PRONTUARIO IMPIANTO CON K 18



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Pagina1 PRONTUARIO IMPIANTO CON K 18 Per il riscaldamento e la produzione di acqua calda ad uso sanitario. 0 - PREMESSA Il presente documento fornisce indicazioni sulle modalità di funzionamento, utilizzo e applicazione impiantistica della pompa di calore ad assorbimento GAHP K18, a coloro che si apprestano alla progettazione e realizzazione di un impianto con GAHP K18 (progettista, installatore qualificato). I contenuti di questo prontuario sono di completamento a quanto già riportato nei Libretti di Istruzione dell unità GAHP e del relativo Controllore di Sistema (OQLT017 - ove presente), ai quali questo prontuario fa esplicito riferimento. 1 INDICE DEI CONTENUTI Capitolo 1 Orientamento alla scelta Capitolo 2 Dati tecnici dell unità GAHP K18 Capitolo 3 Impiantistica, schemi funzionali idraulici ed elettrici

Pagina2 CAPITOLO 1 ORIENTAMENTO ALLA SCELTA D.: qual è la taglia di edificio ideale per l installazione della pompa di calore K18? E opportuno valutare l effettiva idoneità dell applicazione in relazione al carico termico e alle funzioni d uso e non alla dimensione dell edificio. Per esempio in caso di richiesta di produzione di acqua calda sanitaria l applicazione è pressoché sempre viabile. Così come per esempio un edificio da 120 mq con scarso isolamento può richiedere lo stesso carico termico di un edificio di 300 mq ben isolato. D.: quali sono le tipologie di edificio più tipiche per la pompa di calore K18? In relazione alla taglia di potenza termica erogata, possiamo individuare come tipiche applicazioni le abitazioni mono- e bi-familiari anche esistenti e con scarso isolamento termico. D.: K18 può servire un abitazione con radiatori (termosifoni) esistenti dimensionati per acqua a 70/80 C? Certamente sì. K18 è in grado di erogare acqua calda fino a 65 C, temperatura sufficiente per fornire adeguato riscaldamento anche nei periodi più freddi. Infatti : 1) le superfici dei radiatori sono notoriamente sovradimensionate per la potenza richiesta; 2) il dimensionamento sul picco di carico, calcolato sulle poche ore notturne di minima temperatura annuale, non tiene conto del comportamento dinamico dell edificio, che con la sua inerzia termica compensa l eventuale deficit temporaneo di potenza necessaria; 3) e molto frequente nelle abitazioni di una certa vetustà, che queste abbiano già sostenuto interventi di miglioramento dell isolamento e riduzione delle dispersioni (ad esempio sostituzione degli infissi e delle finestre). Con K18 è così possibile sostituire o integrare nel modo più rapido e semplice la vecchia caldaia a gas. D.: quali sono i benefici della pompa di calore K18 rispetto ad una pompa di calore elettrica? Tra i principali certamente: K18 ha un consumo elettrico pressoché nullo: meno di mezzo kw a fronte degli oltre 5 kw richiesti dalle soluzioni elettriche; K18 mantiene buone prestazioni anche a temperature dell aria molto rigide così da non richiedere alcuna resistenza elettrica integrativa con conseguenti risparmi nei consumi di energia; K18 è esente dalla normativa F-Gas in quanto usa refrigeranti naturali non oggetto di restrizioni e obblighi di dichiarazione né di manutenzioni specializzate.

