Istituto Comprensivo "Giordani De Sanctis"

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Istituto Comprensivo "Giordani De Sanctis" COMPITO DI REALTA PRIME a.s. 2016/2017

AVVENTURA NEL BOSCO SCIRPOLI FRANCESCA Classe 1 sezione C Insegnante Antonia Renzulli

C era una volta una principessa di nome Margherita, che abitava in un castello vicino al bosco. Il re e la regina tenevano tanto a lei perché era la loro unica figlia. SITUAZIONE INIZIALE

SVILUPPO Un giorno Margherita, anziché andare a lezione di equitazione, come era solito fare, decise di andare nel bosco per fare una passeggiata. Mentre camminava Margherita udì una voce che si avvicinava. Spaventata, si nascose dietro un cespuglio e aspettò che quella persona passasse e, presa dalla fretta, inciampò su un rametto e cadde a terra. Il ragazzo sentì il rumore e scese dal cavallo per vedere cosa fosse accaduto. Vide quella bella ragazza, l aiutò a rialzarsi e si presentò: Salve, mi chiamo Elia e tu come ti chiami? Lei rispose: Mi chiamo Margherita. Come mai sei da queste parti, dopo tutto siete una principessa! disse Elia. Sono qui perché stavo facendo una passeggiata rispose Margherita. La conversazione tra i due andò avanti per ore. Nel frattempo al palazzo reale, il re e la regina si erano preoccupati perché l orario della lezione era finita e Margherita ancora non tornava; così decisero di mandare delle guardie nel bosco per cercarla. Elia e Margherita si erano ormai salutati e lei stava tornando al castello quando vide le guardie avvicinarsi: salì sul cavallo di una di esse e raggiunse il castello. Il re e la regina si arrabbiarono molto con Margherita tanto da farla piangere, così corse nella sua camera e andò a dormire.

SVILUPPO Il mattino seguente il re e la regina costrinsero Margherita ad andare di nuovo a lezione, ma lei rispose con decisione No e poi si chiuse ancora in camera e, stanca di dover fare quello che non voleva, decise di andarsene dal castello e andare dal principe Elia di cui si era ormai innamorata. Prese del cibo e lo caricò sul cavallo che aveva preso dalla stalla, poi partì. Durante il viaggio incontrò il fiume dei coccodrilli, che non le permetteva di attraversare in nessun modo, così dovette pensare a qualcos altro. Le venne in mente costruire una zattera e attraversare il fiume correndo il rischio di morire. Questo imprevisto fece diventare il viaggio di Margherita ancora più lungo e le scorte di cibo e di acqua si esaurirono. Mentre camminava arrivò davanti ad una casetta di legno, bussò e chiese se poteva avere del cibo. La vecchietta che abitava nella casetta, le diede del cibo ma le chiese in cambio una ricompensa: voleva la sua eterna giovinezza! La ragazza non accettò così la strega arrabbiata la legò una sedia, prese un pentolone e ci mise dentro tante cose. Inoltre le riferì che in seguito avrebbe messo anche lei nella pentola. Margherita iniziò a piangere, a piangere e a gridare così forte da far svegliare Alina, la fata che salvava le persone dalla malvagità della vecchietta. La fata, ascoltando le grida della ragazza, si impietosì e l aiuto a slegarsi dalla sedia, poi la fece salire sul cavallo.

Margherita ringraziò Alina e ripartì. Arrivò al castello del principe Elia dove fu accolta con amore e con tutti gli onori. Il giorno seguente Margherita sentì la mancanza dei genitori, così li chiamò. I genitori accolsero l invito e si recarono al castello dove chiesero scusa a Margherita. Dopo circa due mesi si celebrarono le nozze tra Elia e Margherita e tutti vissero per sempre felici e contenti. CONCLUSIONE

LA VOLPE CHE PERSE LA CODA SCIRPOLI FRANCESCA Classe 1 sezione C Insegnante Antonia Renzulli

Era un giorno tranquillo nel bosco della collina, dove vivevano un lupo e una volpe che litigavano sempre. Un giorno la volpe andò a bere nel ruscello vicino la sua tana, il lupo, invece, andò a bere nel laghetto che si trovava sotto al ruscello. SITUAZIONE INIZIALE

SVILUPPO Appena il lupo vide la volpe si nascose dietro un albero e quando si accorse che era girata corse dietro di essa e la spinse in acqua. Ah! Ah! Ah! faceva il lupo divertito. La volpe arrabbiata uscì dall acqua e iniziò a mordersi con il lupo e finirono per farsi del male. La volpe era stata ferita alla coda che ormai penzolava piena di sangue, tanto che un giorno le si staccò. Era disperata e così si pentì di aver fatto del male al lupo e allora gli chiese scusa.

I due diventarono amici e impararono la lezione. La morale della favola è che con la violenza non si risolve niente. CONCLUSIONE

L ACQUARIO NICOLE FALCONE Classe 1 sezione C Insegnante Antonia Renzulli

In un grande acquario, nella grande casa di Violetta, vivono tanti pesci bellissimi e rarissimi, colori incantevoli, sfumature pazzesche, code a strascico Un giorno Violetta andò al Luna Park e vinse un semplice pesce rosso. SITUAZIONE INIZIALE

SVILUPPO Appena arrivò a casa lo mise subito nell acquario. Povero pesce, fu accolto malissimo! Tutti lo guardavano come se fosse diverso, lo scansavano, lo reputavano diverso, vestito male di semplice tinta unita. Il pesce rosso era molto triste, ma non riusciva a farsi accettare. Dopo qualche giorno dalla grande conchiglia uscì l anziano pesce palla che, stanco di vedere quei brutti comportamenti, spiegò a tutti che anche il povero pesce rosso era appunto un pesce come loro e che avrebbero dovuto accettarlo anche se veniva da un semplice Luna Park e non da un negozio di lusso.

La morale è: Bisogna saper accettare e capire anche chi proviene da situazioni e paesi diversi dal nostro, perché come noi anche loro sono ESSERI UMANI. CONCLUSIONE

L ELEFANTE E LA GIRAFFA NICOLE FALCONE Classe 1 sezione C Insegnante Antonia Renzulli

In un circo, insieme a tanti animali, c erano un elefante astuto ed una giraffa ingenua. La povera giraffa era molto credulona e per questo motivo tutti la prendevano in giro, ma più di tutti l elefante. SITUAZIONE INIZIALE

SVILUPPO Il venerdì era il giorno in cui la giraffa si riposava, non partecipava agli spettacoli del circo, così l elefante pensò di approfittare dell occasione perché voleva riposarsi lui. La mattina le disse che sarebbe stata per un giorno la regina del circo; la giraffa ne fu lusingata e così cominciò a farsi bella. L elefante l aiutò ad organizzare un bel numero, ad apparecchiarsi la giraffa ringraziò tantissimo l elefante per tutto l interesse e l aiuto che gli aveva mostrato. Quando arrivò l ora dello spettacolo, trovarono così bella e pronta la giraffa che la preferirono all elefante; ma poverina non era affatto la reginetta, dovette fare il solito spettacolo stancante!!!

L astuto elefante raggiunse il suo obiettivo e si riposò per tutto il giorno! Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio! CONCLUSIONE