IV Incontro. Il messaggio centrale: le Beatitudini e il Regno.

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IV Incontro. Il messaggio centrale: le Beatitudini e il Regno www.rebaoratorio.org/spazio_genitori/

Il discorso della montagna inaugura la predicazione di Gesù all indomani dell arresto del Battista Ha inizio l annuncio del Regno di Dio, che non è regolato dalla logica del mondo, ma da principi che vi si oppongono, che Gesù stesso enuncia come beatitudini.

Il messaggio delle beatitudini non è conosciuto o lo è in maniera approssimativa ed imperfetta. E possibile che Gesù abbia proclamato beati gli sfigati della terra? Questo ha portato la religione ad essere criticata come oppio dei popoli Questa interpretazione è stato il fallimento del messaggio di Gesù, un autentica disgrazia nella spiritualità cristiana

MA E COSI????

Questo è clamoroso a quell epoca. Nella religione si associava Dio più al dolore che alla felicità, più alla sofferenza che alla gioia All'epoca di Gesù questo termine indicava la FELICITÀ PIENA E TOTALE ma che solo le divinità potevano avere e che non era possibile per gli uomini raggiungere su questa terra. Gesù invece invita tutti gli UOMINI ad essere pienamente felici su questa terra Il massimo desiderio degli uomini, la felicità, coincide con la volontà di Dio

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo 1 Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 2 Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. 3 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. 4 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 5 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 6 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 7 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 8 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi. MATTEO (Mt. 5,1-12) Traduzione CEI 2008 (Conferenza Episcopale Italiana)

MOSE E GESU Matteo si rivolge ad una comunità di giudei che hanno riconosciuto ed hanno accettato in Gesù il Messia atteso, ma a condizioni che sia nella linea della tradizione, cioè sulla scia di Mosè e del profeta Elia. L evangelista compie un abile opera didattica e letteraria per far comprendere, sulla falsariga della vita degli avvenimenti di Mosè, che Gesù è superiore Mosè scrive i primi 5 libri della Bibbia Stragi di bambini voluta dal faraone e Mosè salvato dalle acque Matteo divide il suo libro in 5 parti Gesù si salva dalla strage di bambini voluta da Erode Mosè sale su un monte, il Sinai, e lì da Dio promulga l alleanza con il popolo Gesù sale sul monte, ma non da Dio, ma Lui, che è stato presentato sin dalle prime righe del vangelo come il Dio con noi, annuncia la nuova alleanza Nelle culture religiose dell epoca, il "monte", è il luogo dove Dio e gli dei comunicano con l umanità Il monte di Matteo è il nuovo Sinai dove Gesù offre la NUOVA ALLEANZA I numeri delle Beatitudini

Beati i poveri in Spirito perché di essi è il Regno dei Cieli E importante comprendere il significato dell espressione di spirito o in spirito o per lo spirito. Non indica la Spirito Santo poiché Matteo lo definisce Spirito Santo o Spirito del Padre. L espressione indica lo spirito dell uomo, un energia interiore dell uomo stesso. L espressione può assumere 3 significati: 1. Poveri di spirito: La povertà è riferita ad una carenza dell individuo (intelligenza, cultura, personalità). Gesù non beatifica costoro ma, al contrario, sarà compito della comunità recare loro conforto. 2. Poveri nello spirito: Identifica coloro che pur avendo tante ricchezze ne sono spiritualmente distaccati. La povertà di spirito si trasforma in spirito di povertà. E l interpretazione che ha avuto tanto successo nel passato. Ma dal contesto del vangelo in generale e del discorso della montagna in particolare (Mt. 6,19-24), traspare che non si può essere poveri nello spirito senza essere materialmente poveri (il giovane ricco in Mt. 19,21). 3. Poveri in virtù dello spirito: Si sceglie la condizione di povertà per un impulso interiore, lo spirito, per amore verso gli altri. La povertà è una libera decisione dell individuo. Anche se minoritaria rispetto alla più comoda interpretazione di un distacco spirituale, questa interpretazione è abbondantemente attestata nei Padri della Chiesa.

I poveri per lo spirito sono persone che per lo spirito, cioè per la forza interiore, scelgono loro volontariamente di essere più poveri. L annunzio, che poi è la causa della felicità degli uomini, è questo, potremmo tradurre così : Abbassate un po il vostro livello di vita per permettere a quelli che l hanno troppo basso d innalzarlo. Questi sono i poveri per lo spirito. Sono coloro che per lo spirito, per questa forza interiore non possono essere felici vedendo che altre persone sono infelici. Non fanno beneficenza ma CONDIVISIONE