Pagina3 D.: l unità può essere comandata da un controllore esterno, ad esempio un sistema di BMS già presente che governa altre funzioni dell impianto? R.: si, è possibile attivare l unità da un consenso proveniente da un sistema di controllo esterno. Basta un contatto pulito che dia il consenso al funzionamento dell unità, oppure utilizzare un consenso basato su protocollo ModBus. D.: è possibile fare funzionare l unità in accoppiamento ad una caldaia esistente? R.: si è possibile, utilizzando con l unità anche il Controllore di Sistema (optional). Collegando il consenso della caldaia integrativa ad esso, questa verrà chiamata al funzionamento quando K 18 non sarà sufficiente a fornire l energia termica necessaria. D.: con lo scarico fumi, come ci si deve comportare? Lo scarico fumi può essere agevolmente convogliato oltre il colmo del tetto perché la prevalenza disponibile del soffiatore (40 Pa) consente di allungare il condotto di alcune decine di metri. E anche possibile verificare la possibilità di scaricare a parete in base alle norme locali. D.: dove è consigliabile posizionare una GAHP K18 rispetto all edificio che deve riscaldare, essendo la sua collocazione all esterno? R.: è opportuno che l unità venga posizionata il più possibile in prossimità dell edificio, per evitare le dispersioni termiche delle tubazioni di collegamento con l impianto termico interno. Dovrà inoltre essere installata in una zona con una adeguata circolazione naturale dell aria, per consentire l afflusso e l evacuazione dell aria da parte del ventilatore dell unità e che non risulti fastidiosa durante il funzionamento a persone o animali; D.: è sempre necessario pulire l impianto idraulico prima dell installazione di una GAHP K18? R.: si, è sempre necessario, in quanto negli impianti esistenti si possono essere depositate impurità e residui metallici, che potrebbero essere trasportati verso lo scambiatore della pompa di calore, riducendo l efficacia dello scambio termico con l acqua dell impianto. Per la pulizia delle tubazioni, attenersi a quanto riportato nel Libretto di Installazione dell unità GAHP K18. D.: quale è la temperatura di progetto ottimale per una pompa di calore ad aria? Le prestazioni delle pompe di calore sono fortemente dipendenti dalla temperatura di mandata dell acqua prevista. E' quindi suggerito operare con una temperatura di progetto relativamente alta nei periodi più freddi (ad esempio 55/60 C di mandata con -5 C di aria esterna), riducendo poi la temperatura di mandata quando le temperature esterne sono più miti (ad esempio 45/55 C con temperatura esterna sopra lo zero). Questa funzione (definita come funzionamento curva climatica) può essere attivata sull unità anche senza l ausilio di altri accessori o componenti d impianto, in quanto l elettronica di bordo consente già questa tipologia di funzionamento, che consente sensibili ottimizzazioni dell efficienza stagionale.

Pagina4 CAPITOLO 2 - DATI TECNICI GAHP K18 Nella tabella sotto, sono riportate le potenze termiche erogate in relazione alla temperatura dell aria esterna di progetto e della temperatura di mandata dell acqua verso l impianto. Potenza termica di progetto T ambiente di progetto [ C] Applicazione alta temperatura acqua - 55 C Applicazione bassa temperatura acqua - 35 C -25 12,0 13,0-20 12,0 14,0-15 12,5 15,0-10 13,0 16,0-5 14,0 17,0 0 15,0 18,0 5 16,0 18,5 10 17,0 19,0 DATI UTILI ALLA COMPILAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA UNI/TS 11300-4 Temperatura limite operativo θ tol -25 C Temperatura al generatore θ gen,in 90 C Impegno elettrico versione standard Wel 0,28 kw Portata termica (potenza al focolare) ϕ gahp,in 11,2 kw Grado di modulazione minimo (per versioni modulanti) CR 60 % GUE - K 18 θ f - C θ c - C 35 45 55-7 149 131 113 2 161 153 134 7 169 161 144 12 171 166 153 Resa termica utile ϕ gahp,out - K 18 θ f - C θ c - C 35 45 55-7 17,5 15,4 13,3 2 18,4 17,4 15,3 7 18,9 18,0 16,1 12 18,8 18,3 16,8 Altri dati tecnici caratteristici della pompa di calore GAHP K18 sono riportati nel dettaglio nel Libretto di Istruzione.

