Laboratorio di monitoraggio Cavone

Documenti analoghi
Laboratorio di monitoraggio Cavone

Laboratorio di monitoraggio Cavone

Laboratorio di monitoraggio Cavone

Laboratorio di monitoraggio Cavone

LABCAVONE: UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE MISE REGIONE - OPERATORI

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI CASTELFIORENTINO (AGGIORNAMENTO: Ore del 25/10/2016)

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI

Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC)

TERREMOTO IN ABRUZZO Aprile 2009

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI

Sismicità storica e recente in Val d Agri

Evento sismico in provincia di Reggio Emilia del 25 Gennaio 2012 ore 09:06, M4.9

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI ACCUMOLI (AGGIORNAMENTO: Ore del 24/08/2016)

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 27/12/ /01/2011 (data emissione 04/01/2011)

Comunicato sul terremoto avvenuto il 12/5/2015 alle 04:02:50 (ora locale) in zona Vidor/Farra di Soligo/Valdobbiadene (TV)

Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del :51:20 UTC; versione del ore 08:30:19 UTC.

Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del :18:05 UTC; versione del ore 22:42:54 UTC.

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 23/08/ /08/2010 (data emissione 31/08/2010)

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Luglio 2012

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Gennaio 2013

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 18/09/ /09/2017 (data emissione 26/09/2017)

Bollettino di Sorveglianza Settimanale CAMPI FLEGREI

Alcune note sulla sequenza sismica della Val di Taro (giugno- luglio 2014)

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Aprile 2012

Bollettino di Sorveglianza Settimanale CAMPI FLEGREI

Bollettino di Sorveglianza Settimanale CAMPI FLEGREI

Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del :40:17 UTC; versione del ore 11:27:08 UTC.

Sismicità indotta da attività antropiche in Italia

Laboratorio di Sismologia COMUNICATO RSNI/RSLG

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Relazione di dettaglio: Rieti Mw 6.0 del :36:32 UTC; versione del ore 04:26:02 UTC.

Rete Sismometrica Provinciale Rete Rilevamento Emissioni Gas Radon

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei

Premessa. Dati di Scenario. Scenario di Danno dell Edilizia Residenziale

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 05/06/ /06/2017 (data emissione 13/06/2017)

ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA

INduced Seismicity in Italy: Estimation, Monitoring, and seismic risk mitigation

Relazione Evento Sismico Provincia di Palermo del 13 Aprile 2012 delle ore 08:21 Italiane

ISCHIA. Bollettino di Sorveglianza FEBBRAIO Sezione di Napoli OSSERVATORIO VESUVIANO

La Geotermia a Basso Impatto Ambientale

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Maggio 2012

Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32

Il forte temporale osservato a Trento nella giornata del 5 luglio 2004

CARATTERIZZAZIONE ED UTILIZZO DELLA RISORSA GEOTERMICA NEL BACINO PADANO. Fabio Carlo Molinari Luca Martelli

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

Il contributo di Assomineraria al Laboratorio Cavone

Situazione meteorologica

Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore Internal technical Report

MONITORAGGIO MESE DI DICEMBRE 2012 Fonte: Osservatorio Unioncamere sulla mediazione e la conciliazione

Stato di funzionamento delle reti

Terremoti emiliani del 20 e del 29 maggio 2012 Programma di microzonazione sismica Ordinanza del Commissario delegato n.

Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, Modena - Tel Fax

Stato di funzionamento delle reti

B o l l e t t i n o I S N e t I r p i n i a S e i s m i c N e t w o r k

Decreto Legislativo 29 settembre 1999, n. 381 "Istituzione dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia,

INDAGINE IDROGEOLOGICA

Stato di funzionamento delle reti

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Stato di funzionamento delle reti

Caso II: Modellazione della generazione di fessurazioni e riattivazione delle faglie dovuta all estrazione di fluidi dal sottosuolo (Wuxi, China)

Terremoti in Toscana Anno 2015

Procura della Repubblica

Campagna di monitoraggio della Qualità

Report mensile: MARZO 2013

Analisi preliminare delle risorse geotermiche in Emilia-Romagna

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Varese

Analisi meteorologica mensile. agosto agosto 2017 Lago di Calaita (Efisio Siddi)

REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016)

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Como

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA

Geo Tecnologie s.r.l.

PROGETTO ANNALI METEO-MAREOGRAFICI

Lo stoccaggio di Bordolano: verifiche, controlli e prescrizioni di sicurezza

Sequenza sismica di Amatrice

Introduzione. In particolare il comma 10 riporta:

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 18/08/ /08/2014 (data emissione 26/08/2014)

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016.

