REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA DELEGA DI POTERI GESTIONALI E DELLA DELEGA DI FIRMA AI DIRIGENTI

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA DELEGA DI POTERI GESTIONALI E DELLA DELEGA DI FIRMA AI DIRIGENTI Regolamento adottato con delibera n. 442 del 25.10.2012 INDICE Art. 1 Oggetto e principi generali.. pag. 2 Art. 2 Funzioni di governo dell Azienda pag. 2 Art. 3 Il potere di gestione riservato al Direttore Generale.. pag. 2 Art. 4 Delega di poteri gestionali.. pag. 3 Art. 5 La forma dei provvedimenti dirigenziali.. pag. 4 Art. 6 Procedure.. pag. 5 Art. 7 Pubblicità delle determinazioni dirigenziali.. pag. 6 Art. 8 I controlli della Direzione Generale.. pag. 6 Art. 9 Delega di firma.... pag. 6 Art. 10 Individuazione degli atti delegati e delle deleghe di firma alla dirigenza pag. 6 Art. 11 Norma finale.. pag. 10 Pagina 1 di 10

Art. 1 Oggetto e principi generali 1. Il presente Regolamento, in relazione all attuale assetto organizzativo aziendale e nel rispetto delle funzioni di governo e di controllo strategico del Direttore Generale, definisce i principi ed i contenuti per il conferimento e l attuazione della delega di poteri gestionali e della delega di firma al personale dirigente. 2. La delega di funzioni costituisce prerogativa della funzione dirigenziale e, come tale, rappresenta lo strumento con il quale si instaurano processi di collaborazione diretta con la Direzione aziendale. Art. 2 Funzioni di governo dell Azienda 1. Al Direttore Generale sono riservate le funzioni di governo e di indirizzo politico-amministrativo che si esplicano negli atti fondamentali dell Azienda (definizione della mission aziendale, della pianificazione e della organizzazione), nonché di verifica della rispondenza dei risultati di gestione e dell attività amministrativa in rapporto agli obiettivi, indirizzi e direttive definiti a livello di sistema nazionale e regionale. 2. Al Direttore Generale compete, inoltre, l adozione degli atti di amministrazione che impegnano l Azienda nei confronti degli organi regionali, degli enti erogatori, degli enti locali, delle università e delle autorità terze, anche comportanti la stipula di accordi convenzionali. 3. Fatto salvo quanto previsto all art. 3 c. 6 del D.Lgs. 502/1992, il Direttore Generale può delegare ai singoli Direttori Amministrativo, Sanitario e Sociale l indirizzo ed il controllo sull attività di determinati settori, ferma restando la sua titolarità complessiva su tali compiti. Art. 3 Il potere di gestione riservato al Direttore Generale 1. Il Direttore Generale è l organo cui competono tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza legale dell Azienda, ai sensi dell'art. 3, comma 6 del D.Lgs. 502/1992 e dell art. 12, comma 8 della L.R. 33/2009. 2. In particolare, compete al Direttore Generale l adozione di provvedimenti relativamente a: nomina del Direttore Sanitario, del Direttore Amministrativo e del Direttore Sociale; adozione del bilancio di previsione e del bilancio d esercizio; nomina del Collegio Sindacale e del Nucleo di Valutazione; costituzione del Collegio di Direzione; adozione del piano di organizzazione aziendale, nonché di atti programmatici, con i quali sono definiti gli obiettivi e le priorità per la gestione dell ASL e sono assegnate le risorse umane, strumentali e finanziarie; adozione delle direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione dell'azienda; adozione di regolamenti interni per l'organizzazione, la gestione ed il funzionamento dell'azienda; Pagina 2 di 10

individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra le strutture complesse; piani di investimento, loro modalità di finanziamento e piani di disinvestimento, compresa la gestione straordinaria del patrimonio e quegli atti di gestione ordinaria dello stesso che eccedessero i limiti assegnati ai dirigenti; autorizzazione alla contrazione di mutui; convenzioni con altri enti pubblici ed adesione a forme associative; nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell ASL presso enti, aziende, associazioni e istituzioni varie; autorizzazione a promuovere azioni giudiziarie e/o a resistere in giudizio; nomina dei Dirigenti, tipologie, graduazioni e valorizzazione delle funzioni dirigenziali; adozione di eventuali misure a seguito della valutazione, periodica e/o complessiva dell attività dei dirigenti; presiedere il processo di budgeting, attraverso il quale definisce la programmazione annuale, sia in termini di allocazione di risorse che di risultati attesi dalle diverse strutture; assegnazione ai dirigenti dei budget di competenza in esito al processo di negoziazione; stipula dei Contratti Collettivi Integrativi Aziendali e approvazione degli accordi sindacali aziendali; conferimento, nei casi contemplati dalla normativa vigente in materia, di incarichi di consulenza ad esperti esterni all Azienda; attività inerenti la comunicazione aziendale esterna, informazione ai cittadini, rapporto con i mass media; promozione dei valori aziendali, garantendo l'impegno dell'azienda a perseguire le condizioni per il miglioramento continuo dei servizi offerti; adozione degli altri atti indicati dalla legislazione vigente. 3. Inoltre compete al Direttore Generale l adozione di ogni altro atto espressione delle funzioni di indirizzo per la definizione di obiettivi e programmi aziendali, delle funzioni di verifica della corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate, nonché dell imparzialità e buon andamento dell azione amministrativa. 4. Le funzioni di governo del Direttore Generale si esplicano anche mediante l emanazione di disposizioni, direttive e raccomandazioni. 5. Il Direttore Generale esercita le funzioni di gestione direttamente o mediante delega. Art. 4 Delega di poteri gestionali 4.1. Ambiti di autonomia gestionale dei dirigenti 1. Ai sensi della normativa e della disciplina contrattuale vigenti, il personale dirigente ha funzioni di responsabile di struttura o funzioni per le quali sia richiesta una specifica qualificazione professionale. 2. I dirigenti sono responsabili delle attività gestionali e dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi attribuiti. 3. Ai dirigenti responsabili di struttura compete, in particolare: la gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie assegnate; Pagina 3 di 10

la gestione delle attività/funzioni in capo all articolazione organizzativa cui sono preposti, nel rispetto delle direttive aziendali; la proposta di programmi attuativi degli obiettivi generali stabiliti; l'esercizio di altre funzioni attribuite dal Direttore Generale. 4. I Dirigenti preposti ai dipartimenti, alle strutture organizzative complesse, alle strutture semplici a valenza dipartimentale, alle strutture semplici e alle articolazioni tecnico-funzionali in staff alla Direzione Generale, in quanto titolari di funzioni specifiche, formulano ex L. 241/1990 proposte di deliberazioni ritenute necessarie od opportune in relazione ai compiti assegnati. 5. Agli stessi, nei limiti delle attribuzioni di competenza della struttura/unità organizzativa a cui appartengono, spetta l adozione di atti e provvedimenti interni, non rientranti nelle competenze del Direttore Generale e che abbiano come contenuto l attuazione di direttive, programmi e progetti loro affidati dal Direttore Generale o che siano indispensabili per la gestione della struttura/unità organizzativa dagli stessi diretta. 6. Ai Dirigenti compete, di norma, l adozione degli atti esecutivi delle deliberazioni del Direttore Generale, nonché di quelli destinati a completare l iter procedimentale avviato con le deliberazioni del Direttore Generale. 7. Compete altresì l adozione di atti individuati nelle materie delegate dal Direttore Generale. 4.2. Delega di poteri gestionali ai dirigenti 1. Fermo restando che tutti i poteri di gestione sono in capo al Direttore Generale in quanto legale rappresentante e organo di governo dell Azienda in forza della normativa sopra richiamata, il Direttore Generale può ricorrere all istituto della delega, trasferendo in capo ai dirigenti l esercizio di proprie funzioni, con riferimento ad ambiti specifici di attività. 2. La delega in argomento, con il relativo potere gestionale, non comporta necessariamente l assegnazione di budget. 3. Il dirigente delegato ha la piena responsabilità, a qualsiasi effetto interno ed esterno all'azienda, degli atti compiuti. 4. La delega conferita è esercitata a tempo indeterminato, salvo revoca, e diventa operativa con la comunicazione al destinatario. 5. Non è in alcun modo ammessa la subdelega. Nel caso di assenza o impedimento del Dirigente delegato, le funzioni delegate vengono temporaneamente esercitate dal delegante. 6. Nel caso di inerzia del soggetto delegato, il Direttore Generale può adottare direttamente i provvedimenti di competenza. Inoltre il Direttore Generale, nell'ambito della propria responsabilità in vigilando, può esercitare il potere di annullamento e/o revoca, in sede di autotutela, degli atti illegittimi eventualmente posti in essere dai soggetti delegati. 7. I Dirigenti delegati adottano i provvedimenti oggetto di delega con atto formale che viene definito Determinazione Dirigenziale. Art. 5 La forma dei provvedimenti dirigenziali 1. Le Determinazioni Dirigenziali sono precedute da un adeguata istruttoria e devono contenere tutti gli elementi dell atto amministrativo. In particolare: Pagina 4 di 10