Pagina5 D.: l unità GAHP K18 è dotata di proprio circolatore? R.: le GAHP K18 sono disponibili sia in versione con circolatore modulante ad alta efficienza che senza circolatore. D.: il circolatore fornito è idoneo ad essere utilizzato per un circuito primario, senza necessità di pompe di rilancio verso l impianto? R.: la necessità di un circolatore di rilancio deve essere valutata in base alla tipologia di impianto di distribuzione esistente. Il circolatore fornito con l unità K18 è in grado di fornire una prevalenza di 40 kpa (4,0 m c.a.) con una portata di 1.500 l/h. D.: il circolatore che viene eventualmente montato all esterno della pompa di calore, può essere comandato dalla GAHP K18? R.: si, anzi è opportuno e necessario. In questo modo si avrà sempre un controllo coerente tra il funzionamento della pompa di calore e il circolatore. Inoltre in questo modo si potrà gestire anche la funzione antigelo attiva, che prevede l avvio del circolatore in caso di bassa temperatura dell acqua. Il circolatore può essere controllato dall unità attraverso gli apposti morsetti di consenso sulla morsettiera dell unità. D.: è necessario installare sul circuito di riscaldamento un serbatoio/vaso inerziale? R.: dai vari test effettuati è dimostrato che la presenza di un vaso inerziale, anche di piccola taglia (100 litri) contribuisce in modo importante all efficienza media stagionale dell impianto, soprattutto quando l unità si trova a lavorare in regime di carico ridotto (condizione che si verifica per la maggior parte del tempo di attivazione dell impianto di riscaldamento). Maggiore è la dimensione del vaso inerziale, maggiore sarà la stabilità di funzionamento anche ai carichi termici molto bassi, contribuendo in questo modo all efficienza stagionale complessiva. D.: come avviene la produzione di acqua calda sanitaria con una GAHP K18? R.: viene prodotta attraverso l alimentazione di un serpentino annegato in un apposito bollitore di accumulo dell acqua calda sanitaria. Questo bollitore va dimensionato in relazione alla richiesta di acqua calda sanitaria da parte dell utenza servita (numero di occupanti, numero di bagni, tipologie di utilizzatori dell ACS). Normalmente sono necessari dai 200 ai 300 litri di accumulo. E importante, per la produzione di ACS, il dimensionamento del serpentino del bollitore, che deve avere una superficie di scambio idonea per la potenza e la temperatura di mandata della GAHP K18 (tipicamente, rispettivamente da 3 e 4 mq per bollitori da 200 e 300 litri). In caso di presenza di produzione di ACS, il controllo e la produzione di questa avverrà con l utilizzo del Controllore di Sistema (optional), in grado di regolare in modo opportuno la temperatura dell acqua calda erogata, comandando anche la valvola a 3 vie di deviazione. D.: come viene gestito il problema della legionella nei serbatoi del bollitore, alimentato da una pompa di calore? R.: la pompa di calore GAHP K18 può erogare acqua calda fino a 70 C (con temperatura di ritorno non superiore a 60 C). Con tali temperature è potenzialmente possibile mantenere un regime termico all interno del bollitore tale da scongiurare la proliferazione del batterio della legionella. In ogni caso possono essere utilizzati anche altri sistemi di disinfezione di tipo non termico, quali il trattamento con raggi UV, utilizzo di micro filtri, trattamento con biossido di cloro o perossido di idrogeno.

Pagina6 I MODELLI DISPONIBILI Prevalenza del circolatore ad alta efficienza : 40 kpa (4 m.c.a.) con 1.500 l/h Assorbimento elettrico circolatore : 75 W LA DOTAZIONE DI SERIE - Sonda aria esterna - Funzione curva climatica attivabile senza ausilio di altri accessori - Sonda acqua di mandata impianto remota - ventilatore modulante

