i t Consiglio Regionale del Veneto Consiglio I del 09/08/2016 Regionale Prot.; 0019164 del Veneto Titolano 2.16.1.1 - UPA - 09/08/2016-0019164 tg---=»--"^ CRV CRV spc-upa REGIONEDEL VENETO giunta regionale ta 8 U hcìg ;iass,: AOOO.01.6 Prai -asg laiiegati N" 1 i Oggetto: Risposta allinterrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 155 del 26 febbraio 2016 presentata dal Consigliere Manuel BRUSCO "PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI * COME È LA REALTÀ DELLA SITUAZIONE?". SPIEGA Al Consigliere regionale Manuel BRUSCO e, p.c. Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale All'Assessore regionale ai Rapporti con il Consiglio regionale Ai sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, si trasmette la risposta approvata dalla Giunta all'interrogazione indicata in oggetto, da Lei presentata in data 26 febbraio 2016. Distinti saluti. IL VICESEGRETARIO ai sensi della DGR - dott.ssa Stefan: il P. O. Rapporti con il Consiglio e nomine Tei 041/2793606-3637-3638 - Fax 041/2793627 e-mail: uff'.siunta.consiglio&remone.veneto.it Segreteria della Giunta Direzione Verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta Dorsoduro, 3901-30123 Venezia - Tel. 041/2792800-2947- Fax 041/2792809 protocollo, aeneraie&.pec.reoione. veneto.it Cod. Fise. 80007580279 codice univoco Ufficio 8ERG73 P.IVA 02392630279
REGIONE DHL VEHETO^i giunta regionale X Legislatura PUNTO 15 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 01/08/2016 ESTRATTO DEL VERBALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 179 / IIM del 01/08/2016 OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n.155 del 26.2.2016 presentata dal consigliere Manuel BRU SCO, e avente per oggetto "PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI SPIEGA COME E' LA REALTA' DELLA SITUAZIONE?". Mod. B - copia pag. 1
COMPONENTI DELLA GIUNTA Presidente Vicepresidente Assessori Segretario F.F. verbalizzante REGIONALE Luca Zaia Gianluca Forcolin Luca Coletto Giuseppe Pan Roberto Marcato Gianpaolo E. Bottacin Manuela Lanzarin Elena Donazzan Federico Caner Elisa De Berti Cristiano Corazzari Stefania Zattarin Assente RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI I LUCA COLETTO j STRUUURA PROPONENTE l AREA SANITÀ' E SOCIALE I APPROVAZIONE: j Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi. 1 Mod. B - copia pag. 2 Dgr n. 1791 IIM del 1 agosto 2016
OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 155 del 26.2.2016 presentata dal consigliere Manuel BRUSCO, e avente per oggetto "PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI SPIEGA COME E' LA REALTA' DELLA SITUAZIONE?". L'Assessore Coletto propone alla Giunta di adottare la seguente risposta: Per quanto riguarda il campionamento alimenti di produzione locale per ricerca Pfas, il Direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza alimentare, con nota prot. n. 131731 del 5.4.2016, agli atti del Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica, così riferisce: "Con la DGR 1570/2014 sono state indicate le modalità ed i criteri da seguire per l'effettuazione del campionamento. La tempistica prevista era entro il 30 giugno 2015 e le Aziende Ulss si sono organizzate in funzione delle attività normalmente svolte e dalla possibilità di campionare nella struttura individuata sulla base dei criteri prestabiliti riportati in DGR. Arpav ed Istituto Zooprofilattico hanno effettuato le analisi una volta pervenuti i campioni e con i tempi tecnici richiesti. Nel caso dell 'istituto Zooprofilattico di Legnaro, non dotato delle metodiche analitiche per la ricerca di PAFS su alimenti, lo stesso si è avvalso dell'istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna, che ha processato i campioni nel mese di settembre 2015. Si precisa che la ricerca per PFAS non rientra attualmente nei piani nazionali di controllo degli alimenti. Relativamente ai valori "elevati" di PFOS, nel parere dell'istituto Superiore di Sanità (ISS) del 19 febbraio U.S. sono riportati i dati bibliografici di possibile confronto con quelli rilevati nel monitoraggio alimentare veneto. Il principio che va tenuto in debita considerazione, in mancanza di limiti definiti nella normativa nazionale, è quello del TDI, o dose giornaliera assimilabile, legato alla quantità