D.G. Agricoltura. 16 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 17 settembre 2015

Documenti analoghi
2 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 25 settembre 2014

4 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 30 settembre 2016

PROGRAMMA TRIENNALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONCERNENTE IL MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELL APICOLTURA

DELIBERAZIONE N IX / 2207 Seduta del 14/09/2011

Fondo di Riserva per la definizione delle partite pregresse ;

STRALCIO AZIONE A ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI APICOLTORI

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

14880 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 8 DELIBERAZIONE 15 febbraio 2010, n. 132

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE AGRICOLTURA 16 dicembre 2015, n.728

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Delibera della Giunta Regionale n. 21 del 26/01/2015

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO AGRI COLTURA 3 dicembre 2014, n. 428

PROPONE di approvare il bando e relative procedure di partecipazione per accedere ai benefici previsti dal Programma

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/

Anno XL - N Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/ n Filiale di Varese

SCHEDA BANDO PSR CALABRIA : APICOLTURA

DELIBERAZIONE N X / 6197 Seduta del 08/02/2017

in G.U. n. 195 del 20/8/2004 sommario note Id.883 CIRC MINPAF 8_04 Pag: 1

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

Identificativo Atto n. 351 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

Attuazione del Regolamento (UE) n. 1308/2013 e

SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO, AGRICOLTURA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 14 novembre 2011, n. 965

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 42 ) Delibera N.1111 del

Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Servizio Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 febbraio

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o agricolt u ra, turism o, forma zi on e e la v or o Politiche agricole e della pesca - Settore

REGIONE PIEMONTE BU33S2 20/08/2015

Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. N del

Attuazione del Regolamento (CE) n 1234/07 e

GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N.8 AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 8 AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 19 ) Delibera N.948 del

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ALLEGATO N 1 ALLA DELIBERAZIONE N. 10/ 8 DEL

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

Attuazione del Regolamento (CE) n 1234/07 e

Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. N 222 del 19/01/2011. OGGETTO: Reg. CE 1698/ PSR Calabria : Misura

Parte I N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO

BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 10 ottobre 2013 A) CONSIGLIO REGIONALE C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia

A relazione del Presidente Chiamparino:

Repertorio: Decreti del Dirigente - Organismo pagatore classif.: VI/5. rep. / data: vedi segnatura.xml allegati: 1

vista la D.G.R. 22 ottobre 2001, n di approvazione delle istruzioni operative;

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

VISTA la L.R. n. 12 del 02/03/1996 e successive modifiche ed integrazioni concernente la Riforma dell organizzazione Regionale ;

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N. 788 IN DATA 01/03/2013

7056 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

Regione Umbria Giunta Regionale

SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO, AGRICOLTURA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA AREA DI COORDINAMENTO CULTURA SETTORE BENI CULTURALI

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

Servizio Sviluppo dell offerta e disciplina di settore Cdr Determinazione n del 23 dicembre 2013

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO

REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N.8 Agricoltura e Risorse Agroalimentari SETTORE N.3

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 137 del

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Venerdì 30 settembre 2016 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE BELVEDERE KATIA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Richiamati: - la L.R. n. 3/99 che all art. 61 stabilisce la modalità di attuazione delle funzioni delegate per il sostegno alle esportazioni e all

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag.

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Reg. (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune;

DECRETO N Del 13/05/2015

SETTORE AUTORITA' DI GESTIONE FEASR. INTERVENTI PER LA COMPETITIVITA' DELLE IMPRESE AGRICOLE

P.O. Basilicata FSE Asse B - "Occupabilità" - Approvazione Avviso Pubblico " Formazione degli addetti al settore forestale"

AZIONI A SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI DEGLI OPERATORI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 FEBBRAIO 2010, N. 175

L Operazione si pone l obiettivo di favorire l accesso di giovani agricoltori qualificati nel settore agricolo e il ricambio generazionale.