PERCHE DI ESSI E IL REGNO DEI CIELI Sta parlando del Paradiso??? NOOOOO!!! REGNO DEI CIELI = REGNO DI DIO Il Regno atteso e l esperienza drammatica della Monarchia Dire che di essi è il regno dei cieli, significa che Dio è il loro Re, cioè, che queste persone sono governate direttamente de Dio, e Dio non governa emanando leggi che gli uomini devono osservare, ma comunicando il suo spirito Quindi felici perché? Perché di questi, Dio si prende cura. Ebbene Gesù assicura questo: se c è un gruppo di persone che oggi, immediatamente sceglie liberamente, volontariamente, per amore, di essere responsabile della felicità e del benessere degli altri, da quel momento succede qualcosa di straordinario, Dio si prende cura di loro; è un cambio meraviglioso. Se noi ci prendiamo cura degli altri, finalmente permettiamo a Dio di prendersi cura di noi. Allora cambia completamente il rapporto con il Signore. Lo si sente presente nella propria esistenza. Solo così si può sperimentare l amore di Dio L unica nostra preoccupazione è prenderci cura degli altri.

ECCO IL SEGRETO DELLA FELICITA C è più gioia nel dare che nel ricevere (Atti 20,35) Si possiede soltanto quello che si da. Quello che si trattiene per noi, non si possiede ma ci possiede La felicità ci assicura Gesù non consiste in ciò che gli altri fanno per te, ma in ciò che tu puoi fare per gli altri; e questa può essere immediata, piena e totale. La prima beatitudine è la chiave, la condizione per tutte le altre

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati gli afflitti Beati gli oppressi L evangelista si riferisce al cap.61 del profeta Isaia, dove l autore dice che l attività del Messia sarà di consolare gli afflitti di Sion. Afflitti sono persone oppresse da una situazione sociale, economica e religiosa tale da non poter far a meno di gridare il loro dolore. Sono le persone schiacciate dalla società, da un poter economico, civile e religioso che li opprime. Il conforto è un aiuto morale che lascia il tempo che trova, Matteo usa il verbo consolare che significa l eliminazione alla radice della causa della sofferenza. Perché questo? Perché se c è una comunità che decide di prendersi cura della felicità degli altri, quelli che sono stati schiacciati, oppressi vedranno la fine della loro afflizione.

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra Cosa c entra la terra con i miti? L evangelista si rifà alla storia del suo popolo e cita il salmo 37 Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; ciò porterebbe anche te a far del male. Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell'eterno possederanno la terra. I miti possederanno la terra e godranno di una grande pace. Gesù indica quelli che hanno perso tutto I DISEREDATI Perdere la terra in Oriente è perdere la dignità Un proverbio arabo ancora oggi dice: un uomo senza terra è un uomo senza dignità

Beati quelli che hanno fame e sete di questa giustizia, perché saranno saziati Riassume le due precedenti beatitudini Saziare fino a scoppiare = satollo Si sazia la propria fame e sete di giustizia saziando la fame degli altri, liberando gli oppressi, restituendo dignità. All interno della comunità cristiana che ha fatto la scelta delle beatitudini non esiste alcuna forma di ingiustizia, di sopraffazione Gesù evita le gerarchie La primitiva comunità cristiana con grande forza dava testimonianza della risurrezione del Signore Gesù (At 4,33). Come poteva questa comunità testimoniare la presenza del Risorto al suo interno? Con proclami dottrinali? Con sontuose liturgie? No, con la loro vita. La prova del Cristo risuscitato era infatti a portata di mano, tutti la potevano vedere: Nessuno infatti tra loro era bisognoso (At 4,34). La certezza che il Cristo è presente in una comunità è che all interno della stessa non esistono disuguaglianze, ricchi e poveri, chi comanda e chi serve, ma tutti sono e si comportano da fratelli, responsabili gli uni della felicità e del benessere dell altro

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia Il termine greco tradotto con misericordia, traduce due termini ebraici 1. hesed : Non indica un sentimento ma un azione. Mostra hesed chi, come Dio, dopo essersi assunto l impegno ad essere d aiuto, lo mantiene costi quel che costi. Per questo è spesso associato a fedeltà. 2. rahamim : Indica le viscere materne e quindi le emozioni della madre per il proprio figlio. La condizione del povero tocca Dio fin nel profondo delle sue viscere, prova quasi un dolore fisico e, per questo, non può rimanere inattivo. La misericordia non si riferisce al carattere ma al comportamento di chi prontamente soccorre chi è nel bisogno Non è quindi un gesto isolato ma abituale che rende la persona riconoscibile. E un azione abitudinaria. I misericordiosi sono quelle persone che sicuramente quando saremo nel bisogno ci diranno sempre di sì La misericordia inevitabilmente richiama il perdono che è una condizione per entrare nel Regno di Dio. quelle persone che sono sempre disponibili ad aiutare sono beate perché quando si troveranno nel bisogno saranno immediatamente aiutate