di inquinante presente negli alimenti, acqua di bevanda compresa, rispetto al peso corporeo del soggetto. I campionamenti hanno interessato produzioni aziendali a carattere rurale e pesce proveniente da pesca amatoriale lungo alcuni fiumi, pili o meno contaminati da PFAS. Come rilevato nel parere ISS, gli allevamenti intensivi sia di pesce che di galline ovaiole sono diversamente interessati, in quanto si procede alla somministrazione esterna di mangime e risentono quindi meno delle pressioni dall 'ambiente circostante. I laboratori forniscono esiti analitici su base microgrammo per chilogrammo di alimento in quanto questo rappresenta il limite di rilevamento a cui l'istituto Zooprofilattico e 1'Arpav si sono conformati secondo la raccomandazione n.2010/161/eu del 17 marzo 2010. " Si precisa che la Giunta Regionale prendendo atto del parere dell'iss del 19 febbraio 2016, con deliberazione n. 243 deirs.3.2016 ha disposto l'affidamento all'istituto Superiore di Sanità (ISS) della predisposizione e realizzazione del Piano di monitoraggio sulle matrici di interesse alimentare in relazione alla contamina- 1 zione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), piano che verrà approvato con successivo atto della Giunta. Inoltre con atto deliberativo n. 248 deir8.3.2016 la Giunta Regionale ha aggiornato la composizione della Commissione Tecnica per la valutazione della problematica della presenza di sostanze perfluoroalchiliche a I parziale modifica della D.G.R. n. 619 del 29.4.2014, nello specifico inserendovi tra l'altro il Dù-ettore del * Dipartimento Agricoltura. Inoltre con Decreto del Direttore Generale dell'area Sanità e Sociale n. 19 deir8.3.2016 è stato costituto il gruppo di lavoro "Gestione degli alimenti in ordine alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)" con i compiti tra l'altro di: - Pianificare il monitoraggio sugli alimenti in collaborazione con l'istituto Superiore di Sanità; - Valutare l'adozione di misure di prevenzione primaria efficaci ai fini di ridurre le esposizioni alimentari nel breve e nel lungo periodo; Valutare l'adozione di pratiche agronomiche e zootecniche volte a ridurre il trasferimento della contaminazione dai comparti ambientali a quelli agro-zootecnici. Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 179 /IIM del 1 agosto 2016
Inoltre con nota prot n. 111133 del 21.3.2016, a firma della Dirigente del Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica, agli atti del Settore, sono state date alle Aziende Ulss del territorio coinvolto, indirizzi operativi ed indicazioni a tutela della salute per l'acqua di abbeverata e per le aziende di produzione alimentare nell'area di impatto. LA GIUNTA REGIONALE Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto; DELIBERA 1. di approvare, nel testo riportato in premessa, la risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 155 del 26.2.2016 presentata dal consigliere Manuel BRUSCO, allegata, avente per oggetto "PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI SPIEGA COME E' LA REALTA' DELLA SITUAZIONE?"; 2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta - Direzione Verifica e Gestione Atti del Presidente e della Giunta. IL VERBALIZZANTE p. il Segretario della Giimta Regionale F.to Aw. Mario Caramel EL VICE SEGRETARIO F.to Dott.ssa Stefania Zattarin Mod. B - copia pag. 4 Dgr n. 179 /IIM del 1 agosto 2016
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 155 PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI SPIEGA COME È LA REALTÀ DELLA SITUAZIONE? presentata il 26 febbraio 2016 dal Consigliere Brusco Premesso che: - in data 25 febbraio 2016 dal sito internet de "IL FATTO QUOTIDIANO" si legge un articolo dal titolo: "Pfas Veneto, il documento: "Emergenza non sotto controllo " su alimenti contaminati da cancerogeni "; dall'articolo si apprende che esiste un verbale dove si possono consultare la preoccupazioni dei tecnici: "Nessuna azione a tutela della salute, il pericolo può estendersi in tutta Italia". A rischio in particolare uova e pesce; l'articolo rivela la tensione con cui le istituzioni riimite presso la Regione Veneto stanno affrontando l'emergenza sanitaria relativa agli alimenti contaminati. Emergenza che gli stessi fiinzionari della direzione Tutela ambiente