Pagina7 GLI ACCESSORI DISPONIBILI Sono stati previsti alcuni specifici accessori, a completamento dell offerta delle unità K18, con l unico intento di fornire componenti di regolazione, gestione e controllo degli impianti, che consentano di poter ottimizzare le prestazioni delle unità nel suo complesso. Di seguito vengono indicati gli accessori disponibili per gli impianti, ai quali ovviamente verranno aggiunti altri componenti per il completamento degli impianti, che possono invece essere reperiti da commercio. IL CONTROLLORE DI SISTEMA (O-QLT017) Come ormai noto, il sistema di controllo e regolazione dell impianto ha un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza e risparmio energetico in un impianto di climatizzazione. Per poter ottenere le massime performance è a volte necessario che il sistema di controllo possa essere messo a presidio e gestione non solo del generatore termico, ma anche di altri organi che possono influenzare le prestazioni complessive (quali circolatori, generatori integrativi, valvole di zona, termostati ambiente ecc.). Per questo motivo è stato messo a punto un Controllore di Sistema appositamente per le unità K18, utilizzabile proficuamente sia su impianti relativamente semplici che su impianti più complessi.

Pagina8 Il Controllore di Sistema provvede in sintesi a : - gestire il comfort dell ambiente o degli ambienti serviti dal riscaldamento - gestire la produzione di acqua calda ad uso sanitario - gestire la generazione di calore, tramite il controllo dell unità K18 e di un eventuale altro generatore termico ad integrazione. Il Controllore di Sistema è composto dai seguenti principali elementi : - cassetta di controllo, contenente scheda elettronica, alcuni relè e morsettiere per le varie connessioni elettriche - unità ambiente (Room Unit), utilizzabile sia come unità di controllo remota (per tutte le impostazioni e regolazioni opportune), ma anche come controllore ambiente (cioè con le funzioni di cronotermostato evoluto). Da questa unità sarà possibile accedere a diversi parametri e dati di funzionamento dell unità K18 e dei dispositivi connessi alla cassetta di controllo. Dove possibile, è sempre consigliabile installare la Room Unit all interno di almeno uno dei locali riscaldati, in sostituzione del (crono)termostato esistente. Questa consente di ottenere una regolazione con ON/OFF meno frequenti, grazie all adattamento della temperatura di mandata dell acqua rispetto a quella indicata dalla curva climatica di zona (o circuito). - sonda aria esterna (per funzionamento in curva climatica) Per rendere il suo utilizzo vantaggioso energeticamente, ma al tempo stesso semplice nella regolazione e gestione, il Controllore di Sistema è stato pensato per supportare una serie di schemi impiantistici di base, già pre-configurati, che consentono all installatore e all utilizzatore un facile accesso all uso e alla modifica dei parametri impostabili. Nel capitolo successivo sono riportati alcuni impianti realizzabili con le unità K18 che richiedono o meno l ausilio del Controllore di Sistema per un migliore funzionamento complessivo.

Pagina9 CAPITOLO 3 IMPIANTISTICA, SCHEMI FUNZIONALI IDRAULICI ED ELETTRICI L IMPIANTO IDRAULICO DI BASE Sull impianto idraulico dovranno essere presenti i seguenti componenti : NOTE Vaso di espansione : dovrà essere dimensionato in base al contenuto di acqua dell impianto, considerando anche quello dell unità e delle tubazioni di connessione all impianto ( indicativamente occorrono circa 4 litri di vaso per ogni 100 litri di contenuto d acqua). Filtro defangatore : obbligatorio quando l impianto è già esistente, a causa delle possibili impurità contenute in esso. Può essere sostituito da un semplice filtro ad Y nel caso di nuovi impianti. Valvola regolazione della portata : necessaria in caso non si utilizzi un circolatore modulante. Vaso inerziale : necessario per assicurare un minimo carico all unità nei periodi di carico termico dell edificio medio-basso. La dimensione può essere aumentata. Nel conteggio del volume minimo (100 litri) può essere considerato anche il contenuto delle tubazioni comprese tra l unità e il vaso inerziale. Evitare, se possibile, l utilizzo di glicole antigelo. L unità è protetta da un sistema antigelo attivo, che consente di mantenere l acqua ad una temperatura sempre superiore di qualche grado allo zero termico : per questo è indispensabile che l unità rimanga sempre alimentata elettricamente e dalla rete gas.

