I giorni 10 e 11 aprile, con la classe 1D, abbiamo fatto un viaggio d istruzione nei pressi del Delta del Po. Questo viaggio è stato programmato per

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2 I giorni 10 e 11 aprile, con la classe 1D, abbiamo fatto un viaggio d istruzione nei pressi del Delta del Po. Questo viaggio è stato programmato per conoscere e visitare al meglio il paesaggio, il corso e la storia del fiume più importante d'italia, il Po. In questi due giorni, accompagnati da una guida, abbiamo visitato il giardino botanico, il museo regionale della bonifica del Po, l'oasi di Ca Mello e visto degli allevamenti di cozze e vongole. Per finire siamo saliti sulla motonave per ammirare e conoscere altre curiosità sul Delta del Po.

3 Giardino botanico (foto) Il territorio si è formato grazie alla sedimentazione del fiume Po e all'opera dell'uomo che ha bonificato i terreni. Il Giardino Botanico Litoraneo del Veneto è situato nella parte sud del litorale di Rosolina Mare ed è stato realizzato nel Ha una superficie di circa 24 ettari. Ci sono tre diversi sentieri: uno breve che interessa la pineta, uno intermedio che interessa tutti gli altri ambienti ed uno più lungo che interessa la zona umida d acqua salmastra. La pineta è composta da specie come il pino marittimo e il pino domestico, ha degli elementi rari quali le orchidee. Troviamo anche il leccio, caratteristico di un bosco di tipo mediterraneo, nonché l olmo, caratteristico di un bosco della Pianura Padana. C è anche il raro fiordaliso. < Indietro Avanti >

4 Sulle dune, la flora comincia ad arricchirsi di vegetazione: la gramigna delle spiagge ed il vilucchio marittimo. Ci sono poi i cespugli di sparto pungente che costituiscono una barriera al vento e permettono l accumulo della sabbia. Nelle zone più arretrate troviamo il ginepro ed ilatro tipico della macchia mediterranea. Dove la falda freatica affiora, tra le dune, la vegetazione si arricchisce di specie diverse tra cui le lische, il falasco e la cannuccia. Vivono anfibi e rettili molto interessanti a volte a rischio di scomparsa.

5 Dal 1992 è stato realizzato un percorso attrezzato attraverso l acqua salmastra. Qua troviamo la salicornia veneta. Il sentiero ha delle passerelle dove è possibile attraversare i canaletti, sul fondo dei quali, si possono osservare carpe, rane, rospi e la testuggine palustre. La flora è sommersa e ci sono molte alghe. Il pelobate fosco sembrava estinto ma dopo qualche anno, durante un giro di controllo del parco, furono avvistati alcuni esemplari che hanno ripopolato la zona. Arriva fino a 8 cm. La testuggine palustre arriva fino a cm. Ha un carapace appiattito. Vive in fossi, stagni, paludi, valli da pesca, anche con acqua salmastra, comunque in zone soleggiate per sintetizzare la vitamina D3 per favorire la crescita ossea. È minacciata dalla testuggine americana con guance rosso arancioni. < Indietro

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7 Museo regionale della bonifica del Po Nel museo regionale della bonifica di Ca Vendramin abbiamo visitato un idrovora composta principalmente da 2 macchinari molto importanti: Le caldaie Le turbine le idrovore sono degli strumenti fondamentali per la bonifica meccanizzata, infatti le abbiamo nell impianto idrovoro di ca vendramin (testato nel 1905). lo scopo di questo macchinario è quello di sollevare le acque di tutto il bacino superiore dell isola di adriano, ed immetterle nel canal veneto che a sua volta le convoglia in prossimità della foce del Po di Goro e quindi in mare. < Indietro Successivamente nel 1921 l impianto fu trasformato; con la modifica di alcune turbine che al posto di pompare l acqua come citato sopra, vennero utilizzate per la creazione di energia elettrica alimentando due piccole idrovore a m di distanza. Ma perché vennero costruite queste idrobore? Vennero costruite perché la zona del Delta del Po, fino al 1600, era un territorio paludoso; infatti il Delta del Po, come lo vediamo noi ora, non è totalmente naturale, ma parzialmente perché negli anni l uomo ha contribuito alla formazione di questo ambiente, attraverso una bonifica del territorio.