della Regione considerano "non sotto controllo". Considerato che: sempre leggendo l'articolo risulta che: "Nel corso della riunione del tavolo tecnico regionale sui Pfas, che si è svolta lo scorso 13 gennaio, è emerso che "parte della popolazione veneta è stata esposta ed è esposta ai Pfas " e che "non è stato dato seguito ad azioni di tutela della salute per le persone che hanno mangiato e stanno mangiando alimenti con concentrazioni crìtiche", ovvero - secondo quanto comunicato dal direttore della sezione Veterinaria e sicurezza alimentare - le uova e i pesci. Anche i protocolli finora utilizzati per il controllo degli alimenti contaminati "vanno reimpostato ex novo" - chiedono nel corso della riunione i funzionari dell'arpav - in quanto al momento "non c'è un piano di controllo sugli alimenti valido e utilizzabile"; in data 6 novembre 2015 con protocollo n. 452421 ho ricevuto dal Direttore della sezione Veterinaria dott. Giorgio Cester, i dati sulle risultanze delle analisi su animali e vegetali. Constatato che leggendo la documentazione la situazione dell'inquinamento da Pfas è tutt'altro che sotto controllo, soprattutto se si considera che gli alimenti contaminati dai cancerogeni sarebbero prodotti anche
da "allevamenti che hanno la produzione e la distribuzione sul territorio nazionale" e vengono quindi commercializzati in altre regioni italiane. Il sottoscritto consigliere interroga la Giunta regionale per sapere: dal prospetto "Campionamento alimenti di produzione locale per ricerca Pfas" si evince dalla colonna 5 che le date dei prelievi dei campioni vanno dal 24 novembre 2015 al 29 giugno 2015. Ognuna delle 5 Ulss interessate ha quindi operato in tempi diversi il campionamento delle matrici animali e vegetali. Qual sia il motivo per queste differenze di tempi? come mai dall'ultimo prelievo effettuato il 29 giugno 2015 siano passati altri 4 mesi prima che si avessero le analisi definitive dai i risultati delle analisi che mi sono state fornite il 6 novembre 2015, visto che pare fossero pronte da qualche settimana; visti i dati dei campionamenti dove si evidenziano valori molto alti di PFOS in vari campioni di uova di gallina, di pesce, di bovini e di pollo (2015/199773 con 2.200 ng/kg, 20I5/I99786 con 3.600 ng/kg, 2015/200084 con 7.100 ng/kg, 2015/200215 con 1.600 ng/kg, 2015/433733 con 6.600 ng/kg, 2015/433736 con 1.800 ng/kg, 2015/199391 con 2.800 ng/kg, 2015/199641 con 3.100 ng/kg, 20I5/I99645 con 57.400 ng/kg. 2015/199760 con 18.400 ng/kg, 20I5/I99800 con 8.200 ng/kg, 20I5/I99801 con 2.400 ng/kg, etc...), se è possibile sapere se questi alimenti sono per l'allevamento e quindi per la rivendita e/o se sono per il consumo familiare. E se sono per la rivendita, sono stati avvisati gli allevatori e i consumatori? Gli alimenti sono a tutt'oggi in vendita? E se sì, siete in grado di risalire in quali parti del Veneto o fuori Veneto siano stati venduti? per quale motivo il (LOQ) limite minimo quantificabile delle analisi sugli alimenti sia pari a 1 xg/kg equivalenti a 1.000 ng/kg, in pratica le matrici animali e vegetali potrebbero avere quantitativi di sostanze perfluoroalchiliche fino a 999 nanogrammi/kg senza che queste vengano quantificate con accuratezza, perché questa notevole differenza considerando che i valori obiettivo dell'istituto Superiore di Sanità per quanto concerne i PFOS nell'acqua destinata ad uso alimentare umano sono pari a 30 ng/1 (0,030 pg/1) e per i PFOA e altri PFAS pari a 500 ng/1 (0,5 pg/1); se per il principio di precauzione e pur non essendo ancora definiti i valori limite per gli alimenti sarebbe opportuno, se possibile, effettuare analisi più precise come già avviene per le analisi della rete idrica.
XLegalmail Pagina 1 di 1 Allegato/i: Lun 08/08/2016 16:53 protocollo.generale@pec.regione.veneto.it protocollo@consiglioveneto.legalmail.it, fotoatti@consiglioveneto.it Risposta all?interrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 155 del 26 febbraio 2016presentata dal Consigliere Manuel BRUSCC'PRESENZA DI PFAS NELLE MATRICI ANIMALI E VEGETALI. LA GIUNTA CI SPIEGA COME È LA REALTÀ DELLA SITUAZIONE?". 10057570.PDFfd/mens/one 501 KB) segnatura.xml('d//t?ens/one 1 KB) https://webmail.legalmail.infocert.it/webmail/stampa.jsp?w_id=w1470723503652 09/08/2016