Fondo di garanzia più ampio per le Pmi Un fondo di garanzia a più ampio respiro, accessibile ad un numero maggiore di PMI, chiuso, però, alle imprese

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Transcript:

Fondo di garanzia più ampio per le Pmi Un fondo di garanzia a più ampio respiro, accessibile ad un numero maggiore di PMI, chiuso, però, alle imprese che hanno già ottenuto le delibere di finanziamento. Garanzia solo per le imprese che non potrebbero accedere al credito senza la stessa, è questo l obbiettivo della riforma del Fondo che diventerà operativa entro 30 giorni dall entrata in vigore del decreto del fare. La riforma tocca vari aspetti del Fondo di garanzia, vediamo quali. Saranno più morbidi i criteri di valutazione delle imprese ai fini dell accesso alla garanzia, questi saranno rivisti a favore delle imprese, alla luce dell attuale situazione economica. L altra importante novità è l innalzamento dal 70 all 80% della garanzia a favore delle operazioni di anticipazione del credito nei confronti di pubbliche amministrazioni e delle operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, per tutte le imprese del territorio nazionale. Prima del decreto Fare potevano usufruire di una garanzia dell 80% solo le Pmi femminili, le piccole imprese dell indotto in amministrazione straordinaria, le Pmi delle Reggioni del Mezzogiorno, Pmi colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 e le Pmi beneficiarie di Riserva PON e Riserva POIn Energia e relative sottoriserve. Fra le operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, per le quali la garanzia sale dal 70 all 80% troviamo, a titolo esemplificativo: le operazioni di liquidità finalizzate, ad esempio, al pagamento dei fornitori, al pagamento delle spese per il personale, le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine accordate da un soggetto finanziatore diverso, nonché appartenente ad un diverso gruppo bancario, rispetto a quello che ha erogato i prestiti oggetto di consolidamento. Vi rientrano anche le operazioni di rinegoziazione dei debiti a medio/lungo termine, ossia le operazioni finalizzate alla modifica dei piani di rimborso attraverso l allungamento della durata, la rimodulazione delle quote capitale e/o l applicazione di un tasso d interesse inferiore e le operazioni di fideiussione strettamente connesse all attività caratteristica dell impresa aventi ad ogetto un obbligo di pagamento del soggetto beneficiario finale (ad es. fideiussioni a garanzia di pagamento forniture, di canoni di locazione, ecc.). possono beneficiare dell intervento anche i prestiti partecipativi e i finanziamenti a medio lungo termine, ivi compresi lo sconto di effetti e la locazione finanziaria, concessi a fronte di investimenti materiali e immateriali. Il dl specifica che verranno semplificate le procedure e le modalità di presentazione delle richieste, attraverso un maggiore ricorso alle modalità telematiche e che saranno adottate misure volte a garantire l effettivo trasferimento dei vantaggi della garanzia pubblica alle pmi beneficiarie. E infatti opinione comune tra gli imprenditori, che siano le banche le solo beneficiare di questo strumento (grazie al quale si aggiudicano ulteriori garanzie) e che di fatto il Fondo non permetta una maggiore opportunità di credito per le imprese. AMMESSE SOLO LE OPERAZIONI NON ANCORA DELIBERATE Altra importante novità sarà rappresentata dal fatto che potranno essere ammesse al Fondo solo le operazioni non ancora deliberate dalla banca. Le operazioni già deliberate saranno ammesse, solo se la delibera sarà condizionata, nella sua esecutività, all acquisizione della garanzia da parte del Fondo. Questa misura ha dunque lo scopo di assicurare l utilizzo del fondo solo da parte delle imprese che ne hanno effettivamente necessità, che in mancanza della garanzia non avrebbero potuto accedere al finanziamento. Verrà inoltre eliminata la possibilità di ammetere al Fondo anche le grandi imprese nei casi di portafogli di finanziamenti erogati con la partecipazione della Cassa depositi prestiti. Le ultime novità introdotte dal dl sono relative ai vincoli attualmente in essere per quanto riguarda la riserva dei Fondi. Attualmente è previsto che un 30% dei fondi derivanti dall attuazione dell art. 2, comma 554 della legge 24/12/2007 n. 244 sia riservato alle controgaranzie dei confidi e che una quota non inferiore all 80% delle disponibilità finanziaria sia riservata ad interventi non superiori a 500 mila euro d importo massimo garantito per imprese. Con la riforma del Fondo, queste due riserve di risorse andranno a sparire e la dotazione finanziaria potrà essere impiegata senza limiti per finanziare le richieste secondo l ordine di priorità previsti dalla disposizione del Fondo. 1

FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Le novità che permetteranno un più ampio accesso delle PMI alla garanzia: IL DECRETO LEGGE DEL FARE Operazioni finanziabili attuali Operazioni finanziarie già deliberate dalla banca oppure ancora da deliberare alla data di presentazione della domanda di garanzia Operazioni finanziabili a seguito proposta DECRETO FARE Operazioni finanziarie non ancora deliberate dalla banca al momento della presentazione della domanda di garanzia. Le operazioni già deliberate rientrano solo se sono state condizionate, nella loro esecutività, all acquisizione della garanzia del Fondo Tipologia di garanzia % di garanzia attuale % di garanzia decreto FARE Operazioni finanziarie 80% 80% presentate da: N.b. La copertura massima La copertura massima PMI femminili dell 80% non si applica nei dell 80% non si applica nei Piccole imprese seguenti casi: seguenti casi: dell indotto in operazioni di operazioni di amministrazione anticipazione crediti consolidamento debiti straordinaria verso le PA su stessa banca o Pmi delle Reggioni operazioni di gruppo bancario del Mezzogiorno consolidamento debiti operazioni di capitale Pmi colpite dagli su stessa banca o di rischio. eventi sismici del gruppo bancario (sale dunque all 80% in caso maggio 2012 operazioni di capitale di anticipazione crediti vs le Pmi beneficiarie di rischio. PA) Riserva PON e Riserva Questa limitazione non si Questa limitazione non si POIn Energia e applica alle imprese colpite applica alle imprese colpite relative sottoriserve dal sisma di maggio 2012. dal sisma di maggio 2012 Operazioni di anticipazione dei crediti verso le P.A. Operazioni finanziarie varie di durata superiore a 36 mesi diverse dalle operazioni sul capitale di rischio e dalle operazioni di consolidamento su stessa banca o gruppo bancario Operazioni sul capitale di rischio Consolidamento di passività a breve termine su stessa banca o gruppo bancario Operazioni finanziarie non rientranti nelle precedenti casistiche e con durata inferiore a 36 mesi 70% 80% 50% 30% 60% 2

Le altre novità in pillole: Criteri di valutazione economica delle imprese ai fini dell accesso alla garanzia più morbidi, rivisti alla luce dell attuale situazione economica Maggiore ricorso a modalità telematiche per quanto riguarda l accesso e la gestione della garanzia Eliminata la possibilità di ammettere al Fondo anche le grandi imprese nei casi di portafogli di finanziamenti erogati con la partecipazione della Cassa depositi e prestiti Fondi liberi da vincoli: a. Soppressa la riserva del 30% dei fondi derivanti dalla L. n. 244 del 24/12/2007 alle controgaranzie del Confidi b. Soppressa la riserva del 80% dei fondi disponibili alle operazioni non superiori a 500 mila euro d importo garantito per impresa. FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER I MACCHINARI Finanziamenti a tasso agevolato, fino a 5 anni con un massimo di 2 milioni di euro ad azienda per acquistare macchinari e attrezzature. L operazione può essere fatta anche con la locazione finanziaria. E questa la nuova agevolazione per le piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale che ha l obiettivo di far ripartire gli investimenti produttivi. La liquidità è resa disponibile grazie all utilizzo di una parte dei fondi giacenti presso la Cassa Depositi e Prestit, che sarà girata alle banche convenzionate, ancora una volta individuate come l interfaccia delle imprese che vorranno usufruire del nuovo strumento. Il finanziamento sarà accompagnato da un contributo in conto interessi, che le imprese potranno richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico. Una volta pubblicato il Decreto Legge, la messa a disposizione dei fondi dovrà passare attraverso un Decreto Ministeriale che disciplini il funzionamento dell agevolazione e una convenzione tra Ministero. ABI e CDP che formalizzi la disponibilità del plafond e le modalità con cui le banche potranno accedervi. Al momento, il plafond è fissato in 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili a 5 miliardi di euro, rispetto ad una prima versione che stabiliva già quest ultima come cifra prevista. A seguito di questa modifica rispetto all ipotesi iniziale, anche