ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI Giovedì, 03 agosto 2017

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ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI Giovedì, 03 agosto 2017 03/08/2017 Cronache di Napoli Pagina 11 Procura, Melillo si è insediato 1 03/08/2017 Il Mattino Pagina 27 Leandro Del Gaudio Folla per Melillo, abbraccio con il leader Unicost 3 03/08/2017 Il Roma Pagina 16 Melillo nuovo Procuratore, Riello: «Ora serve unità» 5 03/08/2017 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 4 Procura, Melillo si insedia a settembre 9 nuovi pm Il pg Riello: "Ora... 6 02/08/2017 larepubblica.it (Napoli) Napoli, si insedia il nuovo procuratore Giovanni Melillo 8 Ordine degli Avvocati di Napoli 03/08/2017 Corriere del Mezzogiorno Pagina 3 Un' altra «vittoria» per Romeo: può partecipare a gare... 9

Pagina 11 Cronache di Napoli Procura, Melillo si è insediato NAPOLI Magistrati, avvocati e forze dell' ordine presenti ieri nell' aula 719 del Tribunale di Napoli per l' insediamento di Giovanni Melillo a procuratore capo. Ieri mattina erano oltre duecento le persone presenti per assistere alla cerimonia e complimentarsi col nuovo responsabile della Procura più grande d' Italia. Non sono mancati momenti per mettere da parte le polemiche degli ultimi giorni, in primis con il leader di Unicost Francesco Cananzi, consigliere del Csm e critico nei confronti della nomina di Melillo a scapito del proprio candidato Federico Cafiero de Raho. A presiedere il collegio il presidente del Tribunale Ettore Ferrara, mentre a svolgere il ruolo di pm è stato Nunzio Fragliasso, facente funzione per oltre 5 mesi dopo il pensionamento di Giovanni Colangelo. Dopo l' intervento di Fragliasso viene ratificato l' anticipato insediamento di Melillo, salutato dall' applauso di tutti i presenti. Tra i presenti anche il procuratore generale Luigi Riello, l' avvocato generale Antonio Gialanella, il presidente della Corte d' Appello Giuseppe De Carolis, i procuratori aggiunti Filippo Beatrice, Giuseppe Borrelli, Luigi Frunzio, Vincenzo Piscitelli, Alfonso D' Avi no, Giuseppe Lucantonio, Rosa Volpe, il pm della Procura nazionale Maria Vittoria De Simone, il presidente dell' Ordine degli avvocati, il presidente distrettuale dell' Anm Pierpaolo Filippelli e i vertici delle forze dell' ordine. Presenti anche gli ex procuratori capo partenopei Giandomenico Lepore e Giovanni Colangelo. A complimentarsi e scambiare qualche parola con Melillo anche il pm Henry John Woodcock, indagato dalla Procura di Roma nell' ambito dell' inchiesta sulla fuga di notizie in merito al caso Consip. Il presidente Ferrara ha evidenziato che la massiccia presenza in occasione dell' udienza straordinaria per l' insediamento di Melillo rappresenti il rispetto delle istituzioni e la voglia di legalità che si respira a Napoli. Da parte di Riello è giunto un appello alla compattezza tra i sostituti procuratori e tra i procuratori aggiunti, sottolineando anche le capacità di Melillo ed esortando tutti a lasciarsi alle spalle le polemiche che hanno preceduto la nomina del nuovo procuratore capo. Mentre De Carolis ha sottolineato il compito non semplice che attende Melillo, riponendo però nei suoi confronti grande fiducia. Per Melillo è il terzo incarico alla Procura di Napoli. In magistratura dal 1985, già nel 1991 ha fatto parte della Procura partenopea: per 8 anni si è occupato della Direzione Distrettuale Antimafia. Nel 1999 è Continua > 1

Pagina 11 < Segue Cronache di Napoli stato nominato magistrato addetto alla segreteria generale della presidenza della Repubblica. Nel 2001 è stato pm della Direzione Nazionale Antimafia e nel 2009 è tornato a Napoli come procuratore aggiunto, alla guida del pool anticamorra. Nel marzo del 2014 è stato nominato capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando e pochi mesi fa è rientrato in magistratura come sostituto procuratore generale a Roma. 2

