Comune di Crema. Settore Pianificazione Territoriale Ambiente. Ordinanza n. 2017/00046 del 20/02/2017

Documenti analoghi
IN TUTTA LA CITTÀ E IN 74 COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI NUVOLENTO Provincia di Brescia

OGGETTO: IL SINDACO Premesso Considerato Rilevato Premesso Premesso Premesso Considerato Considerato Rilevato Rilevato

Ordinanza n. 77 del 12/12/2016

Comune di Crema. Settore Pianificazione Territoriale Ambiente. Ordinanza n. 2017/00017 del 26/01/2017

OGGETTO: Misure temporanee per il miglioramento della qualità dell'aria ed il contrasto dell'inquinamento. IL SINDACO

Atti del Comune IL SINDACO

Direzione SERVIZI TECNICI Servizio SVILUPPO E TUTELA CITTA' Ufficio AMBIENTE E PAESAGGIO

Città di Cologno Monzese

Ordinanza sindacale. 98/2016 del 17/11/2016

COMUNE DI STEZZANO Provincia di Bergamo

COMUNE DI BAREGGIO ORDINANZA ORDINANZA DEL SINDACO. N. 8 del 26 gennaio 2017

COMUNE DI PAVIA IL SINDACO

Settore 3 Seriate, 17 novembre 2016 Servizio ambiente Ordinanza n. 82

COMUNE DI GUSSAGO PROVINCIA DI BRESCIA CORPO POLIZIA LOCALE

C O M U N E D I B O L T I E R E

Città di Cesano Maderno

Misure di limitazione per migliorare la qualità dell'aria

Registro generale delle ordinanze n. 117 del OGGETTO

Il Sindaco IL SINDACO

Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

Allegato 1 alla d.g.r., n...

IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

COMUNE DI BRESCIA Prot. n /03/N Brescia, lì

COMUNE DI VILLASANTA

COMUNE DI LOCATE DI TRIULZI PROVINCIA DI MILANO

CITTA DI VIGEVANO. Servizio Tutela Ambientale

Città di Castellanza Delibera G.C. n. 148 del

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

1. Misure per la limitazione del traffico veicolare

TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA. 7 luglio 2016

COMUNE DI PAVIA IL SINDACO

Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

Deliberazione di Giunta Comunale

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE

SEDUTA DEL 17 GENNAIO CITTÀ DI PALAZZOLO SULL OGLIO Provincia di Brescia Verbale di Deliberazione di Giunta Comunale Numero 4 del

Misure di incentivazione e di limitazione per migliorare la qualità dell'aria

Misure per la limitazione del traffico veicolare

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DELL'UNIONE N. 46 del 02/11/2016

Città di Seregno. Partecipa all adunanza il Segretario Generale MOTOLESE FRANCESCO.

A. LE PROCEDURE DI ATTIVAZIONE DELLE MISURE TEMPORANEE OMOGENEE

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO

ORDINANZA N. 526 DEL 13/12/2016. SERVIZIO Tutela dell'ambiente

ORDINANZA N. 13 IL SINDACO

*** le città Capoluogo di Provincia rappresentate dai Sindaci o loro delegati. i Comuni lombardi aderenti, rappresentanti dai Sindaci o loro delegati

PROVVEDIMENTO TARGHE ALTERNE

VERONA Limitazioni alla circolazione dal 17 ottobre 2016 al 31 marzo 2017

Città di Bollate Provincia di Milano

IL SINDACO. Visto il protocollo d intesa tra i Comuni aderenti, sottoscritto in data ;

LOMBARDIA Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

TORINO PIEMONTE. Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

COMUNE DI FIRENZE ORDINANZA DEL SINDACO

PRIA - PIANO REGIONALE DEGLI INTERVENTI PER LA QUALITÀ DELL ARIA

COMUNE DI RESCALDINA (Provincia di Milano)

Misure per la limitazione del traffico veicolare nella Regione Lombardia per l anno

