n.9 Marzo 2012 IL SENTIERO DI QUESTO NUMERO: EDITORIALE pag. 2 ALLA GRANDE QUERCIA pag. 3 Potenzialita del simbolo OLTRE IL VALICO pag. 4 Regione Lazio ROSSO A PUNTI NERI pag. 5
2 UN SALUTO DALLA FOGLIA L augurio della foglia A te che leggi oggi, l augurio della foglia: tu possa scriver molto, lo so che ne hai già voglia! Qui trovi tanti segni che raccontan di avventure di incontri fatti, di risa e di paure vissute sai da chi? Da chi è nel prato o qui nel bosco o sul monte, certo, si! Su queste venature han scritto molti, le arvicole e le api, le martore dai peli folti. Abbiam mangiato insieme hanno annotato i bruchi le api poi hanno scritto che fusti quei bei fuchi! Io scrivo che quello proprio non lo reggo, se mangia fa il maiale! firmato da me, il principe cinghiale allora, hai capito a cosa serve questa foglia? Affinché il bosco si parli e sia vicino e questo e il primo seme e fratellino, anche se non sei più nel formicaio tu lo sai: è meglio se facciamo tutto Ciao a tutti i capi cerchio della Lombardia! In questa anticamera della primavera esce un nuovo numero della Foglia, dopo un altro lungo periodo di silenzio. Tutto è rimasto apparentemente quieto, ma ciascuno sul proprio sentiero ha continuato a lavorare perché ciascuna coccinella possa vivere il Bosco alla grande. Un saluto particolare a chi ha iniziato quest anno il servizio in cerchio, e lo sta scoprendo con la sua esperienza: ve lo aspettavate? Chi invece già conosce la Foglia del Bosco sa che questo è uno dei modi con cui potersi tenere in contatto con altri capi cerchio oltre la propria Zona, in cui magari non ci sono altre coccinelle. Anche da qui passano i fili della Rete Bosco, con cui negli anni si sono potute creare belle relazioni fra capi di diversa provenienza, per esempio attraverso i Voli Regionali o agli incontri per capi. La pattuglia regionale quest anno non ha ancora avuto la possibilità di proporvi altre occasioni per rinsaldare la Rete, ma all orizzonte c è un bell appuntamento a cui avvicinarsi: nelle prossime settimane scoprirete quale! Da parte nostra c è la voglia di far sì che ci si possa incontrare per condividere quello che ciascuno staff sta vivendo, e costruire qualcosa insieme. Come sempre, vi ricordiamo che avete un modo molto semplice per contribuire senza nessuna fatica: mandando anche solo una foto o due righe da pubblicare sulla Foglia. A volte non si immagina quanto possano far germogliare questi piccoli semi lanciati lontano, che sembra non valga la pena nemmeno tirare fuori, e invece sono utili a chi li riceve, anche solo per sapere che altri stanno volando su un sentiero simile. Vi aspettiamo! La redazione
POTENZIALITA DEL SIMBOLO Il simbolo, lo sappiamo bene per esperienza, è una realtà da sempre presente nelle società dell uomo, ed è uno degli aspetti più caratteristici del gioco dello scautismo, anzi è la sua modalità di comunicazione in quanto utilizza un linguaggio educativo del tutto particolare, incomprensibile per chi non lo conosce, ma immediato, divertente e ricco di significati per chi lo usa e lo vive. Parole, immagini e gesti rivestono così un ruolo fondamentale nel processo educativo dei bambini e dei ragazzi. Tutta la vita scout fa affidamento a momenti suggestivi, a esperienze emotive, e si interessa di luoghi e occasioni dove il sentimento e l intuizione hanno una grande importanza. Ognuno di noi ha nel cuore e nella mente questi momenti e queste esperienze per avere ben chiaro come la vita dello scout sia piena di elementi che coinvolgono tutta la personalità. Il valore del simbolo è la percezione che nella vita nulla finisce là dove sembra concludersi e che tutto invece si apre e invita a qualcos altro. Simbolismo e spiritualità e per spiritualità intendiamo l acquisizione di una interiorità che poi genera azioni e comportamenti si completano e permettono di cogliere la trasparenza dello spirito, la presenza di altre verità e altre suggestioni. L espressione simbolica è dunque la capacità di liberare la ricchezza spirituale che ciascuno si porta dentro. Il simbolismo porta alla capacità di vedere al di là delle cose materiali. E di far superare ai bambini i soliti confini del quotidiano e del banale in cui vivono le loro abitudini sbiadite. Il senso del simbolo è il senso del trascendente e dello spirito e lo scautismo vuole così aiutare ad essere capaci di vedere le realtà nascoste. Il Bosco, in modo particolare, ha questa potenzialità e coinvolge il bambino che, con i propri simili, condivide il reale e il fantastico mondo di Cocci e dei suoi incontri in un insieme simbolico che lo porta all equilibrio comunicativo tra ambiente e io interiore. Il punto essenziale non è il valore simbolico dell oggetto ma il suo essere reale. Quando viene impiegato il simbolismo, il bambino distingue già chiaramente tra fantasia e fatto, tra oggetti interni ed esterni. Questo gioco è esperienza vissuta in una continuità di spazio e di tempo, una modalità fondamentale del vivere, intermedia tra le cose percepite e quelle concepite. Una originale modalità di agire, una maniera di trattare la realtà in forma soggettiva. Il giocare creativo nel Bosco comporta l uso dei simboli, e tutto ciò alla fine porta alla vita culturale. La creatività del Bosco è intesa come modalità di guardare il mondo esterno, come una maniera di fare le cose e la capacità di godere di attività emotive e corporee. La creatività qui intesa è universale, appartiene al fatto di essere vivi. Non è solo percepire, ma mettersi in rapporto con il nostro percepire. Questo è un percepire che ha in sé un elemento: Io sono. Si comprende quanto il Bosco e la potenzialità dei suoi simboli siano connessi all attività creativa e alla ricerca di un sé. Solo nell essere creativi, si scopre di essere se stessi, si esercita un atteggiamento verso la realtà esterna: ciò fa sì che il bambino abbia l impressione che la vita valga la pena di essere vissuta. don Andrea 3
