RICHIESTA INTERVENTO URGENTE

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CONAPO "nella nostra autonomia la Vostra sicurezza" SINDACATO AUTONOMO VIGILI DEL FUOCO Segreteria Generale Roma, 4 Gennaio 2017 Vico del Fiore, 21/23-54011 - Aulla (MS) Tel. 0187-421814 - Fax 06-98380115 Cell. 329-0692863 e-mail: nazionale@conapo.it sito internet www.conapo.it Prot. n. 003/17 e, p.c. Al Ministro dell Interno Sen. Marco Minniti Al Sottosegretario di Stato per l Interno On. Gianpiero Bocci Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Dif. Civile Prefetto Bruno Frattasi Al Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Dott. Ing. Gioacchino Giomi Al Direttore Centrale per le risorse Umane Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Prefetto Giovanni Bruno Al Presidente della Repubblica Italiana Prof. Sergio Mattarella Al Presidente del Senato Della Repubblica Sen. Pietro Grasso Al Presidente della Camera dei Deputati On. Laura Boldrini Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Paolo Gentiloni Al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Dott. Maurizio Martina A tutti i Ministri della Repubblica A tutti i Parlamentari della Repubblica Al Presidente della Corte Costituzionale Dott. Paolo Grossi Al Presidente del Consiglio di Stato Dott. Alessandro Pajano Al Procuratore generale Corte dei Conti Roma Dott. Claudio Galtieri Al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Dott. Pignatone Giuseppe Oggetto: RICHIESTA INTERVENTO URGENTE in merito alle insufficienti risorse in termini di compiti e funzioni uomini mezzi e attrezzature destinate al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a seguito della soppressione del Corpo Forestale dello Stato. RICHIESTA di ACCESSO agli ATTI relativi all avvenuto trasferimento dal Corpo Forestale dello Stato all Arma dei Carabinieri di alcune funzioni inerenti formazione, prevenzione, indagini e contrasto agli incendi boschivi. Il D.lgs n. 177 del 2016 ci aveva fin da subito mostrato le proprie pecche provvedendo ad una spartizione sommaria, ed in parte priva di logica, del personale, dei compiti e delle Pag. 1/5

attività del Corpo Forestale dello Stato fra l Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e altre amministrazioni. Ciò ci è stato confermato anche dai Forestali incontrati il 19 dicembre u.s. alla protesta in piazza Vidoni a Roma, i quali ci avevano riferito che molte attività di prevenzione, estinzione ed indagine riguardo agli incendi boschivi sarebbero confluite nell Arma dei Carabinieri anziché nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; la Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del 22 dicembre u.s. inerente le prime direttive riguardo i trasferimenti delle competenze tra C.F.S. e C.N.VVF ha avvalorato ciò. A ciò si aggiunge l assurdità che solo il 28 dicembre 2016 il Ministero dell Interno comunicava i nomi dei Forestali che dal 1 gennaio 2017 sarebbero transitati nei Vigili del Fuoco! Fatto di per sé tragicomico se si pensa a tutto il tempo di discussione di questa riforma e al fatto che ancora oggi nulla è dato sapere sulle concrete modalità di impiego di detto personale con il risultato che oggi si registrano situazioni del tutto disomogenee in tutta Italia. Beninteso, nulla da contestare all Arma dei Carabinieri, verso la quale si nutre profonda stima ed ammirazione, però, non si può non dubitare che questi cambiamenti possano essere potenzialmente lesivi per il Corpo nazionale e per i suoi appartenenti, ivi compresi i Forestali che in esso confluiranno! Innanzitutto i Forestali che sarebbero dovuti transitare nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco dovevano essere molti di più di quelli attualmente previsti e, comunque, almeno tutto il contingente che si occupava, anche se non a titolo esclusivo, di attività antincendi globalmente intesa altrimenti al travaso di competenze in merito al concorso e contrasto agli incendi boschivi dal C.F.S. ai Vigili del Fuoco, non corrisponderà un adeguato rafforzamento del potenziale operativo e umano per gestire efficacemente anche questa attività! Pare invece che qui si sia giocato all asso piglia tutto! Infatti, mentre l Arma dei carabinieri si ritroverà di colpo aumentata di 7000 uomini circa, solo 390 sono le unità confluite nel Corpo nazionale, un Corpo che già di suo registra una carenza di organico di oltre 3000 unità e che oggi si ritrova con compiti in più che erano in precedenza eseguiti, a vario