i 383 milioni di euro stanziati per i contributi in conto interessi sono passati attualmente a 191,5 milioni di euro. sparisce anche il limite minimo di finanziamento di 200 mila euro, presenta nella prima versione della norma, pertanto si amplia notevolmente la gamma di imprese che potranno usufruire dei finanziamenti agevolati. FINANZIATI SOLO I MACCHINARI NUOVI DI FABBRICA I finanziamenti sono destinati all acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. L obiettivo è accrescere la competitività dei crediti al sistema produttivo. Potranno beneficiare dei finanziamenti solamente le piccole e medie imprese, come individuate dalla Raccomandazione CE del 6 maggio 2003. OPERATIVITA PER OLTRE TRE ANNI Lo strumento opererà fino al 31 dicembre 2016, data ultima entro la quale le piccole e medie imprese potranno richiedere e vedersi concedere i finanziamenti. L operatività dipenderà anche dalla tenuta del plafond che è fissato in 2,5 miliardi di curo incrementabili, sulla base delle risorse disponibili o delle necessarie coperture, fino al limite massimo di 5 miliardi di euro secondo gli esiti del monitoraggio sull andamento dei finanziamenti effettuato dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a. IL FINANZIAMENTO COPRE L ACQUISTO INTEGRALE DEL MACCHINARIO I finanziamenti avranno durata massima di cinque anni dalla data di stipula del contratto e saranno accordati per un valore massimo complessivo non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria, anche frazionato in più iniziative di acquisto. Si potranno quindi richiedere anche diversi finanziamenti e a distanza di tempo l uno dall altro, purché si rispetti il tetto massimo di 2 milioni di euro complessivi. Ciascun finanziamento può coprire fino al 100% dei costi ammissibili per l acquisto del macchinario, che saranno stabiliti da un apposito decreto ministeriale. 3

L IMPRESA SI RIVOLGE ALLA BANCA PER OTTENERE IL FINANZIAMENTO La Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione il plafond di 2,5 miliardi di euro attraverso una convenzione da stipulare con ABI e Ministero dello Sviluppo Economico. Successivamente le banche del territorio dovranno aderire alla convenzione e potranno così richiedere una propria quota di plafond da distribuire. Le imprese si rivolgeranno quindi agli istituti bancari per chiedere l accesso al plafond con lo scopo di finanziare i propri investimenti. Questa procedura è già stata sperimentata per i diversi plafond che Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione delle PMI dal 2009 ad oggi. IL CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI E GESTITO DAL MINISTERO Con un Decreto ministeriale saranno stabiliti i criteri e le modalità di funzionamento del contributo in conto interessi, per il quale sono attualmente stanziati 191,5 milioni di euro. Anche la misura del contributo e le modalità con cui le imprese potranno richiederlo e riceverlo, in più quote, nonché le modalità con cui il contributo si raccorderà con il finanziamento, saranno stabiliti dallo stesso decreto. Il DL ha già comunque stabilito che i finanziamenti potranno beneficiare della garanzia del Fondo centrale fino all 80% dell importo per il quale è quindi già normata la possibilità di cumulo con il contributo in conto interessi. CONTRIBUTI PER LA RICERCA Vengono previsti interventi straordinari a favore della ricerca per lo sviluppo del Paese. Si tratta di contributi a fondo perduto del 50% della spesa a valere sul fondo FAR che andranno a sostenere il rafforzamento della ricerca fondamentale condotta nelle università e negli enti pubblici di ricerca, la creazione e lo sviluppo di start-up innovative e spin-off universitari, nonché la valorizzazione dei progetti di social innovation per giovani al di sotto 30 anni. I fondi finanzieranno anche il sostegno allo sviluppo di capitale di rischio e crowdfunding, il potenziamento del rapporto tra mondo della ricerca pubblica e imprese, il potenziamento infrastrutturale delle università e degli enti pubblici di ricerca, il sostegno agli investimenti in ricerca delle piccole e medie imprese. Infine, i contributi sono destinati alla valorizzazione di grandi progetti/programmi a medio-lungo termine condotti in partenariato tra imprese e mondo pubblico della ricerca, al supporto e alla incentivazione dei ricercatori che risultino vincitori di grant europei e al sostegno dell internazionalizzazione delle imprese che partecipano a bandi europei di ricerca. CONTRATTI DI