Localizzazione di una esplosione

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO. sono concentrati in alcuni comuni della provincia creando i cosiddetti distretti

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Bergamo

SEQUENZA SISMICA IN ITALIA CENTRALE INCONTRO CON IL COMMISSARIO ERRANI DEL ASPETTI SIMOTETTONICI DA COMPLETARE

ISCHIA. Bollettino di Sorveglianza AGOSTO Sezione di Napoli OSSERVATORIO VESUVIANO

Analisi meteorologica mensile. luglio luglio 2017 Lago delle Piazze e Lago di Serraia (Efisio Siddi)

PREMESSA MONITORAGGIO QUALITÀ DELL ARIA. Descrizione della rete fissa di monitoraggio della qualità dell aria

Proposta preliminare per una nuova zonazione sismogenetica dell Appennino settentrionale e aree limitrofe

Il terremoto di riferimento: la sequenza, storia sismica, pericolosità

RAPPORTO EVENTI TEMPORALESCHI TRA 09 E 10 LUGLIO 2011

SISTEMA DI MONITORAGGIO SPERIMENTALE DEL FRONTE GLACIALE DEL GHIACCIAIO DI PLANPINCIEUX

4.2 Strà-Marinasco-La Spezia (SP)

Analisi meteorologica mensile. giugno giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi)

PREMESSA FASE 0 MONITORAGGIO 1.0

Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013

Il monitoraggio dell estrazione di CO 2 in Toscana

ANALISI DELLA SISMICITA NATURALE ED INDOTTA DELLA VAL D AGRI REGISTRATA DA UNA RETE SISMICA TEMPORANEA AD ALTA DENSITA

All. B.19 (R) All. B1.12 (R) di ricarica IN CORPO CIRCA 22ARIAL BOLD

Transcript:

Laboratorio di monitoraggio Cavone Sulla base dell accordo per la prima applicazione delle Linee Guida del 23/07/2014 è stata elaborata la presente nota per valutare in modo preliminare gli eventi sismici registrati in data 8, 9 e 17 aprile 2016 presso l area di Mirandola-San Possidonio-Medolla. In particolare, sono di seguito raccolte le informazioni rese disponibili dalla rete di monitoraggio microsismico locale e dall Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), per la localizzazione dell epicentro e la verifica della distanza rispetto ai pozzi della concessione e al giacimento di Cavone. Secondo le informazioni disponibili sul sito web INGV http://cnt.rm.ingv.it/, è stato registrato un evento sismico in data 17/04/2016 alle ore 17:48 UTC (19:48 ora locale) con epicentro ad oltre 5 km a NE dall abitato di Mirandola (si veda Figura 1). L Istituto ha valutato, con i dati messi disposizione al momento dalla Rete Sismica Nazionale, una Magnitudo (ML) pari a 2,4, di Coordinate: 44,91 N, 11,14 E e con profondità stimata pari a 2,0 chilometri. Figura 1 Ubicazione dell evento sismico del 17/04/2016 come localizzato dalla Rete Sismica Nazionale INGV 1

Prendendo invece in considerazione le informazioni ricavate dalla rete microsismica di Cavone e accuratamente elaborate, in data 08/04/2016, 09/04/2016 e 17/04/2016 sono stati rilevati tre eventi microsismici, descritti dai seguenti parametri: data 08/04/2016, ore 13:48 UTC (ore 15:48 ora locale), coordinate della localizzazione 44,8818 N, 11,05512 E, Magnitudo locale 2,1, Profondità 5,4 km; data 09/04/2016, ore 11:03 UTC (ore 13:03 ora locale), coordinate della localizzazione 44,8911 N, 10,9480 E, Magnitudo locale 1,5, Profondità 4,7 km; data 17/04/2016, ore 17:48 UTC, (ore 19:48 ora locale), coordinate della localizzazione 44,8428 N 11,1033 E, Magnitudo locale 2,2, Profondità 5,2 km. Sulla base delle indicazioni delle Linee Guida sui monitoraggi predisposte dal Gruppo di Lavoro istituito dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), gli eventi registrati dalla rete microsismica locale risultano ubicati all interno del cosiddetto Dominio Interno di rilevazione (DI), che per il giacimento di Cavone si estende fino alla superficie, per una fascia di raggio 5 Km che contorna il margine del giacimento posto a circa 3 chilometri di profondità (datum di campo: 2.900 m s.l.m.). L ubicazione degli eventi sismici registrati è indicata in Figura 2 (planimetria) e Figura 3 (sezioni schematiche). Come anticipato, si osserva che questi si collocano all interno del Dominio Interno di rilevazione. Si fa altresì notare che l evento del 17/04/2016, registrato dalla rete microsismica locale e dalla rete INGV, secondo le informazioni acquisite da quest ultima ricade all esterno del Dominio Interno di rilevazione. 2

