SPETTACOLO del 25 novembre 2012 presso il teatro Manzoni Milano
CONTRIBUTI DI : Matteo Martinoli, 3 A scientifico Giulia Cantaluppi, III A classico Alessandro De Martini, III A classico Raffaele Riva, 3 B scientifico Marco De Cristofaro, II A classico Elena Spreafico, 3 B scientifico Jacopo Barcellesi, 3 B scientifico Igor Pantusa, V A classico Bontà Alessandro, V A classico Matteo Martinoli, 3 A scientifico Ritengo che l iniziativa Palcoscenico sia veramente costruttiva perché permette agli adolescenti di avvicinarsi alla realtà teatrale, di solito riservata ad un pubblico più maturo. Inoltre la scelta degli spettacoli, a parer mio molto varia, può soddisfare ogni genere di spettatore. Io ho assistito a Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, una commedia molto ben strutturata, che mette in primo piano i diversi punti di vista che ogni persona ha di un individuo. Il significato può essere applicato nella vita di tutti giorni, perché molto spesso di una persona non vediamo ogni sfaccettatura, bensì solo alcune qualità che talvolta ci inducono a giudicarla in modo negativo. Per tutta la durata dello spettacolo la mia capacità intuitiva è stata messa a dura prova per cercare di capire chi fosse in realtà la sposa del signor Ponza. A volte i personaggi formulavano alcune osservazioni rispetto al caso, le quali potevano sembrare umoristiche e inducevano gli spettatori alla risata, invece tali erano solamente il frutto di un accurata analisi della situazione e per un pubblico più attento sarebbero potute essere lo spunto per una cervellotica riflessione riguardo la soluzione dell enigma.
Giulia Cantaluppi, III A classico Tema centrale dell'opera: la verità. Una verità essenzialmente relativa, una verità dalle infinite sfaccettature. La trama, di per sè semplice, nasconde in realtà l'essenza della verità e cioè che non esiste. Si parla di una verità cercata invano da tutti i personaggi, e altrettanto invano dichiarata e smentita più e più volte fino a creare un intreccio di opinioni e ipotesi, rivelatesi infine tutte giuste e allo stesso tempo tutte sbagliate. Al termine dell'opera lo spettatore, coinvolto e rapito dal desiderio di scoprire la verità, rimane inaspettatamente senza risposte e libero di immaginare la propria verità. Alessandro De Martini, III A classico L opera tragicomica di Pirandello mi ha molto affascinato, poiché riesce a trasmettere attraverso una vicenda piuttosto comune e semplice un valore molto profondo e complesso: la relatività della verità. L insolito finale di Così è (se vi pare) mi ha colpito per la sua imprevedibilità: non avrei mai creduto che una storia di pettegolezzi e pensieri leggeri potesse essere il mezzo di comunicazione allo spettatore di un concetto tanto profondo; la verità per Pirandello, infatti, è totalmente relativa: ogni cosa appare ed è diversa per ognuno. Tuttavia tale diversità non è sinonimo di esistenza di un giusto e di uno sbagliato, di un vero e di un falso: ciascuno vede solo una sezione della realtà, la quale è molto spesso diversa da quella che vedono gli altri. Oltre a ciò, mi ha molto colpito l elevatissimo livello della recitazione, oltre alla scenografia a specchio rotto, simbolo di diversi punti di vista su un unica realtà.
Raffaele Riva, 3 B scientifico È la prima volta che ho partecipato a uno spettacolo teatrale di questo genere. È stato davvero emozionante. Molto attraente la trama dell'opera, che teneva con il fiato sospeso e col desiderio di sapere come si sarebbe chiusa la storia, anche perché questa vuole trasmettere un grandissimo significato. È stato messo in luce un aspetto interessante, quello del relativismo che, come mostra il filosofo Protagora, spiega che ogni persona crede come verità quello che vede realmente. Quindi, come nel caso della Signora Ponza in quest'opera di Pirandello, ognuno può essere visto in diversi modi. Questo era molto comprensibile grazie alla particolare scenografia usata. Marco De Cristofaro, II A classico Andare a teatro per vedere questo capolavoro di Pirandello è stata una delle esperienze più belle della mia vita, non solo per la profondità della trama e del messaggio che la commedia ha voluto dare, ma anche perché gli attori sono stati magnifici, la regia impeccabile, il lavoro svolto con la scenografia incredibile; non mi riferisco solo agli innumerevoli giochi di luce che facevano, in un attimo, passare l atmosfera da calma e distesa a tesa, ma anche all arredamento del palcoscenico. I costumi di scena erano inoltre perfetti e la struttura del teatro in sé ha reso questo spettacolo il più bello che abbia mai visto.
Elena Spreafico, 3 B scientifico Il teatro mi è piaciuto molto, soprattutto come il regista ha voluto inscenarlo con un tocco di suspance. Secondo me il significato dello spettacolo è difficile da capire cioè la verità relativa (almeno quello che ho capito), subito mi è venuto da paragonarlo a Protagora in filosofia che diceva che la falsità non esiste ed è vero solo ciò che appare. Mi è piaciuto molto, vorrei rifarlo molto volentieri. Jacopo Barcellesi, 3 B scientifico Premetto dicendo che era la prima volta che andavo a teatro, ho avuto una bellissima impressione di questo "mondo". "Così è (se vi pare)" è una commedia difficile da capire e da interpretare; il finale lascia un po' l'amaro in bocca perché non è una vera e propria conclusione. Tuttavia l ho trovata strutturata bene e interpretata quasi ottimamente, a mio parere, anche se l'ultima parte del primo atto era un po' pesante. Igor Pantusa, V A classico Una storia molto coinvolgente, basata su un'interessante visione della realtà, interpretata alla perfezione da attori di straordinario talento.
Alessandro Bontà, V A classico Tralasciando il fatto che fosse recitato benissimo e in maniera chiarissima, gli attori sono stati capaci di trasmettere il messaggio dell'autore, che purtroppo è basato sul relativismo della vita...sono rimasto stupito dal finale incompleto, avrei voluto strozzare la signora Ponza per sapere la verità, che come ho già detto è relativa. E stata una bella esperienza, un punto di incontro di pensieri molto creativo.