Comando Polizia Locale di Avellino

COMUNE DI PAVIA IL SINDACO

Circolazione Zona Blu: ordinanza del sindaco di Siracusa

IL COMANDO DI PL INFORMA (venerdì 6 ottobre 2017)

ORDINANZA N. 4/2014 Data: 29 Gennaio 2014 Prot. n. 891 del 03/01/2014 IL SINDACO

LOMBARDIA Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

VENETO. Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale. Ultimo aggiornamento: Roma, 30 Maggio 2017

BOLZANO TRENTINO ALTO ADIGE. Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

Qualità dell aria a Verona

SETTORE PIANIFICAZIONE SVILUPPO TERRITORIALE TRASPORTI - AMBIENTE Servizio Demanio idrico e lacuale, Ambiente - Punto Energia

ORDINANZA N. 290/2016. OGGETTO: Provvedimenti urgenti per la lotta all'inquinamento atmosferico causato dal particolato PM10.

CITTA DI VENEZIA Assessorati all Ambiente, alla Mobilità e Trasporti. 29 ottobre aprile 2013

ALLEGATO 2 alla d.g.r. 3/10/16, n. 5656

COMUNE DI PRATO. Ordinanza n.3113 del 02/11/2016

DELIBERAZIONE N X / 2578 Seduta del 31/10/2014

SETTORE PIANIFICAZIONE SVILUPPO TERRITORIALE TRASPORTI - AMBIENTE Servizio Demanio idrico e lacuale, Ambiente IL SINDACO

Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

MONITORAGGIO ARIA Comune di Perugia

COMUNE DI VOLPIANO PROVINCIA DI TORINO Tel Fax SETTORE POLIZIA MUNICIPALE

COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO PROVINCIA DI PISA ORDINANZA DEL SINDACO

OGGETTO: DISPOSIZIONI URGENTI PER IL CONTENIMENTO DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL COMUNE DI RHO

Ipotesi di provvedimenti emergenziali per la riduzione di PM10 e NOX Settore Monitoraggi Ambientali ARPA Lombardia

TORINO. Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale PIEMONTE. Ultimo aggiornamento: Roma, 30 Maggio 2017

Ordinanza del Sindaco n. 134 del 12/12/2016

Qualità dell aria e riscaldamento. Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare -ISPRA

Tavolo Istituzionale Aria Milano, 18/07/2017

PIEMONTE Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

OGGETTO: MISURE TEMPORANEE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ARIA ED IL CONTRASTO ALL INQUINAMENTO LOCALE

PIANO ARIA INTEGRATO REGIONALE PAIR 2020 DAL n. 115 del 11 aprile 2017 e NUOVO ACCORDO DI BACINO PADANO

LAZIO. Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale. Ultimo aggiornamento: Roma, 30 Maggio 2017

COMUNE DI FORMIGINE Provincia di Modena

Accordo BACINO PADANO. Sottoscritto il 9 giugno 2017 tra il Ministero dell Ambiente e le Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto

PIEMONTE Piani regionali e locali - incentivi ed esenzioni Agevolazioni alla circolazione stradale

CITTÀ DI GRUGLIASCO ORDINANZA N 90 DEL 14 / 12 / 2016 IL SINDACO

Oggetto: Provvedimenti urgenti per la lotta all'inquinamento atmosferico causato dalle polveri sottili (PM 10 IL SINDACO

Comune di Osio Sotto Provincia di Bergamo

(auto) limitiamoci DAL 20 OTTOBRE 2008 AL 31 MARZO 2009 I PROVVEDIMENTI DI LIMITAZIONE DEL TRAFFICO PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELL ARIA...

