COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA Estratto del Verbale di Seduta DELLA GIUNTA COMUNALE DI REGGIO EMILIA I.D. n. 101 in data 28/05/2015 P.G. n. L'anno duemilaquindici addì 28 - ventotto - del mese maggio alle ore 09:50 nella sede municipale, ritualmente convocata, si è riunita la Giunta Comunale, per la trattazione del seguente oggetto: AUTORIZZAZIONE AD INTERVENIRE IN UN GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI LA CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA NEI CONFRONTI DI D. F. E D. V. - PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI Alla discussione dell'oggetto sopraindicato, sono presenti: VECCHI Luca Sindaco SI SASSI Matteo Vice Sindaco SI CURIONI Raffaella Assessore NO FORACCHIA Serena Assessore NO MARAMOTTI Natalia Assessore NO MONTANARI Valeria Assessore SI NOTARI Francesco Assessore SI PRATISSOLI Alex Assessore SI TUTINO Mirko Assessore SI Presiede: VECCHI Luca Assiste il Segretario Generale: IOVINELLA Rosa
I.D. n. 101 IN DATA 28/05/2015 LA GIUNTA COMUNALE Premesso: - che con atto di citazione notificato in data 25/11/2008 la sig.ra Florentina Demcolli (in proprio e quale esercente la potestà sulle tre figlie minori) ed il sig. Valmir Demcolli rispettivamente moglie e fratello del sig. Arjan Demcolli convenivano avanti il Tribunale di Bologna il Ministero della Giustizia chiedendo il risarcimento dei danni patiti a seguito della sparatoria che aveva avuto luogo in data 17/10/2007 all'interno del Palazzo di Giustizia di Reggio Emilia in conseguenza della quale erano deceduti la sig.ra Viosa Demcolli Fejzo e il sig. Arjan Demcolli; - che il Ministero della Giustizia, ritenendo il Comune di Reggio Emilia responsabile della vigilanza e custodia del Palazzo di Giustizia, lo chiamava in causa per essere da esso manlevato nella ipotesi di condanna al risarcimento dei danni con atto di citazione del terzo autorizzato dal Giudice, notificato in data 17/4/2009 ed acquisito al n. 20944/09 di P.G.; - che con deliberazione n. 20948/266 del 22/9/2009 autorizzava a resistere in giudizio ed incaricava della rappresentanza e difesa del Comune l'avv. Santo Gnoni, dirigente del Servizio Legale; - che con sentenza non definitiva n. 3442/11 depositata il 7/12/2011 il Tribunale di Bologna, esaminate le questioni preliminari sollevate dalle parti, disattendeva l'eccezione di difetto di giurisdizione del Giudice ordinario, riteneva non condivisibile la tesi per cui il Comune avrebbe dovuto attivarsi autonomamente per organizzare la Pubblica Sicurezza all'interno del Tribunale e quindi, nel caso particolare, sulla necessità di dover installare un metal-detector e rimetteva la causa in istruttoria considerando opportuno chiarire le competenze e gli oneri effettivamente incombenti sull'ente Locale ; - che successivamente alla rimessione in istruttoria, con atto del 10/9/2012 intervenivano in giudizio i sigg.ri Dituri Demcolli, Lorenc Demcolli, Nertil Demcolli e Albana Demcolli Zyfi rispettivamente madre, fratelli e sorella del defunto Arjan Demcolli chiedendo che il Ministero della Giustizia venisse condannato a risarcire anche i danni da essi patiti per perdita del rapporto parentale; - che con sentenza definitiva n. 3180/13 depositata in data 5/11/2013 il Tribunale di Bologna condannava il Ministero della Giustizia al risarcimento dei danni in favore degli attori e rigettava ogni domanda avanzata dal Ministero della Giustizia nei confronti del Comune di Reggio Emilia nonché ogni domanda avanzata dagli intervenuti nei confronti del Ministero della Giustizia; - che con atto di citazione in appello notificato presso il domiciliatario del Comune in data 13/1/2014 (ALL.1) il Ministero della Giustizia impugnava avanti la Corte d'appello di Bologna le suddette sentenze n. 3442/11 e 3180/13 del Tribunale di Bologna chiedendone la totale riforma con conseguente rigetto delle domande risarcitorie; 2
- che con il suddetto atto di appello il Ministero della Giustizia, pur impugnando le sentenze sopra richiamate, citava in giudizio unicamente i sigg.ri Florentina Demcolli e Valmir Demcolli e non anche il Comune di Reggio Emilia, nei confronti del quale nemmeno spiegava domande; - che in considerazione di quanto sopra il Comune non si costituiva in giudizio; Ritenuto comunque necessario alla luce di una lettura più attenta delle sentenze e per maggiore prudenza un intervento volontario in giudizio da parte del Comune volto a riproporre le considerazioni già svolte negli atti difensivi del primo grado e condivise dal Tribunale di Bologna; ciò anche in considerazione della assenza di ulteriori attività istruttorie, essendo la causa già stata trattenuta in decisione in data 28/4/2015 con assegnazione dei termini per conclusionali e repliche; Ritenuto altresì opportuno confermare, anche per il giudizio di appello, l'incarico di rappresentanza e difesa del Comune all avv. Santo Gnoni, dirigente del Servizio Legale, con ogni più ampio mandato e facoltà, con potere di conciliare e transigere e con espressa autorizzazione a nominare un domiciliatario in Bologna;; Visto il parere di regolarità tecnica espresso dal responsabile del Servizio interessato ai sensi dell'art. 49, 1 comma, del D.Lgs. 18/8/2000 n. 267; Visto il D.Lgs. 18/8/2000 n. 267; Con voti unanimi palesemente espressi DELIBERA - di autorizzare il Sindaco a intervenire nel giudizio promosso avanti la Corte d'appello di Bologna dal Ministero della Giustizia con l'atto descritto in premessa; - di incaricare della rappresentanza e difesa in giudizio del Comune l avvocato Santo Gnoni, dirigente del Servizio Legale, conferendogli ogni più ampio mandato e facoltà, con potere di conciliare e transigere e con espressa autorizzazione a nominare un domiciliatario in Bologna; Inoltre LA GIUNTA COMUNALE Ritenuto che ricorrono particolari motivi d'urgenza poiché la causa è già stata trattenuta in decisione, con assegnazione dei termini per conclusionali e repliche; 3
Visto l'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000; Con voti unanimi palesemente espressi DELIBERA di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile. 4
Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE VECCHI Luca IL SEGRETARIO GENERALE IOVINELLA Rosa