Figura 3 - Sezioni schematiche tracciate in direzione Ovest-Est (sopra) e Nord-Sud (sotto) riportante l ubicazione degli ipocentri degli eventi dell 8, 9 e 17 aprile 2016 rispettivamente di ML 2,1, 1,5 e 2,2 rispetto al Dominio Interno di rilevazione. Si noti che, nella sezione N-S, l evento localizzato da INGV appare all interno del DI soltanto per questioni di prospettiva. Si ribadisce infatti che l evento del 17/04 localizzato da INGV ricade all esterno del Dominio Interno. 3

Prendendo in considerazione i valori soglia puramente indicativi riportati nelle Linee guida e premesso che questi devono essere definiti ed esplicitati nel Documento di Gestione Operativa del Monitoraggio caso per caso per ogni concessione, anche in funzione delle caratteristiche sismotettoniche dell area di attività, i valori di Magnitudo locale (rispettivamente pari a 2,1, 1,5 e 2,2) registrati dalla rete microsismica di Cavone ricadrebbero nel primo e terzo caso nel livello di attivazione 1 (livello di attenzione, con 1,5 < M max 2,2) e nel secondo nel livello di attivazione 0 (M max 1,5). Le azioni corrispondenti al livello di attivazione 1 (livello di attenzione) sono pertanto state intraprese in accordo a quanto specificato nelle suddette Linee guida. E stata condotta un analisi di dettaglio dei dati di produzione ed iniezione, considerando come intervallo temporale rappresentativo il mese antecedente agli eventi in oggetto, ovvero il periodo compreso tra il 08/03/2016 ed il 17/04/2016. Sono stati dapprima analizzati i valori di produzione di olio ed acqua nel periodo considerato (espressi in metri cubi/giorno, Figura 4); il grafico evidenzia che le attività estrattive nel mese hanno mantenuto un andamento parzialmente costante, con riduzione delle portate di olio ed acqua dovute alla manutenzione di alcuni pozzi, effettuata nella seconda metà di marzo. Nello specifico, le variazioni dei valori di produzione di olio nelle date menzionate sono dell ordine di alcune decine di metri cubi e la corrispondente variazione nella produzione dell acqua di strato associata è sempre proporzionale alla produzione di olio. Infatti, il rapporto tra i volumi di acqua di strato ed i volumi totali di fluidi prodotti giornalmente (il cosiddetto di water cut) registrato attualmente nel giacimento di Cavone rimane pressoché invariato nel periodo in esame. Figura 4 Andamento dei valori di produzione di olio ed associata acqua di strato, nel periodo compreso tra il 08/03/2016 ed il 17/04/2016. 4

Sono poi stati presi in considerazione, nel medesimo intervallo temporale, i volumi reiniettati (con dettaglio giornaliero e valore totale mensile, espressi in metri cubi/giorno in Figura 5a) ed i valori di pressione (espressi in bar) registrati alla testa del pozzo Cavone 14 per ciascun ciclo di reiniezione (Figura 5b). Come si può osservare, i volumi di acqua reiniettati presentano come di consueto un andamento discontinuo: i cicli di funzionamento del pozzo Cavone 14 nel periodo in esame sono pari a 4 giorni (durante i quali la portata nominale pari a 600 metri cubi/giorno viene raggiunta soltanto il secondo o terzo giorno di attività), seguiti da cicli di fermata della durata di 3-4 giorni. La pressione di reiniezione segue, per analogia, l andamento delle portate, raggiungendo il proprio valore massimo al termine di ciascun ciclo iniettivo: questi si attestano sempre tra i 174 ed i 177 bar, nel periodo considerato. I volumi di reiniezione analizzati nel periodo 08/03/2016-17/04/2016, così come le pressioni, trovano ampia corrispondenza con i medesimi valori relativi al quadriennio 2009-2012, come esplicitato all interno del documento On the potential for induced seismicity at the Cavone Oilfield: analisys of geological and geophysical data, and geomechanical modelling 1. 1 Il documento, elaborato da un team di 6 professori statunitensi di fama intenzionale e pubblicato il 16/07/2014 nell ambito del Laboratorio Cavone, rappresenta l aggiornamento dello studio di giacimento così come stabilito dal Protocollo Operativo siglato da MISE, Regione Emilia Romagna e Società Padana Energia con il patrocinio di Assomineraria. Il citato studio di giacimento è disponibile in versione integrale all indirizzo http://labcavone.it/it/notizie/allegato al rapporto del 16 luglio 2014 studio di giacimento. 5

