ZANUTTA SPA SETTORE SOLAI PREFABBRICATI 26/05/2017 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI 1
SOLAI DAL 1960 Il settore produttivo nasce nel 1960 a Sacile, con il solaio tipo Varese. Nel corso degli anni successivi l azienda ha attraversato varie e crescenti fasi di espansione, con l obiettivo sempre puntato all evoluzione, attraverso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative e tecnicamente avanzate. Vista la crescente domanda, da una produzione prettamente manuale si è passati ad una automatizzazione, in grado di garantire la piena soddisfazione del mercato. Oggi Zanutta Produzione è in grado di fornire varie tipologie di solaio, nel rispetto delle vigenti normative tecniche e in tema di sicurezza. ZANUTTA 2
ZANUTTA 3
COS E UN SOLAIO? Si definiscono solai quelle strutture bidimensionali piane caricate ortogonalmente al proprio piano, con prevalente comportamento resistente monodirezionale con il compito di assolvere alla sicurezza statica al fine di ripartire i carichi sulle travi perimetrali della struttura di elevazione dell'edificio ZANUTTA 4
TIPOLOGIE DI SOLAI PRODOTTE DA ZANUTTA SPA TRAVETTO TRALICCIATO TIPO BAUSTA PANNELLO IN LATEROCEMENTO TIPO EUROSOLAIO LASTRE PREDALLES In commercio solai a travetti precompressi lastre precompresse alveolari a pannello, ecc ZANUTTA 5
TRAVETTO TRALICCIATO BAUSTA 6
SOLAIO BAUSTA Solaio a travetti tralicciati UNI EN 15037-1:2008 Il solaio a travetti tralicciati, abbinando la maneggevolezza alla flessibilità compositiva, trova largo impiego nella realizzazione di orizzontamenti e coperture in strutture per l edilizia civile, sociale e coperture a falde inclinate, nonché negli interventi di ristrutturazione. ZANUTTA 7
I vantaggi connessi all utilizzo del Travetto Traliccito: - possibilità di coprire planimetrie aventi forme articolate; - massima flessibilità su tutte le lunghezze; - facile intonacabilità della superficie dell intradosso in laterizio; - adattabilità dal punto di vista statico, con la possibilità di ottenere nervature resistenti in direzione ortogonale del solaio e sezioni maggiorate agli appoggi. 8
La struttura del travetto tralicciato e costituita da un fondello in laterizio, avente base di 12 cm, altezzadi 4 cm e spessore di 1 cm, riempito con calcestruzzo avente una resistenza caratteristica R ck superiore a 30 N/mm2. Nel fondello viene posizionata l armatura: quella di base e costituita da un traliccio elettrosaldato di altezza pari a 12.5 cm, costituito da 2 o 5 inferiori, da 1 o 7 superiore e da due greche continue o 5 poste lateralmente; esso garantisce una perfetta continuità tra travetto tralicciato e getto integrativo. 9
FPC DI FABBRICA La prima fase consiste nella separazione automatica dei fondelli e nel loro posizionamento automatico sulla linea di alimentazione; il numero di fondelli allineati è variabile in funzione della lunghezza richiesta per il travetto 10
11
TRAVETTO TRALICCIATO Ogni travetto viene marchiato mediante spruzzatura automatica di inchiostro al passaggio dei fondelli. Successivamente, i tralicci e l eventuale armatura aggiuntiva interna al travetto vengono posizionati su un dispositivo esterno al carosello, dal quale un sistema di pinze automatiche li preleva e li dispone all interno del fondello; il fondo così predisposto avanza fino alla stazione di getto della malta con benna superiore fissa, collegata all impianto di betonaggio. 12
TRAVETTO TRALICCIATO Il travetto passa attraverso un sistema di spazzole per la pulizia di materiale depositato esternamente al fondello ed il costipamento della malta avviene tramite passaggio lungo una stazione vibrante. Il travetto trasla al limite della linea di produzione e passa su una rulliera di prestoccaggio. A questo punto si procede allo sbanco con pinze elettromeccaniche, mediante l aggancio in 6 punti su ogni singolo traliccio, ed alla realizzazione delle cataste. BAUSTA 13