la qualificazione/denominazione del Dirigente che adotta la Determinazione dirigenziale, con riferimento espresso al provvedimento di attribuzione della delega ; il Preambolo, consistente nell esposizione dei presupposti di diritto o di fatto presi in considerazione. Nel preambolo devono essere sintetizzati gli aspetti istruttori del procedimento amministrativo, con indicazione dei pareri acquisiti, sia obbligatori che facoltativi; la Motivazione, cioè l esposizione delle considerazioni di ordine logico, tecnico o amministrativo che giustificano e supportano la decisione. Nella stessa deve comparire anche l indicazione delle norme di legge o regolamentari in base alle quali l atto è adottato; il nominativo del Responsabile del procedimento, che attesta la completezza dell istruttoria e l attestazione del Dirigente delegato, in ordine alla regolarità tecnica ed alla legittimità del provvedimento; il Dispositivo, preceduto dall espressione dispone, che costituisce la dichiarazione di volontà (di autorizzare o di approvare o di esprimere diniego o di prendere atto, ecc.) articolato in più punti, contrassegnati ciascuno da un numero progressivo; in uno di tali punti vanno specificati i destinatari della Determinazione dirigenziale, qualora tale inoltro rientri tra gli adempimenti da effettuare. la sottoscrizione del Dirigente delegato. Art. 6 Procedure 1. I Dirigenti delegati devono, nell ambito delle materie e nell esercizio delle funzioni per le quali è stata loro attribuita delega, attenersi alle seguenti disposizioni: 1) provvedere alla predisposizione della Determinazione Dirigenziale, atto attraverso il quale il Dirigente esercita le funzioni ad esso delegate, redatta previa acquisizione dei pareri previsti dalla vigente normativa e/o da norme regolamentari interne dell Azienda. 2) l atto, debitamente sottoscritto, corredato dagli allegati indicati nel testo e dal fascicolo, deve essere trasmesso, qualora dal provvedimento derivi un costo o un ricavo o una variazione patrimoniale, anche se solo eventuali o futuri, al Servizio Economico Finanziario per le relative scritture di budget o comunque, qualora l onere non sia esattamente predeterminato o a priori determinabile, per un visto che ne attesti la regolarità contabile. 3) la Determinazione Dirigenziale deve quindi pervenire, già sottoscritta e corredata da quanto sopra, al Servizio Affari Generali, Legali, Istituzionali per la registrazione. 4) il Servizio Affari Generali, Legali, Istituzionali provvede ad apporvi data e numerazione progressiva. 5) dal momento in cui alla Determinazione Dirigenziale viene attribuita data e numerazione progressiva, la stessa non essendo soggetta ad alcuna ulteriore approvazione o ratifica, diviene esecutiva. 6) gli originali delle Determinazioni Dirigenziali vengono inseriti in apposita Raccolta conservata presso il Servizio Affari Generali, Legali, Istituzionali unitamente alla Raccolta delle Deliberazioni del Direttore Generale. 7) il fascicolo viene quindi reso al Servizio proponente per la tempestiva adozione di tutti gli adempimenti attuativi di competenza. Pagina 5 di 10