4 QUALCHE NOTIZIA DAL... LAZIO Sono un po di anni che nel Lazio la pattuglia bosco, referenti e capi cerchio dei 7 cerchi, si incontravano in sede regionale un mese si e uno no per fare un po di formazione e soprattutto per organizzare il volo regionale. Con l aiuto della pattuglia lc e degli incaricati ci siamo resi conto che questo non poteva più andare bene, perché si rimaneva chiusi in una dinamica stabile e molto orientata al suo interno, in sostanza si aveva il sentore che la pattuglia bosco fosse utile a se stessa e basta. Probabilmente un po chiusa nel suo bozzolo in una regione con 7 cerchi, di cui veramente partecipativi solo 4, e con la solita difficoltà a parlare di Bosco a tutti i livelli. In questi ultimi due o tre anni ci siamo interrogati con la pattuglia lc su come poter diffondere non tanto una vera e propria cultura Bosco ma quantomeno sensibilizzare gli amici della branca lc all argomento, insomma cercare di avere la possibilità di parlarne con libertà e con quell atteggiamento costruttivo che ci si potrebbe aspettare da un qualsiasi capo dell associazione, con la voglia di non difendere una specie in via d estinzione ma per valorizzare un ambiente fantastico che l associazione ha voluto e scelto e che rimane una ricchezza poco considerata e criticata in modo superficiale e sciocco, insomma un potenziale parzialmente inespresso almeno da queste parti. Abbiamo deciso di lavorare su due livelli, quello della formazione istituzionale i campi di formazione metodologica e quello non istituzionale, relazionale di branca. L idea è quella di contribuire a formare, utilizzando i due livelli, una nuova identità dei capi della branca lc che non fosse legata all ambiente fantastico utilizzato ma capi innamorati non di giungla o di bosco ma dello scoutismo che interessa l età 8-12. Da un po di tempo a questa parte siamo riusciti a ottenere un buon livello di sensibilizzazione ai campi scuola della regione per cui ogni anno dei 3 campi che si fanno nella nostra regione abbiamo la certezza che gli allievi escano con una certa sensibilità, una grossa curiosità e alle volte una certa propensione ad approfondire le varie tematiche circa l ambiente bosco, insomma i capi che escono dai cfm nella nostra regione hanno sicuramente vissuto delle esperienze bosco e ci hanno ragionato su. Vivere delle esperienze bosco e ragionarci su è la modalità che abbiamo scelto anche a livello non istituzionale, l idea l abbiamo presa in prestito dagli amici incaricati regionali lc del Veneto: organizzare una cena metodologica! L idea sarebbe di fare una festa di branca in cui invitare tutti gli amici della branca lc, nel tardo pomeriggio vivere un esperienza forte e significativa di bosco poi dedicarsi alla parte goliardica in cui mangiare bere e stare insieme in allegria sarebbe poi importante concludere la serata con una rilettura di quello che si è vissuto in perfetto stile bosco. Con queste nuove prospettive la pattuglia bosco si sta allargando e a breve entreranno un paio di formatori e un paio di giovani capi curiosi che hanno risposto con un bellissimo eccomi a questa nuova avventura di volo. Questo a nostro avviso potrebbe contribuire a formare un identità di branca propositivo e accogliente e che vede gli ambienti fantastici come una ricchezza da utilizzare nel delicato compito di fare educazione con i bambini che ci vengono affidati, consapevoli che vecchi lupi e coccinelle anziane hanno molto più in comune di quanto si pensi. Marco Boitani referente Bosco del Lazio
Cerchio della Ghianda Milano 88 - estate 2011
CRUCIvario DI GIANNI IL GRILLO
lanterna di latta E proprio vero...la lanterna è il ricordo dell abbraccio di coccinelle e lucciole unite per fuggire all invasione saltante! Ed ora impareremo anche noi a costruire una semplice e veloce lanterna... Cosa ci occorre: 1. un barattolo di latta vuoto (va benissimo riciclarlo da lattine di caffè, passata, ecc ecc); 2. un chiodo; 3. un martello; 4. un pezzo di spago, anche colorato se vogliamo; 5. colla; 6. carta velina o carta colorata leggera; 6. e ovviamente...una candela o un lumino. Ed ora, come fare: - con il chiodo ed il martello fare dei buchi sparsi sul barattolo, fatevi aiutare da qualcuno a reggere la lattina mentre martellate e non preoccupatevi se il barattolo si deforma leggermente, alla fine l effetto che otterremo farà scomparire i difetti della lavorazione; - prendete la colla, spargetela sulla superficie della lattina e incollate la carta; - fissate bene lo spago sul bordo della lattina, magari all interno di due buchi fatti in precedenza; - accendete il lumino e infilatelo nel barattolo...et VOILA...questo qui a fianco dovrebbe essere il modello finito e l effetto che dovreste ottenere con la lanterna accesa al buio. Ma attenzione...fratellini e sorelline se sarete più bravi e pazienti sicuramente la vostra lanterna sarà molto più bella!