TRAVETTO TRALICCIATO Le cataste vengono trasportate tramite muletto nella zona di stoccaggio, dove la successiva sosta garantisce la completa maturazione del getto ed il definitivo controllo della qualità dei manufatti. BAUSTA 14
MOVIMENTAZIONE E CONSEGNA 15
POSIZIONAMENTO RETE ELETTROSALDATA E FERRI A NEGATIVO 16
GETTO IN OPERA Allo scopo di rendere solidali i vari elementi costituenti il solaio, e necessario prevedere una soletta superiore di calcestruzzo gettato in opera, a carico dell impresa, di spessore non inferiore a 4 cm. Salvo diverse indicazioni, tale getto integrativo deve essere eseguito con conglomerato avente resistenza caratteristica R ck 30 N/mm2, accuratamente vibrato, in modo che siano garantiti l avvolgimento delle armature e l aderenza al fondello in laterizio; a tale scopo si consiglia l uso di cementi che diano limitato ritiro del calcestruzzo, una confezione con rapporto acqua/cemento intorno a 0.6, eventualmente additivato con fluidificanti, e l utilizzo di una granulometria appropriata, limitando il diametro massimo dell inerte a 12 mm. L armatura supplementare a momento negativo e l eventuale armatura inferiore aggiuntiva devono essere posizionate al momento del getto, in corrispondenza ai tralicci. 17
PANNELLO EUROSOLAIO 18
EUROSOLAIO BARBIERI Pannello tralicciato in c.a. UNI EN 15037-1:2008 Il solaio a sezione mista cemento-laterizio tipo Eurosolaio è costituito da travetti prefabbricati con alleggerimento in polistirolo resi solidali da uno strato di calcestruzzo vibrato. Grazie alle sue caratteristiche intrinseche, si presta ad essere utilizzato nell edilizia residenziale per la realizzazione di solai di medie dimensioni con sovraccarichi di tipo civile. L Eurosolaio risulta essere l unico solaio prefabbricato in latero-cemento con armatura metallica all intradosso, posizionata perpendicolarmente alle armature longitudinali che, collegate fra loro, configurano un telaio atto a sopportare eventuali azioni sismiche e carichi verticali concentrati (es. tramezze). 19
I vantaggi connessi all utilizzo dell Eurosolaio: - Sicurezza nella posa in opera - rapidità e facilità di posa in opera; - ridotto numero di sostegni e rompi tratta; - elevato isolamento termico-acustico; - riduzione dei rischi legati alla movimentazione in cantiere. 20
LASTRE PREDALLES 21
SOLAIO PREDALLES Solaio a lastre tralicciate UNI EN 13747:2005 Il solaio a lastre tralicciate, abbinando una notevole riduzione dei tempi di esecuzione in cantiere ad una rilevante flessibilità compositiva, trova largo impiego nella realizzazione di orizzontamenti in strutture per l edilizia civile, sociale e commerciale, quali ad esempio autorimesse, vuoti sanitari, scantinati. 22
I vantaggi connessi all utilizzo delle lastre tralicciate: - rapidità e facilità di posa in opera; - possibilità di coprire planimetrie aventi forme articolate, realizzando manufatti sagomati e forati su misura; - molteplicità di utilizzo, realizzando manufatti con lunghezze fino a 14 m; - garanzia di resistenza al fuoco per tempi di esposizione elevati; - planarità dell intradosso; - adattabilità dal punto di vista statico; - durabilità del manufatto. 23