Art. 7 Pubblicità delle determinazioni dirigenziali 2. Le Determinazioni dirigenziali sono atti pubblici e come tali vengono pubblicate all Albo dell Azienda dove rimangono esposte per 15 giorni. 3. Le stesse vengono altresì trasmesse al Collegio Sindacale, con elenco separato rispetto a quello delle Deliberazioni del Direttore Generale. 4. A quanto sopra provvede il Servizio Affari Generali, Legali, Istituzionali. Art. 8 I controlli della Direzione Generale 1. Ferma restando la competenza del Collegio Sindacale, spettano al Direttore Generale tutti i poteri di verifica dell attività di gestione diretta e di gestione funzionale dei dirigenti responsabili. 2. La Direzione, per quanto di competenza, si avvale in particolare: del Servizio Affari Generali, Legali, Istituzionali, per la verifica formale degli atti dei Dirigenti; del Servizio Economico-Finanziario per le verifiche economico-patrimoniali e per la valutazione di congruità finanziaria. 3. Al Direttore Generale compete, comunque, la possibilità di revoca delle funzioni delegate, il potere di avocazione di atti, di autotutela per i casi di manifesta illegittimità di decisioni assunte dai dirigenti e di attivazione di tutti i controlli sulla responsabilità del personale. Art. 9 Delega di firma 1. La delega di firma si sostanzia nella delega alla sottoscrizione materiale di atti aventi rilevanza esterna. 2. L atto, tuttavia, rimane proprio del delegante e non diviene di pertinenza di chi lo ha firmato per delega, con la conseguenza che la responsabilità rimane in carico al delegante. 3. In caso di assenza/impedimento del Responsabile delegato alla firma come individuato nell art. 10, la delega di firma si intende automaticamente trasferita al rispettivo vicario. Art. 10 Individuazione degli atti delegati e delle deleghe di firma alla dirigenza 1. Ferma restando l autonomia gestionale, amministrativa, tecnico/professionale dei dirigenti nell ambito della propria sfera di competenza, gli atti delegati e le deleghe di firma sono di seguito riportati: Pagina 6 di 10

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Direttore del Servizio Risorse Umane - Sottoscrizione contratti individuali di lavoro, ad esclusione di quelli relativi ai Direttori di struttura complessa - Sottoscrizione contratti di affidamento/rinnovo degli incarichi dirigenziali, ad esclusione di quelli relativi agli incarichi di direzione di struttura complessa - Sottoscrizione atti di prestiti pluriennali e piccoli prestiti a dipendenti - Concessione di permessi retribuiti non discrezionali al personale dipendente, previsti dalla disciplina contrattuale - Certificati di servizio - Denunce di infortunio e malattia professionale - Atti di esecuzione di procedimenti disciplinari - Provvedimenti di applicazione di istituti contrattuali, ivi compresa l attribuzione di indennità o benefici previsti contrattualmente, a contenuto non discrezionale - Provvedimenti ed atti in ordine alla determinazione del monte ore permessi sindacali ed alla rilevazione delle deleghe sindacali - Modifica rapporti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale o ad impegno ridotto e viceversa - Concessione di aspettative senza assegni non discrezionali - Provvedimenti ed atti relativi alla cessazione del rapporto di lavoro per recesso del dipendente, decesso, collocamento a riposo, scadenza dell incarico - Conferme in ruolo in esito a periodo di prova dei dipendenti - Concessione permessi per diritto allo studio (150 ore) - Presa d atto decorrenza assunzione in esito a procedure di mobilità Direttore del Servizio Approvvigionamenti e Tecnico-Patrimoniale - Presa d atto variazioni catastali di immobili/terreni - Provvedimenti conseguenti a variazioni in capo al soggetto appaltatore (mutamento ragione sociale, cambio di denominazione, trasformazione, fusione o incorporazione, ecc) - Scarto d archivio della documentazione per la quale è già trascorso il periodo di conservazione DIREZIONI DISTRETTUALI SOCIO-SANITARIE DI CREMONA, CREMA E CASALMAGGIORE Direttori di Distretto Socio-sanitario - Varianti piani di governo del territorio - Autorizzazione apertura / chiusura esercizi commerciali - Convalida provvedimenti sequestri e dissequestri cautelativi dei NAS - Revisione periodica delle patenti di abilitazione all uso dei gas tossici Pagina 7 di 10