Pagina10 IMPIANTO DI SOLO RISCALDAMENTO UNICO CIRCUITO IDRAULICO (SCHEMA 1) Impianto per la produzione di acqua calda fino a 65 C per il solo riscaldamento (senza produzione di acqua calda ad uso sanitario) realizzato tramite unico circuito primario. SCHEMA 1 NOTE Circolazione dell acqua : assicurarsi che ci sia sempre possibilità di circolazione dell acqua nell impianto. In caso di utilizzo, ad esempio, di valvole termostatiche sui radiatori, evitarne l installazione su uno o 2 radiatori. Nel caso, non installare (o rimuovere) le valvole termostatiche nel locale dove è collocato il cronotermostato. E sempre consigliabile installare un vaso inerziale da 100 litri minimo, per compensare il funzionamento durante i periodi di basso carico termico dell edificio. Il controllo dell unità avverrà per mezzo di un consenso esterno proveniente da un dispositivo interno, quale un termostato ambiente, un cronotermostato, una serie di termostati in parallelo che chiudono un contatto di consenso, ecc. L unità è fornita di propria sonda esterna e di un controllo del funzionamento in curva climatica, per ottimizzare le prestazioni durante i periodi di medio-basso carico termico. E possibile modificare i parametri preimpostati della curva climatica dalla scheda di bordo dell unità.

Pagina11 ACCESSORI DA UTILIZZARE E COLLEGAMENTI ELETTRICI TRA UNITA GAHP K18 E IMPIANTO INTERNO Per i dettagli circa il cablaggio elettrico all unità GAHP K18, riferirsi sempre al Manuale di Installazione. SCHEMA 1 ELENCO DEI COMPONENTI NECESSARI ALL INSTALLAZIONE a completamento fornitura del K18 nel modello : con circolatore senza circolatore OCDS005 Cronotermostato ambiente OQLT017 - Controllore di Sistema OSRB012 - Bollitore per ACS da 200 litri (serpentina 3 mq) OSRB004 - Bollitore per ACS da 300 litri (serpentina 4 mq) OVLV007 - Valvola deviatrice 3 vie riscaldamento/acs OSND003 - Sonda temperatura aria remota OSND004 - Sonda temperatura immersione : n. sonde OPMP009 - Circolatore modulante 7,5 m prevalenza OPMP004 Circolatore modulante 10 m prevalenza ONTV014 kit tappetini isolanti

Pagina12 IMPIANTO DI SOLO RISCALDAMENTO A 2 ZONE (CIRCUITI DI RISCALDAMENTO DIRETTI) CON UNICO CIRCOLATORE (SCHEMA 2) Impianto per la produzione di acqua calda fino a 65 C per il solo riscaldamento (senza produzione di acqua calda ad uso sanitario) realizzato tramite 2 distinti circuiti di riscaldamento con unico circolatore. NOTE : SCHEMA 2 Circolazione dell acqua : assicurarsi che ci sia sempre possibilità di circolazione dell acqua nell impianto. In caso di utilizzo, ad esempio, di valvole a 2 vie per ogni circuito, connettere i termostati di zona e l alimentazione delle valvole a 2 vie al Controllore di Sistema, in modo che questo disattivi l unità e il circolatore quando entrambi i termostati sono in OFF. Inserire tra mandata e ritorno una valvola di sovrapressione, in modo che questa apra quando le valvole di zona sono chiuse e K18 attiva la funzione antigelo (in modo da garantire la circolazione acqua). E sempre consigliabile installare un vaso inerziale da almeno 100 litri, per compensare il funzionamento durante i periodi di basso carico termico dell edificio. Il controllo dell unità avverrà per mezzo dei Controllore di Sistema al quale sono connessi i termostati ambiente di zona. Il Controllore di Sistema gestisce il funzionamento in curva climatica (una curva per ogni zona) per ottimizzare le prestazioni durante i periodi di medio-basso carico termico. I parametri di funzionamento possono essere variati sul Controllore di Sistema.