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio Il cuore, nella cultura ebraica, non indica gli affetti, ma la coscienza Da un punto di vista biblico, la purezza di cuore è la perfetta corrispondenza tra il dentro e il fuori, tra le intenzioni e le azioni Le persone limpide, le persone vere, le persone trasparenti, le persone che non sono doppie, le persone che non si presentano con la maschera, beate perché vedranno Dio Il verbo vedere utilizzato da Matteo non indica il semplice vedere fisico, ma la percezione interiore. Non si hanno visioni o apparizioni!! Gesù assicura che le persone limpide e trasparenti sono beate perché fanno l esperienza profonda, continua, quotidiana della presenza di Dio nella propria esistenza.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. L espressione greca è, letteralmente operatori di pace, pacificatori Anche in questo caso, la beatitudine non riguarda il carattere della persona ma una sua attività. La differenza tra il pacifico e l operatore di pace è che il primo per la propria tranquillità evita situazioni di dissidio, il secondo, per la pace degli altri è disposto a perdere la propria, creando situazioni di dissenso. La parola pace traduce il termine ebraico Shalom che racchiude tutto ciò che concorre alla felicità della persona: benessere, salute, prosperità, sicurezza, buone relazioni sociali, armonia con Dio e con gli altri. Nella cultura ebraica il figlio è colui che assomiglia al padre in tutto. L espressione saranno chiamati figli di Dio, mostra che Dio considera suoi figli coloro che operano in favore dell uomo. Questa è la volontà di Dio, che noi diventiamo collaboratori della sua creazione; questo significa essere costruttori di pace. Quelli che lavorano per la felicità degli altri, felici perché fanno lo stesso lavoro di Dio.

Ma ecco la doccia fredda!! Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il Regno dei cieli. Gesù ci dice: se fate questa scelta, guardate che non verrete applauditi, non verrete osannati, ma verrete perseguitati. Il termine adoperato dall evangelista indica perseguitati in nome di Dio. Gesù, nel Vangelo di Giovanni dice: Arriverà il momento in cui chi vi ammazza crederà di rendere culto a Dio. Questo perché la comunità che accoglie le beatitudini, è la comunità nuova, la comunità profetica e sarà causa di turbamento, di scompiglio dentro le strutture religiose che riverseranno la loro ostilità, il loro odio

Queste sono le Beatitudini: un invito alla pienezza della felicità che Dio rivolge alle persone, un inno all ottimismo di Dio sull umanità perché Dio sa che l umanità può riuscire in tutto questo. E questa la buona notizia: Dio vuole, desidera che gli uomini siano pienamente felici. Gesù non è venuto a formare dei santi ma a dare un messaggio che cambi le strutture stesse della società. Le società si basano su tre verbi che portano rivalità e inimicizia. Questi verbi sono: AVERE, SALIRE, COMANDARE. Possedere sempre di più per salire al di sopra degli altri e poterli comandare. Ebbene il Regno che propone Gesù è una società dove al posto dell accumulo dei beni c è la gioia della CONDIVISIONE; dove alla bramosia di salire sopra gli altri c è la gioia di SCENDERE (che significa non considerare nessuno inferiore a se stessi) dove al desiderio di comandare c è l esperienza gioiosa del SERVIRE gli altri. Questo è il Regno di Dio. Un cambio radicale nei valori che reggono la società

Ecco quindi una traduzione corrente delle Beatitudini TRADUZIONE TEOLOGICA Beati quelli che decidono di vivere poveri, perché questi hanno Dio come Re Beati gli oppressi, perché questi saranno liberati. Beati i diseredati, perché questi erediteranno la terra. Beati gli affamati e assetati di questa giustizia, perché questi saranno saziati Beati quelli che soccorrono, perché questi verranno soccorsi da Dio. Beati i limpidi, perché questi saranno intimi di Dio. Beati i costruttori di pace, perché questi Dio li riconoscerà figli suoi. Beati i perseguitati per la loro fedeltà, perché questi hanno Dio per Re. TRADUZIONE PASTORALE Quanti scelgono di condividere quel che hanno: Beati! Perché Dio si prende cura di loro Gli oppressi: Beati! Perché terminerà la loro oppressione Gli emarginati: Beati! Perché ritroveranno dignità Quelli che vivono per la giustizia: Beati! Perché questi saranno soddisfatti Quelli che sono sempre pronti ad aiutare: Beati! Perché saranno sempre aiutati da Dio Quelli che sono sinceri: Beati! Saranno sempre in presenza di Dio Quanti lavorano per la felicità dell uomo: Beati! Il Padre è con loro I perseguitati per la loro fedeltà al vangelo: Beati! Perché Dio si prende cura di loro

Il materiale di questo incontro è disponibile sul sito : www.rebaoratorio.org Nella sezione Spazio Genitori.