LASTRE PREDALLES La struttura e costituita da una lastra in calcestruzzo, di spessore variabile da 4 a 7 cm, avente una resistenza caratteristica R ck superiore a 30 N/mm2; le caratteristiche fisico-meccaniche del conglomerato vengono controllate statisticamente nel Laboratorio presente nello Stabilimento. Completamente inglobata nella suola di calcestruzzo vi e la rete elettrosaldata composta da tondini longitudinali e trasversali, di diametro e passo variabili; lo standard di produzione prevede una rete di diametro 5.25 mm con maglia 19x25 cm. La lastra e irrigidita da tralicci elettrosaldati generalmente di altezza pari a 12.5 cm, costituiti da 2 o 5 inferiori, da 1 o 7 superiore e da due greche continue o 5 poste lateralmente; essi inoltre garantiscono una perfetta continuita tra getto prefabbricato e getto integrativo. Il manufatto e completato da elementi di alleggerimento costituiti da blocchi in polistirolo (molto leggero e facilmente adattabile a richieste di geometrie particolari), disposti parallelamente alle nervature; in alternativa, possono essere utilizzate interposte in laterizio. 24
FPC DI FABBRICA Sinteticamente la produzione si articola secondo le seguenti fasi: pulizia e oliatura dei casseri metallici per mezzo di un apposita macchina posa dei fermagetti e delle gabbie preconfezionate getto e vibrazione del calcestruzzo 25
PREPARAZIONE GABBIE Preliminarmente le reti di confezione sono tagliate a misura, o composte mediante sovrapposizione, successivamente su di esse viene posizionato e fissato il traliccio elettrosaldato. In questa fase viene attaccato un cartellino di identificazione del cliente riportante anche la posizione della lastra nella struttura. Le barre d armatura aggiuntive, atte ad assorbire i momenti positivi, vengono collocate sulla rete elettrosaldata e distribuite con uniformità sull intera larghezza della lastra, per i solai monolitici, in corrispondenza dei tralicci delle nervature per i solai alleggeriti. 26
POSIZIONAMENTO SUI CASSERI Le armature così preparate vengono stoccate in una prima zona di lavorazione; successivamente in una seconda, adiacente alla prima, vengono posizionate sopra a casseri metallici fissi per la produzione dei manufatti in calcestruzzo. Il copriferro tra rete elettrosaldata e lembo inferiore è garantito da appositi distanziatori. 27
GETTO E MATURAZIONE Il getto del calcestruzzo avviene tramite una macchina distributrice volumetrica che elimina le operazioni manuali di distribuzione e livellamento; Successivamente per alcuni secondi si effettua la vibrazione del banco. In condizioni normali, dato l esiguo spessore della lastra, la maturazione del calcestruzzo raggiunge limiti tali da permettere la scasseratura e lo stoccaggio già 20 ore dopo il getto. Nel periodo invernale, giacché l impianto è collocato all esterno, per favorire l indurimento si procede con maturazione a vapore. A maturazione ultimata le lastre vengono tolte dai casseri mediante funi adeguatamente lunghe o utilizzando un bilancino autoequilibrante e trasportate dalla gru nella zona di stoccaggio, fino al raggiungimento della completa maturazione del getto ed il definitivo controllo della qualità del manufatto. 28
MOVIMENTAZIONE IN CANTIERE 29
STOCCAGGIO E TRASPORTO La catasta di lastre, posizionata sopra appositi bancali o morali e creata con elementi aventi lunghezza decrescente dal basso verso l alto, deve essere posizionata lontano da zone di passaggio, su terreno compatto ed orizzontale (tolleranza 5 cm / 5 m), e deve arrivare al massimo ad un altezza di 2.50 m. Successivamente il trasporto in cantiere. 30
GETTO IN OPERA 31
PRODOTTI CERTIFICATI Tutte le attività del settore produttivo di Zanutta Spa sono regolate da sistema qualità integrato, strutturato e certificato in accordo con la norma UNI EN ISO 9001:2015. Tutti i nostri prodotti sono marcati CE in conformità alle Direttive Internazionali (UNI EN 13747:2005, UNI EN 15037-1:2008, UNI EN 15050:2007) 32
ETICHETTA CE 33