Pagina13 ACCESSORI DA UTILIZZARE E COLLEGAMENTI ELETTRICI TRA UNITA GAHP K18 E CONTROLLORE DI SISTEMA Per il dettaglio dei collegamenti elettrici all unità GAHP K18, al Controllore di Sistema e ai dispositivi e ai componenti previsti sull impianto (termostati, circolatori, ecc.) riferirsi sempre ai Libretti di Istruzione relativi. SCHEMA 2 ELENCO DEI COMPONENTI NECESSARI ALL INSTALLAZIONE a completamento fornitura del K18 nel modello : con circolatore senza circolatore OCDS005 - Cronotermostato OQLT017 - Controllore di Sistema OSRB012 - Bollitore per ACS da 200 litri (serpentina 3 mq) OSRB004 - Bollitore per ACS da 300 litri (serpentina 4 mq) OVLV007 - Valvola deviatrice 3 vie riscaldamento/acs OSND003 - Sonda temperatura aria remota OSND004 - Sonda temperatura immersione : n. sonde OPMP009 - Circolatore modulante 7,5 m prevalenza OPMP004 Circolatore modulante 10 m prevalenza ONTV014 kit tappetini isolanti

Pagina14 IMPIANTO DI SOLO RISCALDAMENTO CON DUE CIRCUITI DI RISCALDAMENTO - UNO DIRETTO E UNO MISCELATO (SCHEMA 3) Impianto per la produzione di acqua calda fino a 65 C per il solo riscaldamento (senza produzione di acqua calda ad uso sanitario) realizzato tramite 2 distinti circuiti di riscaldamento, uno diretto (che alimenta ad esempio dei radiatori) e uno miscelato (che alimenta ad esempio un impianto radiante a pavimento). Componenti necessari all installazione - Controllore di Sistema (optional obbligatorio) - Sonda di temperatura ad immersione (optional) - Circolatore circuito diretto (optional) - Circolatore circuito miscelato (optional) - Valvola miscelatrice con attuatore (optional) - Kit tappetini isolanti (optional) NOTE : vedi note schema 2. Per i collegamenti elettrici, vedere schema 2. SCHEMA 3

Pagina15 SCHEMA 3 ELENCO DEI COMPONENTI NECESSARI ALL INSTALLAZIONE a completamento fornitura del K18 nel modello : con circolatore senza circolatore OCDS005 - Cronotermostato OQLT017 - Controllore di Sistema OSRB012 - Bollitore per ACS da 200 litri (serpentina 3 mq) OSRB004 - Bollitore per ACS da 300 litri (serpentina 4 mq) OVLV007 - Valvola deviatrice 3 vie riscaldamento/acs OSND003 - Sonda temperatura aria remota OSND004 - Sonda temperatura immersione : n. _1_ sonda OPMP009 - Circolatore modulante 7,5 m prevalenza (in alternativa al circolatore OPMP004) OPMP004 Circolatore modulante 10 m prevalenza ONTV014 kit tappetini isolanti

Pagina16 IMPIANTO DI SOLO RISCALDAMENTO CON CALDAIA INTEGRATIVA (SCHEMA 4) Impianto per la produzione di acqua calda fino a 65 C per il solo riscaldamento (senza produzione di acqua calda ad uso sanitario) realizzato tramite uno o due circuiti di riscaldamento (vedi schemi 1, 2 o 3) alimentato dall unità GAHP K18 e da una caldaia integrativa, nuova oppure già esistente. NOTE : vedere le note schema 2. Inoltre, è necessario connettere il consenso della caldaia al Controllore di Sistema, per consentire a questo di attivare la caldaia solo quando l unità GAHP K18 non è in grado da sola di soddisfare la richiesta di riscaldamento (tipicamente nei pochi giorni di massimo carico termico con le minime temperature esterne riscontrabili). Per i collegamenti elettrici, vedere schema 2. SCHEMA 4

