COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi



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Transcript:

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione scolastica Scuola Elementare E.Fermi Approvato con deliberazione di C.C. n. 44 del 20.12.2005 e modificato con deliberazione di C.C. n. 10 del 16.06.2011 4

TITOLO I ART. 1 - FINALITA 1. Presso la scuola elementare E. Fermi è istituito il servizio di refezione scolastica, finalizzato a rendere effettivo il diritto allo studio. 2. Il servizio si propone inoltre, nell ambito delle proprie funzioni, di perseguire obiettivi di educazione alimentare e sanitaria, in accordo con i servizi socio sanitari territoriali che indicano le linee di intervento al fine di diffondere corretti principi nutrizionali. 3. E un servizio a domanda individuale di cui usufruiscono gli iscritti alla scuola elementare E. Fermi e i soggetti autorizzati dal presente regolamento. ART. 2 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 1. Il periodo di funzionamento del servizio coincide di norma con il calendario scolastico adottato dalle competenti autorità. 2. Il servizio si effettua tutti i giorni della settimana in cui è in funzione l attività didattica. 3. Il servizio potrà essere interrotto solo per causa di forza maggiore, scioperi e nei casi previsti dal capitolato speciale d appalto che regola i rapporti tra il Comune di Carnago e la ditta affidataria della gestione del servizio mensa. 4. L accesso al servizio mensa è consentito: a) agli alunni iscritti alla scuola elementare E. Fermi ; b) al personale docente; c) al personale in servizio a vario titolo presso la scuola elementare purchè a ciò autorizzato dai competenti organi scolastici; d) ai partecipanti a gemellaggi, scambi culturali, visite di delegazione ecc., provenienti da altri comuni in visita presso l istituzione scolastica, persone coinvolte in iniziative autonome dell istituzione scolastica quali docenti, dirigenti scolastici ecc. e) ai delegati al comitato mensa per la funzione di controllo Per gli insegnanti impegnati nell attività scolastica con funzioni di vigilanza educativa che consumino il pasto insieme agli alunni, secondo quanto previsto dal D.M. 18 novembre 1993 in applicazione dell art. 17 del D.L. 18 gennaio 1993 n. 8, convertito nella Legge 19 marzo 1993 n. 68 e s.m.i. è previsto l accesso gratuito (reintegrato con rimessa dello Stato). ART. 3 ACCESSO E RINUNCIA AL SERVIZIO 1. Le famiglie interessate a fruire del servizio di refezione scolastica devono fare richiesta compilando e sottoscrivendo l apposito modulo di iscrizione, che verrà distribuito ogni anno attraverso la scuola. 5 2. La rinuncia al servizio di refezione scolastica o variazioni allo stesso devono essere tempestivamente comunicati in forma scritta all ufficio socio educativo del Comune di Carnago. 3. La rinuncia, una volta presentata, è valida per tutta la durata dell anno scolastico.

ART. 4 CORRISPETTIVO 1. Il servizio della mensa scolastica è a pagamento. 2. Il costo del buono pasto corrisponde al prezzo di aggiudicazione stabilito in sede di gara d appalto del servizio, fatta salva la revisione prezzo dovuta per legge. 3. Il prezzo stabilito è riferito al singolo pasto. 4. Il pagamento verrà tramite acquisto di buoni pasto effettuato direttamente dall utente presso la Tesoreria comunale o presso altro istituto di credito o punto vendita autorizzato e indicato dal Comune. 5. Per avere diritto alla consumazione del pasto deve essere consegnato il buono mensa al momento della prenotazione al personale scolastico incaricato. 6. Eventuali esenzioni o contributi al pagamento devono essere richiesti al comune di residenza. ART. 5 PRENOTAZIONE DEL PASTO 1. Tutti i fruitori del servizio dovranno consegnare il buono pasto che ha valore di prenotazione entro le ore 8,30 del mattino secondo le modalità che saranno indicate dalla ditta. 2. II pasto prenotato può essere disdetto solo in casi eccezionali e documentati e la comunicazione dovrà avvenire entro le ore 10,00 del mattino. Dopo tale orario è comunque dovuto il corrispettivo importo del pasto prenotato anche se non consumato. ART. 6 SOSPENSIONE DEL SERVIZIO 1. La mancanza di iscrizione al servizio di refezione scolastica e l irregolarità nei pagamenti del corrispettivo da parte di coloro che hanno richiesto il servizio comporta la sospensione del servizio all utente fino ad avvenuta regolarizzazione della posizione. 2. In caso di mancato pagamento si procederà alla riscossione coattiva di quanto dovuto, secondo le previsioni di legge. ART. 7 MENU 1. Le famiglie e tutti i soggetti interessati potranno prendere visione del menù estivo ed invernale presso la bacheca dell edificio scolastico sede della scuola elementare. 2. Copia del menù sarà esposta nel locale adibito a mensa scolastica. 3. Tutti gli utenti sono tenuti a conformarsi al menù dietetico stabilito. Deroghe e diete particolari sono ammesse solo per motivi di salute dietro presentazione di certificazione medica, o per motivi ideologici o di religione. In caso di esigenze temporanee è possibile richiedere una sostituzione del menù del giorno, comunicando al mattino al personale addetto all ordinazione dei pasti. ART. 8 CONTROLLI 6 1. Periodicamente l Ufficio Socio Educativo provvederà ad effettuare verifiche sul menù e sul gradimento degli iscritti al servizio.