APPROCCIO PRATICO ALLA PROGETTAZIONE PREDIMENSIONAMENTO PROBLEMI AL TAGLIO AUTOPORTANZA RESISTENZA AL FUOCO CORREE 34
PREDIMENSIONAMENTO Tipologia di solaio Altezza totale del solaio >1/25 della luce di calcolo, indicativamente 1/22-23 Solaio travetto: Altezza alleggerimento (pignatta) 12, 16, 20, 24, 28 cm Cappa 4-6 cm (consigliato min 5 cm per consentire la sovrapposizione della rete di ripartizione) Eurosolaio Altezza alleggerimento in polistirolo maggiore di 10 cm Cappa 4-6 cm (consigliato min. 5 cm) Lastra Spessore lastra compresa tra 4 e 6 cm (verifica REI) Altezza del polistirolo: qualsiasi Traliccio standard oppure altezza 9.5, 16.5, 20.5 cm Cappa 4-8 cm (consigliato min. 5 cm) FADALTI SPA 35
PROBLEMI AL TAGLIO confronto fra i valori del taglio resistente con i valori del taglio di calcolo (taglio resistente) Vrd>Ved (taglio agente) Qualora in prossimità degli appoggi Vrd<Ved Fascia piena o semipiena max 50 cm Allargamento della nervatura Travetto binato Armatura a taglio (ferri piegati, staffe, arm. a greca, tralicci) Aumento del Rck del calcestruzzo Scarsa utilità la pignatta ribassata FADALTI SPA 36
AUTOPORTANZA In determinate circostanze vi può essere la necessita di non poter puntellare il solaio in fase di getto ad esempio: Lastre a copertura di canali Viadotti in acciaio-cls con lastra uso cassero e sbalzo Difficoltà di puntellazione per presenza di attività già esistente Vuoti sanitari In tal caso il traliccio dovrà essere in grado di sopportare il peso proprio del solaio in fase di getto La verifica sarà fatta a compressione sul traliccio superiore e sulla staffa tenendo conto dell instabilità FADALTI SPA 37
RESISTENZA AL FUOCO Resistenza al fuoco: capacità di un elemento di conservare, per un periodo di tempo stabilito, la richiesta stabilità e/o tenuta e/o isolamento termico, e/o ogni altra prestazione attesa definita in una prova di resistenza al fuoco normalizzata. Capacità portante (R): capacità di un elemento o di una struttura di sostenere determinate azioni durante la pertinente prova di resistenza al fuoco. Capacità di compartimentazione (RE o REI): capacità di un elemento di separazione esposto al fuoco su una sola faccia, di impedire il passaggio di fiamme e gas caldi o l apparire di fiamme sulla faccia non esposta e di limitare ad un determinato valore il passaggio di calore, per un tempo prestabilito durante una specifica esposizione al fuoco ES. REI 90 FADALTI SPA 38
RESISTENZA AL FUOCO Verifica sperimentale, analitica o tabellare Normativa di riferimento: Decreto del Ministro dell Interno del 16 febbraio 2007 Allegato D Metodo tabellare (in particolare la tabella D5 rif. Solai alleggeriti) parametri: altezza minima del solaio e copriferro inoltre Lastra: sfoghi per le sovrapressioni Travetti: intonaco sp. min. 2 cm FADALTI SPA 39
CORREE (nervature trasversali di ripartizione) La funzione della correa è quella di ridistribuire trasversalmente i carichi e contenere lateralmente l effetto lastra Si possono realizzare sopra la lastra o nei solai in laterizio con la pignatta ribassata o meno E opportuno inserirle quando la luce del solaio è elevata, in presenza di carichi concentrati, luci differenti affiancate o diverse condizioni di vincolo delle strutture portanti Per il calcolo dell armatura M=ql 3 /80 FADALTI SPA 40
LABORATORIO PROVE Forno microonde Stufa a ventilazione forzata Setacciatore elettromagnetico per prova granulometrica Setacci 22,4 a 0,063 mm 41
LABORATORIO PROVE Vasca maturazione provini in calcestruzzo 42
LABORATORIO PROVE Pressa per prova resistenza a compressione del calcestruzzo a 28 gg Dimensione provino: 15x15x15 cm Rottura minimo 300 Kg/cm2 quindi 67,5 t 43
NORME COMPORTAMENTALI PER LA SICUREZZA E DPI grazie a tutti 44