Pagina 27 Il Mattino Procura, l' insediamento Folla per Melillo, abbraccio con il leader Unicost Giura il capo dei pm, che subito convoca al lavoro gli aggiunti. Cananzi: «Ora sostegno al procuratore» Una riunione con i procuratori aggiunti, un paio di ore per riprendere confidenza con la Procura lasciata meno di tre anni fa. Giornata di lavoro per Gianni Melillo, subito dopo il giuramento dinanzi ai vertici del distretto di Corte di appello di Napoli. Pochi fronzoli, nessuna dichiarazione resa alla stampa, la voglia di ripartire alla guida della Procura più numerosa d' Italia. Ieri mattina, dunque, il nuovo corso dopo una cerimonia particolarmente affollata, che ha fatto registrare la partecipazione di tutte le componenti del distretto di Corte di Appello di Napoli. Aula 719, ci sono almeno duecento persone a salutare il nuovo procuratore, a distanza di meno di sette giorni dalla decisione del Csm che (con 14 voti a 9) lo ha preferito al procuratore reggino Federico Cafiero de Raho. Entra il nuovo capo dei pm e non passa inosservato l' abbraccio con il consigliere del Csm Francesco Cananzi, ex gip di Napoli e leader nazionale di Unicost, vale a dire la corrente che ha maggiormente sostenuto Cafiero De Raho nella sfida finale per l' Ufficio del Centro direzionale. Spiega Francesco Cananzi (uno dei tre napoletani al Csm, assieme ad Antonello Ardituro e a Lucio Aschettino): «Al di là del confronto democratico che mi ha visto su posizioni differenti, sono qui a rappresentare la vicinanza del Csm al nuovo procuratore. La sfida che lo attende è alta, ma la può sostenere, ha le spalle larghe perché può contare sul ruolo degli aggiunti e dei sostituti presenti a Napoli. Una sfida importante insiste il consigliere Cananzi la Procura deve conquistare una identità sempre meglio definita, bisogna lavorare per guadagnare la fiducia e non solo il consenso dei cittadini, lavorando in una realtà socio criminale complessa». Ed è proprio nel giorno del suo insediamento, che il procuratore Melillo incassa anche un dato numerico, secondo le notizie che arrivano da Palazzo dei Marescialli: a partire dal prossimo settembre, è previsto l' arrivo di nove pm a colmare i vuoti in organico della Procura più numerosa d' Italia. Ma torniamo all' udienza di insediamento. È stato il presidente del Tribunale Ettore Ferrara a presiedere il collegio e a prendere la parola per primo: «Oggi celebriamo una udienza straordinaria, la presenza di Continua > 3

Pagina 27 < Segue Il Mattino tanti colleghi, degli esponenti di vertice delle forze dell' ordine e di tanti professionisti dimostra il senso del rispetto delle istituzioni e la voglia di legalità presente in questa città». Poi tocca al procuratore reggente Nunzio Fragliasso dare inizio alla procedura di ufficializzazione del nuovo procuratore, per poi dare la parola ai principali rappresentanti del distretto. Parla il presidente di Corte di Appello Giuseppe De Carolis, che ricorda l' importanza «del lavoro di squadra»: «Sono sicuro ha aggiunto De Carolis che Gianni Melillo riuscirà a riportare in questo ufficio la serenità indispensabile a lavorare». Tocca al procuratore generale Luigi Riello, che ricorda «l' esigenza di armonia e lo sforzo unitario da compiere. Melillo saprà dare seguito all' opera di un grande magistrato come Giovanni Colangelo», ha spiegato il pg di Napoli, riservando un ringraziamento a Nunzio Fragliasso per la reggenza nella quale «non ha risparmiato un grammo delle sue energie». Aula gremita, interviene il presidente del consiglio dell' ordine degli avvocati di Napoli, mentre non passa inosservata la presenza di Francesco Caia, del consigliere dell' ordine Arturo Frojo, ma anche del presidente della camera penale Attilio Belloni e dell' esponente della giunta dei penalisti Leopoldo Perone. Termina la prima udienza di Melillo da procuratore di Napoli, cala il sipario sull' insediamento ufficiale del nuovo capo dei pm, si entra subito nella fase operativa. Facile immaginare quali saranno le prime mosse del nuovo vertice della Torre blindata del Centro direzionale. Vanno riassegnate le deleghe, a partire dall' area di lavoro che riguarda il terrorismo, che torna ad essere un settore investigativo cruciale alla luce dell' emergenza europea rappresentata dall' Isis. Priorità e competenze verranno riviste in un nuovo piano organizzativo che attende l' impronta del nuovo capo della Procura di Napoli. RIPRODUZIONE RISERVATA. Leandro Del Gaudio 4