titolo, da circa 3000 Forestali e non dai 390 (in realta poi 360 circa) come ci vogliono far credere. Come è sicuramente noto a tutti, l attività dei Vigili del Fuoco non si esaurisce nella mera lotta attiva agli incendi (in pratica nelle dirette operazioni di spegnimento) ma si completa anche con le attività di polizia amministrativa e giudiziaria di specifica cometenza. I Vigili del fuoco non hanno alcuna intenzione di vedersi soffiare da sotto il naso attività uomini e mezzi di propria competenza in favore dell Arma dei Carabinieri che nulla ha mai avuto a che fare con l attività antincendi! Detto ciò, è incomprensibile che, a seguito dello smembramento del Corpo Forestale dello Stato solo l attività di lotta attiva agli incendi boschivi e lo spegnimento con mezzi aerei degli stessi sia affidata ai Vigili del Fuoco (art. 9 D.lgs n. 177/2016) mentre quella di prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia di incendi boschivi venga trasferita ai Carabinieri (art. 7 D.lgs. n. 177/2016) creando l ennesima incertezza normativa sulle funzioni dei Vigili del Fuoco e la solita frammentazione di competenze in più Enti per fare la stessa cosa che produce solo inefficienze e rallentamenti dell attività nel suo complesso. L incomprensione è destinata ad aumentare alla luce del fatto che così facendo si andrebbe, oltre che a creare potenziali lesioni al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco depauperandolo di funzioni già sue proprie, a perdere anche quel valore aggiunto derivato dall unione di forze di Corpi che da sempre hanno svolto tali servizi! Più precisamente, se Pag. 2/5

Forestali e Vigili del Fuoco hanno sempre adempiuto, ciascuno per proprio conto, alle attività di prevenzione, lotta attiva e repressione incendi, unendosi (con uomini, mezzi terrestri ed aerei e conoscenze) non potrebbero far altro che aumentare il livello di tali attività, offrendo forse ai bisogni della Nazione una risposta sempre più celere e puntuale e probabilmente anche un conseguente risparmio per la spesa pubblica! In pratica con questa riforma o si richiede ai Vigili del Fuoco di eseguire solamente funzioni di bassa manovalanza (con rischio della vita) nell antincendio boschivo impendendo di sviluppare un Corpo specializzato in tutte le funzioni che erano del CFS in materia, o si è creato l ennesimo duplicato sulla carta, ma senza assegnare risorse adeguate in termini di uomini e mezzi ai Vigili del Fuoco. I Vigili del Fuoco non sono e non possono continuare ad essere considerati meri manovali dello Stato e usati solo come carne da macello ed il CO.NA.PO. non ci sta a sopportare questo ennesimo vergognoso trattamento! Come non parlare poi del capitolo mezzi in genere. Ad oggi, infatti, non sono ancora note dettagliate comunicazioni riguardo tipologia e consistenza numerica del trasferimento di detti beni provenienti dal Corpo Forestale. Il silenzio è preoccupante e inaccettabile! Chiediamo pertanto che venga nell immediatezza stilato e pubblicato un elenco completo di tutti i mezzi terrestri ed aerei e attrezzature del Corpo Forestale destinati al transito in altre amministrazioni e che si provveda inoltre al trasferimento nel Corpo Nazionale di tutti quei mezzi inerenti l attività antincendio boschivo globalmente intesa (prevenzione, lotta attiva, repressione e formazione), compresi quelli destinati a tale attività all interno dei Parchi Naturali (che indiscrezioni ci rivelano essere in procinto di assegnazione all Arma dei Carabinieri). Si chiede inoltre di conoscere la sorte di tutti gli elicotteri modello NH 500 appartenenti al Corpo Forestale. Siamo venuti a conoscenza della volontà di destinarli all Arma dei Carabinieri ma la loro configurazione è civile e un eventuale riconfigurazone di tipo militare comporterebbe oneri finanziari superiori al reale valore di ogni singolo velivolo oltre alla formazione del relativo personale pilota e specialista, quindi è presumibile una gestione molto onerosa degli stessi o addirittura una dismissione, quando gli stessi sono stati fino ad ora utilizzati per pattugliamento e estinzione degli incendi boschivi (sono dotati di benna antincendio) e gran parte del personale Forestale impiegato in precedenza nella gestione tecnico-manutentiva e conduzione degli stessi confluirà all interno del Corpo nazionale. Peraltro i piloti di elicotteri del C.N.VV.F. hanno già effettuato il corso basico presso l Aeronautica Militare a Frosinone volando proprio su quel tipo