Parabiago, ORDINANZA N 83

DELIBERAZIONE N X / 5656 Seduta del 03/10/2016

DELIBERAZIONE N X / 5656 Seduta del 03/10/2016

ORDINANZA N 450 DEL

COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE (Decorata con Croce al Merito di Guerra e con medaglia d Argento al Valor Militare)

Transcript:

Settore Pianificazione Territoriale Ambiente Ordinanza n. 2017/00046 del 20/02/2017 Comune di Crema Oggetto: MISURE TEMPORANEE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ARIA ED IL CONTRASTO ALL INQUINAMENTO LOCALE. ADOZIONE PROVVEDIMENTO DI 1 LIVELLO AL SUPERAMENTO PER 7 GIORNI CONSECUTIVI DEL LIMITE GIORNALIERO DI PM10 DI 50 MICROGRAMMI/M3. IL SINDACO Premesso che al fine di garantire la tutela e la protezione della salute dei cittadini e dell ambiente, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, le Città Capoluogo di Provincia e i Comuni Lombardi sono da tempo impegnati in azioni per il miglioramento della qualità dell aria attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera; Considerato che sono emerse, da parte degli Enti Locali coinvolti da fenomeni di accumulo e di aumento delle emissioni inquinanti, esigenze di interventi ulteriori, aventi carattere locale e temporaneo, rispetto alle misure strutturali già in essere, ed è quindi stato chiesto a Regione Lombardia di svolgere un ruolo di regia e coordinamento nell attuazione di tali misure temporanee locali, al fine di garantire omogeneità di interventi; Rilevato che il Protocollo d intesa tra il Ministero dell Ambiente, la Conferenza delle Regioni e Province autonome e l Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), sottoscritto a dicembre 2015, in cui sono stati definiti ulteriori impegni a tutela della qualità dell aria, prevede, in particolare, che le parti favoriscano e promuovano l attuazione di misure d urgenza omogenee e temporanee ; Premesso che per il raggiungimento delle sopraccitate finalità di contenimento dell inquinamento dell aria si è ritenuto opportuno concertare e condividere con il sistema delle autonomie locali le iniziative e le modalità attuative utili ad una migliore omogeneizzazione dei provvedimenti, mediante un protocollo di collaborazione tra le diverse istituzioni territoriali; Premesso che tale attività di concertazione e condivisione è avvenuta, in via prioritaria, tra Regione Lombardia e ANCI Lombardia, associazione che costituisce il sistema della rappresentanza di Comuni, Città Metropolitane ed enti di derivazione comunale; Premesso che il protocollo è poi esteso a Città Metropolitana di Milano, che può svolgere un ruolo di coordinamento territoriale in attuazione dei principi di collaborazione e sussidiarietà in materia di tutela della qualità dell aria, in armonia con quanto previsto dalla Legge Regionale n. 24/06, nonché ai Comuni capoluogo di provincia che possono, allo stesso modo, svolgere il ruolo di coordinamento territoriale dei Comuni, al fine di una loro adesione e conseguente attivazione delle misure definite; Considerato che ai fini della costruzione di una procedura di attivazione di ulteriori misure locali e temporanee si individua il PM10 quale inquinante da monitorare in quanto presenta le maggiori criticità per il rispetto dei valori limite stabiliti dalle norme;