Pagina17 SCHEMA 4 ELENCO DEI COMPONENTI NECESSARI ALL INSTALLAZIONE a completamento fornitura del K18 nel modello : con circolatore senza circolatore OCDS005 - Cronotermostato OQLT017 - Controllore di Sistema OSRB012 - Bollitore per ACS da 200 litri (serpentina 3 mq) OSRB004 - Bollitore per ACS da 300 litri (serpentina 4 mq) OVLV007 - Valvola deviatrice 3 vie riscaldamento/acs OSND003 - Sonda temperatura aria remota OSND004 - Sonda temperatura immersione : n. _2_ sonde OPMP009 - Circolatore modulante 7,5 m prevalenza (in alternativa al circolatore OPMP004) OPMP004 Circolatore modulante 10 m prevalenza ONTV014 kit tappetini isolanti

Pagina18 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CON PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA (SCHEMA 5) E possibile, oltre alla funzione di riscaldamento, ottenere anche la funzione di produzione di acqua calda ad uso sanitario, per mezzo di un sistema di produzione e accumulo termico remoto, realizzato con un serbatoio dotato di serpentino di scambio termico, opportunamente dimensionato. Nello schema 5 è riportato un esempio di impianto di riscaldamento con produzione di acqua calda sanitaria e caldaia ad integrazione, a servizio di un circuito di riscaldamento miscelato e uno diretto con proprio circolatore di zona. NOTE : vedere note schema 2. Inoltre, è necessario connettere la valvola a 3 vie per sanitario (optional) e la sonda bollitore al controllore di sistema, per gestire la produzione di ACS. Per i collegamenti elettrici, vedere schema 2. SCHEMA 5

Pagina19 SCHEMA 5 ELENCO DEI COMPONENTI NECESSARI ALL INSTALLAZIONE a completamento fornitura del K18 nel modello : con circolatore senza circolatore OCDS005 - Cronotermostato OQLT017 - Controllore di Sistema OSRB012 - Bollitore per ACS da 200 litri, serpentina 3 mq (in alternativa al bollitore OSRB004) OSRB004 - Bollitore per ACS da 300 litri, serpentina 4 mq OVLV007 - Valvola deviatrice 3 vie riscaldamento/acs OSND003 - Sonda temperatura aria remota OSND004 - Sonda temperatura immersione : n. _4_ sonde OPMP009 - Circolatore modulante 7,5 m prevalenza (in alternativa al circolatore OPMP004) OPMP004 Circolatore modulante 10 m prevalenza ONTV014 kit tappetini isolanti

Pagina20 GLI ALLACCIAMENTI NECESSARI L unità necessita delle seguenti alimentazioni ed allacciamenti : - alimentazione a rete gas metano (consumo gas massimo pari a 1,2 m3/h); - alimentazione elettrica a 230 V (assorbimento massimo 280 W escluso il circolatore); - connessioni elettriche di consenso e di controllo, da allacciare ai dispositivi previsti all interno dell edificio; - collegamento alla tubazione idrica di mandata e ritorno. Il caricamento dell acqua dell impianto potrà essere previsto sulle tubazioni dell impianto, all interno dell edificio; - evacuazione dei fumi di combustione provenienti dal bruciatore (per la corretta evacuazione fare riferimento alle norme vigenti locali in materia) ; - drenaggio dell acqua di condensa dei prodotti di combustione e di quella di defrosting (proveniente dalla batteria alettata). I dettagli circa posizione e diametro delle connessioni sopra elencate, sono riportati nel Libretto di Istruzione dell unità GAHP K18

Pagina21 Per predisporre in modo opportuno gli attacchi di alimentazione, drenaggio e funzionamento dell unità, vedere lo schema di seguito. Diametro attacchi acqua ingresso/uscita : ¾ M Diametro attacco gas : 3/8 M Diametro condotto scarico fumi : 60 mm Consumo gas naturale massimo : 1,2 m 3 /h Assorbimento elettrico massimo GAHP : 280 W Assorbimento circolatore (se fornito) : 75 W

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Pagina24 PRONTUARIO K18 rev. 1.1 maggio 2015 Con l obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti, Robur si riserva di variare e aggiornare i dati e le informazioni riportate in questo documento.