TITOLO II ART. 1 COMITATO MENSA 1. L Amministrazione Comunale promuove la partecipazione dell utenza nei procedimenti di verifica della qualità e funzionalità del servizio di refezione, nell attuazione degli obiettivi e delle scelte del servizio e di specifiche azioni di educazione ed informazione alimentare. A tale scopo è istituito un Comitato denominato Comitato mensa. 2. Il parere espresso dal Comitato mensa ha valore solamente consultivo e non vincolante ai fini della funzionalità del servizio, di cui è responsabile l amministrazione comunale tramite i propri organi. 3. In particolare si pone i seguenti obiettivi: a) svolgere un ruolo di collegamento tra l utenza e l amministrazione comunale, facendosi carico di riportare le diverse istanze che pervengono dall utenza; b) esercitare un ruolo di monitoraggio sul grado di gradimento del pasto; c) controllare la corrispondenza dei pasti al menù; d) svolgere un ruolo consultivo per quanto riguarda le variazioni del menù scolastico, nonché esprimere pareri sulla modalità di erogazione del servizio, finalizzati al miglioramento della qualità ed efficacia del funzionamento; e) favorire la collaborazione tra genitori ed insegnanti per una corretta educazione alimentare; f) promuovere azioni di sensibilizzazione verso l utenza per un corretto regime alimentare. 1. Il Comitato è composto da: ART. 2 COMPOSIZIONE a)un massimo di n. 4 componenti effettivi in rappresentanza dei genitori, designati dal Comitato Genitori; b)n. 1 insegnante designato dall Istituzione Scolastica; c)il responsabile dell Area Socio Educativa; d)un rappresentante della ditta affidataria del servizio; e)sindaco o suo delegato (Assessore Pubblica Istruzione). 2. All inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico trasmette al Responsabile dell Area Socio Educativa i nominativi dei componenti del comitato mensa. 3. Non possono essere membri del Comitato coloro che non sono in regola con il pagamento del servizio. ART. 3 FORME DI ESERCIZIO DEL CONTROLLO 7 1. Le persone facenti parte del Comitato mensa possono accedere al locale del refettorio, assaggiare i piatti del giorno ed assistere alla distribuzione dei pasti. 2. Gli accertamenti non devono pregiudicare il regolare svolgimento del lavoro del personale interessato e dovranno svolgersi nel rispetto delle norme igienico-sanitarie; non potranno

entrare in contatto con gli alimenti eccettuato l assaggio degli alimenti proposti dal menù del giorno. 3. Ogniqualvolta viene effettuato un controllo deve essere compilata un apposita scheda predisposta dall Area Socio Educativa, inerente il gradimento della refezione scolastica. 4. Le schede di valutazione vengono consegnate mensilmente all Ufficio Socio Educativo del Comune di Carnago. 5. E da escludere, in capo a ciascun membro del comitato, qualsiasi intervento nei confronti del personale che a vario titolo opera nella mensa, ivi compresi i docenti. E ammessa solo la richiesta di informazioni relative al servizio stesso. ART. 4 FUNZIONAMENTO DEL COMITATO MENSA 1. Il Comitato, in occasione della prima riunione successiva al suo insediamento che è convocata dal Sindaco o suo delegato (Assessore Pubblica Istruzione), provvede ad eleggere tra i rappresentanti dei genitori il presidente, che ne assume la rappresentanza verso l esterno. 2. Il presidente del Comitato provvede alle convocazioni ed alla predisposizione dell ordine del giorno, cura il corretto svolgimento dei lavori del comitato e la verbalizzazione delle riunioni. 3. Il Comitato si riunirà almeno due volte per anno scolastico e ogniqualvolta lo riterrà opportuno. 4. L attività e le riunioni del Comitato Mensa sono in forma gratuita. ART. 5 DISPOSIZIONI FINALI Per tutto quanto non specificato e contemplato nel presente regolamento, si deve fare riferimento alla normativa nazionale, regionale e provinciale.