Pagina 16 Il Roma Melillo nuovo Procuratore, Riello: «Ora serve unità» NAPOLI. Alle ore 11,30 si è insediato Giovanni Mellilo (nella foto), il nuovo capo della Procura di Napoli, la più grande d' Italia. Presenti molti magistrati partenopei a partire dai suoi predecessori Giandomenico Lepore e Giovanni Colangelo, fino a Nunzio Fragliasso, che ha retto la procura napoletana dopo il pensionamento di Colangelo. Presenti anche molti dei pm degli uffici che passano sotto il comando di Mellilo, tra cui Henry John Woodcock. Giuseppe De Carolis, presidente della corte d' appello di Napoli, ha sottolineato «il compito non facile che attende Melillo che saprà affrontarlo con le sue doti umane e di grande professionista», mentre Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, ha sottolineato la disponibilità a una «grande collaborazione e sinergia ha detto che praticheremo tra gli uffici, ci deve essere grande unita' di tutto l' ufficio, intorno al procuratore Melillo. Tutto quello che ha portato alla gestazione giustamente lunga di questa nomina ce lo lasciamo alle spalle, oggi c' è un procuratore nominato dal Csm che deve avere l' apporto di tutti e ha le spalle larghe per affrotnare con equilibrio ed efficacia le difficili sfide che lo aspettano». Alla cerimonia erano presenti l' avvocato generale Antonio Gialanella, il presidente della corte d' appello Giuseppe De Carolis, i procuratori aggiunti Filippo Beatrice, Giuseppe Borrelli, Luigi Frunzio, Vincenzo Piscitelli, Alfonso D' Avino, Giuseppe Lucantonio, Rosa Volpe, il pm della procura nazionale Maria Vittoria De Simone, i vertici delle forze dell' ordine, il presidente dell' ordine forense, il presidente distrettuale dell' Anm Pierpaolo Filippelli, molti Pm dell' uffici. 5

Pagina 4 La Repubblica (ed. Napoli) Procura, Melillo si insedia a settembre 9 nuovi pm Il pg Riello: "Ora tutti uniti" DARIO DEL PORTO DOPO il procuratore, arrivano anche i sostituti. A settembre il Csm assegnerà alla Procura nove nuovi magistrati, così da colmare i vuoti di organico che tuttora gravano sull' ufficio. Intanto da ieri, nella stanza all' ottavo piano del grattacielo del Centro direzionale, ha preso posto il nuovo capo dei pm Giovanni Melillo. Il suo primo atto, dopo l' insediamento, è stata un riunione con i procuratori aggiunti per cominciare a tracciare le linee guida della sua gestione. «Quello che ha portato alla gestazione giustamente lunga di questa nomina ce lo lasciamo alle spalle. Oggi c' è un procuratore nominato dal Csm che deve avere l' apporto di tutti e ha le spalle larghe per affrontare con equilibrio ed efficacia le difficili sfide che lo aspettano», ha sottolineato il procuratore generale Luigi Riello che, prendendo la parola subito dopo la presa di possesso del successore di Giovanni Colangelo, ha assicurato «grande collaborazione e sinergia tra gli uffici» e sollecitato «grande unità di tutto la Procura intorno al procuratore Melillo». L' udienza per l' insediamento si è celebrata nell' aula 719 del Palazzo di Giustizia, davanti al collegio presieduto per l' occasione dal presidente del tribunale Ettore Ferrara, affiancato dalle giudici a latere Chiara Di Benedetto e Alessandra Maddalena. Sul banco del pubblico ministero, il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, che ha traghettato l' ufficio come reggente e ha augurato a Melillo «buon lavoro con la certezza che sarà un buon lavoro». In aula, fra gli altri, l' avvocato generale Antonio Gialanella, il presidente della corte d' appello Giuseppe De Carolis, il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, che ha guidato l' ufficio come reggente da quando, a febbraio, è andato in pensione Giovanni Colangelo, i procuratori aggiunti Filippo Beatrice, Giuseppe Borrelli, Luigi Frunzio, Vincenzo Piscitelli, Alfonso D' Avino, Giuseppe Lucantonio, Rosa Volpe, la pm della procura nazionale Maria Vittoria De Simone, i vertici delle forze dell' ordine, il presidente dell' ordine forense, il presidente distrettuale dell' Anm Pierpaolo Filippelli, molti pm e l' ex procuratore Giandomenico Lepore. In aula c' era anche Francesco Cananzi, il consigliere togato del Csm (uno dei tre napoletani insieme a Antonello Ardituro e Lucio Aschettino) che, nel dibattito in plenum concluso con la nomina di Melillo, aveva sostenuto la candidatura del procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. «Melillo commenta Cananzi ha le spalle larghe, così come i magistrati della Procura di Napoli. Insieme potranno sostenere la sfida alta che li aspetta: la Continua > 6