di elicottero e pertanto possiedono già le relative abilitazioni (sarebbe necessario solo un periodo di retraining) per il pilotaggio degli stessi. Per questo il CO.NA.PO. chiede, per ragioni di costi e di opportunità, di prevedere il passaggio degli elicotteri NH500 ai Vigili del Fuoco. In caso contrario, si chiede fin d ora di conoscere tanto le ragioni della scelta contraria, quanto i costi che la stessa comporterebbe per le casse dello Stato nel perdurare in questa linea. Da evidenziare anche la questione relativa alle esigenze addestrative del personale impegnato nella lotta attiva contro gli incendi boschivi anche con mezzi aerei che, se pur coordinata da protocolli di intesa, sarebbe, anche qui senza ragione alcuna, da svolgersi per i Vigili del Fuoco presso i centri di formazione ex CFS confluiti nell Arma dei Carabinieri (art. 9 D.lgs. n. 177/2016). Come è sicuramente noto ai più, i Vigili del Fuoco tutti, in quanto tali, sono già di per sé abili allo svolgimento dell attività di lotta attiva agli incendi boschivi, risultando presenti altresì fra essi figure particolari quali i Direttori delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.). Pag. 3/5

Richiamando tutto quanto sopra detto, i Centri di Formazione del Corpo forestale dello Stato relativi a prevenzione, lotta attiva e repressione delle violazioni in materia di incendi boschivi, compreso quelli legati ai mezzi aerei e tutto il personale in essi impiegato devono necessariamente confluire nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e non nell Arma dei Carabinieri! In merito alla formazione in tema di incendi boschivi, inoltre, è giusto e doveroso ampliare la stessa per tutti i Vigili del Fuoco in servizio, così come per i corsi in svolgimento e per quelli futuri, senza incorrere nell errore di considerare la stessa una nuova attività prima d ora oscura ai pompieri! Analogamente il Dipartimento dei Vigili del Fuoco non ha ancora reso noto quale tipo di formazione intende attuare per i colleghi del CFS transitati nei ruoli AIB dei Vigili del Fuoco, tenendo ben presente che l AIB impegna per pochi mesi all anno e nei restanti? Ciò risulta palese e di fondamentale importanza anche a tutela degli stessi Forestali che confluiranno nel Corpo Nazionale i quali non potranno, dall oggi al domani, essere chiamati a svolgere funzioni e compiti senza una preventiva e specifica formazione al riguardo! Riguardo ciò, come non riflettere sulla disparità di trattamento tra Forestali che transitano nel Corpo Nazionale (con mansioni relegate al solo AIB) e Vigili del Fuoco che nel medesimo Corpo ci sono da una vita e che svolgono tutto (AIB compreso). Il riferimento va proprio all istituzione di ruoli speciali di antincendio boschivo (AIB) ad esaurimento all interno dei quali confluiranno i Forestali, mantenendo anzianità di servizio ed ordine di ruolo, con le qualifiche di Vigile del Fuoco con l aggiunta AIB. La scelta intrapresa dal Legislatore di istituire dei ruoli speciali ad esaurimento, indipendentemente dalle a noi ignote ragioni che ne stanno alla base, sicuramente non fa altro che riconoscere la competenza omnicomprensiva (prevenzione, lotta attiva e repressione) del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco riguardo gli incendi boschivi, dimostrando altresì che l attività AIB è solo una piccola parte di tutte le attività che quotidianamente un Vigile del Fuoco è chiamato ad assolvere. Non solo, essa è destinata a dare origine ad un interrogativo di non poco conto. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco riceve, tra le altre cose, un trattamento economico e pensionistico penalizzato rispetto alle altre Forze di Polizia, tra cui il soppresso Corpo Forestale dello Stato, e questo è da sempre uno dei punti centrali della lotta sindacale dell O.S. CO.NA.PO. che ho l onore di rappresentare, la quale chiede, fin dagli esordi, l equiparazione economica e pensionistica alle Forze di Polizia. I Forestali che transitati nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco manterranno inizialmente la loro posizione retributiva che avevano nel CFS mediante un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici. In pratica, nulla da contestare ai Forestali transitati nei Vigili del Fuoco i quali nel tempo vedranno concretizzarsi il danno di una equiparazione al ribasso verso le retribuzioni dei Vigili del Fuoco ma è veramente assurdo che questo Stato ha previsto questo invece di dare i giusti riconoscimenti anche ai Vigili del Fuoco TUTTI, evitando in un sol colpo sia di mortificare i Vigili del Fuoco e sia di mortificare gli ex Forestali. Si perché il trattamento riservato dallo Stato stride con la logica se si pensa che nel presente abbiamo ora Vigili del Fuoco che saranno chiamati a far fronte in modo operativo a tutte le richieste di intervento (AIB compreso) che percepiranno meno di Vigili del Fuoco AIB (ex Forestali) che potranno rispondere solo alle richieste inerenti gli incendi boschivi (e peraltro non è ancora stato specificato se assumeranno ruoli operativi). Questo è da considerarsi una disparità di trattamento o no? Pag. 4/5

