NEL CUORE DEL DELTA, IL GIARDINO TI INCANTA E TI TENTA Matteo Sabato 29 marzo 2014 noi delle classi terze della scuola primaria di Ariano nel Polesine abbiamo visitato il Giardino Botanico di Porto Caleri. Appena siamo arrivati abbiamo fatto merenda. Con me e i miei compagni c era la maestra Barbara che controllava che ci comportassimo bene e io mi sentivo tranquillo e felice di visitare questo luogo affascinante che un po già conoscevo ( grazie alla mia mamma). Con la guida Sara abbiamo camminato sulle dune e sui ponti di legno completamente circondati da piante: prima pini e lecci, poi ginepri e la frangola. La prima tappa è stata in pineta dove Sara ci ha spiegato la differenza tra pino marittimo e pino domestico. La differenza più importante si vede nella pigna: quella del pino domestico è ovale e produce il pinolo che si può mangiare, quella del pino marittimo è più lunga e a forma di cono.. Oltre ai pini c erano anche molti olmi, qualche leccio e, nel sottobosco, tante piante di rovo, asparago pungente e asparago selvatico.
Poi abbiamo proseguito e ci siamo fermati allo stagno dove non vivono pesci ma solo anfibi come rane, rospi, raganelle e tartarughe. Qui ho visto alcune rane. Un telo circonda lo stagno e serve per lo studio degli anfibi, in particolare del pelobate fosco. Matteo dirigersi verso il bosco..ero molto emozionato perché potevo guardare la fauna e la flora del parco il percorso è iniziato con Sara al centro accoglienza per poi Ho visto molti lecci e ho scoperto che un tempo popolavano tutta la zona. Ho visto molti pini marittimi ad ombrello, con tanti aghi e pigne a terra Sulle dune ho ammirato i fiori che crescevano tra la sabbia, nelle zone umide ho notato licheni e altre erbe mi è piaciuto molto quando, sulla via del ritorno, dalla spiaggia ho ammirato di fronte a me il bosco. Insieme alla maestra e alla guida Sara abbiamo imboccato un vialetto circondato da alberi come pini marittimi, piccoli lecci e arbusti. L aria profumava di mare Su una duna la guida ci ha raccontato le storie delle piante. Ricordo quella dei lecci, cioè che l uomo aveva Stefano
tagliato tutti i lecci e aveva piantato dei pini per far da barriera al vento del mare. Ora i lecci sono cresciuti ancora, da soli e sono alti più o meno come me. Il paesaggio che mi è piaciuto di più è stato il luogo dello stagno. Si trovava in mezzo alla pineta, l acqua era verdastra e c erano tante rane molto piccole, muschi ed erba. UNA GITA A PORTO CALERI E ADDIO AI BRUTTI PENSIERI!!! Chiara C. Appena arrivati al centro accoglienza del Giardino abbiamo mangiato. In quel momento eravamo con la maestra e mi sentivo emozionata e incuriosita. il nostro percorso è iniziato dalla laguna, poi il bosco, ci siamo fermati al centro del giardino, vicino al mare e vicino alla zona dove arriva l alta marea Il panorama che ho preferito è stata la vista del mare dalla piattaforma di legno trai ginepri. Da quel punto si poteva vedere il mare limpido, calmo che mi trasmetteva una sensazione di pace, calma e serenità. Nell aria c era l odore tipico del mare e la brezza era leggera. DIVENTA ANCHE TU GUARDIANO DELLA NATURA AL GIARDINO BOTANICO DI PORTO CALERI. Matilde
I paesaggi e i panorami che ho preferito sono stati la spiaggia e la laguna. La parte di spiaggia vicina al mare era colonizzata da cespi erbacei di ruchetta di mare, nappola italiana, gramigna. La spiaggia era bellissima, c era un sole tanto luminoso e tutto era brillante proprio come se ci fossero dei brillantini. VIENI AD IMMERGERTI NELLA VERA NATURA, IMPARA E DIVERTITI SENZA PAURA! È UNA VERA BELLEZZA ANCORA INTATTA CHE NON A TUTTI È STATA DONATA Alessia. La pineta era costituita soprattutto dal pino marittimo, pino domestico e dal leccio che è un albero della famiglia delle querce. Le piante erano molto fitte e all interno della pineta c era poca luce. Sara ci ha spiegato che nel sottobosco crescevano l asparago, il rovo
la visita al Giardino è proseguita su pontili di legno, fra dune di sabbia le più alte erano rinforzate e protette dalla presenza di cespugli e sono le dune litoranee. Ogni tanto c era un avvallamento con acqua dolce. Queste zone mantengono l acqua grazie alle precipitazioni piovose che ci sono in autunno e in primavera. In questi ambienti umidi si può avvistare la tartaruga di palude, la rana, la biscia d acqua, alcuni uccelli acquatici. Ho visitato un ambiente protetto, un ambiente unico e naturale SE HAI BISOGNO DI ARIA BUONA DA RESPIRARE AL MARE DI PORTO CALERI DEVI ANDARE. Edlira Giulia Scesa dal pullman ero proprio emozionata alla vista di una immensa distesa di alberi altissimi di un verde intenso... Sara ha proseguito il suo racconto con la favolosa storia del leccio, una bellissima pianta che impiega tantissimo tempo a crescere ma è molto importante perché ferma
le gocce d aria e acqua piene di sale che arrivano dal mare quindi fa da barriera alle altre piante che altrimenti morirebbero a causa del sale... Io sono rimasta particolarmente affascinata dal panorama del mare, con la sua sabbia calda color argento e con piccole dune formate dal vento. La brezza leggera trasportava qua e là il profumo del mare. Il cielo era limpido e azzurro, il sole era alto e illuminava con i suoi raggi il mare quasi piatto che così sembrava un immensa distesa di diamanti. Quindi AL GIARDINO BOTANICO DI PORTO CALERI DEVI ASSOLUTAMENTE ANDARE SE VUOI TRASCORRERE UNA GIORNATA DAVVERO SPETTACOLARE. Petra Riflessi nello stagno