DECRETO N. 979 Del 01/02/2017

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60)

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA PIANEA ELENA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEGLI SCAMBI

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 1 DEL 2 GENNAIO 2006

Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE Area: AFFARI GENERALI

Transcript:

16 Bollettino Ufficiale D.G. Agricoltura D.g.r. 11 settembre 2015 - n. X/4022 Piano annuale per la concessione dei contributi nel settore delle produzioni apistiche - Campagna 2015/2016 (d.g.r. n. 4848/2013) LA GIUNTA REGIONALE Visti: il reg. CE n. 1234/2007 relativo all organizzazione comune dei mercati agricoli, che abroga il reg. CE n. 797/2004 del Consiglio, mantenendo in vigore gli atti comunitari adottati in base al Regolamento medesimo, e istituisce una serie di misure dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, nell ambito di programmi apicoli triennali; il reg. CE n. 917/2004, modificato dal reg. CE n. 768/2013, recante modalità di applicazione del reg. CE n. 797/2004, che prevede che le azioni dei programmi apistici possano essere adattate durante gli esercizi annuali e che le stesse devono essere integralmente eseguite entro il 31 agosto dell anno successivo all apertura dell esercizio finanziario (16 ottobre di ogni anno); il d.m. Mipaaf 23 gennaio 2006 di attuazione dei regolamenti comunitari sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell apicoltura; la d.g.r. n. 4848 del 13 febbraio 2013 «Regolamento CE 1234/2007, disposizioni speciali relative al settore dell apicoltura. Approvazione del programma regionale apicolo triennale 2014 2016»; il reg. CE n. 1308/2013 relativo all organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, che abroga il citato reg. CE 1234/2007, disponendo che i programmi pluriennali adottati anteriormente al 1 gennaio 2014 continuano a essere disciplinati dalle pertinenti disposizioni del reg. CE 1234/2007 medesimo fino alla loro scadenza; in particolare l art. 211 del citato reg. CE 1308/2013, che dispone che la disciplina degli Aiuti di Stato non si applica ai pagamenti concessi dagli Stati membri in forza e in conformità delle misure previste dal regolamento medesimo, finanziate, in tutto o in parte, dall Unione; Considerato che il citato dm Mipaaf 23 gennaio 2006 agli artt. 6 «Compiti di pertinenza delle amministrazioni partecipanti», e 7 «Compiti di pertinenza degli organismi pagatori competenti» stabilisce che: le Regioni definiscono i criteri per l ammissibilità dei soggetti richiedenti e le modalità applicative dei programmi apistici, in particolare facendo riferimento a criteri di rappresentatività riguardo all individuazione delle associazioni beneficiarie; gli organismi pagatori competenti provvedono alla predisposizione della modulistica e di un manuale delle procedure istruttorie e dei controlli, nonché all erogazione dei finanziamenti; Considerato che l articolo 108 del regolamento CE 1234/2007 dispone la partecipazione finanziaria della Commissione Europea nella misura del 50% delle spese sostenute dagli stati membri e che il CIPE ha previsto che la quota parte di cofinanziamento del Programma Nazionale sia coperta da fondi nazionali, a valere sul Fondo di rotazione di cui alla L. 183/1987 per tutto il periodo di applicazione di detto regolamento; Visto il Decreto direttoriale Mipaaf dell 15 luglio 2015, relativo alla ripartizione dei finanziamenti per l annualità 2015/2016 per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, che assegna alla Regione Lombardia l importo di 501.310,00, di cui il 50% a carico del FEAGA e il 50% a carico del Fondo di rotazione di cui alla