Infine lamentiamo l assenza di una disciplina normativa riguardante l attività antincendi all interno dei Parchi Naturali. A rigor di logica la competenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco riguardo l attività antincendio boschivo dovrebbe essere estesa in tutto il territorio nazionale senza esclusione alcuna. In caso contrario si chiede fin d ora di conoscere le ragioni della eventuale scelta contraria e se corrisponde al vero che gli automezzi di estinzione incendi utilizzati nei Parchi Naturali non sono confluiti nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La situazione appare quindi gravissima, tutto pare essere fatto in grande fretta e quanto sopra lascia presupporre che le scelte fatte siano forse il risultato di una scarsa ponderazione esordita con il D.Lgs. n. 177 in pieno periodo di feste estive (19 agosto). È senza dubbio una situazione senza precedenti e imposta senza aver nemmeno sentito il parere delle organizzazioni sindacali. Una situazione che ha messo in crisi gli stessi Forestali che dall oggi al domani si sono visti cacciati di casa e spediti in maggioranza nell Arma dei Carabinieri ed in piccola parte nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Costretti a riconsegnare l arma di servizio ed a cambiare divisa (e Santo protettore) per una riforma pasticciata. A questo punto, visto che tutto sembra essere stato fatto attorno alle esigenze dell Arma dei Carabinieri, con l acquisizione anche di personale del CFS che si occupava di AIB (ma i nostri dirigenti non hanno partecipato a nessuna discussione???) provocatoriamente diciamo che la riforma sarebbe venuta meglio (e con meno frammentazione di competenze) se il Legislatore avesse chiuso anche il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con ricollocazione di tutti (Forestali e Vigili del Fuoco) nei Carabinieri, così almeno finalmente si sarebbe risolto sia il vergognoso problema del penalizzante trattamento retributivo e pensionistico che da decenni danneggia i Vigili del Fuoco rispetto a tutti gli altri Corpi dello Stato, sia il problema del danno retributivo/pensionistico che gli ex Forestali transitati nei VVF patiranno nel tempo. Per non parlare poi del personale elicotterista che risulta ancor più penalizzato, oltre che dalla retribuzione di base, anche da una ulteriore sperequazione legata alle indennità correlate. Detto ciò, si invitano le SS.LL., per quanto di loro competenza, a verificare e rimodulare le scelte fatte alla luce di quanto sopra esposto e considerato evitando così di contribuire ulteriormente a danneggiare ulteriormente il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ed i suoi componenti. Si chiede inoltre di conoscere tutti gli atti relativi alla spartizione delle funzioni e delle attività correlate agli incendi boschivi del Corpo Forestale dello Stato, ivi comprese quelle di polizia amministrativa e giudiziaria, specie quelli riguardanti le osservazioni, dichiarazioni, contestazioni, etc. provenienti dagli appartenenti al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (se vi sono state). Certi di un Vs celere e fattivo interessamento al fine di assicurare al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco la propria dignità e le proprie funzioni, in linea con una corretta risposta alle richieste di soccorso da parte della popolazione, oltre ad aprire un inchiesta in merito a quanto avvenuto, si avvisa fin d ora che questa O.S. CO.NA.PO., ricorrerà, se necessario, ad incisive azioni di protesta e opportune vie giudiziarie, al fine di verificare se vi sia stato o meno una lesione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei suoi componenti, dello Stato e del Soccorso in genere. Distinti saluti. Il Segretario Generale CONAPO Sindacato Autonomo VVF I.A. Antonio Brizzi (firma digitale) Pag. 5/5