8 CALDAIE La funzione principale delle caldaie era quella di mandare in ebollizione l acqua contenuta in una cisterna così da creare vapore per il funzionamento delle turbine < indietro

9 TURBINE Le turbine, alimentate dal vapore prodotto dalle caldaie, alimentavano delle pompe per sollevare le acque del fiume Po. < indietro

10 Oasi di Ca Mello Dopo la visita del museo regionale della Bonifica, siamo andati lungo la Sacca degli Scardovari all'interno del Parco Regionale Veneto nella parte meridionale del Delta del Po. Questo posto è un'importante zona naturalistica per la conservazione della biodiversità e la sua storia è molto recente, poco più di 300 anni. L'origine del nome, a differenza degli altri posti visitati prima, Ca' Mello non deriva dal nome di una famiglia padronale del tempo passato, ma dal fatto che qui passava l'antico ramo del Po le cui cartine del tempo lo definivano "Cammello", il cui corso, snodandosi sinuosamente, formava due ampie curve che venivano associate alle gobbe di un cammello. Nel 1953, con la riforma agraria, furono assegnati a molti contadini piccoli poderi, che sono stati successivamente ingranditi con le ultime bonifiche delle valli da pesca. L Oasi di Ca Mello, rappresenta un ampia superficie (40 ettari) di interesse naturalistico. < Indietro Avanti >

11 La sua storia inizia nel 1800, quando la zona corrispondeva alla foce dell antico ramo del Po di Ca Mello e si gettava nella Sacca degli Scardovari ( la più grande sacca della foce del delta, 3mila km). Successivamente fino agli anni 60 fu interessata da vaste zone di valli da pesca, rappresentando un ambiente prezioso per flora e fauna. Dopo l alluvione del 66 le valli sono state bonificate ed il Biotopo di Ca Mello è stato conservato per scaricare le acque di bonifica delle idrovore nella Sacca, mantenendo intatta la sua importanza naturalistica. Quest'alluvione è arrivata dal mare, ha rotto gli argini della sacca ed, essendo acqua salta, ha ucciso molte piante e non da la possibilità a tutte le piante di sopravvivere, quindi una caratteristica della foce del Po è la Canna Palustre. Questo tipo di pianta è in grado di fissarsi nel terreno e costruire nuovi ambienti ed è molto importante per tante specie di animali. Fissandosi al terreno purifica il fiume che ci passa attraverso. Fa da scudo contro i venti e le intemperie. In Europa ci sono circa 486 specie di volatili di cui 80% (quasi 400) sono presenti nel delta del Po o stanziali o migranti. < Indietro

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13 Cozze e vongole Le vongole pevarasse sono le più difficili da coltivare. purificate in strutture chiamate "stabulari". In Veneto ne abbiamo circa 15/16. Vengono coltivate in orti d'acqua che si trovano in mezzo a 4 pali immersi nell'acqua e una volta raccolte, siccome le acque del Mar Adriatico sono di categoria B quindi acque pulite ma non del tutto, vanno Una volta passate per questi purificatori, possono essere commercializzate. Le cozze e le vongole italiane sono più del 90% di tutte le vongole d'europa e la loro produzione è altissima. Nella zona di Ca Mello vengono prodotte più del 20% di vongole italiane. Le cozze e vongole non hanno una grande concorrenza, ne ha di più il pesce di valle. < Indietro

14 Motonave Il giorno 11 aprile, noi, la classe 1f insieme alla classe 1d abbiamo fatto un'uscita didattica in motonave sul Delta del Po. Una guida, intanto che navigavamo, ci spiegava come vivono le persone del luogo, sfruttando il fiume, e ci ha mostrato la fauna e la flora presente in quei luoghi. Il Delta del Po è una riserva naturale protetta dall'unesco, così come la fauna e la flora che ci vive. Le specie che si ritrovano lì variano molto. Sono abituate a vivere vicino al mare, ma anche in zona boschiva perché il territorio del Delta del Po varia moltissimo. Non si è costituito del tutto da solo, infatti l'uomo ha contribuito molto nella bonifica del territorio. Comunque la sua fauna varia da: - Mammiferi - Anfibi e rettili - Pesci, molluschi - Uccelli Questi ultimi possono essere di diversi tipi, migratori o stanziali e sono sopratutto gabbiani. Quando fa molto caldo, si nutrono di uova che trovano sulle rive sabbiose. Col sole si cuociono e loro se ne cibano. < Indietro Avanti >

15 La flora invece varia da: - Formazioni boschive - Pinete - Zone umide d'acqua dolce - Licheni - Zone umide d'acqua salmastra - Dune di sabbia e scanni Succede a volte che l'acqua dolce si "mischi" con quella salata. Questo fenomeno viene chiamato cuneo salino. In pratica l'acqua dolce scivola al di sopra dell'acqua salata. Quest'ultima può arrivare anche a chilometri di distanza dal mare causando la siccità, perché quando quest'acqua evapora il sale asciuga e rende la terra sterile e arida. < Indietro