Considerato che il Protocollo prevede che le misure temporanee omogenee a carattere locale si attuano previa emanazione delle ordinanze sindacali da parte dei competenti Comuni aderenti; Rilevato che le misure previste dal Protocollo si attivano, con articolazione provinciale, per i Comuni aderenti appartenenti agli Agglomerati e alle zone A e B, in caso di superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (pari a 50 microgrammi/m3), calcolato quale media aritmetica dei valori registrati dalle stazioni di rilevamento attive con dati disponibili appartenenti al programma di valutazione, posizionate sul territorio delle singole province. Rilevato che il Protocollo prevede che i dati, monitorati e validati da ARPA Lombardia, siano messi a disposizione quotidianamente da Regione Lombardia attraverso un applicativo pubblicato sul sito istituzionale di Regione Lombardia. L applicativo riporterà la media per provincia dei dati di PM10 rilevati quotidianamente dalle stazioni del programma di valutazione posizionate negli Agglomerati e nelle zone A e B, il numero di giorni di superamento del limite giornaliero, la mappa dei Comuni aderenti, lo stato di attivazione delle misure temporanee e il rientro nei limiti. Rilevato che Regione Lombardia con deliberazione di Giunta Regionale n. X/5656 del 3 ottobre 2016 ha approvato lo schema del suddetto Protocollo di collaborazione con ANCI Lombardia, ARPA Lombardia e gli Enti Locali riportante le misure temporanee per il miglioramento della qualità dell aria ed il contrasto all inquinamento locale nonché lo schema di classificazione ambientale dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa ; Dato atto che ANCI Lombardia ha a sua volta approvato le linee di indirizzo del protocollo di collaborazione nella seduta del Consiglio Direttivo del 5 settembre 2016 e lo schema di protocollo nell'ufficio di presidenza del 3 ottobre 2016; Richiamata la Deliberazione di Giunta Comunale n. 2016/00552 del 16/12/2016 avente ad oggetto Adesione al protocollo di collaborazione tra Regione Lombardia, Anci Lombardia, Arpa Lombardia ed Enti Locali per l attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell aria ed il contrasto all inquinamento locale ; Visti gli artt. 6 e 7 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n 285 e s.m.i. Nuovo Codice della Strada ; Vista la Legge Regionale 11 dicembre 2006, n 24 recante "Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell ambiente"; Viste le DGR n. 7635 dell 11 luglio 2008 e DGR n. 2578 del 2014 del 31 ottobre 2014; Vista la DGR n. X/5656 del 3 ottobre 2016; Visto il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa. Visto l art. 50 del Testo Unico sull'ordinamento degli Enti Locali adottato con Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267; ORDINA su tutto il territorio del Comune di Crema, dal 21 febbraio 2017, verificato il superamento del limite giornaliero di PM10 di 50 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (9 giorno dal primo superamento) dall acquisizione ufficiale del dato regionale come meglio specificato in premessa (8 giorno), l entrata in vigore delle seguenti misure definite di 1 livello:

a) Applicazione delle limitazioni all utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel di cui alla DGR n. 7635 dell 11 luglio 2008 e alla DGR n. 2578 del 31 ottobre 2014 1. In aggiunta ai suddetti divieti, verranno applicate le seguenti misure: a.1) per tutte le tipologie di veicoli già limitate in modo strutturale dalle DD.G.R. n. 7635/08 e n. 2578/14 dalle 7.30 alle 19.30 nelle giornate dal lunedì al venerdì, escluse quelle festive infrasettimanali, il divieto di circolazione è esteso alle giornate di sabato, domenica e festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30. Sono mantenute le stesse deroghe ed esclusioni previste dalle limitazioni strutturali invernali di cui alla D.G.R. 2578/14; a.2) divieto di circolazione agli autoveicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico in grado di garantire un valore di emissione del particolato almeno pari al limite fissato per lo standard Euro 4 nelle seguenti fasce orarie: - autoveicoli per il trasporto persone dalle ore 09.00 alle ore 17.00 - autoveicoli per il trasporto cose dalle ore 07.30 alle 09.30 Sono mantenute le stesse deroghe ed esclusioni previste dalle limitazioni strutturali invernali di cui alla D.G.R. 2578/14 con l aggiunta dei veicoli speciali definiti dall art. 54 lett. f), g) e n) del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n 285 e s.m.i. Nuovo Codice della Strada ; Elenco veicoli derogati Sono esclusi dal fermo della circolazione: veicoli elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri; veicoli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione; veicoli alimentati a gasolio, dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa; veicoli di interesse storico o collezionistico ai sensi dell articolo 60, comma 4, del d.lgs. 285/1992 ei veicoli con piu di vent anni e dotati dei requisiti tecnici previsti dall articolo 215 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Federation Internationale des Vehicules Anciens (FIVA), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla FIVA o da associazioni in possesso di equipollente riconoscimento regionale; veicoli classificati come macchine agricole di cui all art. 57 del d.lgs. 285/92; motoveicoli e ciclomotori dotati di motore a quattro tempi anche se omologati precedentemente alla direttiva n. 97/24/CEE del Parlamento Europeo e del consiglio del 17 giugno 1997, relativa a taluni elementi o caratteristiche dei veicoli a motore a due o tre ruote, cosiddetti euro 0 o pre Euro 1; 1 Le DGR n. 7635 dell 11 luglio 2008 e n. 2578 del 31 ottobre 2014 prevedono le seguenti modalità di limitazione della circolazione: AUTOVEICOLI: nelle giornate dal lunedì al venerdì, escluse quelle festive infrasettimanali, dalle 7.30 alle 19.30, non possono circolare: - gli autoveicoli a benzina Euro 0 (anche detti pre-euro 1); - gli autoveicoli diesel (cioè alimentati a gasolio) Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (omologati ai sensi della direttiva 91/542/CEE, o 96/1/CEE, riga B, oppure omologati ai sensi delle direttive da 94/12/CEE a 96/69/CE ovvero 98/77/CE). MOTOVEICOLI: - per motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0, è vigente fermo permanente della circolazione in tutte le zone del territorio regionale (A1, A2, B, C1 e C2), da lunedì a domenica, dalle 00,00 alle 24,00; - per motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 1, è previsto il fermo della circolazione nelle giornate dal lunedì al venerdì, escluse quelle festive infrasettimanali, dalle 7.30 alle 19.30; AUTOBUS M3 del Trasporto Pubblico Locale (TPL): è vigente il fermo permanente degli autobus M3 di classe Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel, da lunedì alla domenica dalle 00.00 alle 24.00 su tutto il territorio regionale.

veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo a servizio di finalita di tipo pubblico o sociale, di seguito specificati: - veicoli, motoveicoli e ciclomotori della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza, delle Forze Armate, del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della Croce rossa italiana, dei corpi e servizi di Polizia municipale e provinciale, della Protezione Civile e del Corpo Forestale; veicoli di pronto soccorso sanitario; - scuola bus e mezzi di trasporto pubblico locale (TPL) fatto salvo quanto gia disciplinato per i veicoli di categoria M3 con d.g.r. 15/06/2007, n. 4924, con d.g.r. 27/12/2007, n. 6418 e con d.g.r. 29/07/2009, n. 9958; - veicoli muniti del contrassegno per il trasporto di portatori di handicap ed esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso; - autovetture targate CD e CC. Sono altresi derogati dal fermo della circolazione i seguenti veicoli: veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilita, individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro, che svolgono servizi manutentivi di emergenza; veicoli dei commercianti ambulanti dei mercati settimanali scoperti, limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio e viceversa; veicoli degli operatori dei mercati all ingrosso (ortofrutticoli, ittici, floricoli e delle carni), limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il proprio domicilio al termine dell attivita lavorativa; veicoli adibiti al servizio postale universale o in possesso di licenza/autorizzazione ministeriale di cui alla direttiva 97/67/CE come modificata dalla direttiva 2002/39/CE; veicoli blindati destinati al trasporto valori, disciplinati dal decreto del Ministero dei Trasporti n. 332 del 3 febbraio 1998; veicoli di medici e veterinari in visita urgente, muniti del contrassegno dei rispettivi ordini, operatori sanitari ed assistenziali in servizio con certificazione del datore di lavoro; veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie in grado di esibire relativa certificazione medica; veicoli utilizzati dai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro; veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero; veicoli con a bordo almeno tre persone (car pooling); veicoli delle autoscuole utilizzati per le esercitazioni di guida e per lo svolgimento degli esami per il conseguimento del le patenti C, CE, D, DE ai sensi dell art. 116 del Decreto legislativo 285/1992; veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione. b) Riduzione di 1 grado centigrado del valore massimo delle temperature dell aria nelle unità immobiliari di cui all art. 4, c.1, lett. b) del D.P.R. n. 412/1993 e nei locali interni di esercizi commerciali appartenenti alla categoria E.5 di cui all art. 3 del D.P.R. n. 412/1993, passando da 20 C a 19 C con tolleranza di 2 C. Per quanto concerne le disposizioni di cui al punto b) fanno eccezione gli edifici rientranti nelle categorie di cui all art. 3 del medesimo D.P.R. di seguito indicate: - E.1(3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari - E.3 edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili: ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani o disabili nonché le strutture protette per l assistenza ed il recupero dei tossicodipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali e a centri per anziani - E.6 edifici adibiti ad attività sportive: E.6(1) piscine, saune e assimilabili; E.6(2) palestre e assimilabili; E.6(3) servizi di supporto alle attività sportive; - E.7 edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili, ivi compresi gli asili nido.

c) Divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato 2 alla D.G.R. n. 5656/2016 ed allegato alla presente. I parametri individuati in Allegato 2 ai fini della classificazione ambientale, quali: rendimento dell apparecchio e concentrazioni di particolato primario, carbonio organico totale, ossidi di azoto e monossido di carbonio, sono indicati dal costruttore dell impianto a biomassa legnosa nella Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali o nell Attestato di Certificazione. Laddove tali documenti non fossero presenti all atto di acquisto, i costruttori metteranno a disposizione l informazione anche tramite il proprio sito internet. d) Divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d artificio, scopo intrattenimento, etc ), di combustioni all aperto. Non è consentita alcuna deroga; e) Divieto generalizzato ed esteso per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso; f) Divieto di spandimento dei liquami zootecnici. Non è consentita alcuna deroga. g) Adozione di tutti gli accorgimenti necessari mirati al contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera, tra cui la limitazione all uso di dispositivi che, al fine di favorire l'ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali interni di esercizi commerciali appartenenti alla categoria E.5 di cui all art. 3 del D.P.R. n. 412/1993 e conseguentemente a mantenere chiuse le porte. AVVERTE CHE l inosservanza delle misure di cui al punto a) sarà punita ai sensi dell art. 6 e dell'art. 7, comma 13 bis, del D.Lgs. 285/92 e s.m.i. con una sanzione pecuniaria amministrativa da euro 164,00 a euro 663,00 fatti salvi gli aggiornamenti previsti dall art. 195, comma 3, del medesimo D.Lgs. 285/92; l inosservanza dei restanti divieti e prescrizioni di cui alle lettere b), c), d), e), f) sarà punita, salvo diversa disposizione di legge, ai sensi dell art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000 con una sanzione pecuniaria amministrativa fino ad un massimo di euro 500,00, con applicazione dell art. 16 della Legge 689/1981; i veicoli derogati e comunque non soggetti ai divieti della presente ordinanza sono tenuti al rispetto delle discipline viabilistiche vigenti sul territorio del Comune di Crema, la cui violazione sarà sanzionata ai sensi del D. Lgs. 30 aprile 1992 n 285 e s.m.i. (Nuovo Codice della Strada). AVVISA CHE Le misure adottate di 1 livello sono sospese al verificarsi della condizione di due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m 3 con acquisizione del dato al 3 giorno da parte del sistema di rilevamento di ARPA Lombardia e conseguente sospensione delle misure adottate dal 4 giorno. La presente Ordinanza diverrà immediatamente esecutiva con la pubblicazione all Albo Pretorio e ne sarà data ampia diffusione mediante il sito internet comunale, comunicati stampa ai quotidiani, e con ogni mezzo a disposizione. Gli organi di Polizia Stradale cureranno l'osservanza delle presenti prescrizioni coadiuvato, se del caso, da tecnici abilitati. Avverso il presente provvedimento è ammesso: - ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia entro i termini previsti dal D. Lgs. n 104/2010 e s.m.i.;

- ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199. Tutti i termini di impugnazione decorrono dalla pubblicazione del presente provvedimento all albo pretorio. 20/02/2017 IL SINDACO Stefania Bonaldi