,00 +0,20 +0,024 Manodopera h.0,25 18,00 16,00 +2 +0,50 +0,524 Analizziamo lo scostamento nelle quantità Fattori Prezzi quantità Scostamenti Aggravio/risparmio produttivi standard Effettivi Standard Materia prima 8,00 0,12 0,10 +0,02 +0,16 Manodopera 16,00 h 0,25 h 0,25 +0,16 La somma degli scostamenti unitari (+0,524 + 0,16) = 0,684 dà l aggravio del costo per prodotto. Lo scostamento globale dei costi risulta quindi: scostamento di prezzo (+0,524 x 32.000) = + 16.768 scostamento di quantità (+0,16 x 32.000) = + 5.120 Aggravio complessivo + 21.888 ======= 17

Dall analisi risulta che le variazioni intervenute nelle quantità dei fattori produttivi impiegati per ottenere un prodotto, sono dovute esclusivamente al rendimento della materia prima. Lo scostamento nei prezzi è provocato dalla maggiorazione dei prezzi di entrambi i fattori utilizzati. Scostamento dei ricavi Lo scostamento globale dei ricavi si ottiene confrontando i ricavi effettivi con quelli programmati: ricavi effettivi euro (11 x 32.000) = euro 352.000 ricavi programmati euro (12 x 30.000) = euro 360.000 Scostamento globale euro 8.000 Tale scostamento negativo è dovuto sia allo scostamento del prezzo sia allo scostamento delle quantità. Scostamento dovuto al prezzo: 32.000 x (11 12) = 32.000 Scostamento dovuto alle quantità: 12 x (32.000 30.000) = + 24.000 Lo scostamento globale negativo di 8.000 euro risulta dal peggioramento del prezzo di vendita effettivo rispetto a quello programmato (per 32.000 euro) e dalle 2.000 unità vendute in più rispetto a quelle programmate che ha comportato un miglioramento di 24.000 euro. Per comprendere meglio lo scostamento dovuto alle quantità calcoliamo lo scostamento di volume in senso stretto e lo scostamento della quota di mercato Lo scostamento delle quantità in senso stretto Il 30% della domanda complessiva di mercato (112.000 unità) corrisponde a 33.600 unità (volume di vendita a quota di mercato programmate). Lo scostamento delle quantità in senso stretto risulta: (33.600 30.000) x 12 euro = 43.200 euro Tale scostamento positivo evidenzia che se l impresa avesse realizzato la quota di mercato programmata (30%) avrebbe dovuto vendere 33.600 unità anziché 30.000 unità di prodotto ricavando 12 euro per ciascuna delle 3.600 unità di prodotto vendute in più. Lo scostamento nella quota di mercato (32.000 33.600) x 12 euro = 19.200 euro Tale scostamento negativo indica che il mercato raggiunto dalla quota di mercato programmata ha provocato una perdita del prezzo programmato per le 1.600 unità mancanti. Lo scostamento positivo di volume (24.000 euro) è la risultante di uno scostamento positivo dovuto all aumento di domanda proveniente dal mercato (+43.200 euro) e uno scostamento negativo dovuto al peggioramento di una quota di mercato (19.200 euro); infatti, anziché una quota di mercato del 30%, Alfa spa ha raggiunto una quota di mercato minore, pari a 28,57%, ottenuta con la seguente proporzione: 100 : x = 112.000 : 32.000 18