citata L. 183/1987; Ritenuto di integrare tale disponibilità finanziaria con risorse regionali pari a 65.580 la cui copertura finanziaria è assicurata a carico dei capitoli: 16.01.203.4936 per 42.943; 16.01.203.7058 per 22.637; del bilancio regionale; Considerato che il Programma triennale di cui alla d.g.r. 4848/2013 prevede la definizione di Piani annuali di attuazione, che stabiliscono le azioni finanziabili, le modalità e i criteri per la concessione dei contributi sulla base delle risorse finanziarie assegnate dal Mipaaf; Richiamato il decreto ministeriale del 26 settembre 2008 n. 3458, che ha riconosciuto l Organismo Pagatore Regionale della Lombardia, ai sensi del regolamento (CE) 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 e del regolamento (CE) 885/2006 della Commissione del 21 giugno 2006, per gli aiuti finanziati a carico del FEAGA e del FEASR; Ritenuto da parte del Dirigente della Struttura Organizzazioni Comuni di Mercato e Distretti agricoli: di proporre l approvazione del «Piano annuale di attuazione delle misure per migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell apicoltura 2015-2016» (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto), a valere sull esercizio finanziario FEAGA 2016, che individua le azioni finanziabili ed i criteri per la concessione dei contributi previsti dal regolamento CE 1234/07 a favore del settore apistico, per una spesa di 566.890,00, di cui 501.310,00 a carico del FEAGA e del Fondo di rotazione di cui alla citata L. 183/1987, e 65.580,00 a carico del bilancio regionale; di demandare a OPR Lombardia la definizione delle tempistiche di presentazione delle domande e la predisposizione della modulistica per l applicazione del piano regionale, nonché la stesura del manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni; Sentito il parere delle Associazioni apistiche lombarde attraverso opportune consultazioni; Fatte proprie le motivazioni sopra citate e ritenuto pertanto di approvare il «Piano annuale di attuazione delle misure per migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell apicoltura 2015-2016»(allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto); Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA recepite le premesse: 1. di approvare il «Piano annuale di attuazione delle misure per migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell apicoltura 2014-2015» (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto), a valere sull esercizio finanziario FEAGA 2016, che individua le azioni finanziabili ed i criteri per la concessione dei contributi previsti dal regolamento CE 1234/07 a favore del settore apistico, per una spesa di 566.890,00; 2. di dare atto che della spesa complessiva di 566.890,00, l importo di 501.310,00 è a carico del FEAGA e del Fondo di rotazione di cui alla citata L. 183/1987, mentre il restante importo di 65.580,00 è a carico del bilancio regionale a valere per euro 42.943 sui capitolo 16.01.203.4936 e per euro 22.637 sul capitolo 16.01.203.7058 del bilancio 2015; 3. di demandare a OPR Lombardia la definizione delle tempistiche di presentazione delle domande e la predisposizione della modulistica per l applicazione del piano regionale, nonché la stesura del manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni; 4. di dare atto che l erogazione dei suddetti contributi compete all Organismo Pagatore Regionale della Regione Lombardia; 5. di demandare a successivi atti del Dirigente competente eventuali modifiche di natura tecnica che si rendessero necessarie; 6. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché la pubblicazione ai sensi dell articolo 26 d. lgs 33/2013. II segretario: Fabrizio De Vecchi