SVILUPPO Il DL dispone un rifinanziamento di 150 milioni di euro che consentirà di sbloccare circa 20 progetti ubicati nel centro-nord, area, per le quali l agevolazione non è attualmente accessibile per esaurimento fondi. Le nuove risorse permetteranno di concedere finanziamenti agevolati nel limite massimo del cinquanta per cento dei costi ammissibili. I 150 milioni di euro sono presi dalla disponibilità del Fondo Crescita Sostenibile, che si riduce quindi di un pari importo. ZONE A BUROCRAZIA ZERO Le attività di sperimentazione delle zone a burocrazia zero vengono estese a tutto il territorio nazionale. Il Ministero dello sviluppo economico, d intesa con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, predisporrà un Piano nazionale delle zone a burocrazia zero. 4

CREDITO AGEVOLATO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE Aumentano le risorse del fondo per la promozione degli scambi e l internazionalizzazione delle imprese, si ampliano i finanziamenti agevolati per le imprese italiane che creano joint venture con i paesi in via di sviluppo e nasce un apposito fondo di garanzia. Sono le principali novità in tema di internazionalizzazione presenti nel decreto del fare. PIU RISORSE A FAVORE DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Il Pacchetto semplificazioni ha incrementato le risorse disponibili al fine di potenziare l azione in favore dell internazionalizzazione delle imprese italiane e la promozione dell immagine del prodotto italiano nel mondo. Per questo, le risorse del Fondo per la promozione degli scambi e l internazionalizzazione delle imprese iscritte nel bilancio del ministero dello sviluppo economico vengono incrementate di 50 milioni di euro, 25 milioni di euro in più per ciascuno degli anni 2014 e 2015. Sempre per lo stesso scopo, le risorse destinate al funzionamento dell Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane-ice iscritte nel bilancio del ministero dello sviluppo economico sono incrementate di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015. AIUTI PER PROGETTI DI COOPERAZIONE DELL ITALIA CON I PAESI IN VIA DI SVILUPPO Saranno finanziati i progetti che prevedono una partnership pubblico privata. Sono inoltre previsti finanziamenti agevolati e un nuovo fondo di garanzia per supportare le imprese italiane che partecipano nel capitale di società miste, nei paesi in via di sviluppo. Queste sono le principali novità relative agli aiuti per progetti di cooperazione dell Italia con i paesi in via di sviluppo di cui alla legge 26 febbraio 1987 n. 49. Si tratta di uno strumento che il governo italiano ha messo a disposizione delle imprese italiane per realizzare progetti nei paesi in via di sviluppo per alleviarne il livello di povertà. Tramite un fondo rotativo istituto presso il Mediocredito centrale si prevede di erogare crediti a tasso agevolato alle imprese italiane, per assicurare loro il finanziamento della quota di capitale di rischio, anche in forma anticipata, per la costruzione di imprese miste nei paesi in via di sviluppo. Potranno essere concessi crediti agevolati anche a investitori pubblici o privati o a organizzazioni internazionali, affinché finanzino imprese miste da realizzarsi in paesi in via di sviluppo o concedano altre forme di agevolazione identificate dal Cipe che promuovano lo sviluppo dei paesi beneficiari. Una quota del Fondo di rotazione potrà essere destinata anche alla costituzione di un Fondo di garanzia per prestiti concessi dagli istituti di credito a imprese italiane o per agevolare gli apporti di capitale dalle imprese italiane nelle imprese miste. Aiuti per progetti di cooperazione dell Italia con i paesi in via di sviluppo Finanziamenti anche i programmati in partenariato con altri soggetti pubblici o privati Crediti agevolati alle imprese italiane per il finanziamento della quota di capitale di rischio e la costituzione di imprese miste Crediti agevolati anche agli investitori pubblici o privati o a organizzazioni internazionali affinché finanzino imprese miste Costituzione di un Fondo di garanzia per prestiti concessi dagli istituti di credito a imprese italiane o per agevolare gli apporti di capitale dalle imprese italiane nelle imprese miste Maggiori risorse ai fondi che promuovono l internazionalizzazione delle imprese Incrementate di 50 milioni di euro le risorse del Fondo per la promozione degli scambi e l internazionalizzazione delle imprese Incrementate di 20 milioni di euro le risorse a favore dell Ice. 5