a) b) Figura 5 a): volumi reiniettati (dettaglio giornaliero e valore cumulativo, espressi in metri cubi/giorno) e, b): valori di pressione (espressi in bar) misurati alla testa del pozzo Cavone 14, nel periodo compreso tra il 08/03/2016 ed il 17/04/2016. Si evidenzia inoltre che gli epicentri dei microsismi in esame (ML 2,1, 1,5 e 2,2) si collocano a distanze rispettivamente pari a 7,0, 2,2 e 11,3 km dal pozzo di reiniezione Cavone 14. Al fine di rilevare immediatamente variazioni del numero e della frequenza degli eventi sismici nell intorno del giacimento, la magnitudo e distribuzione spaziale, i tecnici della Società, in coordinamento con i tecnici MISE, hanno comunque seguito costantemente le rilevazioni e analizzato i dati per una stima accurata della localizzazione e della magnitudo di eventuali ulteriori eventi. 6

Oltre agli eventi dell 8, 9 e 17 aprile 2016, la rete INGV ha registrato altre scosse al di fuori del Dominio Interno (come evidente in Figura 6). Si precisa che anche il microsisma del 17/04/2016, unico evento registrato da entrambe le reti, secondo la localizzazione INGV ricade al di fuori del Dominio Interno di rilevazione (come visibile nel dettaglio riportato in Figura 2 e Figura 3). Secondo le informazioni disponibili sul sito web INGV http://cnt.rm.ingv.it/, gli eventi registrati hanno le seguenti caratteristiche: data 08/04/2016, ore 10:02 UTC (ore 12:02 ora locale), coordinate della localizzazione 44,9320 N, 11,2420 E, Magnitudo locale 2,4 (Comune di Mirandola), Profondità 6,5 km data 09/04/2016, ore 07:45 UTC (ore 09:45 ora locale), coordinate della localizzazione 44,9410 N, 11,1860 E, Magnitudo locale 2,0 (Comune di Mirandola), Profondità 8,5 km data 12/04/2016, ore 12:00 UTC (ore 16:00 ora locale), coordinate della localizzazione 44,94 N, 11,282 E, Magnitudo locale 2,8 (Comune di Bondeno), Profondità 10,2 km; data 12/04/2016, ore 22:17 UTC (ore 00:17 del 13/04 ora locale), coordinate della localizzazione 44,9450 N, 11,2270 E, Magnitudo locale 2,1 (Comune di Mirandola), Profondità 2,4 km; data 13/04/2016, ore 07:35 UTC (ore 09:35 ora locale), coordinate della localizzazione 44,89 N, 11,30 E, Magnitudo locale 1,8 (Comune di Bondeno), Profondità 10,3 km; data 15/04/2016, ore 03:52 UTC (ore 05:52 ora locale), coordinate della localizzazione 44,49 N, 10,73 E, Magnitudo locale 2,2 (Comune di Sassuolo), Profondità 30,3 km; data 15/04/2016, ore 12:22 UTC (ore 14:22 ora locale), coordinate della localizzazione 44,91 N, 11,28 E, Magnitudo locale 2,2 (Comune di Bondeno), Profondità 8,2 km; data 17/04/2016, ore 17:48 UTC (19:48 ora locale), coordinate della localizzazione 44,91 N, 11,14 E, Magnitudo locale 2,4 (Comune di Mirandola), Profondità 1,5 km; data 20/04/2016, ore 11:10 UTC (13:10 ora locale), coordinate della localizzazione 44,914 N, 11,267 E, Magnitudo locale 2,1 (Comune di Mirandola), Profondità 5,7 km. 7

Figura 6 Ubicazione epicentrale degli eventi registrati da INGV, al di fuori del Dominio Interno di rilevazione L ubicazione degli epicentri, insieme alle considerazioni già esposte in merito all ordinarietà delle operazioni di estrazione e reiniezione (considerate sia in termini volumetrici che di pressione esercitata alla testa del pozzo) avvenute a Cavone nel recente passato, non evidenziano correlazioni tra le attività produttive e l accadimento di tali eventi. La frequenza degli eventi della sequenza sismica del periodo 08/04 17/04, la distribuzione dei relativi epicentri (nella maggior parte dei casi localizzati nell alto ferrarese), le profondità ipocentrali (che nel caso dell evento del 15/04/16 raggiungono anche i 30 km di profondità) ed i valori di Magnitudo locale, risaltano piuttosto le ben note caratteristiche sismogenetiche dell area. In considerazione delle argomentazioni sopra esposte ci sono le condizioni per il rientro nelle condizioni di ordinarietà (livello di attivazione 0). 8