Bollettino Ufficiale 17 ALLEGATO A PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE DELLE MISURE PER MIGLIORARE LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELL APICOLTURA 2015-2016 Il presente piano annuale attua le azioni regionali per il miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell apicoltura, ai sensi del programma triennale 2014-2016 previsto dal reg. CE 1234/2007. Il piano individua le misure oggetto di sostegno finanziario nella campagna 2015-2016 e la ripartizione delle risorse ad esse destinate, sentite le associazioni dei produttori apistici, e a seguito della disponibilità finanziaria resa nota dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, pari a 501.310, cui si somma l importo di 65.580 di fonte regionale. Le misure attivate sono finalizzate: al sostegno della competitività materiale delle aziende, al miglioramento la capacità imprenditoriale degli apicoltori, alla salvaguardia della salute degli alveari. Esse prevedono il sostegno alle seguenti azioni: 1) assistenza tecnica, sia diretta in azienda, sia mediante azioni informative, per il supporto agli apicoltori nella tutela del patrimonio apistico. L azione comprende la partecipazione alle attività di monitoraggio e sorveglianza promosse da Regione Lombardia o altri Enti; 2) lotta alla varroasi e patologie dell alveare; 3) ammodernamento di macchine e attrezzature per l apicoltura nomade. Le azioni finanziate, il riparto delle risorse destinate a ciascuna azione e le relative aliquote di aiuto sono riportate in tabella 1 Piano finanziario 2015-2016. L OPR Lombardia, ai sensi del dm Mipaaf 23 gennaio 2006, è competente per la predisposizione del Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni, nonché per l erogazione dei finanziamenti. In funzione delle domande pervenute, OPR può effettuare una compensazione tra le diverse Azioni e Sottoazioni, finalizzata al pieno utilizzo delle risorse a disposizione del Piano annuale. Le compensazioni si effettuano primariamente tra Sottoazioni nell ambito della singola Azione. A livello di Azioni sarà seguito il seguente ordine di priorità: 1. Azione C 2. Azione B 3. Azione A AZIONE A - ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI APICOLTORI SOTTOAZIONE a.1.2 AGGIORNAMENTO DEI TECNICI SOTTOAZIONE a.2 SEMINARI SOTTOAZIONE a.4 - ASSISTENZA TECNICA ALLE AZIENDE CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA ASSOCIAZIONI DI PRODUTTORI APISTICI Possono presentare domanda di contributo le organizzazioni di produttori del settore apistico e le loro unioni, le associazioni di apicoltori, le cooperative e i consorzi di apicoltori, che abbiano sede legale in Regione Lombardia, operino a livello regionale con una rappresentanza significativa di apicoltori in almeno 4 province lombarde, abbiano tra le finalità statutarie l attività di assistenza e divulgazione tecnica ai propri associati e siano in possesso dei seguenti requisiti: a) associno almeno 50 imprenditori apistici con sede legale in Lombardia, in possesso di partita IVA e di un numero minimo di 40 alveari per le aziende con sede legale nei comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di Montagna o all interno delle Aree Natura 2000 1, ovvero di 90 alveari, se la sede legale è in altre zone, desunti dalle denunce del 2015 ai Servizi Veterinari di Regione Lombardia, o dalla media delle denunce 2013-2014-2015 in caso di rilevanti perdite di patrimonio apistico; b) rappresentino almeno 20.000 alveari, sulla base delle denunce del 2015 ai Servizi Veterinari di Regione Lombardia; c) ai fini dell azione a.4, dispongano di personale qualificato, in possesso di uno dei seguenti requisiti documentabili: Laurea in Scienze Agrarie, Medicina Veterinaria, Scienze Naturali, Biologia, Perito Agrario, Agrotecnico e titoli di studio equiparati o dispongano di tecnici con almeno 3 anni di documentata esperienza di assistenza tecnica e divulgazione nell ambito dell attività apistica, fermo restando che per i tecnici neoassunti il possesso dell idoneo titolo di studio è obbligatorio. Sottoazione a1.2 - AGGIORNAMENTO DEI TECNICI Tipologie di intervento La sottoazione a.1.2 sostiene la partecipazione dei tecnici incaricati nell ambito dell azione a.4 a seminari o convegni, in Italia o all estero, incentrati sulle tematiche oggetto dell assistenza tecnica. Spese ammissibili costo dell iscrizione (laddove l iscrizione sia a titolo oneroso, la partecipazione deve essere comprovata da attestato nominale), rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio, per i tecnici partecipanti. Massimale di contributo Ogni associazione non può richiedere un contributo superiore alle risorse destinate alla Sottoazione, indicate in tabella 1. 1 I relativi elenchi sono pubblicati sul sito www.opr.regione.lombardia.it