Pagina 4 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) Procura deve acquistare sempre più la sua identità e guadagnarsi la fiducia e il consenso dei cittadini in una realtà complessa come la nostra». RIPRODUZIONE RISERVATA Il procuratore prende possesso dell' incarico. Prima riunione con i vice. Cananzi: "Sfida alta, il nuovo capo ha le spalle larghe" Da sinistra (seduti), il procuratore aggiunto Fragliasso e il procuratore Melillo. 7

2 agosto 2017 larepubblica.it (Napoli) Napoli, si insedia il nuovo procuratore Giovanni Melillo Ha preso possesso dell' incarico di capo della procura più grande d' Italia, con i suoi 97 sostituti, 8 procuratori aggiunti e 109 vice procuratori onorari. Giovanni Melillo si è insediato come nuovo procuratore di Napoli. Nell' aula 719 del Palazzo di giustizia, davanti al collegio presieduto per l' occasione dal presidente del tribunale Ettore Ferrara, Melillo ha preso possesso dell' incarico di capo della procura più grande d' Italia, con i suoi 97 sostituti, 8 procuratori aggiunti e 109 vice procuratori onorari. Alla cerimonia erano presenti il Pg Luigi Riello, l' avvocato generale Antonio Gialanella, il presidente della corte d' appello Giuseppe De Carolis, il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, che ha traghettato l' ufficio come reggente da quando, a febbraio, è andato in pensione Giovanni Colangelo, i procuratori aggiunti Filippo Beatrice, Giuseppe Borrelli, Luigi Frunzio, Vincenzo Piscitelli, Alfonso D' Avino, Giuseppe Lucantonio, Rosa Volpe, la Pm della procura nazionale Maria Vittoria De Simone, i vertici delle forze dell' ordine, il presidente dell' ordine forense, il presidente distrettuale dell' Anm Pierpaolo Filippelli, molti Pm dell' uffici. In aula c' erano anche Francesco Cananzi, il consigliere togato del Csm che, nel dibattito in plenum concluso con la nomina di Melillo, aveva sostenuto la candidatura del procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, e l' ex procuratore Giandomenjco Lepore. "La nutrita, spontanea e autorevole presenza in questa aula rappresenta la testimonianza più efficace della stima profonda e vicinanza nei confronti di Giovanni Melillo e testimonia la volontà di tanti di noi di condividere al suo fianco l' impegno per la tutela della legalità", ha detto il presidente del tribunale Ferrara. "Auguri di buon lavoro con la certezza che sarà un buon lavoro" sono stati rivolti a Melillo nome di tutti i magistrati e del personale dell' ufficio dal procuratore aggiunto Fragliasso. 8