- Vidimazione dei registri di cui all art. 62 DPR 309/90 Registri di entrata e uscita per gli enti o le imprese autorizzati all impiego o al commercio di sostanze stupefacenti o psicotrope e per le farmacie - Applicazione delle disposizioni normative regolamentari in materia di Igiene Edilizia - Costituzione/variazione delle forme associative dell assistenza primaria e pediatria Direttori di Distretto veterinario - Ordinanza sequestro animale morsicatore - Ordinanza cane pericoloso DIREZIONI DISTRETTI VETERINARI - Autorizzazione produzione Latte ad alta qualità e relativi cambi o revoche - Autorizzazione detenzione scorte medicinali veterinari e relativi cambi o revoche - Autorizzazione macellazione suini a domicilio DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario - Aggiornamento ISTAT del tariffario di Igiene Veterinaria - Autorizzazione al trasporto Reg. 1069/2009 - Autorizzazione trasporto Tipo 1 e 2 - Accreditamento anagrafe canina DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico - Aggiornamento ISTAT del Tariffario del Dipartimento di Prevenzione Medico - Individuazione presidenza e costituzione di Commissioni e Comitati in materia di Igiene Edilizia, Alimentare e Sicurezza del Lavoro, Commissioni prefettizie ecc. - Prescrizioni in sede di Conferenza di Servizi (Comuni, ASL, A.R.P.A.) inerenti gli insediamenti produttivi (ma solo per parere, senza determinazione) - Autorizzazione e volturazione per conservazione, custodia ed utilizzo gas tossici Pagina 8 di 10

DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE Direttore del Dipartimento Cure Primarie - Rilevazione ambiti/ore carenti di assistenza primaria, pediatria e continuità assistenziale - Approvazione graduatorie locali e conseguente conferimento incarichi di assistenza primaria, pediatria e continuità assistenziale - Ricognizione trimestrale conferimenti e cessazioni incarichi Medici convenzionati di Medicina Generale, Continuità Assistenziale e Pediatri di Libera Scelta, compresa l eventuale concessione di periodi di aspettativa - Stati di servizio medici di assistenza primaria, pediatria e continuità assistenziale - Irrogazione di sanzioni disciplinari ed eventuale deferimento dei medici convenzionati al Collegio arbitrale a seguito di violazione delle norme convenzionali - Atti di esecuzione delle sanzioni disciplinari disposte dal Collegio Arbitrale - Individuazione presidenza e costituzione Commissioni e Comitati vari relativi ai settori di competenza - Adozione di Linee Guida in materia di Cure Primarie - Costituzione ed aggiornamento del Registro Medici Sperimentatori Direttore del Dipartimento PAC Servizio Farmaceutico DIPARTIMENTO PAC - Autorizzazione all apertura e all esercizio di farmacie di nuova istituzione e di dispensario farmaceutico - Disciplina orari turni di servizio e di ferie delle farmacie e dei dispensari farmaceutici del territorio - Trasferimento/sostituzione di titolarità/direzione di farmacie - Trasferimento/modifica interna dei locali e arredi delle farmacie - Determinazione del pagamento dell indennità di residenza da corrispondere alle farmacie rurali Direttore del Servizio acquisto e controllo Area ASSI - Presa d atto D.g.r. / decreti di accreditamento - SCIA senza contestuale accreditamento chiusura con verifica positiva - SCIA diffida ad adempiere per carenza di requisiti sanabili Pagina 9 di 10

Art. 11 Norma finale Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento ai principi contenuti nella Legge n. 241/1990, nel D.Lgs. 502/1992, nel D.Lgs. 165/2001, nel D.Lgs. 150/2009 e nei CCNL vigenti nel tempo. Sono fatte salve deleghe conferite con specifici provvedimenti o contenute in Regolamenti aziendali che disciplinano particolari materie. Pagina 10 di 10