18 Bollettino Ufficiale Sottoazione a.2 - SEMINARI Tipologia di intervento La sottoazione a.2 sostiene l organizzazione di seminari sulle tematiche collegate con l assistenza tecnica e la ricerca sulle problematiche specifiche del settore apistico. I seminari comprendono incontri, relazioni, conferenze della durata minima di 3 ore e massima di 16 ore su 2 giorni, per un minimo di 20 partecipanti. Spese ammissibili 1. Compenso per i relatori fino ad un massimo di 100/ora, al lordo delle ritenute di legge; 2. rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio, secondo i parametri successivamente specificati; 3. affitto dei locali e delle attrezzature, massimo 400 per mezza giornata, 800 per la giornata intera; 4. supporti informativi e pubblicizzazione: fino a 2.000 per ogni iniziativa Massimale di contributo Ogni associazione regionale non può richiedere un contributo superiore alle risorse destinate alla Sottoazione, indicate in tabella 1. Sottoazione a.4 - ASSISTENZA TECNICA ALLE AZIENDE Tipologia di intervento L attività di assistenza tecnica è finalizzata a incrementare la professionalità degli apicoltori, aderenti o meno all Associazione, sia professionali che amatoriali. L attività del tecnico si svolge presso le aziende apistiche, la sede dell associazione, o altre sedi, in funzione della tipologia di servizio, e contempla l utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione. Essa persegue i seguenti obiettivi: 1) diffondere l utilizzo di buone norme di tecnica apistica e favorire l applicazione delle acquisizioni più recenti in materia di allevamento delle api e tecnologia di trattamento del miele; 2) aggiornare gli apicoltori sulla legislazione di settore e sugli andamenti del mercato; 3) assicurare il coordinamento tra apicoltori, ASL ed Enti di ricerca, al fine di favorire un efficace azione di prevenzione e lotta delle patologie dell alveare, una scelta razionale e un corretto uso dei presidi da impiegare; 4) partecipare alle iniziative di monitoraggio e sorveglianza istituite a salvaguardia degli alveari lombardi. Spese ammissibili Tecnici apistici Costo lordo rendicontabile comprensivo degli oneri fiscali, sociali e previdenziali, unicamente legati all attività dei tecnici ed effettivamente sostenuti dall Associazione beneficiaria, e di eventuali altri costi diretti e indiretti legati alla forma contrattuale prescelta, fino ad un massimo di 40.000 per ciascun tecnico impiegato a tempo pieno e con contratto di durata annuale. La spesa sostenuta per i contratti di prestazione occasionale non può superare il 20% del totale ammesso per l attività di assistenza tecnica. Spese sostenute dall Associazione per la realizzazione di prove di campo, quali acquisto di attrezzature e affitto/acquisto di alveari o famiglie di api, e per lo svolgimento dell attività del tecnico, quali acquisto di dispositivi di protezione individuale o altre attrezzature, fino a un massimo del 5% del totale ammesso per l attività di assistenza tecnica. Specifiche comuni di spesa per l Azione A Spese Generali Sono ammissibili fino a un massimo del 5% dell importo ammesso per l intera Azione A. Fino al 2% di tale importo non devono essere documentate in fase di rendicontazione. In caso di percentuale superiore, tutte le spese devono essere documentate. Spese di viaggio - Le spese di viaggio sono ammissibili dietro presentazione dei documenti giustificativi in originale (biglietti mezzi di trasporto, pedaggi autostradali, ricevute parcheggi e taxi); esse devono essere indicate nel prospetto mensile del tecnico, così come specificato nel manuale OPR; - nel caso di utilizzo del mezzo proprio è ammessa un indennità chilometrica pari a 0,35 /km; - per l attività di assistenza tecnica alle aziende sono ammessi a rendicontazione soltanto viaggi dei tecnici incaricati effettuati sul territorio regionale. Spese per vitto e alloggio - La spesa deve essere documentata tramite fattura o ricevuta fiscale contenente le generalità del contraente e del fruitore; - se la trasferta ha una durata compresa fra le 8 e le 12 ore, è ammessa una spesa massima di 25 per un pasto; - per le trasferte di durata superiore alle 12 ore, è ammessa una spesa massima di 50 per due pasti e 80 per il pernottamento. Spese non ammissibili Non sono ammissibili le voci spesa elencate nell allegato 2 del decreto Mipaaf del 23 gennaio 2006 e riportate nel manuale OPR per l OCM miele. CRITERI DI RIPARTO Nel caso in cui le risorse disponibili siano sufficienti a finanziare tutte le domande ammesse, sono erogati a contributo gli importi ammessi in sede di istruttoria tecnica. Qualora le risorse disponibili siano insufficienti a finanziare tutte le domande ammesse, l Organismo Pagatore Regionale definisce un riparto sulla base dei punteggi assegnati come di seguito illustrato. Il riparto, con riferimento all importo di risorse allocato per l azione A, sarà direttamente proporzionale al punteggio conseguito. A seguito di tale riparto le associazioni, in sede di rendicontazione, potranno rimodulare il peso delle Sottoazioni all interno del programma complessivo d interventi per l azione A. Ai fini del riparto è attribuito il punteggio di:

Bollettino Ufficiale 19-0,1 punti per ogni socio in possesso di partita IVA e di un numero minimo di alveari, determinato sulla base delle denunce alla data di presentazione della domanda, presentate ai servizi veterinari di regione Lombardia, pari a 40 per le aziende con sede legale nei comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di Montagna e nelle Aree Natura 2000, ovvero pari a 90 per i produttori con sede legale in altre zone; - 0,001 punti per ogni alveare rappresentato, documentato sulla base delle denunce di possesso degli alveari alla data di presentazione della domanda, presentate ai servizi veterinari di regione Lombardia, dei soci in possesso di partita iva e con un numero di alveari non inferiore a 20. Per la determinazione del punteggio le province responsabili dell istruttoria verificano l effettiva adesione dei soci all associazione apistica e la presenza della delega dell apicoltore all associazione ad operare nella Banca Dati Regionale. Il punteggio finale attribuito ai fini della determinazione del riparto viene arrotondato alla seconda cifra decimale. AZIONE B. LOTTA ALLA VARROASI E PATOLOGIE DELL ALVEARE Sottoazione b.3 ACQUISTO DI ARNIE CON FONDO A RETE CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA Possono accedere i Produttori apistici singoli in possesso dei seguenti requisiti: essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nella sezione speciale del registro delle imprese della CCIAA; avere un numero minimo di 40 alveari per le aziende con sede legale in comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di Montagna e nelle Aree Natura 2000, ovvero di 90 per le aziende con sede legale negli altri territori, con riferimento alle denunce di possesso degli alveari del 2015. avere il fascicolo aziendale a SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia). Tipologia di intervento e spese ammissibili Spese per l acquisto di arnie con fondo a rete, comprensive di relativi accessori, fino ad un massimo di 100 /arnia; Entità degli aiuti e della spesa La quota di aiuto è pari al 60% della spesa ammessa, e la spesa ammissibile (IVA esclusa) per beneficiario è minimo 2.000 e max. 10.000. Criteri di riparto Fare riferimento a quanto previsto per l Azione C, salvo dove non pertinente (nomadismo). AZIONE C. RAZIONALIZZAZIONE DELLA TRANSUMANZA SOTTOAZIONE c.2 - ACQUISTO ATTREZZATURA PER L ESERCIZIO DEL NOMADISMO CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA Possono accedere i Produttori apistici singoli che esercitano il nomadismo in possesso dei seguenti requisiti: essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nella sezione speciale del registro delle imprese della CCIAA; avere un numero minimo di 40 alveari per le aziende con sede legale in comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di Montagna e nelle Aree Natura 2000, ovvero di 90 per le aziende con sede legale negli altri territori, con riferimento alle denunce di possesso degli alveari del 2015. avere il fascicolo aziendale a SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia). Tipologia di intervento e spese ammissibili c.2.2: spese per l acquisto di macchine per la movimentazione degli alveari (muletti, motocarriole, bancali o gabbie per il nomadismo apistico, gru, cassoni scarrabili, sponde idrauliche), il costo di istallazione di gru, cassoni scarrabili e sponde idrauliche, e relative spese di collaudo quando previste, sistemi per il monitoraggio e la gestione telematica degli alveari, comprensivo del software applicativo (sono esclusi l acquisto di elaboratori elettronici, palmari etc.). Entità degli aiuti La quota di aiuto è pari al 50%. Entità della spesa ammissibile a contributo (IVA esclusa): Spesa minima: 3.000 Spesa massima: 16.000 Criteri di riparto Qualora, a seguito di istruttoria, le risorse disponibili siano insufficienti a soddisfare il fabbisogno delle domande ammesse, l Organismo Pagatore Regionale definisce una graduatoria sulla base dei seguenti punteggi: Per domande su Azione b.3 e/o c.2.2: - 0,01 per ogni alveare oltre il limite minimo, fino ad un punteggio massimo di 4; - 2 per produttori di età inferiore ai 40 anni, secondo quanto specificato nel Manuale OPR; - 0,5 per produttori qualificati IAP, secondo quanto specificato nel Manuale OPR ; - 0,5 per produttori iscritti all elenco regionale degli operatori biologici; - 1 per produttori la cui azienda ha sede legale nei comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di Montagna; - 2 per produttori che hanno avviato l attività apistica da tre anni o meno e non hanno mai richiesto il finanziamento sulle azioni B) e C); - 2 punti per produttori che sono stati ammessi ma non finanziati nell ultima campagna. Per domande su Azione b.3-0,5 per produttori soggetti a furti di alveari nel corso del 2015, documentati da denuncia alle Autorità competenti;