Pagina 3 Corriere del Mezzogiorno Ordine degli Avvocati di Napoli Un' altra «vittoria» per Romeo: può partecipare a gare pubbliche Arrestato a marzo per corruzione Consip nella bufera Indagati eccellenti Ai domiciliari con il braccialetto Il tribunale di Roma revoca l' interdittiva all' azienda dell' imprenditore «Decisione che azzera ogni allarme». Ora i legali puntano alla scarcerazione napoli Dopo le parole della Cassazione che non riconosce il «sistema Romeo» e non ritiene sufficientemente motivata la detenzione domiciliare dell' imprenditore, arriva un nuovo successo per la difesa. Il Tribunale di Roma, infatti, ha revocato nei confronti della Romeo Gestioni l' interdittiva a stipulare contratti con la pubblica amministrazione, restituendo anche la cauzione di 309.800 euro versata nei mesi scorsi. La decisione, secondo la difesa, avrà un effetto domino sulle altre vicende in corso, a cominciare dall' esclusione decisa da Consip dall' appalto FM4. Sollievo da parte dei dipendenti. «All' indomani della decisione favorevole della Cassazione si legge in una nota a firma della società il Tribunale di Roma in composizione collegiale, con un' ordinanza del primo agosto 2017, ha dato atto della serietà e del rigore della Romeo Gestioni nell' implementazione della procedura di autotutela di cui al decreto legislativo 231 del 2001, confermando il suo pieno diritto a contrarre con tutte le pubbliche amministrazioni nazionali e internazionali senza riserva alcuna: un riconoscimento incontestabile, a tacitazione di ogni infondato allarme su ipotesi investigative prive di alcuna incidenza sull' operato della Romeo Gestioni spa». L' interdittiva era stata emessa dal gip Gaspare Sturzo e sospesa in attesa che la società fornisse le garanzie del decreto 231. Il collegio ha ritenuto che il piano fosse valido e ha revocato il provvedimento. Obiettivo dei legali è ora ottenere la scarcerazione dell' imprenditore, che dagli inizi di luglio è ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Era stato arrestato il primo marzo con l' accusa avere corrotto, con complessivi 100mila euro, il dirigente Consip Marco Gasparri per ottenere informazioni riservate e consigli per aggiudicarsi gli appalti pubblici. Un' inchiesta avviata dai pm di Napoli Celeste Carrano e Continua > 9

Pagina 3 < Segue Corriere del Mezzogiorno Ordine degli Avvocati di Napoli Henry John Woodcock e poi passata a Roma per competenza territoriale. Nei giorni scorsi sono state depositate le motivazioni della decisione con la quale, in giugno, la sesta sezione penale della Cassazione aveva annullato con rinvio, per nuovo esame da parte del Tribunale del Riesame di Roma, l' ordinanza con la quale lo scorso 22 marzo era stato confermato il carcere per l' imprenditore, accogliendo parzialmente il ricorso della difesa (avvocati Francesco Carotenuto, Alfredo Sorge e Giovanbattista Vignola). «Non si comprende dall' ordinanza impugnata scrivono in particolare i giudici di quali contenuti operativi consista ed in quali forme e modalità concrete s' inveri il "metodo" o il "sistema" di gestione dell' attività imprenditoriale da parte di Romeo, cui si fa riferimento per giustificare l' ipotizzato esercizio di una capacità d' infiltrazione corruttiva in forme massive nel settore delle pubbliche commesse». Accogliendo la parte del ricorso relativo alle esigenze cautelari, la Cassazione ricorda che Romeo è incensurato e che «sulle attività d' indagine in corso non sono esplicitati nella motivazione precisi riferimenti dai quali ricavare l' esistenza del periculum libertatis e che su quelle ormai espletate l' esposizione è solo genericamente illustrata». La Cassazione ha stabilito anche che il Riesame dovrà svolgere «verifiche sul materiale indiziario emerso dalla operazioni di intercettazione ambientale espressamente utilizzate dal pm a sostegno della propria richiesta ed in seguito valutate dal gip», accertando in particolare il collegamento tra «la condotta delittuosa» oggetto dell' accusa e «l' esistenza di associazioni criminali», che può giustificare l' utilizzo di mezzi «particolarmente invasivi» come i captatori informatici: Romeo, infatti, era stato a lungo intercettato con il sistema «Trojan». Gli avvocati sono dunque fiduciosi su un diverso orientamento del Riesame e la conseguente scarcerazione a breve termine dell' imprenditore. 10