20 Bollettino Ufficiale MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E RENDICONTAZIONE Le modalità di presentazione delle domande di contributo, i documenti da allegare, la modulistica, gli adempimenti dei beneficiari, le scadenze nonché l attività istruttoria ed i termini per la rendicontazione e la liquidazione dei contributi sono stabiliti con decreto dell Organismo Pagatore Regionale, nell apposito Manuale delle Procedure, dei Controlli e delle Sanzioni. CONTROLLI L attività di accertamento amministrativo e di controllo in loco è svolta dalle strutture individuate dal Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell OCM miele, adottato dall Organismo Pagatore Regionale della Regione Lombardia. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO La Direzione Generale Agricoltura, anche in collaborazione con la Direzione Generale Sanità UO Veterinaria, coordina incontri periodici con i tecnici delle Associazioni apistiche, al fine di valutare l efficacia delle azioni finanziate e di favorire il confronto sulle problematiche emergenti del settore, anche per orientare la programmazione delle misure di sostegno a favore del comparto apistico.

Bollettino Ufficiale 21 TABELLA 1 RIPARTO FINANZIARIO CAMPAGNA 2015-2016 AZIONE Sottoazione Spesa massima ammissibile Cofinanziamento pubblico (%) Finanziamento pubblico Quota FEAGA Quota nazionale quota regionale Beneficiari a) Assistenza tecnica Associazioni di produttori aggiornamento tecnici a.1.2 11.111,11 90 10.000,00 5.000,00 5.000,00 0,00 seminari a.2 25.000,00 100 25.000,00 12.500,00 12.500,00 0,00 assistenza tecnica alle aziende a.4 418.122,22 90 376.310,00 188.155,00 188.155,00 0,00 b) Lotta alla varroasi acquisto arnie con fondo a rete b3 192.633,33 60 115.580,00 35.000,00 35.000,00 45.580,00 Apicoltori singoli c) Razionalizzazione della transumanza acquisto macchine attrezzature e materiali per il nomadismo c.2.2 80.000,00 50 40.000,00 10.000,00 10.000,00 20.000,00 Apicoltori singoli TOTALE GENERALE 726.866,66 566.890,00 250.655,00 250.655,00 65.580,00